Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

19) Capobranco dalla bianca criniera

Stringendo il fioretto e sentendo il proprio tremante respiro, Natalie ascoltò il consiglio caricando il ragazzo ed alzando leggermente lo scudo; arrivata ad un passo da lui, si diede uno slancio saltandogli contro. Lanciando titubante un fendente vide il mentore spostarsi indietro di un passo, prevedendo l'attacco con facilità e facendole mancare il colpo. Atterrando evitando di cadere in avanti, la ragazza alzò l'arma facendo un passo in avanti e tirando un ridoppio laterale* da destra verso sinistra.
Schivato il colpo con un passo all'indietro e prendendola per la spalla, Alexander la tirò a sé senza fatica, spostandosi di lato e lasciandola cadere a terra prima di stringere l'elsa e sfilarle l'arma di mano.
Reggendosi sulle braccia mentre cadeva, Natalie non fece in tempo a toccare terra, vedendo l'arma passarle di fianco al volto, conficcandosi nel terreno e rilasciando una lieve fiammata. Voltandosi di scatto e cadendo di lato, la giovane incrociò  lo sguardo concentrato del cacciatore che sembrava star adocchiando e valutando ogni suo movimento. Chinandosi fino a terra prima di rivolgerle un tranquillo sorriso, infine, il veterano le porse una mano per aiutarla a rialzarsi ma, vedendo il suo sguardo confuso, sospirò prima d'incrociare le braccia.
"Per quanto mi riguarda puoi ascoltare anche sdraiata a terra" affermò convinto
"Cosa significa?" domandò deglutendo
"Significa che ti ho trattata come un cacciatore di questo Distretto tratta ogni avversario, ti ho valutata ed osservata. Ho guardato come ti muovi, come ragioni, quanto tempo impieghi a prendere decisioni, quanto ti serve a scegliere la tua prossima mossa e, soprattutto, ho visto quali tuoi errori avrei potuto usare come aperture. Da quanto caccia con spada e scudo?"
"Da...poco" rispose leggermente spaventata
"Ho notato. Prima di tutto non devi lasciarti intimorire dal tuo avversario" la riprese impugnando l'arma e dandole un colpetto con l'elsa della spada "poi devi divaricare i piedi altrimenti ti sbilanci" continuò ad elencare, colpendola ad ogni rimprovero  "non lavorare con la schiena ma spingiti con le gambe, sii meno tesa, sii sempre pronta a schivare, non sbilanciarti, non lanciare fendenti a caso ma mira ad un punto preciso del bersaglio" prese una pausa osservandola "chiaro?"
"Chiaro...basta che non mi colpi-"
"Non pensare ai miei colpi, pensa ad ascoltarmi" la corresse colpendola un'ultima volta e restituendole il fioretto
"Cosa dovrei fare?" domandò accettando l'oggetto
"Dovresti fare? No" rise porgendole la mano "questa è una questione che riguarda entrambi" corresse
"Allora...cosa dovremmo fare?" domandò trovando un poco di rassicurazione in quella frase "Allenamento?"
"Allenamento e studio. Qui farai pratica sul campo per affinare la tecnica e sperimentare le nozioni che studierai a casa"
"Sarà fatto" sospirò annoiata
"Come cacciatrice non smetterai mai di studiare, fare esperienza e imparare" spiegò portando due dita sul suo collo "adesso alzi il bavero" spiegò facendo lui stesso l'azione "ed ascolti la mia sfida; ti dirigi sulle montagne e recuperi...quel che vuoi" ordinò "piante, insetti, minerali, zanne, artigli o pellicce e, a mezzogiorno, torni qui per pranzare"
"Va bene"
"Regola uno, non metterti nei guai, non farti ibernare, fulminare o divorare. Regola due, evita capibranco o viverne e dimostrami che, se fossi sola, sapresti comunque sopravvivere. Regola tre, sii puntuale"
"Posso prendere di tutto o devo puntare a qualcosa nello specifico?"
"Il tuo unico criterio è semplice: quel che raccoglierai verrà valutato dal sottoscritto e, poi, potrai tenerlo. Non deludere né me né te"
"Zanne di Barioth" farfugliò con sguardo sanguinario
"Regola due" le ricordò alzando la voce e dandole un schicchera sulla fronte
"Niente Barioth..." rise
"La Dea della caccia veglia su di te. Se mi sorprenderai riceverai un premio...e sappi che il tempo sta già scorrendo"

Andando in panico per qualche istante prima di voltarsi e correre, Natalie abbandonò il Campobase in secondi, ritrovandosi nei verdi prati alla base delle Montagne Nevose. Sfoggiando un genuino ma preoccupato sorriso, la cacciatrice si lasciò scappare una breve risatina immaginando che quella non fosse una sfida del suo mentore ma, rendendo tutto un poco più realistico, un contratto della Gilda. Allungando la mano verso la spada, stringendola con sicurezza e voltandosi per rivolgere alla suddetta uno sguardo carico di speranze, la giovane imparò l'importanza dello stare attenti...
Pestando un'ampia lamina di ghiaccio, sentì la sua sicurezza frantumarsi come la congelata lastra sotto i suoi piedi, scivolando e cadendo a terra subito dopo. Lamentandosi del dolore per qualche istante, riaprì gli occhi notando un piccolo esserino dal corpo grigio ed ali ornate da maestosi colori metallici.
"Farfalla..." commentò "gli piacerai, vieni con me" sentenziò prendendola di scatto e buttandola malamente nella bisaccia
Riprendendo a correre ma stando finalmente attenta a dove andava, felice che Alexander non avesse assistito, Natalie evitò le aree più basse puntando ad avvicinarsi alla cima il più possibile, senza confidare nel poter sorprendere il mentore ma determinata a riuscirci nonostante quella convinzione.
Avventurandosi per la prima volta nelle caverne ghiacciate, sentì gli speroncini degli stivali far presa sulla lucida lastra trasparente sotto di lei e, rallentando, si concesse qualche istante per ammirare il luogo.
Entrando da un'ampia apertura sul soffitto, l'acqua scioltasi dal ghiacciaio circolava per la zona, righiacciandosi e formando un intricato sistema di tunnel, attaccati alla roccia e plasmati dalle gelide correnti che, tuttora, la cacciatrice sentiva lungo le rosee guance.
Sistemandosi la mascherina fino a coprirsi il naso, impugnò la sua arma non appena sentì un distante e flebile miagolio. Avanzando con calcolati passi e coprendosi alla vista altrui con stalattiti di ghiaccio, ebbe occasione di ammirare, distanti, una massa di nerissimi Melynx affacciati su di un precipizio. Riponendo l'arma la cacciatrice, celata dal rumore da loro prodotto, si avvicinò al piccolo gruppo con fare guardingo.
Appena uno di questi si accorse di lei, le soffiò per qualche istante prima che anche gli altri cominciassero a fare lo stesso.
"Non-Non c'è motivo di-di arrabbiarsi" rise portando in avanti le mani
Senza neanche darle il tempo di indietreggiare, la ragazza vide la scura massa caricarla mentre i singoli Felyne cominciarono a saltare e ad aggrapparsi a lei, sbilanciandola e facendola cadere a terra prima di disperdersi ed allontanarsi.
"Piccole pesti..." commentò
Massaggiandosi una gamba mentre si rialzava, notò le piccole figure raggrupparsi attorno ad uno di loro, notando anche che questo, tra le piccole zampine, teneva una piccola farfalla grigia dalle colorate ali.
"Hei!" urlò riconoscendo l'insetto "Quella è mia!"
Sentito l'urlo, in un istante i Melynx si dispersero cominciando a correre per la zona, mescolandosi tra di loro per confonderla, miagolando per creare caos e, magari, attirare l'attenzione di qualche Giaprey per ostacolarla.

Tenendo il suo sguardo fisso sulla piccola creatura nera, Natalie la inseguì fin fuori dalle caverne ghiacciate, correndo per centinaia di metri e, infine, raggiungerla. Prendendo il Lynian per la piccola bandana verde lo strattonò a sè, alzandolo di peso e guardandolo male.
"Va bene" sospirò raddolcendo lo sguardo "ridammi quel che mi hai rubato e ti lascerò andare" propose
In risposta all'offerta, il Melynx passò qualche istante a pensare prima di imbracciare la propria mazza e, con un inefficace movimento, colpire la giovane. Vedendo l'arma a forma di zampa di Felyne rimbalzare sulle bianche pellicce del proprio completo, Natalie lanciò uno sguardo interrogativo al Lynian prima di mordersi un labbro.
"Se la diplomazia non funziona, subirai quel che devo subire io ogni giorno della mia vita..." minacciò dandogli una schicchera in fronte
Guardandosi intorno mentre il piccolo ladro pendeva di fronte a lei, notò di essersi avvicinata alla vetta della montagna, ritrovandosi nell'ampio spiazzo in cui, precedentemente, aveva affrontato ed abbattuto il Giadrome.
Lanciandogli qualche altra innocua schicchera in fronte e riprendendo la piccola farfalla dalle bianche zampette del piccolo fuorilegge, lo riappoggiò a terra prima che questo, stranamentre, scappasse terrorizzato. Sentendo un rumore di passi veloci e pesanti, vedendo anche la paura negli occhi del Melynx, la ragazza si voltò di scatto per poi saltare di lato, capendo di non esser lei la causa della paura del Lynian.
Alzando la neve al suo passaggio, una villosa bestia poco più grande di lei sfrecciò nel bianchissimo manto che si era formato durante la notte, frenando poi di colpo alzando una bianca nube da terra e voltandosi per poi cominciare ad inspirare e ansimare.
Simile ai Poogie che aveva visto ad Astera ma estremamente più grande, la bestia presentava due larghissime zanne ed un pronunciato naso da cui, ad ogni respiro, condensavano ampie ed umide nuvolette. Ricoperto da una villosa ma pulita pelliccia bruna, sfoggiando sulla schiena piccole placchette ossee coperte da pelo nero ed un bianco collare a coronarlo, aveva cominciato a raschiare gli zoccoli sul terreno mentre osservava la cacciatrice con sguardo truce ed imbestialito.
Vedendolo caricare senza preavviso, la ragazza saltò evitando il colpo con una capriola e sfoderando prontamente la spada mentre il suo avversario si fermava.
"Zanne, manto bruno, aggressivo" analizzò ripensando a quel che aveva studiato "Bullfango" sentenziò
Scattando verso la bestia e preparando un fendente, Natalie lo vide voltarsi dimenandosi, lanciando colpi all'aria con le zanne prima di sbuffare e, subito dopo senza preavviso, lanciarsi nuovamente alla carica. Schivando con un passo laterale all'ultimo momento, si destreggiò in una piroetta tirando un fendente all'animale mentre correva. Sentendo gli zoccoli fermarsi e ricominciare a battere rapidamente, si lanciò in una capriola per poi rialzarsi e prendere lunghi respiri.
Immaginando che anche il Bullfango stesse per stancarsi, riprese a correre nella sua direzione, affiancandolo e lanciandogli uno sgualembro alla spalla prima di bloccarsi e venir lanciata di lato da un colpo di zanne. Rotolando sulla neve e ritrovandosi a terra, si sbrigò ad alzarsi, osservando come la bestia stesse agitando il muso e le massicce zanne con cui, possibilmente, l'aveva colpita.
Rialzandosi si preparò a rilanciarsi all'attacco ma, prendendo un lungo respiro mentre vedeva gli occhi della bestia correre per il luogo, si bloccò. Ricordando le parole d'Alexander che descrivevano, in un certo senso, il comportamento della bestia, si guardò attorno, guardò l'ambiente immobile attorno a loro, guardò il manto di neve sotto gli zoccoli del Bullfango, sotto i suoi piedi e, solo allora, si tranquillizzò.
"Non lasciarti intimorire, spazia i piedi e non sbilanciarti" ripeté a bassa voce "sii meno tesa ma pronta a schivare. Scegli un bersaglio e non sprecare fendenti" continuò stringendo il fioretto e osservando gli occhi carichi di rabbia della bestia "Natalie, sii sicura di te stessa..." terminò affrontando sé stessa e la bestia in contemporanea
Scattando di lato per esser già pronta a schivare una futura carica, la cacciatrice si avvicinò all'animale come se stesse disegnando una spirale sulla neve, costringendolo a voltarsi e ad osservarla senza dargli possibilità di attaccare. Giunta a pochi passi, saltò in avanti tirandogli un fendente verticale direttamente sul muso e, fidandosi del suo istinto, saltò all'indietro. Schivato per pura fortuna un'altro colpo di zanne, ruotò su di un piede tirando un tondo** e conficcando la spada nella massiccia zanna, scalfendola e annerendola con una potente fiammata che si liberò dalla lama.
Con un passo di lato evitò una testata e, vista partire la successiva carica, affondò il fioretto nel fianco della bestia, sentendo un chiaro grugnito di dolore mentre la carne si carbonizzava e la verde lama veniva tirata lungo le rosse carni.
Percependo una fitta al fianco mentre estraeva l'arma, la cacciatrice venne scaraventata in aria per poi riatterrare a pochi metri di distanza, sentendo un fievole dolore percorrerle tutto il corpo.
Facendo appena in tempo a voltarsi sulla schiena, vide l'animale lanciarsi contro di lei, alzando le zampe anteriori e facendole ricadere sul suo corpo; alzando lo scudo all'ultimo momento e parando il colpo, Natalie sentì tutto il peso dell'animale riversarsi sulla sua spalla, costringendola a stringere i denti per trattenere un urlo di dolore. Provando a mantenere la concentrazione, la cacciatrice strinse strinse l'arma non appena il Bullfango ripeté il movimento, alzandola seguendo il movimento dell'animale e conficcandola nel suo collo.
Notando piccoli fiotti di sangue sgorgare dalle sue carni e scorrere lungo la lama carbonizzandosi, sentendo un fievole grugnito soffocato ed un respiro irregolare, quasi ansimante, osservò la bestia collassare cadendo sulle sue gambe bloccandola per qualche secondo a terra.

Rialzatasi e preso un lungo sospiro, Natalie passò la mano lungo le mastodontiche zanne e tra il setoloso ma ruvido pelo bianco che circondava il collo del Bullfango. Sfoderando il coltello da scalco, fu proprio quest'ultimo che la ragazza prese, provando a scuoiare lentamente la carcassa e cercando di preservare il più possibile la pelliccia.
Alzando il volto ed espirando per scaricare la tensione di quello che le sembrò un lunghissimo processo, arrotolò la bianca pelliccia per poi riporla nelle bisacce e, infine, si lasciò cadere sul soffice strato di neve.
"Cosa....sul serio?" domandò retorica andando in panico
Notato il sole di mezzogiorno, la ragazza interruppe la pausa mai iniziata, scattando in piedi cercando frettolosamente la mappa e, una volta trovata, sprecando minuti per cercare la strada più breve per tornare dal mentore, scegliendo infine di ripercorrere i propri passi.
Correndo senza mai fermarsi, ripercorse le caverne ghiacciate e i prati verdi, rischiando di scivolare per la seconda volta sulla lastra di ghiaccio, prima di far ritorno, con successo, al Campobase.
"Natalie..." commentò il ragazzo alzando lo sguardo e osservando prima la stanchissima allieva e, poi, la posizione del sole "sei in ritardo..."
"Lo so" rispose prendendo profondi respiri "ma un Bullfango mi ha attaccata e si è dimostrato più tenace di quanto immaginassi..." spiegò lasciandosi cadere a terra
"Un Bullfango..." ripetè porgendole una ciotola di legno con dello stufato di Popo
"Sì...ma vi ho portato questa!" ribatté porgendogli, a sua volta, una setolosa e ruvida pelliccia bianca "ed anche una farfalla"
"Questa è una Sfarfalla" commentò appoggiando il proprio pranzo sulla cassa e osservando l'insetto "ha un gran valore sia per i collezionisti che per un cacciatore che addestra Kinsetti" spiegò
"Posso rivenderla?"
"Sì ma non è su di questa che dovresti concentrarti "spiegò osservando la pelliccia bianca "questa è la criniera di un Bulldrome, simbolo del suo potere come capobranco dei Bullfango"
"Cosa?" domandò incredula prima che uno smagliante sorriso comparisse sulle sue labbra "Secondo capobranco da quando sono qui!" esultò "Allora? Vi ho sorpreso? Posso avere quel premio?" domandò entusiasta
"Regola uno, non metterti nei guai. Regola due, evita viverne e capibranco. Regola tre, sii puntuale" ripeté con sguardo tagliente prima di rivolgerle un caloroso sorriso e, con ironia, darle un buffetto sulla guancia "fallito, fallito e...fallito"
"Ma...un Bulldrome...e un insetto-soldi..." balbettò "un insetto-soldi!"
"Stai tranquilla e mangia" la rassicurò ridendo "Hai fallito la sfida ma, per me, hai superato la prova di oggi"
"Quale prova?" domandò addentando un boccone di stufato "si scioglie in bocca...meglio della torta di Cotoletta..."
"Sei disposta ad affrontare sfide senza arrenderti, ad accettare consigli senza impuntarti sulle tue decisioni e sei disposta a mostrare umiltà accettando lezioni e sconfitte senza provare rimorso. Prova superata"
"Grazie..." ringraziò sorpresa e rivelando, infine, una risatina "Sono qualità importanti?" domandò ironica
"Sono le qualità di una cacciatrice" affermò con disarmante sicurezza

Note
*Ridoppio: colpo della spada da destra verso sinistra (o viceversa) che parte dal basso e sale verso l'alto in un movimento obliquo
**Tondo: colpo della spada eseguito con un movimento orizzontale (in gioco eseguito durante la guardia o in seguito ad una piroetta)

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro