Piccola Premessa:Questa non è una poesia, ma appunto parte di un sogno. Per San Valentino ho deciso di inserire un piccolo intruso in Mondo Fabbricato, per esprimere la mia solitudine. Non penso sia qualcosa di cui vergognarsi o condannarsi, quanto qualcosa da riconoscere e rendere parte integrante di sé.
Detto questo, non vi rubo altro tempo. Buon San Valentino. ♡

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In quel caldo pomeriggio d'estate
quando l'asfalto rovente poteva scioglierci
e il tepore insistente del sole penetrava attraverso finestre delle case,
io sdraiavo sulle sue ginocchia tenendogli la mano, mentre sfogliava un libro.
"Dante e Aristotele Scoprono i Segreti dell'Universo" si chiamava, e la copertina era un cielo stellato sagomato da orologi e i nomi sgargianti dei protagonisti. Un po' come noi no? Sì decisamente. Anche noi dovevamo scoprire l'universo, scoprirci a vicenda.
Il tepore, mutato in calore mi costringeva a cambiare posizione, e lui fece lo stesso. Mi alzai lentamente e mi tolsi la giacca. Era tutto...perfetto. Mi avvicinai e di nuovo e con un sorriso mi fece posto tra le sue braccia. Appoggiai la testa sulla sua spalla e iniziai a scorgere le righe di quel libro.
Ricordo bene che una foglia di un verde sgargiante mi cadde sul naso. Ridacchiai.
Me la tolse dal volto e mi baciò sul naso.
Mi strappò un sorriso, cosi io gli strappai un bacio.
Sorrise, ma qualcosa si stava lentamente spezzando in entrambi.
Le lacrime iniziarono a scendere mentre la mia espressione non cambiava.
Aveva uno sguardo nostalgico, che rimpiangeva una vita mai vissuta.
"Perché non possiamo?" domandai in preda ad un profondo dolore.
"Mi dispiace." rispose.
"Ma io ti amo."