In fuga, con le lacrime in volto,
la chioma d'oro fradicia:
un cappottino blu era il suo scudo,
contro le freccie che dal cielo cadevano.
Un albero la vide e mosse la foresta,
così che una singola foglia
le coprisse la testa.
E fuorono inseparabili!
Come nel mare una goccia,
come nel vento un soffio,
e come in una parola un sussurro.

La bambina,
in fuga dal dolore,
un chiarore nel cielo cercava,
ma le nubi scoccavano fredde gocce
di agonia.
La foglia non era abbastanza,
e l'albero la foresta spostò,
così che in un boschetto potesse trovare rifugio.
Aveva trovato l'amore.

La tempesta era passata, ma
in lei la vita era svanita:
in silenzio si diresse sulle sponde del fiume
colse i fiori e si fece una corona.
E Immergendo i suoi teneri piedini nel riflesso,
si spinse giù, fino a toccare il fondo.
E mentre scendeva,
l'acqua era in lei;
lei era l'acqua.
Sguardo vitreo.