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Chapter 4


I miei occhi viaggiarono su ogni albero che passava dalla macchina in cui mi trovavo. Della neve fredda scendeva dal cielo cupo, come una soffice coperta che copriva i boschi affascinanti, facendoli apparire quasi magici. Ero seduta di fianco al finestrino, le due guardie erano sedute dietro insieme a me, tenendo le bocche chiuse per tutto il tempo - non facendo altro che annoiarmi. Avevo cercato di fare conversazione, ma nessuna questione portava ad un risultato - era come parlare con dei robot monotoni.

Mi piaceva l'odore delle auto nuove, avevano preso una macchina nuova di zecca per iniziare la missione - la prima impressione era una parte importante di tutto il calvario. Bisognava entrare nella loro testa per saper valutare una persona entro circa i primi secondi dall'inizio della riunione - quindi se riuscivamo a fare una buona impressione, eravamo più propensi a conquistare Styles e il suo equipaggio facendoli così collaborare con noi.

"È abbastanza niveo là fuori." Mormorai noiosamente, unendo le sopracciglia.

Mr.Black bloccò lo sguardo su di me per un secondo, i suoi occhi erano concentrati e immobili prima che distogliesse lo sguardo con un cenno del capo.

Stavamo guidando per la stessa strada da circa un'ora e apparentemente la strada era ancora lunga, era come se stessimo andando da nessuna parte, come se fosse un ciclo che si ripeteva mentre passavamo per gli stessi alberi. Sapevo per certo che eravamo ancora nei giardini di Ellenia, ma ci stavamo avvicinando al confine drasticamente; il che significava che presto saremmo stati sotto una monarchia straniera. Il castello di Serentile si trovava a circa cinque ore di distanza, il più privato di tutti i castelli.

Sentii le palpebre appesantirsi. Scelsi di dormire un po' per ammazzare il tempo e aumentare le possibilità di divenire più fiduciosa. Abbastanza in fretta, mi ritrovai a cedere alla sensazione coinvolgente di chiudere gli occhi prima che il sonno mi avvolgesse, deglutii in un stato di intontimento pacifico.

***

I miei occhi adulati si aprirono e lasciai andare uno sbadiglio profondo, coprendomi le labbra con la mano per attutire il suono. Con il dorso della mano strofinai la sonnolenza dagli occhi, curvando leggermente la schiena.

Stavamo ancora guidando, l'autista stava sorseggiando una lattina di coca cola. Sentii la macchina rallentare, indicando che non eravamo più nei boschi, ma in un luogo più popolato. Mi rannicchiai alla portiera della macchina, appoggiando il mio corpo contro essa mentre il mio viso si voltò per guardare fuori dal finestrino, giungendo immediatamente alla conclusione che non eravamo più ad Ellenia.

Le differenze erano facili da sottolineare mentre guardai la nebbia di fronte a me dal finestrino, i miei occhi atterrarono su un determinato edificio. Aveva dei multi-piani, appartamenti che riuscivano a malapena a stabilizzarsi. Le pareti erano dirottate, il mattone era vecchio e logoro. Guardai l'edificio svanire via via che rimanevo a guardarlo, fino a quando non scomparve completamente. 

Speravo che non vivesse nessuno in un posto del genere. 

Era estremamente differente dal mio paese - ad Ellenia, eravamo conosciuti dal fatto di non avere molti problemi economici fondamentali. Certo, tutte le società affrontavano quel problema in una differente misura, era inevitabile, ma padre faceva un ottimo lavoro per tenere tutto a bada. Investiva in molti progetti e campagne di restauro per aiutare i poveri. 

Continuai a ispezionare la città in apparenza inquinata, tutti gli edifici erano quasi simili a quello che aveva catturato la mia attenzione. Era come guidare in una città deserta durante un'apocalisse, non mi piaceva neanche un po'. Mi aspettavo soltanto di vedere gli zombie in giro per le strade. Feci dei respiri profondi e costanti mentre continuavo a guardare in giro, notando un paio di pedoni. Quindi dopo tutto non era isolato. 

Quel posto mi metteva a disagio, le mie ginocchia traballavano.

"Quanto tempo manca per arrivare al castello di Serentile?" Chiesi.

Mr. Robertson si schiarì la gola prima di rispondere alla mia domanda. "Circa mezz'ora, Vostra Altezza."

Lo ringraziai in silenzio, tornando a guardare fuori dal finestrino.

Guidammo verso nord in direzione del castello, le case sembrano essere più belle. Pensai che fosse quello il luogo dove la gente ricca di Serentile viveva, le case erano enormi rispetto a quelle incontrate in precedenza. Notai che il paese era composto da differenti classi sociali notevoli, un grande divario di primo pano tra poveri e ricchi.

Ci avvicinammo ad un cancello che circondava l'intera proprietà del castello. Il castello di Serentile. Mi ritrovai intimorita. Anche se casa mia era un castello, per me non era una cosa scontata. Inoltre, quello era inspiegabilmente diverso. Sembrava quasi un tacco, un aura scura lo circondava come inquietante fumo nero. C'era un sentiero pulito che portava al palazzo, il quale conducemmo dopo che le due guardie ci concessero l'ingresso.

Delle guardie ben allineate dell'esercito di Serentile ci aprirono le porte, aiutandoci a uscire dall'auto. Dovetti frenare il mio istinto femminile mentre saltai fuori dall'auto, ricordando immediatamente a me stessa le lezioni di Paige.

Ci dissero di seguire una delle guardie nel castello, il conducente rimase in macchina a causa delle istruzione di Mr. Styles. Notai che il cielo stava gradualmente diventando più scuro..un mix di arancio e grigio.

Feci un passo nel castello, osservando le scale in marmo. L'aria era soffocante, il sole splendeva attraverso le finestre enormi, gettando ombre danzanti sul pavimento in moquette. I ritratti di famiglia della dinastia reale erano stati dipinti a olio e appesi in cornici dorate. Era sicuro che il mobilio era tutto fatto da maestri artigiani, tutto molto ordinato e con fantasia. L'aria era profumata con fiori freschi provenienti dai giardini, le pareti decorate con oro.

Ci fermammo davanti ad un grande portone in legno, una guardia si girò sui talloni per affrontarci. 

"Ha un turno di un ora per ottenere dei risultati, utilizzate il vostro tempo con saggezza." Disse severamente prima di spalancare la pesante porta, rivelando un ampio centro di congressi. Ci permisero di entrare nella grande sala.

Il mio stomaco si agitò dal nervoso, la realizzazione mi colpì quando mi guardai attorno nella grande sala. Stavo per incontrare il re reale di Serentile. Trattenni il respiro, e senza rendermene conto, i miei occhi si posarono su una figura alta che si era appena alzata in piedi per venirci incontro. 

La mia bocca era rimasta aperta dallo stato di shock puro, tutto questo sembrava come qualche sorta di scherzo. Sicuramente non era questo il ragazzo che immaginavo. 

C'era un ragazzo, due anni più grande di me al massimo, con capelli ricci castani. Il suo sguardo era duro e fisso in avanti, probabilmente in attesa che mi presentassi. Ma tutto quello che riuscii a fare era fissarlo, trattenendo il mio shock. Il suo corpo muscolo era coperto dall'uniforme nera dell'esercito di Serentile, il nero era il colore nazionale di Serentile proprio come il nostro era il rosso. La sua faccia era forte e definita, i tratti affilati come se fossero modellati da granito.

Muovendomi, striscia verso di lui con fiducia come se potessi dominare il suo sguardo penetrante. Estesi la mano in avanti, consapevole del fatto che ogni mio movimento veniva esaminato. 

"Ellis Armstrong." Parlai con fermezza, la mia voce si abbassò di poco quando mi afferrò la mano. Mantenni il contatto visivo con lui. I suoi occhi erano verdi, il colore scintillante del verde smeraldo sembrava avere degli strati sottili d'oro che trafiggevano il verde, come granelli di sabbia dorata che vorticavano nell'enorme oceano.

Anche se la mia vista non era puntata direttamente lì, potevo sentire quanto grande era la sua mano al confronto con la mia. Mi strinse la mano con tanta forza; una presa più forte di quanto mi aspettassi, stringeva la mia mano relativamente più fragile. Mi morsi la lingua per fermare il grido di dolore quando letteralmente sentì le mie ossa schiacciarsi, certamente le sue azioni erano intenzionali. I suoi occhi erano intimidatori mentre mi studiava con attenzione, ma non avrei ceduto.

"Harry Styles." Disse, la sua voce era roca mentre lasciava andare la mia mano palpitante.

Le sue sopracciglia scure si abbassarono in un'espressione seria. Labbra carnose e rosa, contribuivano a formare una linea severa sul viso. 

I suoi capelli ricci erano molto più evidenti da vicino, e riuscii ad avere una visione migliore di lui. Non sembrava molto più vecchio di me, principalmente questa cosa mi aveva scioccato il cuore. Lo guardai intensamente mentre un sorrisetto abbellì le sue caratteristiche, di molto.

"Sono tutti così bassi ad Ellenia?" Si leccò le labbra, riconoscendo la mia altezza, per nulla infastidito dalla sua osservazione grezza.

Strinsi gli occhi, la mia rabbia stava per esplodere. Chi si credeva di essere? Stavo per controbattere quando le parole di Paige fecero eco nella mia testa. Lo stava facendo apposta - voleva che uno di noi cedesse così avrebbe avuto una scusa per tirarsi indietro, semplice. Doveva essere abbastanza sciocco a pensare che avrei ceduto alle sue stronzate.

Così, invece, mantenni la mia voce più calma possibile mente parlai, "Stereotipate molto? Apprezzerei se iniziassimo subito visto che sono a corto di tempo." Ero effettivamente fiera di non aver balbettato nessuna parola, ma riflettei potere e facoltà, proprio quello che mi serviva per mantenere la mia voce stabile.

"Bene, può sedersi." Mr. Styles dichiarò, le labbra strette in una linea retta mentre mi guardava con i suoi occhi smeraldo. La sua mascella era leggermente serrata, il suo sguardo scintillava come se fosse pronto per uccidermi, e ritornò a sedersi sulla sua sedia a trono. Non era soddisfatto della mia rimonta, perfetto.

Il lungo tavolo marrone brillava sotto il bagliore del lussuoso lampadario. Una decina di sedie erano allineate lungo il tavolo, assicurando il nostro spazio personale, camminai per raggiungere il mio posto a sedere.

Mi ripetei quello che padre e io avevamo concordato al palazzo, come dovevamo guadagnarci nuovamente la fiducia di Mr. Styles per fissare la pace a lunga andata.

Presi un respiro profondo, ero pronta.

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Vi chiedo scusa se ci dovesse essere qualche errore, ma non ho controllato, cosa che farò domani

Domanda; cosa vi aspettate nel prossimo capitolo?

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