Chapter 3
Stavo camminando lungo i corridoi, prestando particolarmente attenzione alle mie spalle e fianchi. Due guardie - Mr. Robertson e Mr. Black - mi stavano scortando verso l'ingresso principale, delle pistole erano infilzate nelle loro cinture. Padre aveva insistito che venissero con me al castello di Serentile, visto che le regole di Mr. Styles dichiaravano che solo tre rappresentati di Ellenia erano accettati nel suo regno. Non ero molto vicina a loro, ogni volta che provavo a fare conversazione ricevevo soltanto risposte brevi.
"Mel? Sei tu?" La voce di un uomo attirò la mia attenzione. Con un sorriso compiaciuto, annuii all'uomo che avevo imparato ad amare così tanto. Alex, il vecchio del palazzo e fidato guardacaccia si diresse verso di me con un grande sorriso. Mi squadrò il corpo prima di avvolgere le braccia attorno a me, abbracciandomi forte mentre oscillavamo da una parte all'altra.
"È passato tanto dall'ultima volta che ti ho vista. Cosa è successo?"
"Un sacco di cose. Mi sei mancato, Alex." Sospirai, indietreggiando per poter guardare i suoi calorosi occhi marroni.
"Oh, idem! Che mi dici invece del travestimento?" Si illuminò, tracciando le dita sulla mia parrucca.
"Si beh, non posso permettermi di andare dal re di Serentile come una donna, no? Potrebbe approfittarne." Dissi, la mia voce uscì piena di amarezza.
"Uh oh mia cara Melody, ti trovo molto più spaventosa da donna ad essere sinceri."
Tentai di scrollare i miei capelli immaginari drammaticamente indietro. "Duh." Mormorai, costringendolo a buttare la testa indietro e scoppiare a ridere.
Con la coda dell'occhio riuscii a vedere gli sguardi delle guardie che ci stavano rivolgendo, erano sconvolti da come Alex si rivolgeva ai reali, i loro occhi erano spalancati dal nostro scambio di battute - erano odiosi i loro occhi. Sapevano che quel uomo mi aveva praticamente allevata, ma non potevano capire il nostro legame.
"In ogni caso, sei molto più di una giovane donna, vorrei che lavorassi sul tuo fascino e forza - mostra a quello stronzo chi è il capo, capito?" Il suo tono era un misto di preoccupazione e disperazione grondante mentre strinse gli occhi verso di me.
Un piccolo ghigno fuoriuscì dalle mie labbra, e risposi con fermezza. "Fidati di me per questo."
Ci fu un attimo di silenzio, le mie mani cominciarono a giocherellare con il bordo della mia uniforme prima che mi chiese;
"Quando tornerai?"
"Domani mattina, se tutto va secondo i piani."
Un sorriso apparve sui suoi lineamenti gentili. "Allora ci vediamo domani. Stai al sicuro."
Le sue parole erano calorose, accendendo il mio stato d'animo, regalandomi un nuovo senso di fiducia. Mi piaceva la fede che aveva in me - credeva che potessi realizzare davvero la mia missione, mentre tutti gli altri facevano sembrare il tutto un desiderio suicida. Pensieri positivi, Melody.
Accarezzò la mia guancia affettuosamente, dopodiché continuai il percorso lungo il corridoio insieme alle due guardie che mi seguivano da dietro, entrambi avevano perso la loro sicura compostezza. Speravo che saremmo usciti insieme presto, altrimenti sarei dovuta andare via senza le loro occhiate. Ridacchiai sotto il mio respiro. Pensavano che fossi insensibile? Che non ero in grado di interagire con gli altri se non alle assemblee reali?
I pensieri del castello di Serentile si persero nella mia mente mentre raggiungemmo l'uscita. Come sarebbe stato? Harry era proprio come veniva descritto o c'era molto di più? Poteva anche essere bello, ma sarebbe andato tutto secondo i piani, senza complicazioni? In teoria non sarebbe durato molto, sarebbe finito in un batter d'occhio. Sapevo che era mio dovere.
Due guardie afferrarono le maniglie delle porte, spingendole verso l'esterno per farci passare. Feci un cenno di ringraziamento e continuai a camminare. Mia sorella aveva sempre trovato strano il modo in cui ringraziavo le guardie; ma francamente, non li consideravo come bestie inavvicinabili. Erano umani, poteva essere detta più di una parola buona per loro.
Arrivammo all'esterno, verso la parte anteriore del castello dove era stabilito il parcheggio. Mi avvicinai ai veicoli neri, tenendo la testa alta.
L'aria invernale ronzava attraverso le fruste di vento che fustigavano, lasciando percepire una meravigliosa melodia che suonava alle mie orecchie. Osservai le belle tonalità di verde che misuravano il percorso del piccolo parcheggio mentre inalai il loro delizioso profumo.
I giardini. Pensavo che fossero come un qualche tipo di fuga; rifugiarmene per addolcire i miei pensieri quando le cose erano troppo stressanti, o per sfuggirne. Era un ottimo posto dove starsene da soli senza venire interrotti.
"Melody! Porca vacca, sembra che le tue cameriere abbiano fatto un ottimo lavoro." Padre avanzò verso di me, gli occhi viaggiarono su tutta la mia figura diversa.
Risi, baciando le sue guance. "Mai avrei pensato che travestirsi da uomo sarebbe stato così difficile. I muscoli delle mie spalle stanno già cedendo." Scherzai, ruotando le spalle indietro con esagerazione. Papà ridacchiò senza fiato, nella sua guancia destra spuntò una piccola fossetta.
"Tu non manchi mai una battuta, vero?"
"No, sarebbe troppo fuori dalla norma. Non posso permettermi di far scivolare la mia facciata da dura." Gli feci l'occhiolino e i suoi occhi brillarono di divertimento. Di solito non agivo in modo così informale intorno a mio padre, lui parlava con mia sorella e me ad un alto livello di inglese, diceva che era più stimato parlare così, lo capivo.
Mi presi le labbra tra i denti mentre i miei occhi fissavano la figura di mio padre.
Il suo tempo al trono stava per terminare e sapeva che se non fosse stato per quello non mi avrebbe lasciata andare in quella missione. Essendo la regina prossima al trono, mi aveva permesso di partecipare frequentemente agli incontri e cerimonie per prepararmi alle attività reali. Mio padre era stato solo una volta a Serentile - loro non avevano molte conferenze dove conversare tra loro - così, la vidi come un'opportunità per arricchire le mie conoscenze. Padre non era il tipo da voler fare di tutto per mantenere tutto il potere per sé, sapeva che con il passare del tempo il suo potere sarebbe diminuito e le persone avrebbero cominciato ad affidarsi sulla mia parola che alla sua, così non fece che insegnarmi tutto quello che ci voleva per essere una buona regina compassionevole.
Mi aveva insegnata ad essere me stessa.
Guardai come il suo sguardo scese per il mio polso che stringeva l'altra mano, le dita che stringevano la mia pelle.
"Mi dispiace dirlo, ma forse dovresti toglierlo almeno per un po'."
Seguendo il suo sguardo solenne, un'ondata di tristezza colpì il mio corpo alla vista del braccialetto di mia madre. Cautamente sganciai il bellissimo materiale, lasciandolo cadere sopra il mio palmo aperto.
Era un bracciale d'argento con piccoli diamanti delicati che penzolavano. Aveva una croce stupenda, una croce intricata verso il gancio e le forme erano molto dettagliate, l'oro tratteggiava il materiale d'argento.
Il braccialetto mi piaceva profondamente, anche se non ero il tipo di andare in giro piena di bling. Ero semplice; non avevo mai qualcosa di troppo opprimente appollaiato sulla pelle. Una semplice collana con un piccolo disegno era sufficiente per me.
Lo cullai dolcemente nella mia mano, e cautamente misi il braccialetto in una delle mie tasche in modo da non averlo lontano da me.
"È un peccato che tua madre non sia qui per vedere come tu sia diventata una donna forte e bella." Padre disse, la sua voce vacillò mentre mi fissò con soggezione. Padre non aveva mai pianto intorno a me o mia sorella, sapevamo che era il più duro di tutti, ma era troppo forte e sapevamo di aver bisogno di lui - se si fosse indebolito, era certa una probabilità che il regno sarebbe sfrecciato nel caos.
Mia madre morì due anni fa, aveva combattuto contro cancro per più di un anno e si era finalmente decisa di smettere di combattere e di volere la
pace. Perdere una persona cara per colpa di un mostro crudele come il cancro era una cosa incredibilmente dolorosa da affrontare, oltretutto mia madre era veramente unica nel suo genere.
Mi morsi il labbro per fermare le lacrime che minacciavano di uscire e incontrai lo sguardo di mio padre. Il groppo in gola era atroce e inghiottii per fermarlo, sentendo già il dolore familiare diffondersi in tutto il petto. Il silenzio che ci avvolgeva non era caloroso, era quel tipo di silenzio che suggeriva un senso di terrore e dolore
come quello che indugiava nell'aria.
"Non voglio che questo sia imbarazzante." Padre iniziò, guardandomi profondamente negli occhi. "Non voglio nemmeno lasciarti, per non parlare di evocare un addio abbastanza decente."
Succhiai il mio labbro inferiore sotto i denti, e risposi. "Allora non farlo."
Allungò la mano verso la mia, sorridendo tristemente. La strinsi con la mia e mi fissò con gli occhi che mi avevano guardato per tutta la vita.
"Questo regno è tuo, voglio il tuo ritorno, salva e sana a governarlo. Sono stato chiaro?" Disse, avvicinandomi a lui.
"Limpido come il cristallo."
"Ti voglio bene, tesoro." Mi baciò la nuca, abbracciandomi forte.
"Ti voglio troppo bene, papà."
"Va a salutare Cassandra, ti sta aspettando da tanto." Si allontanò, accarezzandomi le guance.
Camminai silenziosamente da mia sorella minore, che immediatamente mi tirò verso di lei in un abbraccio spaccaossa.
Mia sorella era sempre stata il mio opposto, andava a fare shopping mentre io preferivo passare il mio tempo nelle scuderie, si divertiva alle conferenze mentre io le trovavo assolutamente noiose, truccava la sua faccia mentre io preferivo tenerla al naturale, lei chiedeva per avere delle cose mentre io preferivo averle da me, io amavo il canto mentre a lei non interessava - eravamo semplicemente l'opposto.
Indipendentemente da tutto, l'amavo ancora teneramente. Essendo così diverse tra noi, ci insegnavano le cose a vicenda per trarne poi conclusioni.
"Addio sorellona, stai al sicuro." Mi baciò sulla guancia, salutandomi mentre mi intrufolai in una vettura nera con le due guardie incaricate di stare con me.
La missione era iniziata.
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Bling; slang diffuso dalla cultura hip hop. Si riferisce alla gioielleria elaborati e ad altri accessori.
Domanda; secondo voi cosa succederà nel momento in cui Melody entrerà al castello di Serentile?
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