Chapter 20
Ero seduta su una sedia imbottita vicino alla finestra, una rivista di abiti da ballo era stretta nelle mie mani mentre giravo le pagine piene di splendidi abiti.
Dopo tanti giorni di acquerugiola e pioggia, finalmente era sbucato fuori il sole. Il cielo teneva un bagliore blu morbido e la temperatura era regolare, della leggera brezza di aria soffiava sulla mia pelle. Quanto darei per uscire e godermi il sole, forse anche per prendere un po' di sole.
Tenni il fiato dietro le labbra serrate, trattenendo la risata che minacciava di uscirmi dalle labbra al ricordo della faccia inorridita di mia sorella. Un giorno, pieno di odio profondo per la sua pelle pallida, mia sorella prese la decisione di mettere della crema abbronzante sul viso e lasciate che vi dica...sembrava una carota dalla testa ai piedi. Si era lavata così tanto, a tal punto che i segni rossicci si erano marcati ancora di più sulla sua pelle.
Era stato un trauma così esilarante.
Sospirai stancamente, mia sorella non era il tipo da apprezzare le cose nella vita. Aveva piuttosto molto da invidiare agli altri che essere soddisfatta di se stessa. Mi infastidiva il fatto che vedeva nella gente ciò che lei voleva acquisire.
La gelosia era piuttosto un tratto intimidatorio e sinuoso da possedere. Tracce di qualcosa di così oscuro e contorto avrebbe macchiato le sue sfere quando il tratto malato avrebbe avuto la meglio su di lei trasformandola in una creatura così diversa da se stessa. Ero consapevole del limite di gelosia di tutte le persone, ma mia sorella aveva bisogno costantemente di qualcosa per cui esserlo e mi riferivo anche ad una ragazza che trovava la sua cotta.
Sinceramente speravo che Cassandra avrebbe capito come preziosa e amata era. I suoi capelli lucidi, le fossette, i bellissimi occhi azzurri e la figura così delicata proprio come nostra madre. E nostra madre era veramente unica nel suo genere con la sua bellezza così straordinaria e squisita.
Non riuscivo nemmeno a spiegare quanto mi mancava, la mia vita sembrava andare sempre più in discesa da quando aveva lasciato la terra. L'amore di una madre come ciò che univa me e Cassandra non era il tipo di amore che poteva muovere cielo e terra. Faceva in modo che nessuno mai minacciasse il nostro benessere e la nostra sicurezza, tutto sotto la sua protezione incrollabile.
Faticai a prendere ossigeno per un attimo. Le lacrime fuoriuscirono incontrollate nei miei occhi prima che potessi percepirle, ignorando il bruciore alla gola. Non volevo più continuare così, non di nuovo.
Immediatamente concentrai la mi attenzione su un abito bluastro-verde, scrollandomi di dosso l'immagine del volto follemente geloso di mia sorella e il viso sfocato di mia madre. Lessi il paragrafo sotto il vestito, era stato realizzato in un morbido tessuto satinato, liscio e lungo. Con un collare semicircolare, alto, realizzato con materiali di seta che li guidava fino alle caviglie e istantaneamente afferrai un evidenziatore per disegnare un cerchio su quella pagina. Ero certa di voler provare quel vestito straordinario.
Una cadenza militare piuttosto forte mi fece scattare dalla mia trance. "Da sinistra a destra sulla sinistra. Da sinistra a destra."
I miei occhi cercarono curiosamente il suono che proveniva fuori dalla finestra e i miei occhi si fermarono su un gruppo di giovani uomini patriottici, disposti a morire per il loro paese.
Si muovevano intorno al giardino uno per uno, muovendo in unisono la gamba destra e poi la sinistra. I passi rimbombavano ogni volta che gli stivali toccavano il terreno; ricordava il suono dei tuoni in arrivo di una tempesta.
Non sapevo perché ma osservare i soldati di Serentile fu un pó minaccioso, considerando specialmente il fatto che eravamo esattamente in buone condizioni con loro.
I miei occhi seguivano i movimenti dei soldati. E lui era là, con le braccia incrociate al petto, i suoi massicci bicipiti erano in rilievo. Non era altro che il Re Harry Styles.
La sua vista mi rese immediatamente nervosa. Sembrava stesse bene lì, con il suo atteggiamento sicuro. Indossava una sportiva canotta nera, esponendo le sue spalle larghe e le braccia palestrate. Le labbra carnose e rosa. Non potetti non notare le lunghe ciglia che incorniciavano i suoi occhi dallo sguardo freddo.
Il re osservava il gruppo di soldati con occhi attenti, prima di fare segno a loro di fermarsi con un movimento delle dita. Rimase fermo in piedi di fronte a loro, tutti gli occhi seguirono la sua figura quando la voce autoriataria eccheggió intorno al cortile.
"Harton e Cronck, è il vostro turno."
Vidi come il gruppo di soldati formarono un cerchio, due uomini, poi, camminarono verso il centro dove tutti potevano vederli.
Il primo era abbastanza alto e attraente, con lineamenti marcati, i capelli scuri rasati e gli occhi verde-azzurro. Era abbastanza grosso, con ingombranti bicipiti, tricipiti, quadricipiti e... Qualsiasia altro muscolo. L'altro ragazzo era biondo con sottili e arquate sopracciglia e una pelle pallida come un cadavere.
Mi domandai da dove provenisse. I giorni, in questa zona di Serentile, erano soleggiati, sicuramente differenti da dove provenivo io nel palazzo di mio padre.
Il ragazzo moro sollevó i pugni e piegó leggermente le ginocchia. Andó a colpire i bassi addominali del suo avversario. Il ragazzo biondo si rovesció in avanti, un grugnito uscì dalle sue labbra al rapido movimento.
Una rabbia silente consumó i suoi occhi quando colpì il suo avversario, mirando alla parte sinistra del suo torace. Per difesa innalzó il suo avambraccio bloccando il colpo. Numerosi pugni furno tirati da entrambi gli uomini che cercavano di bloccare e tirare colpi.
Potevo dirvi che il ragazzo moro era veloce e aveva molta piú tecnica del suo avversario, per il numero di pugni che tirava e che parava dal suo avversario.
Potevo solamente sperare che il ragazzo biondo lo sostenesse senza essere ferito e senza ricevere danni. A Ellenia i combattimenti corpo a corpo non erano così sviluppati come a Serentile, non avevo mai visto i miei soldati lottare tra loro con tale violenza.
Lasciai i miei occhi vagare sul loro padrone, che non batteva ciglio difronte alla violenza che prese vita. Gli osservava solamente con una luce interessata.
Il ragazzo biondo inciampó, tentó di rialzarsi ma non fu fortunato, il suo volto cadde a terra sbattendo violentemente. Un urlo straziante di dolore e angoscia scappó dalle sue secche labbra. Si strinse la testa e chiuse momentaneamente gli occhi.
Alzai la testa sugli altri combattenti, i quali rimanevano ad ascoltare un altro guaito di agonia, il moro gli diede una forte botta allo stomaco.
"Smettete questa fottuta merda ora! Cos'è questa lotta tra pulcini che state facendo?!" la voce del re tuonó rumorosamente. Il ragazzo feritó spostó la testa cautamente, bloccando lo sguardo sui furiosi occhi di Harry Styles
"Mi deludi Harton, non potrai mai vincere una lotta corpo a corpo con questi movimenti."
"È ovvio che perda se mi metti contro un ragazzo piú grosso di me." piagnucolò.
Deglutii fittamente quando gli occhi penetranti del re bruciarono contro quelli azzurri di Harton, la faccia contorta dalla rabbia alle sue parole.
Non potetti fare a meno di notare che Harton aveva un accento diverso. Questo doveva spiegare il perché della sua pelle chiara.
"Da quando, tutti voi, avete preso parte all'esercito, vi ho detto che il peso non vale un cazzo. Ci vuole velocitá, tecnica e mentalitá. A quanto pare ti è entrato da un orecchio e uscito da un altro." il re scosse la testa in disapprovazione.
"Sire le prometto che non accadrá piú." protestó Harton, serrando la mascella e abbassando lo sguardo al terreno.
"Non mi interessa, sei fuori dalla squadra." scattó il re all'improvviso, facendomi indietreggiare. Tutti i soldati distolsero lo sguardo da lui.
Gli occhi di Harton aderirono al re e alla velocitá della luce si alzó dal terreno. "È così? Vuoi mandarmi via per una sanguinosa lotta?" sputó accigliato, prima che la sua voce diminuì in un sussurro, desiderando di non aver aperto bocca.
"È anche troppo per una persona che ha problemi con il paparino dalla grandezza del fottuto Everest."
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Harry in sta storia è davvero stronzo, ma mi fa morire AHAH.
Comunque, emh emh, preferite che aggiorni prima Breathing space o volete un'altro capitolo di Monarchy?
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