Chapter 18
Nessuna parola poteva spiegare il continuo silenzio. C'era semplicemente tranquillità, silenzio, e in qualche modo anche tristezza. Per tutta la vita avevo pensato che tutti ascoltassero musica mentre lavoravano, ma a quanto pare ognuno era diverso. Molto stranamente, Harry Styles sembrava come se ogni esercizio dovesse essere silenzioso, senza una parola o un singolo brano.
La musica migliorava l'allenamento, essa aumentava la velocità e eccitava il cervello. Quando il vostro cervello è eccitato, vi induce al movimento. Quindi fondamentalmente la playlist è in grado di aiutarvi a lavorare. Non capivo come per lui non fosse necessaria.
Le mie mani riposavano leggermente sulla barra di fronte a me mentre seguivo i passaggi. Volevo fare una doccia, la mia pelle era ormai appiccicosa. Il mio sistema aveva bisogno di cibo! Ed era già ora di cena. Tuttavia, al re non gliene fregava di meno dei miei bisogni mentre continuava ad evitare qualsiasi tipo di socializzazione. Stavo cominciando a deprimermi, avevo bisogno di una distrazione. Così decisi di provarci.
"Bene, per favore posso ascoltare la musica? Ti prometto che la terrò bassa." Chiesi, estendendo la spina dorsale come mi aveva urlato di fare prima.
Quando non ci fu nessuna risposta, guardai verso di lui, vedendo l'espressione noiosa che gli intonacava il volto. Perché non poteva solo darmi una risposta positiva e farla finita?
"Per favore, non ce la faccio più." Continuai, e venne fuori come un lamento, anche se non poteva importarmene di meno in quel momento.
Sbuffò assertivo e iniziai a preparami per il fatto che la sua voce si stesse innalzando contro di me.
"Non ce la fai più? Sarà quello che dirai al tuo aggressore?" Mi prese in giro, sconvolgendomi un po'. "Ti assicuro che la musica non verrà fuori dagli altoparlanti se è questo che vuoi. Inoltre, le cuffie sono sbagliate per l'udito."
Ora ero più che pronta per scoppiare contro di lui per essere addirittura crudele, lasciai andare la barra, e coraggiosamente cominciai a camminare verso di lui. "La musica è un bene per l'anima. La mancanza di essa trasforma le persone a qualcosa di simile come te; privo di emozioni. Le pareti sono così alte che potresti divertirti, essere te stesso." Puntai un dito accusatorio contro di lui.
Non avevo dubbi che la sua apparentemente alta autostima era reale, perché potevo dire che era sempre stato fiducioso. Ma in qualche modo, avevo la sensazione che il suo comportamento in mezzo alla gente era una recita, un guscio di protezione che non poteva incrinarsi nemmeno con della musica. Mi trovai improvvisamente desiderosa di trovare un modo per fargli abbassare la guardia, ci doveva essere un modo.
Socchiuse leggermente le labbra al mio discorso. Era la prima volta che lo vedevo in questo modo, così impreparato e non in cima alle cose. Senza scelta. Lentamente si allontanò dal tapis roulant e strinse gli occhi verso di me mentre riconquistò la sua compostezza.
Con questo, fece grandi passi verso di me finché il suo corpo non si premette contro il mio, costringendomi a camminare all'indietro fino a quando non venni fermata dal muro.
"Tu piccola stronza non sai nulla." Sbuffò e poggiò la sua mano sulla mia gola, posandosi lungo il collo in una stretta costante. Non potevo fare a meno di sentire come le mie parole avessero acceso qualcosa dentro di lui, provocando una reazione così esagerata. Volevo scoprire che cosa alloggiava nei suoi pensieri.
"È così?"
Vedendo il suo volto reagire alle mie parole mi si rivoltò lo stomaco dall'emozione e nervosismo. Nervosismo perché giocare con Harry Styles era come giocare con il fuoco. Ma l'emozione e il desiderio di andare avanti era inspiegabile.
"Potrei soffocarti a morte in questo momento per la tua audacia e nessuno lo verrà a sapere." Parlò con voce roca tra i miei capelli, stringendo la presa intorno alla mia gola come se avesse bisogno di qualcosa da stringere per farlo rimanere nel presente e impedirgli di avventurarsi nei suoi ricordi.
Sentii il mio battito cardiaco impazzire. Ma per qualche motivo, non ero spaventata come ci si aspettava che fossi. "Potresti. Ma di nuovo, se mi volevi morta, mi avresti già uccisa. E sicuramente non mi avresti dato lezione di autodifesa."
Il re sbuffò alla mia risposta, scuotendo la testa. "Perché principessa, la vita è tutta riguardante il controllo. E per avere il controllo su qualcuno, devi tenere qualcosa contro di loro." Chiusi gli occhi e aspettai che continuasse a parlare, odiando dove stava andando questa conversazione.
Dopo un momento, realizzai che tenere gli occhi chiusi intorno a Harry Styles era probabilmente una cattiva idea - poteva ottenerne il massimo vantaggio da questo.
Lentamente alzai lo sguardo per incontrare il suo e combattei il sussulto che mi stava per fuggire. Il suo viso era molto più vicino ora, a pochi pollici dal mio e i suoi occhi erano socchiusi drasticamente. Mi premette all'indietro, provocandomi dei brividi che corsero lungo la mia schiena.
"Tuttavia, il fatto che ho deciso di tenerti in vita per ora non significa che non possa farti del male. Così ti suggerisco di chiudere la bocca."
Un balzo di dolore improvvisamente mi investì al ricordo di lui che mi tirava i capelli, gli occhi immediatamente cominciarono a sorvolare il pensiero inquietante. Le mie mani tentarono di spingerlo dal petto per allontanarlo da me. Ma purtroppo, senza alcun risultato.
"Sei assolutamente malato." Sibilai, la rabbia aumentò ad ogni parola che fuoriuscì dalle sue labbra carnose. Mi teneva ancora in vita per avere il sopravvento contro mio padre, era tutta questione di interessi politi e ricerche prepotenti del suo potere.
I suoi occhi si indurirono e lasciò andare la mia gola, mettendo le mani su entrambi i lati della mia testa. I suoi occhi luminosi erano di una tonalità scura di un verde foresta. "Voglio che ripeti dopo di me." Ringhiò. "La prossima volta che mi comporto male, Harry non esiterà a mettermi al mio posto."
I miei occhi si spalancarono e lasciai il mio sguardo cadere a terra, i capelli accarezzarono il mio viso. Il suo ego non mi avrebbe lasciato fuori dai guai facilmente. "Per quanto ne so, non siamo ancora in confidenza per chiamarci con il proprio nome."
Prima che potessi prendere un altro respiro, i miei polsi vennero presi in ostaggio dalle sue grandi mani. Sbuffi pesanti di aria uscirono dalle sue labbra socchiuse quando tirò le braccia sopra la mia testa. "Non cominciare a rompere il cazzo, Melody." Urlò.
"N-No." Disperatamente cercai di lottare contro la sua presa, ma la sua forza era di gran lunga superiore alla mia.
"No?" La sua presa si intensificò sulle mie ossa apparentemente fragili. Trasalii, rannicchiandomi nella sua forte presa.
"Per favore fermati." Sottolineai, la mia voce sempre più piccola tutta ad un tratto.
"Dillo." Il dolore marchiò il mio braccio dalla sua forte stretta ed ero sicura che i miei polsi si sarebbero spezzati in due, se avrebbe continuato.
"La p-prossima volta comporto male, Harry al mio p-posto." Praticamente gridai, combattendo contro di lui la piccola quantità di energia rimasta. Il dolore era così accecante che nemmeno notai che le mie parole erano mescolate.
"Brava ragazza, sarà fatto." Il tono che usò teneva una raccomandazione che non testai, visto che era ad un livello molto più profondo.
Non appena le mie mani furono libere dalla sua morsa, le poggiai al petto per il dolore. La mia schiena disperatamente si schiacciò al muro per tenere una maggiore distanza tra noi. Irrimediabilmente inghiottii le lacrime che minacciavano di fuoriuscire dai miei occhi.
Avevo capito che non dovevo approfondirmi troppo. Il re di Serentile era un uomo pericoloso, senza morale né decenza. Avevo cercato di guardare oltre le voci, ma alla fine si erano mostrato solo vere.
E questo mi pietrificò.
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Finalmente l'autrice ha aggiornato! Ho praticamente fatto i salti di gioia appena mi è arrivata la notificata, yepyepyepp.
Vi piace la nuova cover della storia? A me tantissimo.
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