Chapter 10
nota: potete leggere la nota sotto il capitolo per favore? È molto importante.
Strinsi il lato sinistro del mio petto proprio dove si trovava il cuore, e mi voltai per affrontare colei che mi aveva colto sul fatto.
Con mia grande sorpresa, in piedi di fronte a me c'era una minuta ragazza bionda con le punte tinte di blu acqua. Le punte blu? Perché qualcuno dovrebbe tingersi i capelli di blu?
Era una sorta di malattia mentale, il fatto di volere i capelli di un colore radioattivo?
I suoi occhi erano di un marrone chiaro, così grandi mentre mi guardavano intensamente. Non contenevano esasperazione, ma solo curiosità.
Come avevo fatto a non sentire la sua presenza dietro di me? Di solito ero estremamente paranoica quando si trattava di questo genere di cose. Credo di essere stata troppo presa dall'eccitazione delle mie nuove scoperte per realizzare ciò che mi circondava.
"Io...Uhm stavo soltanto...Chi sei?" Armeggiai con le parole, non mi sentivo tranquilla dopo essere stata colta in flagrante.
"Sono Gemma, la sorella di Harry. Come mai ti trovi qui? Chiese con cautela, facendo un piccolo sorriso.
Il mio cervello era all'oscuro su come rispondere a quella domanda. Cosa mai avrei dovuto dirle? Che stavo curiosando in giro per avere risposte e evocare un piano, così da poter uscire di qui? Non potevo abituarmi a stare in questo posto, non era né casa mia né un rifugio sicuro. E se pensavano di sbandierarmi in giro con il mio titolo come se fossi una marionetta trasandata, dovevano ancora rimanere sorpresi.
"Aspetta, non sei Melody?"
Abbassò gli occhi sulla mia forma, con le sopracciglia aggottate in confusione. Annuii goffamente, spostando il mio peso da una gamba all'altra.
"Oh no.. Sono io, Scusate, sono soltanto-"
"No va bene, sei sotto shock, posso capirlo. Non deve essere facile essere chiusa in un posto completamente diverso, dove tutti i vostri vantaggi scompaiono, non è vero?" Mi interruppe, la compassione apparse sulle sue caratteristiche.
Immediatamente adorai Gemma. Sentivo di già che potevamo andare d'accordo, lei non era così tesa o intimidatoria come la maggior parte delle persone in questo posto. Con lo sguardo sul suo volto, identificai che si stesse mettendo nei miei panni.
Fluentemente deviai l'argomento, le mie labbra si contrassero istintivamente in un sorriso quando guardai il suo abbigliamento. Indossava una giacca rosa da equitazione, fatta da un tessuto traspirante, insieme a dei calzoni beige e dei gambali. Gli stivali marroni coprivano i suoi piedi, e ciò mi fece pensare subito al mio amato cavallo, Grace.
"Cavalchi?" Mi entusiasmai, guardandola nel suo abbigliamento di equitazione gli angoli delle mie labbra si sollevarono all'insù.
"Sì, capo degli stallieri per essere onesti. E tu?" Rispose con lo stesso entusiasmo, allargando il suo sorriso con gli occhi che brillarono.
Ovviamente, entrambe apprezzammo il cambio di argomento.
Sentivo gli occhi scintillare alla menzione di ciò.
"Accidenti, questo è anche il mio campo! Spero davvero che si prendano cura dei mie cavalli mentre io sono assente."
Essere parte del settore equestre richiedeva un duro lavoro e determinazione - ma i risultati erano davvero interessanti. Speravo che nulla cambiasse mentre ero assente, mi sarebbe piaciuto se le cose fossero rimaste come le avevo lasciate.
Immediatamente cominciammo a fare una conversazione animata, e presto imparai che anche Gemma era una grande fan dei cavalli. Andava a cavallo ogni giorno, aveva il suo cavallo e manteneva l'azienda in affari. Serentile aveva una artiglieria a cavallo, alcuni di essi venivano addestrati per andare in guerra.
Non ero mai stata affeziona all'idea che i cavalli debbano avere un ruolo in un combattimento in tutta onestà, ma non era il mio palazzo per poterla sgridare sul fatto dei cavalli militari.
"In realtà, ero sul punto di andare a cavallo. Vuoi aggregarti?" Chiese, i suoi denti lampeggiarono.
Anche se mi piaceva Gemma, pensai che andare a fare un giro a cavallo poteva migliorare la mia conoscenza nei dintorni, aiutandomi a raccogliere informazioni e metterle in pratica più avanti, quando avrei deciso di andarmene.
Una sensazione di pesantezza improvvisa si posò sul mio petto mentre annuii, accettando di andare a cavallo. Era indescrivibile il bilanciamento tra i sensi di colpa e l'eccitazione.
Dall'enorme sorriso a trentadue denti sul suo viso, dedussi che solitamente quando andava a cavallo non aveva un partner. Certo, stare da solo in sella aveva i suoi vantaggi, ma andare a cavallo con altri era più impegnativo sia per il fantino che per il cavallo, di solito si finiva un duello per la velocità.
"Non ho nulla da indossare però." Conclusi, il mio viso si trasformò in un cipiglio profondo mentre cercai di trovare una soluzione. Ero sicura che non mi avessero lasciato abiti da equitazione, e in tutta onestà, non mi piaceva esattamente l'idea di cavalcare con dei jeans e stivali di classe.
"Lascia perdere! Posso prestarti dei vestiti, l'importante è che non cominci a correre via." Sbandierò fuori, sventolando la mano destra in aria, come se fosse una sciocchezza.
"Non posso fare promesse, tuo fratello sembra un bel bersaglio." Ridacchiai leggermente, purtroppo non riuscii ad evitare una nota negativa nella mia voce.
Purtroppo, non le fuggì.
La sua voce immediatamente passò a un tono serio, efficiente, qualsiasi segno di cameratismo tra noi scomparse.
"Seriamente, non hai mai sentito il detto di Marilyn Monroe? 'se non riesci a sopportare il mio peggio, puoi star certo che non meriti il mio meglio.." Ribadì una citazione che conoscevo a memoria, facendomi storcere le labbra per la rabbia.
Come osava applicare quel detto a Harry Styles. Sapevo che era sua sorella, il suo sangue, legata a lui a tutti i costi. Ma, non mi importava niente di tutto questo. Il suo 'peggio' caratterizzava la mia morte, per non andare oltre.
Come se stessi sperimentando una sorta di allucinazione, la tristezza mi scorse nelle vene, avvelenando il mio spirito. Tutta la rabbia sembrava svanire, le immagini della mia amata famiglia cambiarono la mia risposta drasticamente.
"Non sono qui per giudicarlo come persona, voglio solo andarmene. Mi manca la mia famiglia." Battei le palpebre per trattenere le lacrime, il bruciore alla gola divenne molto più forte di tutte le altre volte quando provai a trattenerle.
Quando qualcuno piangeva, non era un bello spettacolo. I loro occhi si gonfiavano e si iniettavano di sangue. Non erano più in grado di respirare, incapaci di parlare, nulla. Neanche di vedere correttamente a causa delle lacrime che offuscavano la loro vista, l'agonia mangiava i loro sensi. Diventavano vulnerabili, deboli, fuori controllo.
"Lo so tesoro, lo so. Spero che questo finirà presto. Se c'è qualcosa che posso fare per te; per aiutarti a superare questo, qualsiasi cosa, sai dove trovarmi."
Sorrisi alle sue parole, e in fretta ingoiai il nodo alla gola, così da poter parlare.
"Allora andiamo via e dirigiamoci alle stalle."
Un sorriso si diffuse sul suo viso alle mie parole, annuendo in accordo.
"Andiamo a dare spettacolo in strada."
E con questo, Gemma uscì dall'antica stanza con me dietro di lei. Arrotolai le maniche della mia maglia, l'eccitazione si inondò dentro di me diffondendo il calore in tutto il mio corpo.
E nella foga del momento, il permesso di Harry Styles sembrava fuori discussione.
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Volevo chiedervi di stellinare di più e commentare di più! Ormai siamo al decimo capitolo, e le persone che commentano sono sempre le stesse (non per dire, ma vi amo) ma desidererei sapere cosa ne pensano anche altri che leggono la storia. Quindi a causa di questo, credo che gli aggiornamenti saranno molto più lenti di quanto già non siano. Non è per farvi un sfavore sappiatelo, perché se fosse per me aggiornerei ogni giorno, ma soltanto perché tradurre una storia quando ci sono molte persone che commentano è molto più bello secondo me, magari le persone che traducono o scrivono una storia possono capirmi.
Scusate il papiro lel, e ricordatevi di fare gli auguri alle vostre mammee! Un bacio. x
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