Chapter 1
Mi ritrovai in piedi di fronte alla grande sede della conferenza, raddrizzando i miei vestiti e sistemando i capelli, prendendo un respiro profondo. Delicatamente ma con fermezza, spinsi una delle metalliche e pesanti doppie porte. Voltai di poco il viso per ringraziare Mr. Paterson mentre facevo un passo dentro la stanza.
Ovviamente non si trattava di una esercitazione, padre solitamente non lanciava avvisi o chiamate urgenti, non ingrandiva mai le cose, figuriamoci mandare una guardia che mi scortasse il prima possibile senza essere informata. Il mio cuore cominciò a pompare abbondantemente al pensiero di qualunque cosa fosse accaduto, non era qualcosa previsto o normale.
Venni immediatamente accolta dalla vista di mio padre, il quale camminava avanti e indietro in modo stressato, il suo sguardo era frustrato. Al mio arrivo, ci fu un forte spostamento e raschiatura di sedie contro il pavimento della stanza, la gente cominciò ad alzarsi per rispettare la mia presenza. Mi presi un momento per ammirare la magnifica camera, aveva una grande presenza tematica. Il soffitto sembrava essere alto per miglia, creando un illusione. Ma in realtà, era quasi alla stessa altezza della camera stessa. Le pareti erano dipinte di nero e drappeggiate con il rosso-colore nazione del regno. Accenti d'oro erano appesi sotto le tende rosse vicino ai troni rossi della parte anteriore della stanza. Una grande scrivania rotonda era posta al centro con sedie in pelle e due sedie a troni la circondavano formalmente.
Annuii con un sorriso a denti stretti, lentamente camminai per la stanza, comunicando ai saggi uomini che potevano sedersi. Afferrai il tessuto in eccesso del mio vestito, passeggiando per la grande scrivania rotonda. Mi situai su una sedia a trono accanto a mio padre, riposando le mani in grembo.
"Melody." La camminata di mio padre cessò quando riconobbe la mia presenza.
Chinai leggermente la testa, andando dritta al punto. "Che succede, padre?"
"C'è stato un altro attacco contro Ellenia, appena oltre il ponte nord. Ci sono stati alcuni feriti nel nostro popolo, ma sono sgattaiolati prima che le truppe di Serentile potessero avvicinarsi." Disse papà, la sua voce era vuota e prima di emozioni. "Abbiamo dichiarato una tregua però."
Rimase in piedi in fondo alla stanza, appoggiato alla finestra lussuosamente alta. La luce naturale della luna illuminava la sua figura, costruendo una lunga sagoma lungo le assi del pavimento vetrosi.
"Serentile ha accettato una tregua? È magnifico!" Parlai animatamente.
Serentile era un regno a nord, erano molto potenti e sembravano sempre essere in cerca di azione. Il loro capo, Harry Styles, era un uomo incredibilmente sofisticato a cui piaceva avere le cose sotto controllo, essere in fase di guerra contro di lui era una cosa che tutti i quattro regni avrebbero cercato di evitare.
Ricordavo come un anno fa eravamo in pace e tranquillità, prima dello stato attuale. Serentile era così vile che quasi eliminò Dearland completamente, cancellandolo dalla mappa - fu il più grande genocidio che il mondo avesse mai conosciuto. Mio padre, aveva sempre avuto un'amicizia con la testa di piombo di Dearland, decidendo così di aiutarlo con la spedizione di un flusso costante di carichi militari per Dearland. Naturalmente Harry Styles venne a scoprire delle forniture consegnate, così non fece altro che andare tutto in discesa da lì.
Harry comandava, come al solito. Era disposto a negoziare ma solo se andavamo da lui in tre persone - uno che presentasse Ellenia e due guardie. "Sai cosa significa, Melody." Disse umile, una piccola riflessione era presente nel suo tono.
Un momento di esitazione si diffuse nella stanza come la peste alle sue parole, le teste di tutti si drizzarono.
"È praticamente un desiderio di morte, non è vero?" Indugiai guardando mio padre, la sua mano stringeva il suo mento mentre si perdeva in pensieri profondi.
"È così, Harry è molto imprevedibile e se gli tira qualcosa, non c'è modo che i nostri uomini potrebbero uscire vivi." Si accigliò, mostrando il suo volto rabbioso. Odiava come Harry giocava con gli altri tre leader, per giunta sapeva quello che faceva e non fece che renderlo più contorto di quanto già non fosse.
"Vostra Maestà, forse potremmo offrire premi a chi si offrirebbe volontario per la missione. E se non ritorneranno, il premio non verrà incamerato ma dato alle loro famiglie. " Un uomo con un taglio rozzo e un abito nero consigliò con il suo severo volto.
Papà stava per rispondere quando lo interruppi. Se mi avevano convocata qui, potevo anche esprimere la mia opinione. "Mi permetto di dissentire, questo non dovrebbe essere effettuato. L'anima di un povero innocente non sa quello che potrebbe apparirgli sulla strada." Piegai la gamba sopra l'altra, lanciandogli uno sguardo.
Odiavo come le persone nobili pensavano al mondo. Anche se mio padre aveva dato loro un aumento e sufficiente fiducia per farli partecipare a queste conferenze confidenziali, non avevano il diritto di guardare dal basso altre persone, per non parlare di mandarli in una missione suicida.
"Ha un'idea migliore, principessa Melody?" L'uomo aggrottò le sopracciglia con curiosità, chiedendomi se avevo qualcosa per la mente.
"Chi si sacrificherebbe per propria volontà, Melody?" Mio padre parlò, avvicinandosi per sederci accanto a me sull'altro sedia a trono.
"Io potrei." Dissi, guardando negli occhi di mio padre. Ho
Come regina coronata di Ellenia, non potevo stare seduta e guardare la gente morire. No, non sarebbe stato giusto. Dovevo dare l'esempio al mio popolo e non viceversa, così che quando sarebbe arrivato il mio turno di assumermi il regno, sarei stata in grado di trattare con roba militare e altre cose in generale per il paese. Non potevo lasciare che mio padre mi riparasse da tutto, come potevo essere in grado di gestire la monarchia se l'avesse fatto?
Il suono di un pugno sbattere contro il tavolo mi tirò fuori dai miei pensieri, gli occhi fumanti di mio padre erano come pugnali verso di me.
"No, questo è fuori discussione." Disse a denti stretti, i pensieri di me nel castello di Serentile oscurano la sua mente.
"Padre, sarò regina un giorno e al fine di governare il paese correttamente, devo assistere a queste cose, per combattere per il mio paese. Tu mi hai protetta tutta la vita, e ora che mi lasci gestire le cose per me stessa." Implorai, evitando gli sguardi degli altri uomini della stanza.
"Sei una donna. Styles potrebbe approfittare di questo, tiene una reputazione da manipolatore e non voglio che che ti faccia vedere come una debole." Mi lanciò uno sguardo, provocando che un cipiglio nascesse nelle le caratteristiche.
"Per quanto possa essere la nuovo erede, posso affrontare quell'idiota di Styles. Mi vestirò come un uomo così non saprà che in realtà sono una donna o la principessa incoronata." Dissi la mia soluzione.
"A proposito, sei l'erede di questo regno. Se muori, chi sarà il successore?" Chiese, socchiudendo leggermente gli occhi al pensiero di perdere sua figlia.
Amavo papà intensamente ed era un grande re, ma francamente, doveva darmi più credito. Aveva delle tendenze ad essere impulsivo.
"Sarà Cassandra." Risposi semplicemente, riferendomi alla mia sorella minore.
Era chiaro che non sapeva cosa dire. Era raro, prendere mio padre alla sprovvista. Era sempre così sicuro di sé, che nel momento in cui l'apprensione inondò i suoi lineamenti mi sentii un po' impreparata. Situazioni di questo genere erano contante, ma le adoravano. Lo sentii alzare il braccio per avvolgerlo intorno alle mie spalle correndo con la mano su e giù per il mio braccio delicatamente. Qualcosa mi diceva che stava cercando di calmare se stesso piuttosto che me.
Gli altri uomini nella stanza rimasero in silenzio, sapendo che era meglio non interferire.
"Sei sicura di questo, tesoro?"
"Positivo."
Sospirò, scuotendo la testa, un sorriso minacciò di apparire sul suo viso.
"Sei sempre stata una ragazza coraggiosa, so che farai di te una regina fenomenale." Mio padre si complimentò e sentii le mie guance riscaldarsi mentre mi chinai per baciare la sua guancia.
"Grazie, papà."
E con questo, entrambi ci alzammo. Avvolsi il mio braccio contro il suo, la mia spalla premeva nel suo fianco. Entrambi pronunciammo i nostri addii ai saggi prima di allontanarci per iniziare il mio piccolo transgender.
Ecco che la missione iniziava.
________________________
Io adoro troppo questa storia, aaaah. Ditemi cosa ne pensate voi!
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro