Ho passato tutta la notte senza versare una lacrima guardando fuori dalla finestra aspettando il suo ritorno, ma non è mai tornato e so che non lo farà, mi ha lasciata e devo accettarlo.
Oggi non uscirò da qua, al diavolo le lezioni, non ho il coraggio di farmi vedere in giro.
Chiudo la tenda e mi allontano da quella piccola finestrella, sul cellulare non trovo nessun messaggio, c'è solo una chiamata da parte di mia madre, ma non mi va di sentirla, non voglio raccontarle come la mia vita si sta sgretolando.

Vado sotto la doccia per cercare di far scivolare via il disgusto che provo per me stessa ma non ci riesco, mi faccio troppi schifo e il peggio è che per Roxy provo davvero qualcosa.

Vorrei tornare in dietro e non averla mai incontrata, ora sarei felice con Sam e non sarei rinchiusa nel mio piccolo buco in preda alla disperazione.

Resto in intimo e prendo il cellulare dal comodino, mi metto gli auricolari e faccio partire If You Want Love di NF. La musica penetra nelle mie orecchie e nel giro di pochi secondi mi ritrovo in un mare di lacrime, mi lascio cadere sul letto e guardo il soffitto mentre le lacrime scorrono come fiumi.

Mi senti come se mi avessero strappato il cuore da petto per squarciarlo e darlo in pasto agli squali. Sento di avere un buco nello stomaco che mi travolge, sono entrata ufficialmente nel vortice della disperazione.

Sto raggiungendo gli abissi e non so come tornare in superficie.

Non mi muovo, fatico a respirare e continuo a piangere mentre la musica prosegue nelle mie orecchie, la mia disperazione viene seguita dalla musica di James Arthur, XXXTENTACION e da altri artisti. La mia playlist è piena di canzoni che mi aiutano a deprimermi ancora di più.

All'improvviso pianto un urlo per scaricarmi da tutta questa disperazione, ma alla fine dell'urlo mi sento ancora più disperata di prima, voglio smettere di sentire qualcosa, vorrei fare come Stefan e Damon, spegnere i sentimenti e andare avanti, ma purtroppo io sono solo una mondana del cazzo e non posso.

Sono passati tre giorni e ancora non mi muovo, ho esaurito le lacrime quindi mi limito a guardare il soffitto in attesa che mi schiacci.
Ho il cellulare attaccato alla presa mentre la playlist di canzoni depresse continua a ripetersi in continuazione facendomi sentire sempre di più uno schifo.

Sento le ascelle puzzare è un sapore strano in bocca, mi bruciano gli occhi e lo stomaco brontola a non finire. Mi sto punendo da sola, sono tre giorni che resto sdraiata in questi metto senza mangiare, dormire e lavarmi, mi limito ad ascoltare musica mentre il mio cuore diventa sempre più uguale al purè.

Non so nemmeno se i miei muscoli funzionano ancora, sono talmente immobile che non mi sorprenderei d'aver perso la capacita di movimento.

La musica viene interrotta raramente dalle chiamare di mia madre, è da tanto tempo che non la sento e questo non mi sembra il momento di fare conversazione con lei.
Le mando un messaggio semplice dove le dico che sono immersa nello studio e che non ho tempo così non si preoccupasse mi lascia crogiolarmi da sola nel dolore senza distrazioni.

Ho il respiro affannato come se avessi appena fatto una corsa lunghissima, mi manca il fiato sento i polmoni pesanti.

"Uccidetemi" urlo cercando di respirare, sono stata una cretina, come ho potuto comportarmi in questo modo, sto facendo soffrire troppa gente ingiustamente.

Dopo ancora parecchie ore di agonia il mio corpo cede del tutto in un sonno profondo pieno di incubi.

"Sam perdonami ti prego" gli urlo dietro, ma lui sembra non sentirmi. "Ti prego ascoltami" supplico impotente. "Ti amo cazzo".

Non mi sente continua dritto senza voltarsi. Lo seguo con insistenza perché devo assolutamente trovare un modo per farmi perdonare. Mentre lo seguo sento un energia strana fra di noi, un energia che mi respinge e che mi trafigge il cuore.

"Smettila di seguirmi, fra noi é finita" urla coi occhi iniettati di sangue. Il fiato mi su mozza e il cuore mi salta in gola rischiando di strozzarmi. Il suo sguardo mi fa venire la pelle d'oca, non l'ho mai visto così, fa quasi paura.

"ti scongiuro dammi un altra possibilità" tento nuovamente ad utilizzare una delle tante frasi fatte che dicono tutti cercando di cogliere un qualche risultato, ma tutto sembra vano.

Serra i pugni mostrando le vene gonfie sulle sue braccia muscolose, i denti sono serrati e se stringe ancora di più la dentatura rischia che gli si somma un dente. "Sparisci dalla mia vita, non voglio mai più rivederti, sei solo una troia" dice con rabbia mentre si allontana con passo furioso.

La parola troia mi riecheggia nelle orecchie spezzandomi ancora di più, se mi sentivo distrutta prima ora mi sento in polvere.

Di solito i pezzi si possono ricomporre, ma quando diventi polvere basta una folata di vento e di te non resta più niente.

Mi metto ad urlare come una forsennata mentre riprendo a piangere, le cascate del Niagara scorrono sul mio viso e un senso di nausea pervade tutto il mio corpo, mi autodistruggendo e non va bene, ho fatto una cazzata, ma non posso annientarmi così.

Piango da sveglia e piango mentre dormo, mi sto riducendo in poltiglia e non va bene, io sono una persona forte e devo rimettermi in sesto. Non posso permettermi di mandare tutto all'aria per una storia d'amore finita male.

Con la poca forza che mi é rimasta cerco d'alzarmi dal letto, faccio un sacco di fatica, ma riesco nel mio intento. Afferro il cellulare sul comodino per guardare l'orario e noto che sono le cinque del mattino. Ormai non dormo più così decido di alzarmi una volta per tutte ed iniziare a prepararmi per il ritorno in classe.

SPAZIO AUTRICE:

cosa succederà ora secondo voi?

come affronterà tutto?