I Libri
Purtroppo la maggior parte della mitologia Norrena è rimasta incompleta, con mancanza di frammenti poiché inizialmente trasmessa unicamente oralmente.
Nel Medioevo diversi scrittori cercarono di mettere per iscritto i miti e le leggende dei popoli norreni.
Il primo, Snorri Sturluson e Saxo Grammaticus
EDDA IN PROSA
Scritto tra il 1222 e il 1225 da Sturluson impiega moltissime strutture poetiche in uso in quel periodo che usa per narrare della mitologia (Kenningar, in tedesco e Kennings in inglese) Frasi formulari o meglio metafore che sostituivano una o più parole. È scritto in terza persona e lo stesso autore nel prologo presenta se stesso come autore del libro.
Per Snorri le popolazioni nordiche avevano perso la fede come molti altri popoli e avevano iniziato ad adorare il re Odino come una divinità non appena giunto in quei paesi.
È suddiviso in 3 parti:
Fyrirsögn ok Formáli
(intestazione e prologo)
Dopo un'introduzione biblica in cui si parla di Adamo ed Eva, Snorri descrive gli Asi le divinità assolute della mitologia Norrena provenienti da Troia e giunti in Scandinavia.
Gylfaginning
(l'inganno di Gylfi)
Vengono descritti i miti e le
storie più importanti
Il Gylfaginning inizia con la comparsa di Gylfi quello che viene descritto come il re di Svezia,
e con la leggenda secondo la
quale il lago Mälaren
nacque per opera della dea Gefjun che, scavando troppo in profondità con un aratro donatole da Gylfi stesso, spaccò la terra e permise all'acqua di penetrare. Viene inoltre detto che Gylfi era un re esperto di magia e che voleva conoscere il potere degli Asi, perciò si mise alla loro ricerca. Tuttavia le divinità supreme, erano a conoscenza di questo viaggio e della sua intenzione di ingannarli e a loro volta prepararono un inganno, facendogli credere di parlare con tre divinità differenti e non con lo stesso Odino.
Pertanto Gylfi interroga queste 3 figure, presentandosi come un viandante, i tre sono Hár (Alto), Jafnhár (Altrettanto Alto) e Þriði (Terzo)
Skáldskaparmál
(dialogo sulla poetica)
È la parte più lunga dell'intera opera, tuttavia sconnessa e gli argomenti si susseguono secondo un'ordine di giustapposizione. Snorri si sofferma sulla natura dei cantori e dei poeti, ricollegandosi all'intento primo dell'opera:
L'organizzazione sistematica dei versi norreni e la loro composizione poetica e metrica.
Vengono descritti anche eroi, scontri tra titani e divinità e altri esseri.
Háttatal
(Trattato di metrica)
Vengono esaminati altri esempi di metrica e di trofei scandinave e riguarda la celebrazione del re protettore di Snorri, Hákon Hákonarsson
EDDA POETICA
(O EDDA MAGGIORE)
Il poema può essere datato in un periodo antecedente a quello dell'Edda in prosa e si ritiene che Snorri abbia fatto citazioni a questa raccolta.
L'Edda poetica contiene 29 canti su eroi e divinità.
Viene fatto attribuire da un vescovo Islandese ad un prete molto importante del 1056-1133,
Saemundr Sigfússon.
Il primissimo poema, nonché il più importante dell'Edda
Maggiore è il Völuspá
(la profezia della veggente)
Al suo interno viene narrata la creazione dell'universo e il dialogo di una veggente che parla ad Odino della fine del mondo.
Essa dice di essere stata allevata dai giganti e dice di ricordare i momenti dell'infanzia.
Tratta della morte di Ymir, dei figli di Borr, della creazione degli astri e della nascita dei Nani Norvegesi.
Da qui in poi passa in rassegno i nomi di tutti i nani, il Dvergatal
(il catalogo dei nani)
Dopodiché continua la narrazione del futuro ad Odino e di come tutto avrà fine durante il Ragnarök e della rinascita del mondo dopo quest'ultimo.
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