Pov Marinette

Tutti ci irrigidimmo quasi contemporaneamente quando la posta cominciò ad aprirsi... Tutti a parte, ovviamente, Chloè che si stava incipriando il naso da brava ochetta quale era... Dal canto mio fissai il mio sguardo sulla porta, e sulla ragazza che stava entrando, mettendosi di fianco al l'insegnante che le fece cenno
:- bene, io sono la professoressa Bustiere, presentati alla classe per favore- le disse la prof con tono fin troppo morbido... Fossi stata nella situazione di quella ragazza io... Beh... Diciamo che mi sarei depressa anche più di quanto non fossi già...
:- sono Nina Belier, ho traslocato da poco dalla regione di lingua d'oca ed ora sono qui.- rispose in un sospiro la Nina, notai che la sua parlata aveva una lieve cadenza italiana, quasi innotabile ad un'ascoltatore poco attento...
Nina era una ragazza con un fascino tutto suo, i folti e spettinati capelli corvini tagliati molto corti, la corporatura minuta, la pelle pallida ed i lineamenti delicati le davano un'aria innocente ed un po' infantile; beh... Nell'infantile facevano la loro parte anche i cerotti che aveva sulle braccia, come se si fosse sbucciata cadendo... fin qui tutto normale, ma poi... Vedevi gli occhi; grandi, di un verde opaco che sembrava fondersi con la pupilla, ma soprattutto vaqui, come due sfere di vetro; erano vuoti, non vi era alcuna luce al loro interno... Solo il buio più completo; inoltre erano cerchiati da occhiaie profonde e... Se scendevi con lo sguardo... I polsi erano fasciati con delle bende bianchissime, segno che aveva tentato di tagliarsi le vene... In un certo senso mi metteva inquietudine; guardarla era come osservare una bambola di porcellana, bella, ma piena di mistero
:- bene, puoi sederti là, in seconda fila, tra Marinette Dupain-Chen ed Alya Cèsaire- disse indicando il posto tra me ed Alya la professoressa Bustiere... La mia solita fortuna proprio, Nina venne verso di noi e dovetti farle spazio per lasciarla sedere; dal canto suo lei fissò gli occhi sulla lavagna e rimase freddamente distante sia da me che da Alya che di tanto in tanto le lanciavamo qualche occhiata per studiarla, ora che ce l'avevo di fianco potevo notare che il naso era lievemente spruzzato di lentiggini, e quando mi cadde una matita e mi chinai per raccoglierla notai qualcos'altro... Alla caviglia portava un'orologio in acciaio; mi chiese perché non lo portasse come ogni persona normale, poi... Mi ricordai delle bende, e del fatto che probabilmente non doveva portare oggetti al polso per un po' di tempo o cose simili... Boh

*qualche ora dopo*

Pov Sabrina

:- accidenti a te, mi fai schifo! Figurati se accetto una cosa simile da una ragazza!- sussultai mentre Chloè strappava davanti ai miei occhi la lettera che ero stata alzata tutta la notte a scriverle per poter esprimere i miei sentimenti... Sentii il mento che cominciava a tremare, mentre avvertivo un forte dolore al petto... Era come soffrire della sindrome di Stoccolma; perché... Per quanto la ragazza bionda potesse essere perfida ed egoista... Io la amavo; anche perché lei non era sempre stata così... Vi era stato un periodo in cui era gentile...

*flashback*
*anni prima*
:- quattrocchi!-
:- sfigata!-
:- secchiona!- quinta elementare. Erano i miei primi giorni in quella nuova classe è già venivo presa in giro... Anzi, quello era un vero e proprio atto di bullismo! Il primo vero atto di bullismo che avessi mai effettivamente subito; ero rannicchiata in un'angolo dell'aula e cercavo di coprirmi i punti sensibili mentre venivo colpita da dei calci in tutti i punti; ormai mi ero rassegnata, neanche cercavo di reagire, finché...
:- lasciatela stare! È... È mia amica!- all'improvviso smisero di colpirmi, e davanti a me, come un'angelo disceso dal cielo per salvarmi, stava il viso sorridente di una bambina bionda ed abbronzata, gli occhi azzurri brillavano
:- stai bene?- annuii, come in trance
:- bene... Io sono Chloè; vuoi essere mia amica?- chiese allegra lasciandomi spiazzata
:- i-io... Credo di sì- e mi aiutò a rialzarmi

*fine flashback*

Ora invece... Avevo rovinato tutto, Chloè mi insultava, sentivo i miei occhi pizzicare, quando...
:- Ehi, bionda... La pianti?- una mano si era posata con forza sulla spalla della ragazza, ed ora la stringeva; facendola esibire in una serie di smorfie doloranti, la voce pacata veniva da dietro di lei; la Bùrgeis si girò di lato; e la vidi... Era la ragazza nuova, quella che a detta della maestra aveva tentato più volte di togliersi la vita, i suoi occhi verdi saettarono verso il basso; dove alcuni pezzi della lettera erano caduti... Non ci mise troppo a capire
:- tsk! Ma guarda; miss morte è qui... Hai bisogno di una corda da legarti al collo?- detto questo Chloè si mise a ridere istericamente; vidi Nina sbiancare e... Fece una cosa che nessuno, nemmeno Alya che sicuramente era quella che riusciva a lanciarle i migliori insulti, aveva mai avuto il fegato di fare: le diede un pugno nello stomaco facendola piegare come una sdraio
:- vieni.- mi prese per un braccio e cominciò a trascinarmi per la scuola, fino ad arrivare in un'angolo del tutto cieco del cortile... Non sembra avere cattive intenzioni, ma mi dava i brividi... Sopratutto per via dei suoi occhi vitrei come quelli di un animale imbalsamato... O magari per il fatto che portava l'orologio alla caviglia invece che al polso.
:- aaaah... Scusa!- sospirò prendendosi la testa fra le mani, sembrava decisamente... Ehm... Combattuta? Da una parte potevo vedere il senso di colpa per aver colpito l'unica persona con cui avessi qualche rapporto sociale, dall'altra tutto il risentimento che provava...
:- P-per cosa?- chiesi cercando di essere gentile e non indurla a fare cose strane
:- ho appena dato un pugno alla persona che ti piace. Che peraltro è una ragazza. Tra ragazze a cui piace la figa bisognerebbe aiutarsi, no?- mi si seccò la bocca di colpo, da una parte ero stupita dalla schiettezza della corvina, dall'altra sentii gli occhi che tornavano a pizzicarmi
:- non... Non fa niente... Ho già capito che non è interessata...- risposi con voce tremula, mi lasciai scivolare contro il muro dietro di me fino a sedermi, stessa cosa fece Nina sospirando
:- che vita demmerda...- mormorò lei appoggiando la testa al muro
:- già...- risposi, e le misi una mano sulla spalla.

*qualche ora dopo*

Pov Nathalie

Era da poco suonata la campanella, oggi era il mio turno di prendere a scuola il signorino Adrien, ma... Non era la giornata giusta...
:- buon compleanno... Cristhopher...- mormorai a bassa voce guardando la piccola foto nella mia mano; un bambino di tre anni dai capelli castani e gli occhi azzurri mi osservava sorridente dalla carta, accanto a lui un uomo anch'esso dai capelli castani e la pelle abbronzata faceva la linguaccia, era passato un anno da quel giorno... Il giorno a partire dal quale non ero più riuscita a sorridere... Sentivo una crepa dentro di me che si allargava... I ragazzi cominciarono ad uscire. Anch'io avrei voluto vedere mio figlio andare a scuola, felice, farsi degli amici... Avrei voluto avere dei nipoti... Strinsi al petto la foto, nella speranza di contenere quello che provavo

Pov Papillon

:- aaaaah... Una vedova... Il dolore di aver perso chi si ama e di non poterlo riavere... Non posso farmi sfuggire un'occasione simile!- presi una delle farfalle bianche che mi svolazzavano intorno chiudendola fra le mie mani, quella ben presto divenne di un viola scuro e tetro, il colore della disperazione
:- vola da lei, mia piccola akuma, ED OSCURA IL SUO CUORE!- la falena volò via, non ci volle molto prima che si stabilisse un contatto fra me e la vedova
:- salve, Vedova nera, io sono Papillon, e ti darò il potere di far sparire tutto ciò che ti causa dolore; ma in cambio dovrai darmi i miraculous di Ladybug e Chat noir- non potevo vedere la donna, ma potrei giurare che avesse sogghignato, un ghigno malvagio... Quello che mi serviva.
:- ma certo, Papillon, consideralo fatto.- l'akuma la trasformò, ed io cominciai a ridere

ANGOLO AUTRICE

EHI, PANGOCCIOLI!
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