L'obiettivo di Lilith
Dopo aver scoperto la verità su Lilith, sarebbe dovuto scappare.
Trovandosi faccia a faccia con colei che gli aveva precluso una vita felice con l'uomo che amava, il Discendente di Abele non avrebbe mai creduto di poter reagire con tanta calma.
La rossa la pensava allo stesso modo, conoscendo l'emotività dell'amico si era preparata ad una sua fuga o almeno ad una sfuriata. Si sentiva terribilmente sciocca, quando si era resa conto del modo in cui aveva gettato fuori la verità, era stata certa che il loro rapporto fosse totalmente perduto. Forse avrebbe dovuto puntare sulla sincerità dal loro primo incontro, adesso lo sapeva, ma in principio, come dai tempi della sua fuga dal Paradiso Terrestre, era sempre stata vista come una portatrice di disgrazia, una nemica della quale diffidare, ed ora sentiva di corrispondere bene a questa definizione.
Sì, saputa da subito la sua vera identità, Blake l'avrebbe scacciata brutalmente, come avevano sempre fatto tutti.
Il bel tempo all'esterno andò trasformandosi in tempesta rapidamente spingendo la maggior parte degli animali ad entrare nella stanza in cerca di un riparo sicuro. Blake allora, sentendo le folate fresche provenire dall'esterno, prese un bel respiro e guardò prima Lilith e poi Cornelius.
<< Ho bisogno di un po' d'aria ... >>
Dando loro incautamente le spalle, il castano varcò l'uscio e guardò il cielo, era diventato buio, quasi fosse appena scesa una notte senza stelle. La pioggia cadeva veloce, sempre di più, offuscandogli la vista come una nebbia d'acqua.
Il racconto della donna gli rimbombava nel cervello, mutava nelle parole, assumendo, inconsciamente, la forma tipica delle sacre scritture, quasi fossero incise indelebilmente nella mente di Blake.
"Ella disse 'Non starò sotto di te, ' ed egli disse 'E io non giacerò sotto di te, ma solo sopra. Per te è adatto stare solamente sotto, mentre io sono fatto per stare sopra."
In qualche modo al ragazzo ricordarono molto la propria relazione con Lucifero, quella degli inizi. La gelosia, l'onnipotenza del Diavolo lo avevano incatenato dolorosamente senza lasciargli scampo. Lo stupro, l'omicidio della sua famiglia, la prigionia si mescolavano con la passione e l'ardore che solo il primo amore sa concedere.
Labbra, denti nella carne, ansimi e gemiti, quelli di un amante appassionato, o di una preda caduta sotto il suo naturale predatore. In fondo lui era stato tale, da umano aveva vissuto la sua vita nella tranquillità, inconsapevole di essere già sotto un intenso sguardo carico di bramosia, per questo al Signore dell'Inferno era stato così facile. Fletti i muscoli e salti sul tuo premio, gli dimostri la tua forza schiacciante ed infine lo sottometti.
Tornare indietro poteva essere la scelta giusta a quel punto ? No, ma non era la sola possibile.
Da come gli era stata descritta Lilith, Blake l'aveva immaginata come sinonimo inscindibile di "male" da temere, evitare a tutti i costi e combattere, ma in realtà non era affatto così. E poi c'era la questione del vero Discendente di Caino da risolvere.
Lucifero gli aveva raccontato che i due si erano alleati per ucciderlo, ma per il momento la demone si era comportata più da alleata che da nemica. E ne aveva avute tante di occasioni per farlo fuori.
Vista la sua grandiosa capacità di dislocarsi negli inganni demoniaci, Blake preferì non darle ancora completamente credito, ma, allo stesso tempo, aveva deciso di non darne più nemmeno al Diavolo. Molti dei suoi comportamenti negli ultimi tempi non quadravano e, nonostante i sentimenti del giovane ancora non si fossero assopiti totalmente, in essi si era insinuato il tarlo del dubbio.
Senza distogliere lo sguardo dall'orizzonte, il castano venne affiancato da Lilith, la quale però rimase in silenzio.
Blake non la guardò nemmeno, si limitò a mantenersi concentrato sulla fitta foresta al limitare della barriera che li separava dall'Inferno.
"Chissà se Lu ha già saputo della mia scomparsa ... Non può entrare qui a detta di Cornelius, ma io lo conosco bene. Non si arrenderà mai, troverà il modo di raggiungermi e, quando succederà ... come dovrei comportarmi ? Cosa dovrei dirgli ?"
Il giovane però ebbe qualche problema a concentrarsi sentendo la rossa al suo fianco che iniziava a spostare lo sguardo su di lui di quando in quando. Ovviamente era desiderosa di parlargli, ma qualcosa la frenava. In quel momento, un fulmine colpì il terreno a poca distanza da loro, ma l'erba, invece di bruciarsi, diede la vita ad un bellissimo fiore viola che sbocciò magicamente sotto la pioggia senza venirne sferzato, ma accarezzato. Fu in seguito a quel fortissimo bagliore che Lilith si fece infine forza ed iniziò a parlare.
<< Cosa pensi adesso di me ? Mi ... Mi odi ? Vuoi andartene ? >>
<< No ... Non ti odio, anzi, se dovessi dire la verità, non ho mai avuto motivo di odiarti. Di te non sapevo niente prima, Lucifero mi aveva solo detto che eri nostra nemica ... e che volevi separarci con l'aiuto del Discendente di Caino >>
<< Non posso negare che ... che in parte questa accusa sia fondata. Da prima di conoscerti personalmente il mio scopo era quello di allontanarti dal Diavolo >>
<< Lo capisco. Innamorarsi di Lucifero è naturale, è talmente bello e passionale che chiunque gli cadrebbe ai piedi >>
<< Come ? >>
Voltandosi verso Lilith, Blake la vide scoppiare a ridere. Non riuscì a nascondere di essere rimasto offeso da quella reazione.
"Mi sta prendendo in giro ?"
<< Scusa Blake, ma pensavo lo avessi già capito, a me di Lucifero non interessa proprio niente. Sei tu ad interessarmi >>
<< Certo ! Perché sono il Discendente di Abele ed ho, anzi, avevo il Patto Definitivo con il Diavolo inciso sul mio corpo ! Se volevi usarmi come merce di scambio con Lucifero per avere ... la qualsiasi cosa tu voglia, dovevi trovare il modo di togliermelo ! Per questo hai ottenuto la mia fiducia ed hai fatto in modo che io ti seguissi fino a qui >>
<< No sciocco, non hai capito proprio niente ! Il mio obiettivo iniziale era solo di liberarti dal controllo che Lucifero aveva su di te ed andarmene, ma poi mi sono spinta oltre ... Ti ho aiutato a fuggire e ti ho portato qui, dall'unico demone che possa dirti davvero qual'è il tuo ruolo in questo grande disegno >>
<< Ma perché l'hai fatto ? >>
<< Perché ti ho conosciuto di persona Blake. Mi hai trattata da pari, da tua amica ... Ho capito che nel Creato non esiste un altro come te e, da oggi in avanti, non ti mentirò più. Lo giuro >>
Guardando il Discendente di Abele dritto negli occhi, la rossa si abbassò di quel poco che bastava e fece incontrare le loro labbra. Sgranati gli occhi, il minore si scansò immediatamente facendo un passo indietro sciogliendo quel contatto.
C'era stato qualcosa in quel bacio, qualcosa di familiare che gli mise paura, tanta paura.
"No, non è possibile !"
<< Quel sogno ... eri tu ! >>
<< Sì, ero io. Sono stata io a darti l'ultima notte d'amore con Lucifero. Io sono un demone notturno capace di dominare il sesso maschile e sottometterlo così come Adamo voleva fare con me >>
<< Ecco perché lui era così ... così dolce ... Avrei dovuto capirlo, ma io lo desideravo così tanto che ... che ... Oh n-no, quindi io ... Io e-e te a-abbiamo ... >>
Indietreggiando ancora, stavolta molto più di poco prima, Blake si ritrovò sotto la pioggia battente. I suoi sensi furono immediatamente avvolti dallo scrosciare, le lacrime non uscivano più a causa dell'acqua, il dolore al petto era attenuato da quello delle gocce pungenti sulla sua pelle.
<< NO ! Non potevi essere tu ! Era lui ! Io so riconoscere Lucifero ! Ti stai prendendo gioco di ... >>
Ed eccolo nuovamente davanti a lui, tale e quale all'originale. Ogni ciocca riccia, ogni gesto, era il Diavolo in tutto e per tutto. Dove poco prima stava Lilith ora svettava la figura imponente del Signore dell'Inferno.
<< Non volevo ferirti >>
Il corvino si tappò immediatamente le orecchie, perfino la voce era identica, ogni flessione, l'intonazione. Lo fece rabbrividire, ma in un senso talmente negativo da fargli venire il voltastomaco. Era così sbagliato, la rossa, forzando i suoi sentimenti, lo aveva violato e tradito nel modo più crudele possibile.
"Come ha potuto ? Come ?!?"
"Blake, ti prego, tu devi ascoltarmi !"
Nemmeno i suoi pensieri erano più al sicuro, il Discendente di Abele si voltò di scatto e cominciò a correre verso la foresta. Doveva allontanarsi, aveva bisogno di pensare, di elaborare quanto orribile e contorto fosse tutto quel disastro. Tornare da Lucifero dopo quel tradimento avrebbe significato la fine di tutto, anzi, tutto era finito nel momento esatto in cui aveva deciso di fare a modo suo. Avrebbe dovuto obbedire ad Astaroth, stringere i denti un po' di più, non ascoltare quella civetta ed essere più forte, più simile alle aspettative che il suo compagno riponeva in lui.
"Come faccio ad uscire da questa situazione adesso ? Non c'è via d'uscita ! Sono un essere umano bloccato in una prigione nel bel mezzo dell'Inferno ! Da Lucifero non posso tornare in queste condizioni ! Fedifrago e per giunta senza il Patto Definitivo ! Tornare indietro alla casa direi proprio di no ! Provare a parlare di nuovo con Lilith è fuori discussione ! Dopo tutto questo poi ! Perché mi ha fatto questo !?! Perché ?!?"
Nascosto dietro il tronco di un grosso albero, Blake guardò il cielo. Sotto quelle ampie fronde aveva un riparo quasi perfetto dal temporale, condizione che il ragazzo sperò durasse ancora a lungo. Giusto il tempo di dargli il tempo di decidere come procedere.
"Oh no ... sono anche passati duecento anni da quando sono sparito da casa ... quindi nessuno mi aspetta sulla Terra ! La mia vita da ragazzo normale è perduta per sempre ! Cosa faccio ? Sono ... sono incastrato qui ... Sarò obbligato a nascondermi per sempre !"
Singhiozzando, preda della disperazione, il castano si strinse maggiormente in sé stesso fino a quando, il movimento di un ramo sopra la propria testa, lo inzuppò ancora di più. Alzati gli occhi, Blake era già pronto a fuggire se si fosse trovato davanti una civetta bianca, ma, quando vide un corvo nero, fu indeciso su come agire.
<< Tu lo sapevi ?!? Sapevi che lei mi ha ... LO SAPEVI ? RISPONDIMI CORNELIUS ! >>
<< No, non lo sapevo. Non avrebbe dovuto farti una cosa simile, non dopo aver subito il medesimo trattamento da Adamo. Se voleva aiutarti Lilith avrebbe dovuto convincerti a venire qui in modo che io potessi parlare con te e, soprattutto, liberarti dal Patto Definitivo ... Come avrei potuto prevedere che avrebbe avuto un debole per te ? Lei odia gli uomini da sempre ! >>
<< Non m'importa !!! Fammi uscire da qui ! Voglio andarmene e non vedere più né lei né te ! >>
<< Credevo volessi sapere il perché prima ... >>
Incrociate le braccia al petto, Blake si voltò dando le spalle al corvo e strinse i denti.
<< Voi demoni leggete nel pensiero e poi pensate di conoscere ogni cosa ... Non m'interessa più sapere il perché di niente, non so cosa fare, sono completamente in panico ! Adesso voglio solo andarmene da questa trappola e poi anche dall'Inferno ... Sono stufo di essere una specie di gioco per voi ! Mostrami come poter uscire o lo troverò da solo il modo ! >>
<< Lucifero ha già circondato la barriera con i suoi servitori, non c'è più un solo punto scoperto dal quale tu possa andartene senza essere recuperato e riportato nelle mani del Diavolo. E se c'è qualcuno più subdolo di Lilith, e che farebbe di tutto per averti, quello è proprio il Piccolo Corno >>
<< Certo, perché mi ama ... >>
Blake avrebbe voluto dirlo con maggiore convinzione, ma le parole gli morirono in gola. Cornelius si sollevò in volo ed atterrò accanto ai piedi del giovane guardandolo dal basso e scrollandosi le piume dall'acqua.
<< Sai anche tu che non è per questo che lo sta facendo. Il motivo per cui ti ha scelto come consorte, ti ha marchiato ed ha stretto con te il Patto Definitivo è lo stesso per il quale ho fatto di tutto per riuscire a portarti qui ... Speravo di avere tutto il tempo di spiegarti meglio chi sono e quali sono le mie motivazioni, ma visto che sei così impaziente di partire te lo dirò e basta. Il Piccolo Corno vuole usarti come chiave per aprire i cancelli del Paradiso e compiere la propria vendetta contro il Creatore >>
***
La barriera era ancora più spessa di quanto Lucifero ricordasse, toccandola con la mano riusciva a percepirne l'energia disgustosamente celestiale di cui era composta. Avevano già tentato di tutto per provare almeno a creparla, ma era stato inutile.
<< Coriaceo il vecchietto. Bisogna ammettere che questo nido di corvi è davvero resistente, tu che ne pensi Astaroth, non ho ragione ? Ah giusto >>
Guardando la diavolessa, nella sua forma demoniaca, ripiegarsi su se stessa, preda di spasmi e dolore, dava una qualche soddisfazione alla rabbia che il Diavolo reprimeva a stento. Ripiega, ripiega, ripiega ed infine del Generale non restava che un cubo informe di carne ed ossa sbriciolate, il quale poi ripeteva il procedimento all'inverso, per poi ricominciare ancora ed ancora. Il corvino si sedette davanti all'ostacolo che tanto lo stava facendo penare e tentò nuovamente di penetrarlo. Fisicamente era del tutto inutile, ma quando provava con la mente riusciva a scorgere, di quando in quando, delle ombre in movimento, come un pesce di fondale che percepisce le prede nonostante la cecità.
"Se il recupero fallisce avrò buttato un piano preparato nel corso di un'eternità nelle fiamme ..."
Ed ecco, qualcosa passava nuovamente alla sua destra all'interno della barriera, troppo veloce e piccolo per trattarsi di Blake. Sembrava vi fossero molti esseri viventi all'interno, ma quando aveva avuto il tempo Cornelius di portarli dentro tutti senza fargli notare nulla ?
"Se penso fino a che punto mi sono spinto per riuscire ad imprimere il Patto Definitivo su Blake, per non parlare dei due secoli attesi affinché attecchisse per bene, in modo che nessuno se ne rendesse conto fino all'ultimo ..."
Furioso, Lucifero cercò di intensificare i propri sensi, ma era come spingere attraverso uno strato di gomma nera e venir ricacciati al punto di partenza ad ogni passo avanti fatto.
"Eravamo così vicini, bastava solo insegnarli come restare in vita nel mezzo dello scontro finale e tutto sarebbe proceduto secondo il programma stabilito. Io come nuovo, indiscusso Creatore eterno ed onnipotente e Blake, Discendente di Abele, l'unico degno, al mio fianco"
Stendendosi sulla schiena, il Diavolo chiuse gli occhi seccato, non gli importava nemmeno che i demoni minori lo vedessero. Stavano colpendo la barriera da ore ormai, nonostante Lucifero sapesse che fosse tutto uno sforzo inutile, gli dava una qualche serenità il fatto di punire tutte le sue legioni per aver permesso che quel disastro accadesse.
<< Mio Signore, posso ... >>
Il Generale Bel si zittì immediatamente non appena vie la mano del Diavolo a meno di un millimetro dal proprio volto, chino su quello del suo Imperatore per attirarne l'attenzione. Sarebbe bastata una rapida stretta ed il demone, per quanto potente ed immortale, si sarebbe ritrovato con la testa maciullata.
<< Spero che tu mi abbia portato buone notizie, perché, se mi devi domandare, di nuovo, di togliere la punizione che ho imposto su Astaroth, sappi che ti farò fare la medesima fine seduta stante. Ora dimmi che abbiamo trovato una falla in questo dannato bozzolo o sparisci ! >>
<< A dire il vero ... n-non c'è modo di entrare per noi dannati in eterno, mio ammiratissimo Imperatore >>
La voce gli tremava, ma il Generale si ritrovò a deglutire quando sentì le dita del Diavolo iniziare a premere sulla sua pelle.
<< M-ma se chiedessimo a qualcuno che non sia un demone di entrare e riferirci quanto vede ... >>
Schiacciato il cranio del sottoposto in mille pezzi ed, alzatosi a sedere, il corvino sorrise.
<< Qualcuno di cui Blake si fida, che già conosce e che seguirebbe senza troppi problemi fuori dalla barriera dritto da me ! Ma certo ! Questa è un'idea ottima Bel, come se non ci avessi già pensato io ! Peccato che non esista una creatura diversa da un demone o un dannato che possa entrare qui ! A parte Blake ovviamente ... >>
Il Generale gli si sedette accanto attendendo che il proprio volto si ricomponesse, comprensibile che Lucifero fosse ingestibile in quel momento. Diventare lunatico era il minimo che gli si potesse concedere in una situazione grave come quella. Oltre allo smacco del fallimento, era da tempo che il Signore dell'Inferno si era disabituato allo stare solo, perdere il Discendente di Abele, oltre che una botta di arresto al suo piano di vendetta, era stato un pesante colpo al cuore.
Il peggior scenario possibile si era appena realizzato e potevano solo attendere di vedere come la questione si sarebbe evoluta.
<< Non me ne sarei dovuto andare ... sarei dovuto restare, avrei dovuto dirgli del mio piano non appena abbiamo sancito il primo patto insieme. A quel tempo ero sicuro di averlo legato a me per sempre, ma a quanto pare non puoi unire qualcuno alla tua anima senza finirne intrappolato a tua volta in qualche modo >>
<< Mio Signore, non può rivangare il passato adesso. Cornelius e Lilith avranno già detto tutto al Discendente di Abele e, a meno che uno dei due non abbia fatto un passo falso, ora sarà difficile che le cose fra voi possano tornare come erano prima >>
Un pugno ben assestato ed il volto quasi ricomposto del demone finì a terra fracassato nuovamente. Lucifero sapeva che quell'idiota aveva ragione, ma non aveva bisogno di sentirsene fare il resoconto. Ormai nel suo regno era diventato una barzelletta e non riusciva a sopportarlo.
Recuperata dal fianco la piuma bianca che aveva rinvenuto fra le coperte del proprio compagno, il corvino se la rigirò lentamente fra le dita osservandola.
"Dannata strega, non sei proprio riuscita a trattenerti vero ? Non ti bastava ingannarlo e portarmelo via, dovevi anche servirti del suo corpo a tuo piacere ... Beh, se la punizione di nostro padre non è stata sufficiente ci penserò io a darti il colpo di grazia definitivo. Sii contenta che il tuo piano fino a qui abbia funzionato perché sarò io ad ottenere la vittoria alla fine !"
Rimessosi in piedi, e riposta la piuma con rabbia nella tasca frantumandola nell'atto, il Diavolo iniziò a colpire la barriera con tutta la furia che aveva in corpo. Ogni pugno faceva rimbombare l'insopportabile ostacolo provocandovi all'intero boati terrificati, attutiti però dai tuoni creati dal fortissimo temporale che ancora vi si sfogava.
*Angolino personale*
Da tantissimo non aggiungevo una nota alla fine di un capitolo, ma giuro che non vi porterò via troppo tempo dalle prossime letture 💚
Il disegno di Lilith all'inizio del capitolo è stato fatto dalla mia amica Astryl_sweetrevenge
Visto che non è più molto attiva su questa piattaforma, vi invito a fare un salto sul suo profilo Instagram
_daemonia_
Fa l'artistico e, quando ha tempo, fa disegni su commissione quindi, se ve ne serve uno, magari anche su uno dei personaggi delle vostre storie, chiedete a lei 💚
Grazie per l'attenzione
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