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Volevo le sue carezze e che mi proteggesse

CAPITOLO LUNGO EH

#Elena

Mi svegliai con il mal di testa e sentivo ancora puzza di alcool di ieri sera nella mia bocca.
Ero in cucina a prendere dell'acqua per togliere il gusto ma niente da fare.
In oltre avevo vomitato.

Volevo apparire meno gelosa e meno triste e che si sapeva divertirsi, Justin scherzava ma non mi aveva cercata, era troppo occupato con quella gatta morta.

Pensai a Jared, era davvero carino.

Sentii bussare
-chi è?-
-Elena sono io Alfredo- rispose
Sgranai gli occhi e guardai in basso
Avevo la canottiera di Justin e d ero in mutande

Quando mi ero svegliata nella notte volevo dormire in intimo per il caldo che faceva ma c'era Justin cosi avevo messo la sua canottiera, in oltre era leggera
-un attimo- dissi
Andai subito in camera dove c'era Justin che dormiva.
Presi i miei pantaloncini e li indossai velocemente
Sentii bussare ancora

Con questo Justin si svegliò
-chi c'è alla porta? Stanno bussando- disse con la voce impastata dal sonno, si girò verso di me
-è Alfredo- risposi
Sgranò gli occhi svegliandosi del tutto
Lo guardai confusa
-che succede?- chiesi allarmata
-merda, dovevo uscire con Alfredo oggi- disse mettendosi i suoi pantaloncini da basket
-è solo una stupida uscita, ti lavi e ti vesti, voi maschi siete più veloci di- mi interruppe
-perché cazzo non mi hai svegliato?- sbottò arrabbiato
Alzai un sopracciglio
E quel comportamento?

Andò ad aprire.
-Buongiorno anche a te amore mio- dissi sarcastica e abbastanza irritata

Uscii dalla stanza e andai in cucina
Intanto preparai il latte per me, se Justin avrà fame cucinerà lui

Li sentii avvicinarsi mentre parlavano
-non preoccuparti amico, c'è tempo-
Era Alfredo
-grazie amico, non ci vorrà molto-
-Buongiorno Elena-
Mi girai sorridendogli
-buongiorno anche a te Alfredo, come stai?- chiesi salutandolo
-oh bene, tu?- sorrise
-alla grande- dissi

Si, alla grande un corno.
-mi fa piacere, non ti dispiace se porto Justin con me? Devo comprare qualcosina alla mia ragazza per il suo compleanno;, vestiti e bracciali-
Che carino
-no tranquillo non è un problema, ma vorrei chiederti una cosa- sorrisi malignamente
-dimmi-
Ero troppo vendicativa...
-perché porti lui? È un ragazzo e non sa per niente l'abbigliamento, o qualcosa del genere, mi preoccupa se porti lui nei negozi femminili -
Volevo essere un po' malefica per come mi aveva trattata.
-oh non preoccuparti, non guarderà nessuna ragazza- ridacchiò
-oh ma non intendevo quello- lo guardai

Justin si girò a guardarmi confuso
Alfredo era in silenzio e non sapeva cosa dire
-okay amico, torno subito ehm, ho dimenticato una cosa nella mia stanza- disse imbarazzatissimo
-ciao Alfredo- sorrisi
-Ciao Elena- disse ridendo sotto i baffi

Ci lasciò soli
-mi stai dando del gay?- parlò Justin

-in realtà lo hai detto tu- mi girai
Guardai il latte e vidi che era pronto per versarlo nella tazza
-hai le tue cose?- chiese infastidito
-pensavo la stessa cosa di te-
Presi la tazza e versai il latte
Lasciai un po' per raffreddarla
Sentii il suo petto dietro la mia schiena.
Poggiò le mani sul marmo della cucina.
-qualche problema?- chiese calmo
Alzai un sopracciglio e mi girai
-in realtà dovrei farla io questa domanda a te-
Solcò le sue sopracciglia
-perché?-
-ti sei alzato dal letto e te la sei presa con me per niente- incrociai le mie braccia
-perché ho pensato che ho dormito tanto e quando ti ho vista sveglia -lo interruppi
- mi ero appena svegliata quando mi avevi vista-
-okay, mi dispiace- ridacchiò
-bravo- mi girai e presi la tazza -allontanati- lo avvertii
Si tolse per farmi passare

-e tu?-
Mi sedetti sullo sgabello
-io cosa?- lo guardai
Alzò le sue sopracciglia
Alzai gli occhi al cielo
-va bene- mi alzai -mi dispiace per averti chiamato gay -dissi un po' timida
-ora va meglio- sorrise
Allargò le sue braccia ed io mi fiondai senza pensarci due volte
-hai notato che ultimamente quando stiamo insieme litihiamo sempre?- parlò Justin
-già- dissi con il tono triste - sognavo di avere un buon rapporto con te e senza litigare- continuai
-preferiresti davvero con la noia di andare d'accordo?- scherzò

Annuii
-io mi sto divertendo a litigare con te, piccola stronza- disse baciandomi il collo
Ridacchiai

***

17:20

Justin se ne era andato da poco per il suo concerto che si terrà stasera e io qui, sola.
Justin sembrava un sensitivo riguardo che avevo le cose...
Quando dissi che non potevo andarci e dissi il motivo ero rossa in faccia.
Ciclo
Poi il modo in cui era protettivo verso di me era cosi dolce

#Flashback

-ascoltami piccola, non aprire la porta a nessuno- lo interuppi
-e se bussano significa che non sei tu e che tu hai la chiave o carta o come cavolo vuoi chiamarla- dissi finendolo per lui
-sei antipatica-
-anche io ti adoro e adesso vai prima che ti spedisco fuori a calci- risi
-come siamo delicati con le parole- finse di essere offesso
-sono sempre stata delicata, fuori- spingendolo
-wow non mi vuoi dentro?- fece il broncio
-no, sei in ritardo e non voglio che arrivi tardi per colpa mia, sciò-
-va bene piccola, stai attenta- mi avvertì per la milionesima volta - tornerò le 11- mi baciò per poi andarsene chiudendo la porta

Maschi protettivi ptf.
Sorrisi di quanto era dolce.
#FineFlashback

22:50

Cosa farò adesso?
Due ore con il dolore alla pancia, non avevo preso delle pillole e in effetti non li avevo con me.
Se andassi in farmacia a comprarle?
Justin non se ne accorgerà nemmeno.

Andai a cambiarmi e sciacquarmi il viso.
Dopo aver preso soldi andai verso la porta ma sentivo che mancava qualcosa ma cosa?

Cazzo.

Come farò entrare senza quella carta che aveva Justin in mano?
Aprii la porta e guardai il corridoio se c'era qualcuno disposto ad aiutarmi
Fortuna che vidi la donna di servizio che usciva dalla stanza
-mi scusi- agitai la mia mano
La donna mi vide e si avvicinò
-ho un problema, dovrei andare urgentemente in farmacia e siccome il mio ragazzo ha portato con sé la chiave non potrò più rientrare, secondo lei mi daranno un'altra ?-
-signorina le potrei aiutarla io ma può darsi che il suo ragazzo abbia dato la chiave alla reception- rispose gentilmente
-la prego può domandare di sotto se hanno la chiave?- le chiesi come se fosse una supplica.
Anzi lo era.
Stavo soffrendo.
Ci vollero quattro secondi a rispondermi
-va bene- uscii qualcosa dalla sua tasca
La guardai stranita
-questa è una carta che può entrare in camera sua ma mi deve promettere che me lo ridia al più presto- mostrò la sua carta
-davvero? La ringrazio moltissimo, le prometto che farò presto, sa se c'è una farmacia più vicina?- le chiesi

Dopo avermi dato le giuste informazioni andai sotto alla ricerca della farmacia
Io e quella donna eravamo rimaste che rimanesse lì per un po', in tempo che lei finisse le altre stanze

Stavo letteralmente congelando.
Quella donna mi aveva avvertito che era un po' lontana la farmacia.
Avevo il cappuccio in testa, non volevo che qualcuno mi vedesse
Dopo un po' di camminata, vidi finalmente la farmacia ma purtroppo dovevo attraversare quella strada.
C'erano due barboni che stavano accendendo il fuoco e mi spaventai.
Forza Elena, magari saranno uomini gentilissimi

Andai correndo verso in farmacia.
Non volevo assolutamente camminare normalmente, specialmente se era buio con i due sconosciuti.
Superai quegli uomini e, ringraziando al cielo, arrivai davanti alla porta.
Aprii la porta e restai scioccata
C'erano 8 persone in fila
Mi coprii abbastanza e aspettai la fila
Justin ritornerà fra pochi minuti

#Justin

Ero sul letto aspettando che arrivassimo all"hotel con il bus, mancava poco.
Mi ero divertito con i miei fans e adesso, avevo una fame incredibile
Elena avrà mangiato?
Sarà sveglia?
Forse Elena starà dormendo dato che non mi aveva risposto al cellulare per due volte

Non vedevo l'ora di prenderla.
Mi spaventava lasciarla sola.
Il bus si fermò e dopo un po' sentii bussare
-entra-
-hey Justin, qui abbiamo compagnia, andranno i ragazzi a prenderla- mi avvertii l'autista
-siamo già arrivati?- mi alzai
-si- andò via

Sentii delle urla delle mie fans.
Come avevano fatto?
Sorrisi di quanto erano furbe.
Aspettai Elena e i ragazzi

#Elena

Ero nei guai, quei due correvano dietro di me.
Non dovevo attraversare quella strada.
Ero spaventata e il cuore batteva fortissimo
Cercai di essere più veloce possibile nonostante la debolezza che avevo alle gambe e per mia fortuna vidi il bus di Justin e piena di persone attorno all'hotel facendomi capire che ero arrivata
Oh oh, Justin era molto peggio di quei due.
Proprio fortuna non si direbbe
-vieni qui ragazzina- urlò uno dei due
Mi girai e vidi che mi stavano raggiungendo

-fermati idiota non vedi che c'è la polizia-
Vidi la macchina della polizia dall'altra parte.
Non potevo andare da quelle ragazze e nemmeno da Justin.
Andai dalla polizia e li dentro c'erano due uomini che stavano scendendo

-aiuto- urlai
Il poliziotto si girò verso di me
-che succede?-
-due uomini vogliono rapirmi, la prego mi aiuti- piansi
Girammo e indicai nella parte dove c'erano gli uomini che volevano rapirmi e stavano scappando
-chiama la battuglia Mike-ordinò - signorina lei aspetti con il mio collega- entrò in macchina e accese le sirene per poi inseguirli

L'agente di fronte a me chiamò la battuglia ma non si sentiva niente.
Ero davvero terrorizzata.
Justin si arrabbierà tantissimo e sarà preoccupato.
Guardai il bus
-agente quello è il mio hotel, mi aiuti ad entrare?- chiesi piangendo

-certo signorina, ma dovremmo andare nel retro- disse
Andammo nel retro e c'erano 10 persone che aspettavano davanti alla porta.
Sgranai gli occhi
-non posso- mi fermai
-va tutto bene?-
Scossi la testa guardando le ragazze.
Avevo paura che erano quelle che mi odiavano o quelle fans scatenate.
-quelle ragazze non possono vedermi- dissi
-perché?- chiese
-se mi aiuterà lo scoprirà presto, la prego mi aiuti a mandarle via- dissi
Sospirò
Mi girai di spalle per non farmi vedere
Non ce l'avevo con loro, solo che non le conoscevo e avevo paura.

-ragazze sta scendendo Justin Bieber dal bus presto, sta facendo anche le foto- urlò il poliziotto
Le ragazze urlarono e andarono via

-ecco fatto, adesso spiegami-
Sospirai
-la prego non qui, il mio ragazzo si arrabbierà moltissimo-
-il suo ragazzo sa che lei è uscita ?-
Scossi la testa

-andiamo signorina-
Entrammo dentro e vidi Mikey e Keith uscire dall'ascensore preoccupati
Mi vide Mikey e avvertì Keith.
Si avvicinarono
-Elena dove diavolo eri finita?- parlò Mikey
Abbracciai Mikey e piansi tra le sue braccia
-cosa è successo?- chiese Keith
-due ragazzi cercavano di rapire la ragazza- parlò il poliziotto
-stai bene?- chiesero i ragazzi
Annuii

-signorina le consiglio di fare la denuncia-
Annuii di nuovo
-lo farò agente- dissi con la voce tremante
-Justin è sopra ed è preoccupato per te-
-aspetta, lei è la ragazza di Justin Bieber?-
Annuii
-ecco perché volevo che mi aiutasse con quelle ragazze agente- dissi

-mia figlia mi aveva parlato di te, ti adora-

Sgranai gli occhi e mi girai verso di lui
-davvero?-
-si, so che non è il caso ma, potresti fargli l'autografo?- prese carta e penna
Restai allibita
-davvero?-
L'agente annuì
Feci l'autografo
-grazie mille- sorrise

-andiamo Elena prima che Justin prenda un infarto - mi sorrise dolcemente Mikey
Venne con noi anche l'agente per alcune domande
Vidi la donna di servizio che mi guardò preoccupata
-ecco a lei- le diedi la chiave -grazie mille signora-
-ma cosa è successo?- guardò l'agente dietro
-non si preoccupi non mi stanno arrestando- le sorrisi
Andammo nella nostra stanza.
Keith aprì la porta e sentimmo la voce di Justin
Dalla sua voce era arrabbiato

-no Scooter, le avevo detto di stare qui e lei ha fatto tutto il contrario cazzo-
-vedrai che la troveremo- sentii anche la voce di Scooter
Scooter era qui.

Avevo paura che se la prendesse con me.
Andò Keith e l'agente Mike per primi
-Justin- chiamò Keith
E ci fu silenzio.
-cosa è successo?- chiese Scooter
-l'agente ha trovato Elena-
-dove? Come sta? Dov'è?-
La voce di Justin era spaventato e preoccupato

Mikey mi prese la mano sorridendomi e andammo in cucina

Entrammo in cucina e Justin mi vide.

Justin si accorse che stavo piangendo
Andai ad abbracciarlo e piansi ancora di più

C'era troppo silenzio, si sentivano solo i miei singhiozzi

Sentii le sue braccia, stava ricambiando l'abbraccio.
-mi dispiace- dissi
-signorina, il mio collega mi ha avvertito che li hanno presi- disse l'agente
-chi? Cosa sta succedendo Elena?- parlò Justin confuso
Mi girai
-va bene- mi asciugai con le lacrime con la manica
-mi vuoi dire cosa è successo?-
Raccontai tutto quanto

#Flashback

Uscii dalla farmacia
Camminavo normalmente quando vidi che non c'erano più quei due.
Ero molto tranquilla ma sentii una mano bloccarmi il braccio
-dove vai bambolina?-
Un altro uomo mi prese l'altro braccio
-lasciatemi- mi dimenai
Mi spaventai
-prima dobbiamo divertirci-
-hey piano, l'ho vista prima io- spinse l'uomo
La stessa cosa fece con lui e si misero a litigare
Mi liberarono e scappai
-sta scappando- urlarono

#fineflashback

Poi raccontai come avevo trovato la polizia.

Eravamo seduti sul divano ed erano scioccati mentre l'agente scriveva
Justin era distaccato e freddo
-perché non hai preso il telefono? Perché sei andata in farmacia?- domandò Justin
-l'ho dimenticato e- abbassai lo sguardo

Ero cosi imbarazzata.

-ti sei sentita male?- domandò Scooter
-si, avevo dolori alla pancia- arrossii
-c'è altro?- chiese l'agente concentrato
-no- dissi

Dopo un paio di domande, l'agente andò via
Justin e Scooter erano in piedi a guardarmi con le braccia incrociate
-cosa ti ho detto prima che me ne andassi?-
Abbassai lo sguardo dispiaciuta
-di restare qui- risposi
-sapevi che andare in giro da sola di notte è pericoloso?- parlò Scooter
Erano davvero arrabbiati
-ma per fortuna non ti sei fatta niente ed è finita- continuò

Non volevo incontrare gli occhi di Justin.
Ero cosi dispiaciuta.
-Non pensavo che succedesse questo solo a me- dissi
-è questo il punto, non pensi mai a niente- disse Justin alzando un pochino la voce
-può succedere a chiunque Elena, ti poteva succedere qualcosa- disse Scooter
-sei una stupida, ti ho detto di stare qui e tu fai l'esattamente contrario, per fino una bambina è più intelligente di te-
- Justin-
-No Scoot, ha esagerato-

Mi irritai e alzai lo sguardo
-sto bene, smettetela di bombardarmi- urlai e andai in camera .
Chiusi la porta fortissimo e mi buttai nel letto scoppiando a piangere.
Faceva malissimo la pancia.
-Elena-
Sentii la voce di Scooter
-ti prego voglio stare da sola- urlai per farmi sentire
Si arrese e restai qui a piangere

Durò 20 minuti di solitudine e a piangere nonostante non uscivano le lacrime.
Solo adesso notai che non c'era la mia valigia

Sentii bussare di nuovo ma non risposi
-hey sono Keith-
Lo sentii
Mi alzai, andai ad aprire
Vidi Keith che mi guardava tristemente
-posso entrare?- chiese
Annuii e feci spazio per farlo entrare
-c'è posto per me?- spuntò Mikey
Annuii di nuovo
Entrò anche lui

-sedetevi- dissi sforzando la voce
Mi sedetti in mezzo
-sai che eravamo preoccupati per te?- parlò per primo Keith
-lo so, ma avevo bisogno di andare in farmacia per comprare le pillole, non volevo disturbare, non era giusto farvi venire qui- dissi
-è il nostro lavoro Elena- disse Mikey
-no, il vostro lavoro è proteggere Justin, non siete i miei camerieri e tassisti- dissi
-ma noi lo facciamo perché siamo amici- mi sorrise
Sorrisi anch'io
-oltre guardie del corpo siete amici miei? Davvero?- li guardai entrambi
-certo- dissero in coro
-aww- mi addolcii
-Justin era preoccupato, dovevi vederlo sembrava un pazzo -scherzò Keith
-per il fatto che lo hai fatto impazzire ti adoro ma non farlo mai più -scherzò anche Mikey
Risi
Abbracciai i miei bodyguards o meglio, i miei amici

-non vorrei rovinare questo momento dolce con te principessa ma dobbiamo andare- disse Mikey
Annuii
Uscimmo dalla stanza ma non c'era nessuno
-dove sono?- chiesi timidamente
-sotto nella reception- disse Mikey
- Scooter lo aveva accompagnato, aveva bisogno di prendere aria -

Scendemmo sotto e vidi solo Scooter che aveva le braccia sopra il bancone della reception che aspettava
Dove sarà Justin?
Andammo da Scooter e ci vide
-hey- mi sorrise dolcemente
Abbassai lo sguardo
-possiamo parlare?- chiese
Annuii e andammo dove c'erano i divanetti laggiù

- prima che tu cominci, voglio dirvi che mi dispiace, non volevo creare alcun tipo di problema, non pensavo che sarebbe successo tutto quel casino - mi tremò la voce
-spero che non ci sarà un'altra volta- mise la sua mano sulla mia spalla
-no, lo giuro- dissi
-bene, volevo sentirti questo- mi sorrise dolcemente
Abbracciai Scooter
-mi sono spaventata Scoot, è stato terribile-
-adesso sei al sicuro- ricambiò l'abbraccio- mi stanno chiamando, Justin è fuori nell'aerea fumatori- disse alzandosi
Mi alzai anch'io
Annuii
-grazie- dissi

Andai da lui
Spinsi la porta e lo vidi sulle scale fumare
Era di spalle
Stranamente non c'era nessuno fuori.
Mi avvicinai a lui
-Scoot voglio stare da solo, quando scenderà Elena andremo via-disse
-sono scesa- parlai
Si girò verso di me per poi distogliere lo sguardo
-bene, vai sul bus- disse freddo

-Justin-
Mi scesero di nuovo le lacrime
-ti ho detto di andare in quel fottuto bus- alzò leggermente la voce
Sussultai
Rimasi ferma in piedi ad aspettarlo.
Girò la testa per vedere se me ne fossi andata
-dimenticavo che sei una bambina e che non ascolti- disse facendo l'ultimo tiro e buttandolo a terra

-smettila Justin, ho detto che mi dispiace ma avevo davvero bisogno di andare in farma- mi interruppe
- perché non mi hai avvertito? Eh? Perché non hai chiamato i ragazzi? Cosa cazzo ci facevi lì?- si alzò per poi guardarmi
-non sono i miei camerieri e autisti e poi è personale-
-personale? Che cazzo di risposta è?-
-smettila- chiusi gli occhi per non guardare i suoi occhi
-guardami quando ti parlo-
Aprii gli occhi e asciugai le lacrime che continuavano a scendere

-credevo che fossi stato più comprensivo per quello che mi è successo e invece mi stai dando addosso-
-comprensivo? - fece una finta risata - ti aspettavi questo?- ritornò serio - Elena ti ho lasciata sola perché mi fidavo di te-
-quante volte devo ripetere che mi dispiace?-
Mi guardò restando in silenzio
-ho sbagliato ma sono qui sana e salva, sono qui Justin-
Dovevo smettere di piangere.
Abbassai lo sguardo non riuscendo a guardarlo
-andiamo, asciugati quelle lacrime- disse per poi aprire la porta
Non ero mai stata cosi addolorata.
Volevo davvero il suo perdono.
Volevo le sue carezze e che mi proteggesse

Mi girai e lo raggiunsi
I ragazzi ci stavano aspettando di fronte alla porta
-bene ragazzi, tenetevi stretti ai ragazzi- disse Scooter
Lì fuori c'erano i poliziotti che tenevano i fans, si allontanarono di poco tra di loro facendo una specie di sentiero ma stretto .
E le ragazze urlarono.
Andammo tra la folla.
Justin teneva la maglietta a Mikey e dietro avevo Keith
Justin si girò verso di me e prese la mia mano mettendomi davanti a lui ed entrambi tenemmo la maglietta di Mikey

La mano di Justin era ancora intrecciata nella mia e, anche se ce l'aveva con me, mi proteggeva.
Sentivo il suo petto nella mia schiena e la sua testa era appoggiata sulla mia spalla destra.
Beh, mi stava abbracciando con questa scusa ?

Era difficile entrare in quel bus, mi chiedevo come faceva Justin ad entrare
Pochi centimentri ed eravamo dentro.
Ma si era creato un problema
Le ragazze bloccavano lo sportello del bus

-Justin- mi spaventai
-tranquilla, mantieni la calma- disse mi accarezzò la mano
La sua voce era al quanto preoccupato come la mia.

Non riuscimmo a capire come avevano fatto ma erano riusciti a togliere quelle ragazze che bloccavano di salire
Aprirono lo sportello del bus e salimmo con il fiatone

Waaa
30 voti e continuo
Sono scesa perché alcune ragazze hanno insistito che il prossimo capitolo (cioè questo capitolo) di scendere i voti, tipo 35 o 34 voti perché sono curiose
Ma volevo farvi contente cosi ho messo 30 voti ♥♡

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