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TOUR


Mi guardai allo specchio ed ero distrutta
Borse sotto agli occhi, stanotte non avevo dormito.
I miei occhi erano lucidi e il viso sporco del mascara.
Se solo potessi tornare indietro, riuscirei a soffrire di meno
-Elena sbrigati o farai tardi a scuola- urlò mia madre bussando ripetutamente alla porta
-si mamma, sono pronta dammi dieci minuti- mentii e corsi direttamente in bagno
Cominciai a lavarmi il corpo velocemente.
Era cosi rilassante ma se non ero pronta fra dieci minuti, mia madre mi ucciderà e mi lascerà sicuramente a piedi.

Maledii a me stessa che sono stata bocciata due volte.
Coraggio, ultimo anno e sarai libera Elena.
Dovrò impegnarmi al massimo e laurearmi.
Ma come? Come riuscirò ad andare avanti con quelle parole che rimbombavano nella mia testa?
Roberto.
Chissà se è stato promosso o bocciato.
Rispondeva malissimo ai professori e ogni tanto si lamentava e non voleva studiare.
Colpa sua se sono stata bocciata due volte
Lui voleva che uscissi con lui e i suoi amici dementi e stronzi.
Nonostante tutto, lui sapevo che odiavo i suoi amici e tra l'altro, loro erano contro di me.

La nostra relazione durò tre anni.
L'unico ragazzo che amavo davvero.

Uscii dalla doccia prendendo un asciugamano che stava sul comodino vicino e andai nella mia stanza
Cominciai a vestirmi in fretta.
Erano le otto e mezza, stavo facendo tardi come al solito.

Guardai un enorme poster attaccato al muro, il suo sorriso mi dava la forza di andare avanti

Non vedo l'ora di vederti. Pensai 

Mancavano sei giorni e per la prima volta potrò vederlo, abbracciarlo e sentirlo.
Belieber da ben sei anni e non ero mai stata al suo concerto.
Mia madre non voleva lasciarmi andare e ricordai le sue parole come se fosse stato ieri "Elena quando compirai 20 anni potrai vederlo"
Bene, finalmente i miei vent'anni arrivarono, pregavo che il tempo si muovesse il culo.
Già, i miei genitori a volte erano iperprotettivi.

Misi le scarpe e quando mi alzai sentii bussare e aprirsi spalancando la porta senza permesso.
-ma insomma Elena quanto ci metti?- entrò mia madre furiosa.
-sono pronta- dissi prendendo la mia cartella
- era ora signorina- sbottò 
Scendemmo e vidi il mio fratellino davanti all'ingresso che ci aspettava.
-mamma, Andrea è andato via- parlò il mio ometto Giovanni
Aveva otto anni, gli occhi azzurri come mia madre e i capelli castani.
Andavo matta per il mio fratellino.
Era bellissimo.

Andrea era un altro fratello, biondo cenere, occhi verde, aveva diciotto anni e come carattere era complicato e difficile, non ci sopportavamo. Non ci parlavamo da quando eravamo piccoli, mi chiedevo ogni giorno cosa fosse successo. Il suo cambiamento è stata dura ad accettarlo perché ogni giorno litigavamo per qualche sciocchezza e quando non litigavamo non parlava mai.
Fortuna che avevo il mio ometto Giovanni.

-forza Elena, ti sei incantata?- sbuffò mia madre spingendomi verso l'uscita
Mia madre era diversa oggi, aveva i capelli mossi ed era bionda
-hai tinto i capelli. Come mai questo cambiamento?-  la guardai confusa
-Ti piaccio?- si mosse i capelli sorridendo
-uhm, si- mentii
Odiavo il biondo, mi ricordava Roberto e questo mi faceva imbestialire solo ricordandolo

-sono contenta- entrò in macchina dopo aver sistemato Giovanni dietro.
Scacciai il pensiero di Roberto e pensai a Justin.
-mamma, sai che tra sei giorni ci sarà l'incontro e il concerto di Justin, vero?- alzai un sopracciglio sorridendo a trentadue denti
-cosa? Dove?- restò sorpresa
La guardai a bocca aperta
-mamma- urlai rimproverandola
-sto scherzando stupida- rise
-non è divertente- dissi infastidita
- scusa brontolona- mi guardò sorridendo- Va bene, hai il permesso di andare da sola a Los Angeles ma solo- mi guardò due secondi- se qualcuno ti accompagnerà lì- disse
-no mamma ho detto sola, non voglio una babysitter - sbottai
-che ne dici di Roberto?- alzò un sopracciglio - non vuoi andare con lui?- rise
Il mio cuore smise di battere due secondi quando sentii il suo nome
-no mamma- la mia voce tremò
- cosa? Perché? Ti ha comprato il biglietto. Pensavo che ti avrebbe accompagnato lui- disse confusa

Mamma non sapeva che ci eravamo lasciati, fu un duro colpo e non riuscivo a dirlo quello che era successo, non potevo ancora crederci e non ero abituata.
-mamma- balbettai- io e Roberto non stiamo più insieme- abbassai lo sguardo mordendomi il labbro

-perché? Che è successo?- restò scioccata
-abbiamo deciso di prendere ognuno per la sua strada- dissi fredda

Non volevo dirglielo, mamma diceva sempre che non era giusto per me quando ci eravamo messi insieme.
Aveva ragione ed io ero troppo orgogliosa e ingenua ad ammetterlo.
Sapeva benissimo che un tempo mi picchiava e mi maltrattava come se fossi un oggetto.
Quei giorni ero una ragazza  che indossava maglie larghe e pantaloni davvero brutti e lui era il bulletto della scuola che si divertiva a picchiarmi.
Ma tutto cambiò.
Tutto sembrava così strano.
Chi se lo immaginava che avessi il coraggio di cambiare? E nonostante tutto quel cambiamento all'inizio avevo paura.
Paura di non essere accettata ugualmente.
Adesso era diverso.
Roberto aveva smesso di fare il bullo, lui era educato con tutti.
Era cambiato in questi tre anni.

-mi dispiace cosi tanto- mi prese la mano - se non te la senti di andare a scuola per me va bene- disse premurosa
-no mamma, non preoccuparti- sorrisi dolcemente
-hey, almeno vedrai Justin- si fermò davanti all'ingresso della scuola.
Feci un sorriso grande.
Sentendo il suo nome, la tristezza non c'era più.
Bel lavoro mamma. 

-si, non vedo l'ora- baciai la sua guancia salutandola e scesi
-mi raccomando Giovanni, non litigare con Stefan- parlò con Giovanni
Lui scese e mi diede la mano
-è stato lui a cominciare- si giustificò
Salutammo la mamma e andammo dentro
Qui avevano praticamente tre scuole; elementari, medie e superiori.

Accompagnai Giovanni in classe e poi mi diressi nella scuola dei superiori

Vidi da lontano Roberto e il suo sguardo spostò su di me.
Abbassai lo sguardo e andai in classe

Prevedevo una lunghissima, bruttissima, noiosissima e schifosissima giornata.

#Justin

Bevvi un altro bicchiere di vodka mischiato non so cosa.
Ero ubriaco, ma poco importava
I ricordi di me e Selena ritornarono in mente.

#Flashback

-sei uno stronzo, come hai potuto andare a cena e poi andare in una discoteca con quella modella? Sei andato a letto con lei ammettilo- urlò Selena
Sgranai gli occhi
-cosa?  Siamo amici niente di più Selena- urlai - tu eri con quel coglione-
- io non ho fatto niente con lui. Era il cugino di un'amica-
-davvero?- risi amaramente- sei incoerente lo sai?- sbottai
- io non ci sono andata a letto Justin- scosse la testa
- Si? E va bene, sono andato a letto per farti un dispetto-
Mi guardò allibita e vidi i suoi occhi lucidi
- Mi fai schifo, tra noi è finita- mi spinse e andò via

#FineFlashback

Lei aveva tutte le ragioni del mondo per lasciarmi.
Ma anche lei non era del tutto sincera.
Mi addormentai nel sonno profondo

***

Sentii qualcuno bussare alla porta
-chi cazzo è?- sbottai aprendo gli occhi

-Justin Drew Bieber apri questa porta- urlò preoccupata mia madre
- mamma cosa vuoi? Sono stanco lasciami in pace- dissi
-apri questa porta - ripeté
Sbuffai e mi alzai
Ero troppo brillo, barcollavo a destra e a sinistra
Aprii la porta e vidi mia madre infuriata

-hai bevuto di nuovo?- incrociò le braccia
-si mamma, adesso posso andare a dormire?- chiesi annoiato
Mi guardò addolorata
-che ti succede Justin, perché non parli?- entrò e mi prese il viso accarezzandomi
Mia madre ed io non avevamo più quel rapporto di prima e mi resi conto, che lei voleva solo starmi vicino.
- puoi parlare con me Justin, io e te siamo uniti, no?-
Non riuscivo a non trattenermi

-sono a pezzi- mi tremò la mia voce
-vieni qui tesoro- mi abbracciò
Mi fiondai tra le sue braccia e mi lasciai andare piangendo
-sono distrutto mamma, voglio lei. Non vuole più saperne di me. Ho provato ricontattarla ma lei rifiuta tutte le mie chiamate e messaggi- dissi
-tesoro, vedrai che andrà tutto bene. Non devi abbatterti amore mio- mi accarezzò la nuca- che ne dici se andassimo a mangiare qualcosa e ci vedessimo un film insieme?- chiese
-non mi va- scossi la testa
-andiamo tesoro- mi prese la mano ignorando la mia risposta

Andammo in cucina e lei andò verso il frigo e prese una vaschetta di gelato
Feci una piccola risata
-il gelato è il migliore amico di una donna quando si tratta di un cuore spezzato- prese due cucchiai
-non sono una femmina- dissi
-no, ma il gelato è per tutti quanti- mi diede il cucchiaio
-ti adoro - baciai la sua fronte

Quella donna mi faceva sentire così bene, anche il gelato.

Andammo in salotto e guardammo un film.
Guardai l'orologio.
Ricordai che avevo un appuntamento con i miei amici ma il divertimento era qui, accanto a me.

-domani comincerà il tour- mi sorrise guardandomi
-già, non vedo l'ora di cominciare- dissi

***

Passarono due ore e il film finì.
Guardai mia madre che era distesa sul divano che dormiva beatamente con le labbra sporche di gelato.
Feci un piccolo sorriso.
Ricordai che mamma da piccolo mi prendeva in braccio e mi portava in camera mia e adesso toccava a me farlo.
Tolsi la coperta e la presi in braccio portandola in camera sua.

La appoggiai delicatamente sul letto e la coprii per bene per poi darle un bacio sulla fronte
Uscii dalla sua stanza.

Adesso che faccio? Chiamerò i ragazzi

#Elena

Mancavano due giorni.
Avevo deciso di andarci con la mia migliore amica e tra l'altro era una belieber, Molly.
Molly ed io eravamo amiche da tre anni.
Lei era un tipo molto egocentrico ma anche divertente

-Elena sei pronta?- parlò Molly sclerando in camera mia
-ci sono quasi- risi
-Mamma mia, sto vivendo dentro nel sogno? Vi prego non svegliatemi- disse con il tono sognante
-no, questa è la realtà e sta succedendo davvero- dissi felice
Non mi sentivo cosi felice in vita mia.
Incontrerò il mio idolo.
Il mio principe.
La ragione del mio sorriso.
Riuscii a chiudere la mia valigia con l'aiuto di Molly.

Scendemmo con il sorriso stampato in faccia.

-bene, prima di andare mi raccomando ragazze, fate le brave. Non vi allontanate, non bevete alcol e non vi fidate di nessuno, chiaro?- ci avvertì mio padre puntando il dito verso di me
-va bene- dicemmo in coro ridendo
-allora- parlò Molly -Biglietti dell'aereo?- domandò come i militari
-ci sono- dissi sventolando i biglietti
-biglietti del concerto e pacchetti?- domandò
- dentro la borsa- dissi
-vestiti?- rise
-insieme alla valigia- risi anch'io
-bene, andiamo ragazza Justin ci aspetta- urlò

Andammo fuori e i nostri genitori ci accompagnarono fino all'aeroporto.
Io e Molly parlavamo di quanto fossimo felici e che non potevamo credere che il nostro sogno si stava avverando

Sentii vibrare qualcosa nella mia tasca, tirai fuori il telefono e vidi un messaggio

Da: Roberto "hey ciao, stai andando all'aeroporto?"

Il mio cuore si fermò per un minuto
Che faccia tosta

A:Roberto "che cazzo ti interessa a te? Si sto andando e vattene a fanculo, grazie e addio ;)"

dopo un po' vibrò di nuovo e sbuffai

Da: Roberto " ti prego, sto male non trattarmi cosi, mi manchi cazzo"

Guardai ripetutamente il messaggio

Poi arrivò un altro

Da: Roberto " voglio solo dirti che mi manchi fottutamente tanto, non sai quanto sono stato male. Non volevo baciarla è stato uno stupido errore piccola. Credimi sto soffrendo e questi mesi per me sono stati duri affrontare le giornate senza di te"

Lessi quelle parole talmente più volte che avevo perso il conto

A:Roberto " non posso, non posso parlare con te, stai soffrendo? Credimi ho sofferto più io scoprendo con i miei occhi che l'hai baciata, sei ripugnante e mascalzone, fammi un favore non scrivermi o rovinerai la mia giornata di felicità. Oh no aspetta, non scrivermi MAI più"

Inviai con decisione

Arrivammo.
Salutai la mia famiglia con un abbraccio ognuno di loro e feci lo stesso con la famiglia di Molly

Entrammo e prendemmo giusto in tempo l'aereo, salimmo e l'aereo dopo un po' decollò

Eravamo finalmente in aria.
Amavo volare, amavo viaggiare con l'aereo, poi era rilassante, pensai moltissimo a Justin
Finalmente lo vedrò con i miei stessi occhi
Niente computer, niente canzoni sul cellulare, solo dal vivo.
Abbracciarlo sarà un'impresa difficile perché ero troppo timida per farlo
Avrei tanto voluto conoscerlo, nel senso che mi piacerebbe vederlo tutti giorni e magari diventasse il mio migliore amico

Mi addormentai con il sorriso stampato in faccia

#Justin

-Grazie per essere venuti Colorado, vi amo- urlai tenendo in mano il microfono
Sentii le urla di quei ragazzi, amavo sentire le loro voci.
Mi davano tanta energia

-sei stato bravissimo Justin- disse Scooter venendo verso di me
Sorrisi
-vado a riposarmi un po'- dissi per poi andare nel mio camerino
Avevo il fiatone che non finiva mai.
Wow dovrò fare molto allenamenti.
Mi sedetti sul divano a peso morto.
Presi il telefono e digitai il numero

-salve signor Bieber- disse una donna sensualmente
Sapeva già il mio numero, bene

-vorrei prenotare una prostituta per domani- dissi
-bene signor Bieber, la solita ragazza o vuole un'altra?- domandò
-un'altra, quella ragazza non mi ha soddisfatto per niente-dissi scocciato -spendo i miei soldi, cazzo datemi una prostituta decente- continuai
-mi dispiace moltissimo signor Bieber, sceglierò una donna che la soddisferà molto meglio- disse dispiaciuta
-bene, la voglio nel mio hotel domani notte a Los Angeles- dissi deciso
-sarà fatto signor Bieber- disse
-vi farò sapere l'indirizzo-
Attaccai immediatamente quando sentii la porta aprirsi

-hey Justin, sei pronto ?- chiese Scrappy
-si, dammi un minuto - dissi
Mi alzai e mi cambiai .
Misi le ciabatte e uscii da quel camerino

Avevo voglia di farmi una prostituita ma stasera avevo gli ospiti e non potrò scopare, grazie stronzi.

Presi la mia bottiglia di vodka pesca e andai in macchina
Menomale che ero solo in macchina, non volevo assolutamente ascoltare le solite storie del cazzo di Scooter

Bevvi giusto un po'
Non dovevo ubriacarmi, non volevo rovinare il nostro festeggiamento per il tour ora che arrivammo al quinto concerto

Mi mancava questa vita.
Mi annoiavo cosi andai su instagram e scrissi Selena Gomez
Quanto era sexy con quella gonna, ero troppo geloso, odiavo quando metteva quei vestiti quando non ero con lei.

Sospirai e cercai di pensare alle mie Beliebers su twitter
Seguii 19 persone e scrissi "Colorado è magnifica, vi amo. Hey Los Angeles sto arrivando "

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CIAO RAGAZZE
VOLEVO SAPERE COSA NE PENSASTE
SCRIVETE NEI COMMENTI

10 VOTI E CONTINUO

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