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Sei sicura di rimanere ancora lì?

La campanella suonò ed io entrai.
Justin mi aveva avvisato di portare una guardia del corpo e noi due l'avevamo dimenticato.
In pratica avevo gli occhi puntati addosso ed io lo sguardo abbassato.
Ed ecco che in me ritornò la mia timidezza di una volta.
Fortuna che non mi avevano insultato o che venivano addosso o che urlassero.
Solo che si parlavano abbassa voce continuando con il dito indicato su di me.
Era davvero inquietante.
Arrivai nella mia classe.
Wow, da quanto tempo che non ritornavo qui?

I miei ricordi di questa classe mi ritornarono in mente.

Spinte.
Le carte che mi lanciavano e poi che mi prendevano in giro.
Le troie che mi guardavano malissimo.
Insomma, bei tempi no?
Alzai gli occhi al cielo e mi sedetti nel mio posto.
Ero arrivata per prima.
Dopo un po' rientravano in classe i miei "compagni" che subito dopo restarono di sasso.
Feci finta di niente e aprii il quaderno e libro di storia.
-hey ma tu sei la ragazza di Bieber?- chiese un ragazzo che si sedette accanto a me
Lo guardai confusa
-ehm, perché sei seduto qui? - chiesi
- è il mio posto dolcezza- rise
- non ti ho mai visto qui- risposi
- sono nuovo, piacere Travis- porse la mano
-piacere Elena- sorrisi gentilmente
-oh, so chi sei- ridacchiò
-già- alzai gli occhi al cielo ridendo
- come mai qui?- chiese
-la preside ha chiamato mia madre che avevo troppe assenze, così sono venuta qui - spiegai
-oh, quindi -lo interruppi
-si, ero già in questa classe-

- oh, adesso posso vantarmi che sono seduto con una ragazza bellissima-
Arrossii
-grazie, adesso seguiamo la lezione- dissi puntando lo sguardo sul libro
Ridacchiò
-non c'è la prof- disse

-beh, devo studiare- dissi un po' scorbutica
-va bene-alzò le sue mani in segno di arresa
Alzai gli occhi al cielo per la seconda volta
-scusa, sono stressata dal viaggio, ho dormito poco -
-non preoccuparti- mi sorrise

Entrò la prof Santiago e tutti si misero seduti
Mi guardò la prof sorridendo
-oh, ma guarda chi è tornata, signorina Giannini da quanto tempo-

Troia
Lecca culo
Malefica
Odiavo quella donna.
Mi prendeva in giro ogni volta che avevo la maglia di Justin e diceva che non era buon esempio.
-salve prof- sforzai un sorriso
-come é andata la tua vacanza? - chiese facendo tra le virgolette con le dita "vacanza"
Cazzi tuoi mai?
-bene, anzi, in realtà alla grande- risposi con un sorriso provocatorio
Sapevamo benissimo che tra noi c'erano sguardi di fulmini e che ci odiavamo a morte.
Non capivo il motivo perché mi odiava.
Invece io la odiavo perché diceva ai miei genitori che non prestavo attenzioni eccetera eccetera, in più raccontava anche cosa facevo e dove andavo con Roberto.
-come va con suo marito? -
Mi guardò malissimo
-non sono affari suoi signorina Giannini-
- e lei dovrebbe fare la stessa cosa- risposi
Stette zitta quando arrivò la preside
Mi salutò e voleva sapere come stavo.
Ma perché adesso si interessavano come stavo?

***

-hey aspettami- sentii una voce
Mi girai e vidi Travis.
-posso offrirti qualcosa al bar?-
-perché mai dovresti?- chiesi alzando un sopracciglio
-perché sei una bella ragazza e che hai ricevuto il mio rispetto, hai risposto in quel modo quella vecchia stronza, lo sai che non è da tutti?- rise
Risi anch'io
-beh, mi piacerebbe venire con te Travis, ma purtroppo non posso, devo studiare.- dissi
-oh, va bene, ci vediamo in classe allora- mi diede un bacio sulla guancia e poi va via
E tutta questa confidenza?
Però non era male

Hey, dimentichi che hai un ragazzo. Urlò la mia vocina in testa

Scossi la testa e andai nella macchinetta del caffè.
Non amavo molto il caffè ma volevo stare un pochino sveglia.
Dormivo come le mummie solo che le mani erano attaccati ai fianchi
Mi mancava Justin.
Sembrava un'eternità e invece era pochissime ore
Non vedevo l'ora di chiamarlo.

-scusami- sentii una voce femminile
Mi girai confusa
-puoi farmi un autografo per favore? - chiese una ragazza di 14enne timida
-ehm, sul serio?-chiesi abbastanza scioccata
Annuì e mi diede un foglio e una penna
- sei bellissima- mi complimentò la ragazza
-qual'è il tuo nome?- sorrisi
-Stella- rispose emozionata
Feci l'autografo e diedi la penna e il foglio
-grazie mille - sorrise contenta
-figurati-
Mi salutò ed io andai in classe
Sbattei contro una persona.
-oh mio dio mi dispiace tantissimo, stai bene?- mi alzai
Il ragazzo si alzò guardandomi
Era un ragazzino con gli occhiali e aveva un labbro rotto e gli occhiali erano ridotti malissimo
Lo guardai scioccata
Non rispose
-che ti è successo? -chiesi
-niente, lasciami in pace- sbottò e andò via

Sentii delle risate dei ragazzi e guardai davanti
-avete sentito? Pietà, sono solo un ragazzino -

Riconobbi quella voce.
Restai a bocca aperta
Era Roberto.
È stato lui?
Ma perché?
Si girò verso di me e smise di ridere quando mi vide
Lo guardai spaventata e andai a destra andando nell'altro corridoio.
Stavo per entrare in classe quando sentii prendermi per un braccio
Mi girai ed era lui
-cosa vuoi?- sbottai -lasciami il braccio- dissi togliendo dalla sua presa
-che ci fai qui?-
-che ci faccio? Studio ancora qui - dissi acida
-Elena- mi accarezzò il viso
Tolsi la sua mano
-cosa vuoi? -
-che ritorni da me- rispose
Feci una risata finta
- sei malato, lo sai? Pensi che quello che mi hai fatto ritorni da te? Ti odio, ti odio da morire Roberto- piansi - come hai potuto farmi questo? Perché sei ancora qui e non in prigione? -
Mi guardò addolorato
-sono pentito, non so cosa mi era preso ma non era per te, era per quel bastardo, non vedevo a causa del vetro oscurato, non potrei mai farti del male Elena- mi guardò prendendomi il viso
Lo guardai ancora più stupita
-ti ho già detto che sei malato?- tolsi bruscamente le sue mani - sei pazzo, sta lontano da me - dissi per poi andarmene in classe

#Justin

17:37
Ero sul divano dell'hotel e tra poco dovevo fare uno show stasera
Mi sentii così male
Non credevo che questa distanza mi avesse distrutto.
La volevo di nuovo qui.
Volevo rivederla

La chiamai su Skype dal computer
Rispose senza accettarmi la videochiamata
-piccola-
-Justin-
Mi alzai con il busto quando sentii la sua voce
-hey, accetta la videochiamata piccola, voglio vederti- dissi
-okay- rispose
Accettò e la vidi
Sorrisi
-Hey- salutò
Solcai le mie sopracciglia ridendo
-giornataccia con i professori? -
-già-
Perché non parlava?
Stavo per rispondere ma lei parlò per prima
- mi manchi Justin- disse per poi scoppiare a piangere
Il mio cuore si spezzò in mille pezzi e sparì il mio sorriso
-anche tu piccola, non sai quanto- dissi triste - non piangere, per favore-
-odio stare qui-
-cosa è successo? -
Sentivo che c'era qualcosa di più
Era troppo silenziosa quando feci la mia domanda
-piccola?-
-oggi, ho incontrato lui-
-lui chi?- chiesi
-Roberto-
- che cosa? Quel bastardo ha ancora il coraggio di parlarti? Lo ammazzo- mi arrabbiai

Volevo assolutamente ucciderlo, se non fosse stato lo show di stasera sarei lì ad ucciderlo con le mie stesse mani
-che ti ha detto? Ti ha fatto qualcosa? - continuai
-no, ma - la interruppe sua madre
Non capii cosa stessero dicendo per poi riavere lo sguardo su di me
- devo andare Justin-
-cosa? Dove?- chiesi
-a fare la spesa con mia madre, dopo ti racconto tutto su whatsapp- disse asciugandosi le lacrime
-okay, ti amo- dissi
- anch'io, tanto-
-ciao piccola-
Lei mi mandò un bacio per poi staccando
Avrei tanto voluto baciarla.

Quel bastardo mi irritava.
Non volevo che parlasse con quel figlio di puttana

Dopo un po' le inviai un messaggio su whatsapp

"Sei sicura di rimanere ancora lì? "

Aspettai il suo messaggio e quel benedetto online.

HOLAAAAA

ECCO IL CAPITOLO
NON CHIEDETEMI COME HO FATTO LA FOTO DI WHATSAPP, L'HA FATTO QUELLA CAPRA DI MIO CUGINO CHE NON VUOLE PER NIENTE DIRMI COME CAVOLO HA FATTO.
MA PER FORTUNA MI VUOLE TANTO BENE PER FARMI QUESTO MINUSCOLO FAVORE.

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