Scuola
Avevo mille pensieri e dalla mia bocca non usciva altro che uno stupido "ehm"
Adesso Justin? Proprio adesso?
Dopo un po' mi venne un'idea
- meglio se andiamo fuori, cosi ti accompagno alla porta- dissi
Lui annuì e si girò sistemando la sedia dove lui era seduto poco fa.
Feci la stessa cosa e guardai il sorriso di Justin che sparì del tutto
Dirò a Roberto che mi mancava
Non potevo lasciarlo adesso, lui non aveva fatto nulla di male da quando ci eravamo rimessi assieme.
Uscimmo fuori e lui era piuttosto nervoso
-cosa vuoi dirmi?- balbettò
In realtà lo ero anch'io
-stai bene?- chiesi confusa
-oh si, tranquilla-
-okay, io vol- mi interruppe
- prima di parlare, ho bisogno di dirti una cosa- disse velocemente
Solcai le mie sopracciglia
-sei sicuro di stare bene Roberto? Hai il viso pallido- mi preoccupai
-se ti avessi tradito di nuovo, cosa avresti fatto?- domandò
Ero confusa dalla sua domanda
Questa volta anche a me stava succedendo, lo tradivo. Mi sentivo uno schifo.
-sarei delusa, penserei che tu non mi amassi e che non saresti ancora pronto per un- mi interruppe di nuovo
-mi lasceresti? -
Lo guardai
Troppo nervoso, troppe domande.
Ma un pensiero maligno si fece sentire.
Mi stava tradendo di nuovo?
-perché queste domande Roberto?-
Lui camminò avanti e indietro
Restava in silenzio e parlava tra sé e sé e sembrava un pazzo
-Roberto- alzai un sopracciglio
-io ti ho tradito di nuovo Elena, sono andato a letto con un'altra- mi guardò con le lacrime agli occhi mettendosi le sue mani sopra la sua testa
Il mio cuore si spezzò in mille pezzi.
I miei occhi si riempirono di lacrime
-cosa?- balbettai
-hai sentito, ma ti assicuro che è stato un errore- si avvicinò
-lo hai fatto di nuovo- annuii -bene Roberto, adesso posso dire che anch'io ti ho tradito, penso che noi due non siamo fatti per stare insieme- sbottai arrabbiata
-cosa?- incredulo - con chi?-
Con una mano asciugai la mia guancia
-non sono affari tuoi, perché non vai dalla tua zoccola che ti sei portato a letto- entrai e chiusi la porta violentemente
Singhiozzavo dal pianto
- Elena- sentii la voce di mia madre
Vennero tutti, compreso Justin
-Elena che ti succede?- parlò mia madre
Non risposi e corsi in camera mia
Era finita sul serio.
Stavo fottutamente malissimo
Con chi sarà stato?
Perché?
Bussarono alla porta e sentii la serratura aprirsi
-vattene via- urlai piangendo, ero di spalle
- Elena-
Mi girai ed era lui che mi guardava mentre faceva il giro e si sedette accanto a me
-vattene, voglio stare sola- dissi guardando il pavimento
-lo hai lasciato?- chiese
Lo guardai incredula
-sei molto confortante Justin- sbottai
Lui non parlò ed io guardai la finestra
Il mio mento tremò
-mi ha tradita, di nuovo- dissi- ho detto che l'ho tradito anch'io. Fa male, fa davvero male. Pensi che siamo pari? No, io non sono andata oltre come ha fatto lui - singhiozzavo tantissimo e non riuscivo a parlare
Mi alzai dal letto e aprii la finestra ed uscii
Mi mancava l'aria
Il vento mi colpì sul viso, misi le mie mani sulla ringhiera e guardai il paesaggio, si vedeva l'autostrada e il mare laggiù.
Sentii il suo petto dietro la mia schiena e due braccia che avvolgevano alla vita stringendomi a sé
Mi calmai un po'
-mi dispiace- disse baciandomi la spalla
-non è vero, in questo momento stai saltando di gioia vedermi cosi- dissi
Mi girò e mi guardò negli occhi
-non dirlo nemmeno per scherzo, io non sto godendo affatto, odio vederti cosi- mi accarezzò il viso
Abbassai lo sguardo
-Justin, non voglio continuare la nostra storia, non posso fidarmi di nessuno, non ce la faccio-
Mi alzò mettendo le sue dita sotto il mento per far si che lo guardassi negli occhi
-di me puoi fidarti, non farò i suoi stessi sbagli con te- si leccò le sue labbra - io voglio solo averti- disse avvicinandosi ancora di più
- perché mi vuoi? Perché non ti cerchi una modella?- chiesi confusa
-pensavo che stessi frequentando già con una modella- sorrise dolcemente
Mi scappò una risata
-smettila- diedi una pacca sul petto
-è cosi- mi baciò sulla punta del naso
-davvero pensi questo su di me?-
-sei bellissima, sei molto meglio delle altre modelle, lo sei per me-
Lo abbracciai
Mille farfalle sullo mio stomaco e il cuore che batteva all'impazzata
Sentivo che questo abbraccio era un misto di protezione e affetto
Era riuscito a cambiare il mio umore .
Ciò quello che aveva detto su di me era surreale, il mio idolo mi voleva ed io volevo lui, anche se avevo detto che non volevo continuare
-so che non è un buon momento per dirlo, ma voglio che tu sia la mia ragazza, non ti farò mancare niente, scarpe, maglie, tutto quello che vuoi tu lo avrai- disse
Alzai la testa per guardarlo.
-io non voglio queste cose Justin, voglio il tuo affetto, voglio un uomo che mi faccia sentire l'unica ai suoi occhi Justin, voglio il tuo amore - dissi
Ero paonazza, ero davvero imbarazzata ma riuscii a dirglielo
Mi guardò serio
-lo avrai-
-no, questo deve venirlo dal cuore, non puoi dirlo normalmente, se la nostra storia finisse mal-
Lui si avvicinò e poggiò le sue labbra sulle mie annullando le nostre distanze
Ricambiai il bacio mettendo le mie braccia intorno al suo collo
Le sue mani strinsero sui i miei fianchi
In questo momento avevo bisogno di lui.
Justin si staccò
- non dirlo, non finirà male okay? Ce la metterò tutta per renderti felice- disse
- sei molto dolce-
-e tu sei troppo negativa- scherzò
-ah si? Bene, niente baci per stasera- dissi
-cercherò di contenermi soltanto due minuti-
Ridacchiai e poco dopo ritornai seria
-grazie di tutto- feci un piccolo sorriso
-fai bene a ringraziarmi, non stuprarti è così difficile- disse
Scoppiai a ridere e diedi una spinta mentre lui rideva
#Justin
Aprii gli occhi e mi trovai abbracciato a Elena che dormiva come un cucciolo.
Ero arrabbiato con Roberto, quel coglione l'aveva ferita e mi dava sui nervi.
Fortuna che lei era forte, mi aspettavo che lei si arrabbiasse per quello che avevo detto a tavola
Una parte ero felice che stessimo insieme e una parte ero triste per lei.
È stata tradita due volte dallo stesso ragazzo e lei non meritava tutto questo, con me non succederà.
Stanotte lei voleva che dormissi con lei, le avevo accarezzato la sua schiena e le facevo delle coccole. Lei si era subito addormentata.
Sentivo qualcosa per lei, ne ero certo.
Amore probabilmente non lo era, era troppo presto.
Forse ero affezionato a lei? Sicuramente.
La mia missione era quello di non farla soffrire.
Tolsi piano il mio braccio facendo attenzione a non svegliarla.
Presi la mia maglia.
Stavo per metterla quando sentii che bussavano alla porta
Sentii la voce di sua madre.
Sgranai gli occhi e mi alzai nascondendo sotto il letto di Elena
I loro genitori non sapevano che stanotte ero qui.
La porta si aprì
La sentivo parlare ma non capivo niente, parlava in italiano.
Dopo un po' rispose anche la mia piccola con il tono assonnato
Vidi i piedi di Elena, e si alzò camminando verso il bagno
Dopo che finivano di parlare, la madre finalmente uscì e chiuse la porta mentre Elena entrò al bagno.
Uscii dal nascondiglio.
Penso che dovrò imparare questa lingua.
Andai verso la porta del bagno e aprii
Era in intimo
- l'ho sempre detto che hai un fisico di una modella- dissi a bocca aperta
Lei urlò girandosi e si coprì con le sue mani ma scarsi risultati
-Justin- restò a bocca aperta - che ci fai qui? Come hai fatto ad entrare?-
-in realtà sono sempre stato qui, ero nascosto sotto nel tuo letto- ridacchiai
Lei arrossì e prese un asciugamano per coprirsi.
- non bussi mai?-
-no- dissi
-è da maleducati entrare in quel modo va via- disse
-è da maleducati cacciare il suo ragazzo mentre guarda la sua ragazza in intimo-
Si avvicinò velocemente
-ciao Justin-
Cercò di chiudersi la porta ma non ci riuscì, misi il mio braccio dietro la sua schiena e la tirai verso di me
-non smetterò mai dirlo piccola, sei bellissima anche in intimo- morsi il mio labbro
Vidi le sue guance diventando un colorito rosa e sorrisi
-Justin devo prepararmi, oggi c'è scuola e non posso fare un altro ritardo- disse balbettando
-ti accompagno io- dissi sorridendo
Sgranò gli occhi
-non credo che sia una buona idea Justin- scosse la testa
-ti vergogni di me?- feci finta di essere offeso
-no, dimentichi che sei famoso, sai meglio di me cosa succederà- disse
-Appunto, dimentichi che ho i miei bodyguard- dissi - su, vai e preparati- la feci girare.
Vidi il suo sedere, cosi prima che lei girasse per chiudere la porta, feci il tempo darle una pacca sul sedere .
Si girò restando a bocca aperta
- Justin Drew Bieber- mi rimproverò
-non dovresti sculettare in quel modo- le feci l'occhiolino
-non si fa, sei in punizione- cercò di essere seria
Alzai un sopracciglio
-ah si?- mi leccai le labbra e mi avvicinai a lei spingendola al muro, baciai il suo collo per poi morderlo, aggiunsi la mia lingua e morderlo ancora
Sentii il suo sospiro sulla mia spalla mettendo la sua mano dietro al mio collo
Presi la sua coscia e lo portai nel mio fianco.
Feci tre succhiotti, misi le mie mani sul sedere stringendolo leggermente.
-Justin- la sentii
Baciai la sua mandibola, la sua guancia, fino ad arrivare le sue labbra.
Strinsi il suo sedere facendole capire di darmi l'altra coscia, lei saltò avvolgendo le sue gambe sui miei fianchi
Questa ragazza mi faceva impazzire, volevo farla mia proprio adesso.
Continuando a baciarla, andai verso nel suo letto e la appoggiai delicatamente.
Gemetti quando le nostre intimità si toccarono
Mi staccai e baciai il suo collo, poi il suo seno e la sua pancia
Il suo corpo era morbida, sentivo ancora l'odore del suo profumo di ieri sera.
-Justin- balbettò toccando le mie spalle
-ti voglio cosi tanto piccola- dissi avvicinandomi di nuovo faccia a faccia.
-anch'io- si morse il labbro - ma non possiamo, non adesso- disse alzandosi il busto
Mi accarezzò sulla guancia
Annuii rispettando la sua decisione
-ho capito piccola, quando sarai pronta- mi interruppe
- non è per quello, ho la scuola e si arrabbiano i miei genitori se ritardo di nuovo- disse timidamente
Era fottutamente carina.
Chiusi gli occhi poggiando la mia fronte sulla sua
Amavo la sua timidezza
-Dio, quanto ti amo piccola-
-che hai detto?-
Sgranai gli occhi e mi alzai del tutto
Che cazzo avevo detto?
Merda
#Elena
Avevo sentito bene? Mi amava?
Si alzò velocemente
- cazzo- lo sentii dire - mi dispiace, io- non riuscì a parlare e si passò la sua mano ai capelli tirandoli leggermente
Mi alzai e andai da lui
-dillo di nuovo, ti prego- dissi guardandolo
-ho sbagliato Elena, non so come è potuto succedere, mi è scappato- disse sfregando le sue mani sul suo viso
Ci rimasi malissimo.
Una lacrima scese sul mio viso e lui se ne accorse
-no Elena, non te la prendere per favore- disse dispiaciuto
Entrai subito al bagno e chiusi la porta
- Elena- bussò Justin - aprimi, ti prego-
Cominciai a piangere e singhiozzare
Volevo farlo con lui perché sentivo che in fondo in fondo mi amasse, facile parlare, ero innamorata di lui.
Non potevo sforzare una persona ad amarmi, solo che faceva malissimo.
Continuava a bussare
-Elena mi sto arrabbiando, apri questa fottuta porta-
-lasciami in pace- riuscii a parlare nonostante i miei singhiozzi
Era un'altra giornata dura, come al solito.
Le giornate dure non passavano mai.
Mi alzai, mi lavai il viso e cominciai a vestirmi.
Ero cosi stupida da pensare che lui mi amasse davvero? Ero solo una delle tante ne ero certa.
Per lui ero sicuramente un modo per dimenticarsi di Selena, ero una riserva.
Così vuoi giocare sporco Justin? Bene.
Mi truccai e misi anche un rossetto rosso acceso.
Mi cambiai e presi delle cose nel mio armadio.
Ringraziai a Dio che avevo un armadio nel mio bagno.
Era strano ad avere un armadio in bagno, ma l'idea era di Molly
Guardai bene i miei vestiti, c'era una camicia bianca e un jeans strappate solo sulle ginocchie, ma preferii dei pantaloncini.
Si vedeva che non erano i miei vestiti, se lo scoprisse Molly che avevo preso i suoi vestiti senza permesso mi avrebbe uccisa in questo minuto instante.
Volevo mettermi anche i suoi amabili tacchi, ma preferii le mie scarpe da ginnastica.
Legai i miei capelli
Presi un bel respiro
Dopo aver finito il mio nuovo stile, uscii
Era seduto sul mio letto, si era già vestito a quanto pare.
Si accorse di me e si alzò ma si bloccò guardandomi dalla testa ai piedi
- tu non esci cosi- disse guardandomi male
-non hai nessun diritto- dissi per poi prendere la mia cartella, misi i miei libri che mi servivano e finii
Mi girai e lo ritrovai davanti a me
- Elena- mi prese i fianchi guardandomi dispiaciuto
-sono di fretta- dissi fredda togliendo le sue mani
Presi la mia cartella e lo misi sulla spalla, uscii dalla stanza lasciandolo solo.
Mi ricordai che lui non poteva scendere, cosi andai in cucina.
-tesoro sei bellissima- mi guardò mia madre sorridente - non pensi che quei pantaloncini siano troppo corti?-
Sorrisi
-vado, sono in ritardo- le diedi un bacio sulla guancia ignorandola di quello che aveva detto
Uscii e lo vidi appoggiato sulla sua macchina che mi aspettava
- perché sei ancora qui?-
-devo accompagnarti a scuola, non posso lasciarti conciata in questo modo - dissi freddo
Ah, adesso faceva il duro?
-non disturbarti, le mie gambe e i miei piedi sono fatte per camminare- dissi
-sali- mi prese il braccio e mi fece salire nella sua macchina
-Justin - lo rimproverai
Chiuse lo sportello violentemente.
Adesso faceva il duro, incazzato, offeso e un gentiluomo ?
Che problemi aveva?
Salì anche lui e accese il motore
Per tutto il tragitto non parlammo, a parte che dovevo per forza dirgli le indicazioni
Digitando qualcosa sul gps, si fermò di fronte la scuola, non c'erano nessuno.
Era molto meglio per Justin ma non era meglio per me dato che ero in ritardo
-grazie per il passaggio- dissi
-a che ora esci?- chiese
-non esiste, andrò a casa a piedi- dissi
-allora aspetterò qui- disse spegnendo il motore e premette qualcosa dal suo sportello e sentii un click
Cercai di aprire il mio sportello ma era impossibile
- Justin apri- dissi
- dì la parola magica-
-Justin non sto giocando, sono in ritardo- dissi arrabbiata
-a che ora uscirai?- mi ignorò
-alle undici, contento?- sbuffai
- non è troppo presto?- solcò le sue sopracciglia
-non ci sono tre professori e adesso apri questa cazzo di porta- sbottai.
-giornata storta, hai le tue cose?-
Sentii un rumore dallo sportello
Aprii lo sportello scendendo e mi girai verso di lui
-sei stato tu a rovinarla- dissi
Lui restò pietrificato.
Chiusi lo sportello e cominciai ad andare verso la scuola
3 ore dopo
Cercavo di evitare Roberto ma lui mi veniva dietro e mi stava dando su i nervi
-smettila, non sento più niente Roberto, non lo vuoi capire?- urlai
Il corridoio era vuoto.
Mi guardò incredulo
- non ti credo- balbettò
-è un tuo problema, voi maschi siete solo dei bastardi- dissi
Lui restò basito
-sei cambiata- disse
-indovina chi è stato- mi rigirai e andai fuori
Ovviamente lui non c'entrava niente stavolta
Vidi una jeep nera.
Sbuffai
Scesi dalle scale e sentii una mano prendermi per un braccio
-Elena fammi spiegare-
-Roberto, non c'è nulla da spiegare, ormai ho preso la mia strada e dovresti farla anche tu- dissi fredda
Cominciai a camminare ma mi girò di nuovo tirandomi a sé e mi baciò
Quel bacio, non sentivo più niente, non era come quando baciavo Justin.
Lo spinsi e poi venne spinto da qualcun altro e cadde a terra, vidi che era Justin, era infuriato.
Guardava male Roberto.
Stava per salirgli di sopra ma lo bloccai
- lei è mia, mi hai sentito bastardo?-
Roberto guardò incredulo
-stai bene Roberto ?- chiesi preoccupata
Si alzò evitandomi
- che cosa hai detto?- si avvicinò a Justin - lei è mia- disse arrabbiato
-smettetela- mi misi in mezzo
-sicuro? -rise amaramente Justin - credimi, non più, lei sta con me adesso-
Lo sguardo di Roberto su di me mi feceva sentire a disagio e mi sentii in colpa
-è vero?-
Distolsi lo sguardo.
-hey quello è Justin Bieber- urlò una ragazza
-andiamo- disse Justin guardandosi attorno prendendo il mio braccio
Guardai Roberto che cercava delle spiegazioni.
Dopo un po' sentimmo gli scatti, erano i paparazzi.
Come avevano fatto a trovarlo?
Entrammo subito in macchina e mi coprii il viso
Justin partì
-si può sapere che ti è preso?- urlai
Non rispose, guidava e il suo viso era indifferente
-Justin- urlai di nuovo
Mi guardò un secondo e portò di nuovo sulla strada, strinse leggermente il volante, aveva le sue nocche bianche e fece una piccola risata sforzata
-e poi ti domandi perché non provo amore per te- sussurrò
Lo sentii perfettamente.
-sei uno stronzo, fermati voglio scendere- dissi
Si fermò e scesi chiudendo violentemente lo sportello e andai a piedi
Camminavo mentre lui camminava con la macchina accanto, sembrava uno stalker.
-sali-lo sentii
-vattene via- sbottai arrabbiata
Si mise più avanti e si fermò.
Lo vidi scendere ed io mi fermai andando in un'altra direzione.
Mi sentii prendermi per un braccio e mi fece girare
Mi guardò negli occhi e poi guardò le mie labbra.
-non arrabbiarti con me, mi ha dato fastidio quando quel bastardo ti ha baciato- disse
-perché non vai a prendere in giro a qualcun'altra?- alzai un sopracciglio
-vuoi sentirmi dire che sono geloso? Si cazzo, lo sono, sei solo mia e solo il pensiero che ti baci con un altro mi manda fuori di testa- urlò
-sei davvero convinto che io ci caschi?-
-sei stupida?-
-ah, mi insulti anche? -
Lui si sfregò il suo viso e sospirò per poi guardarmi
-mi dispiace, quante volte dovrò ripeterlo?- chiese
-pensavo che mi amassi, che quel ti amo venisse dal tuo cuore- piansi
Si addolcì
-non sai quanto mi dispiace- disse dispiaciuto
- sono innamorata di te Justin, non lo capisci?-
22 VOTI E CONTINUO
LA FOTO DELLA COPERTINA DI QUESTO CAPITOLO È L'USCITA DELLA SCUOLA DI ELENA
INSOMMA, IL SUO SGUARDO SEMBRAVA DALLA SERIE ARRABBIATO LOL
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