Regalo?
- dovrei cambiare i pantaloni- disse Justin entrando in camera
-perché? - chiesi
- me la sono fatta addosso-
Scoppiai a ridere e lo abbracciai
- tuo padre all'inizio mi ha chiesto per quale motivo volessi una stanza con te. Non avevo idea come comportarmi -
- si, ho visto tutta la scena- ridacchiai
- quindi, posso dirlo a tutti? - chiese - è ufficiale? - mi guardò mettendo le sue mani su i miei fianchi
- sei sicuro? Sei davvero sicuro di volerlo? - chiesi accarezzando la sua guancia
- più di ogni altra cosa- sospirò - voglio crescere questo bambino e amarlo-
- beh? Che cosa aspetti a dirlo? Prendi il cellulare e scrivi a tutti che stai per diventare padre- sorrisi
Sorrise e mi prese il viso dandomi un'infinità di baci
***
Giorno dopo
Nel giro di pochi minuti, la notizia fu sparsa su tutti i social e anche in televisione.
-beh, ormai è fatta, lo sanno tutti- morsi il labbro
- già- sorrise soddisfatto
Appoggiai la mia testa sul suo petto
- ma, ho paura di quell'uomo- alzai lo sguardo
- non preoccuparti, la prossima volta non ti lascerò più da sola- disse
Bussarono alla porta e Justin si alzò ad aprire
- hey, che ci fai qui?-
-ho saputo quello che vi è successo, sono venuta per vedere come sta la tua ragazza- sentii una voce femminile
Mi alzai dal letto e vidi Justin davanti alla porta
- è gentile da parte tua, entra- fece spazio
Sofia e le sue amichette snob
Volevano morire proprio oggi?
Si girò verso di me e venne ad abbracciarmi
Io stavo immobile e confusa
- mi spiace per quello che ti è successo cara- mi batté la schiena con la sua mano e in quel punto c'era la ferita
-attenta, cazzo- sbottai togliendola di dosso
Sentii un dolore allucinante
-ohw, mi spiace sono stata troppo invadente- disse
- no no- Justin venne verso di me e quella stupida - non è questo, ha una ferita alla schiena-
Non mi piaceva per niente
Prima veniva in casa mia e adesso all'hotel
- oh mio Dio, sul serio? Non lo sapevo scusami- disse continuando a guardare il mio uomo
Continuavo a guardarla malissimo
- Hina e Janeiro venite qui, non siate timide-
- ciao tesoro, vogliamo scusarci per il nostro primo incontro- disse Hina
-come ci avete trovato? - chiesi infastidita
-beh, il tuo ragazzo è famoso, devi sapere che le notizie girano. Dato che ho saputo che aspetti un bambino, ho pensato di farvi gli auguri di persona e sapere come stai- disse Sofia sorridendo - a proposito, come stai?-
- stavo bene prima-
Quel sorriso era falso
- grazie, apprezziamo molto che siete venute-
Parla per te Justin, pensai
-ohw, non ringraziateci- disse Janeiro
-mi dispiace dirvelo ma Justin ed io vogliamo riposarci, quindi - dissi spingendo le ragazze
- che dici? No, anzi stavamo giusto andando a pranzo. Volete venire? - chiese
Ma perché sei un cretino ritardato?
- magnifico, grazie- dissero in coro
- potete aspettarci al ristorante- disse Justin sorridendo
-certamente, a dopo-
Andarono via e Justin chiuse la porta
- ma ti è fuso il cervello per caso? - sbottai
Mi guardò confuso
- cosa c'è piccola? -
- cosa c'è piccola- lo imitai - questa ragazza è sempre tra i piedi e si è portata anche quelle -
- è venuta a vedere come stavi, cosa c'è di male?-
- non voglio mangiare con loro, vai tu. Tanto, è te che vogliono- dissi per poi andare al letto
Mi prese in braccio e rise
- no, mettimi giù- urlai
- calmati principessa, non essere gelosa-
- sei uno stupido, hanno qualcosa in mente Justin. Non mi fido di loro- dissi
- non capisco, perché odi queste ragazze? Hanno chiesto scusa per il loro comportamento e in più volevano sapere se stavi bene. Non credo che abbiano in mente qualcosa- ridacchiò
Ci pensai e in effetti non aveva tutti i torti
- okay, hai ragione, adesso mettimi giù-
Mi fece scendere
-voglio dire, lei ci ha rispettati- disse
Alzai gli occhi al cielo
- forse è vero quello che hai detto, ma non pensi che lo fa solamente quando ci sei tu? -
- non so, perché non provi a conoscerle? E vedremo come si comporteranno- disse
- no, mi chiedi l'impossibile- scossi la testa- non voglio fare un omicidio, non adesso-
- mangiamo qualcosa e nel frattempo le conosci-
Sbuffai
-Justin, non insistere- incrociai le braccia
***
Justin riuscì a convincermi. Perché non avevo la nausea prima? Era un ottima scusa per non rivedere le loro facce
Mezz'ora d'inferno
-Tu non ti sei fatto niente vero? - chiese Sofia - devi raccontarci cosa è successo, è stato terribile quando l'ho saputo da un telegiornale-
- beh, io non c'ero e al dire il vero quando sono rientrato non credevo ai miei occhi-
- che cosa? - chiesero tutte e tre le gatte morte
Dio mio, si vedevano da lontano che erano delle false e morte di cazzo.
Justin raccontò quello che ci era successo a casa e ogni volta chiedevano sempre di lui cosa faceva, non mi parlavano nemmeno.
Mi veniva la nausea e la colpa stavolta non era il bambino, ma di loro.
- tra nove mesi diventerai papà, che diamine ti passa per la testa? Intendo dire è ancora presto- mi guardò Hina in un modo strano
- mi piacciono i bambini e l'idea che ne ho uno mi rende felice- disse Justin per poi guardare il telefono
Le ragazze mi guardarono disgustate
- che c'è? Ho qualcosa nel naso? Sono per caso nuda per come mi state guardando? - mi arrabbiai
Sapevo che lo facevano per lui
Quando Justin aveva alzato la testa avevano cambiato subito lo sguardo
-Justin sono stanca, possiamo andare nella nostra stanza? - dissi guardando le sceme davanti
- ma se siete arrivati adesso, non potete lasciarci qui- disse Hina
- prima mangiamo e poi andiamo a dormire- disse Justin - hai bisogno di mangiare e lo sai-
- mi è venuta la nausea e non parlo del cibo- dissi guardandole male
Loro fecero la stessa cosa
- Justin, capisco che lei è incinta e ha i sbalzi d'umore ma non può trattarci così- disse Janeiro infastidita
- bella, parla con me- sbottai - lui non deve dire nulla, quello che penso lui è d'accordo con me. - mi alzai dalla sedia - mi piacerebbe moltissimo che tu non venissi mai più cara - guardai Sofia - Ovviamente parlo anche delle tue amiche- continuai
- Elena, che ti prende? Ci stanno guardando tutti- si alzò Justin
Alzai un sopracciglio
- o hai sbattuto la testa o sei stupido già di tuo. Loro sono venute per te, ma vedo che vuoi ancora parlare con loro- dissi per poi guardare Sofia - a mai più- uscii dalla sala con gli sguardi puntati su di me
Non avevo idea cosa mi stava succedendo ma mi sentivo molto meglio
Premetti il pulsante e aspettai che le porte dell'ascensore aprisse
-Elena- lo sentii da lontano
Si aprirono le porte ed entrai premendo immediatamente il pulsante. Stava per chiudere ma lui arrivò in tempo per entrarci
Mi prese il braccio
-si può sapere che cazzo ti è preso? - urlò
- uno, non urlare perché ci sento perfettamente. Due, togli la mano dal mio braccio- tolsi bruscamente dalla sua presa - tre, che ci fai qui? Le tue troiette ti stanno aspettando-
- capisco che loro ti hanno fatto qualcosa ma non capisco perché te la sei presa con Sofia- sbottò
- oh, mi dispiace tantissimo ho ferito i suoi sentimenti? Non volevo - mi portai la mano sul cuore - anzi, non mi dispiace affatto-
- che problemi hai? Mi hai fatto una figuraccia di merda davanti a Sofia e tutte le persone che c'erano presenti in quella sala- disse
- non me ne frega un bel niente, okay? Ti ho detto che non volevo venirci e tu insistevi. Anzi, ringraziami per il fatto che non ho preso un coltello per tagliare le loro teste -
Rimase in silenzio e il suo sguardo era fin troppo conosciuta, era disgustato, ed io lo ero altrettanto
- loro sono venute per fare qualcosa, dividerci.- continuai distogliendo lo sguardo e guardai a che piano eravamo.
Quarto piano
- ti sbagli, hai fatto tutto da sola- disse con un tono freddo
Si aprirono le porte e lo guardai confusa
Uscì e anch'io
Aprì la porta ed entrammo
-io? Mi dai una colpa ogni giorno, perché non capisci un cazzo quello che dico?-
- no- urlò a sua volta - non capisco il motivo perché sei tanto stronza con loro-
- le difendi? Bene- annuii
- ti ho detto di conoscerle e tu che cazzo fai? Fai tutto al contrario? Le aggredisci anche? Cazzo, sei solo una stronza di merda. Se avessi saputo da prima chi fossi realmente, non sarei qui- mise le mani sul suo viso
Le sue parole erano delle lame taglienti
-ah si?-
Il mio mento tremava e la vista sfocata dalle lacrime che trattenevo
-si- urlò di nuovo
Annuii e uscii dalla stanza
Mi sentivo malissimo
Difendeva quelle ragazze e non capiva che erano delle troie.
Mi dava fastidio.
Presi di nuovo l'ascensore e andai nel quinto piano dove c'erano la mia famiglia
***
- forse hai esagerato un po' troppo- parlò mia madre accarezzando la mia testa
Ero appoggiata sul suo petto
Le avevo raccontato tutto, ci avevo messo un'ora e mezza per riprendermi e raccontarle di quello che era successo prima
- forse, ma dovevi vederle mamma. Mi hanno dato fastidio, e peggio ancora Justin ha difeso le ragazze- singhiozzai
Mio padre e Andrea non c'erano per andare dalla polizia, c'erano solo mia madre e Giovanni.
- sono così delusa per quello che mi ha detto- continuai
- sono momenti di rabbia tesoro, non le pensa sul serio- disse
- non l'hai visto- scossi la testa
Bussarono alla porta
- vado a vedere chi è e torno- disse mia madre
Si alzò dal letto e mi abbracciò Giovanni
- odio vederti così sorellina- mi guardò
- non preoccuparti tesoro, mi passerà- forzai un sorriso
Entrò mia madre
- è Justin- disse
- digli che non ho voglia di vederlo-
- tesoro, perché non parlate un po'? Magari si è preoccupato e pentito- disse
- no, non lo voglio vedere, per favore mandalo via-
- va bene- disse per poi uscire dalla camera
- parlaci Elena, Justin è buono-
- ti prego Giovanni, non insistere anche tu. Voglio stare un po' lontana da lui-
- vuoi lasciarlo? - chiese
Lo ignorai sentendo la voce di Justin dal soggiorno
- voglio solo vederla, sapere se sta bene- lo sentii
-Justin, non vuole vederti e non preoccuparti, sta bene - disse mia madre - non posso farci nulla. Poi deve stare al riposo- continuò
- Elena, so che mi stai sentendo, vieni qui e parliamo-
Rimasi in silenzio e abbracciai ancora di più Giovanni
-Justin, deve stare al riposo. Ripassa più tardi e vedremo come si sente, ma per adesso lasciala stare-
Ci fu un silenzio e sentii la porta chiudere
Dopo un po' mia madre entrò in camera e si sdraiò accanto a noi
- gli ho detto di ripassare più tardi, va bene? -
Annuii
- grazie-
Mi diede un bacio sulla fronte
- che ne dite se mangiamo un po' di schifezze? So che voi donne amate mangiare di più e di tutto quando siete tristi- disse Giovanni
- ha ragione, e poi mio nipote sicuramente avrà fame- disse mia madre toccando la mia pancia - non è vero piccolino?-
- mamma, non può sentirti e parlare- alzò gli occhi al cielo
Ridacchiai
- ci sto- dissi
Due ore dopo
- la mia pancia è così piena- disse Giovanni
- anche la mia - ridacchiò mia madre toccando la pancia
- credo che il bambino si accontenterà per tutti i nove mesi di quanto ho mangiato- dissi ridendo
- mangiare il cibo di McDonald's è il massimo- disse mio fratello
- comunque non esagerare, non dovete assolutamente mangiare queste cose. L'abbiamo fatto soltanto per renderci tutti felici - disse mia madre
- sono contenta che siete con me, specialmente con il mio uomo preferito - diedi un bacio a Giovanni
-ohw, andiamo odio le smancerie. Vado a giocare con la play- disse andando via
-comunque anch'io donna - rispose dall'altra parte della stanza
Ridemmo
- non giocare troppo con la play, dobbiamo andare a cena con il segretario di papà- disse
- anche la sua famiglia? - chiesi
- si, vuoi unirti a noi?-
- certo, devo solo andare nella mia stanza e cambiarmi. Questo vestito non è adatto per una cena di lavoro-
- come vuoi tesoro- disse- che farai con Justin? -
- non lo so, forse verrà anche lui- risposi
- vuoi fare pace con lui?- sorrise
- no-
-tesoro, se Justin volesse quella ragazza, non credi che l'avrebbe fatto da un pezzo? -
- non è questo il punto, sono loro e anche il fatto che Justin difende persone come loro- dissi
- pensaci tesoro, è un bravo ragazzo e ci ha aiutato sia con la polizia e l'alloggio per dormire-disse
Sentimmo una porta chiudersi e le voci di Andrea e mio padre-
- non dire nulla a papà- sussurrai
Fece l'occhiolino come risposta
- hey, che fai qui? E Justin? - chiese mio padre dandomi un bacio sulla guancia
- si è addormentato e adesso vado a prepararmi per stasera- mi alzai dalla sedia e andai da Giovanni
Lo vidi che stava giocando e sussurrai all'orecchio che non dicesse nulla di quello che era accaduto per poi uscendo dalla camera
- wow, è la prima volta che vuoi venire con noi a cena- disse sorpreso mio padre
- c'è sempre la prima volta- dissi - a stasera-
Uscii e il mio sorriso sparì quando lo vidi uscire dall'ascensore
Incamminai verso l'ascensore e lo sorpassai
Premetti il pulsante e aspettai che aprisse le porte
Le porte si aprirono ed entrai e lui fece lo stesso
Rimanemmo in silenzio
Premetti il pulsante e aspettai
Dopo un po' scendemmo e andammo nella nostra stanza
Non diceva nulla, stava lì a fissarmi con le mani in tasca
Andai in camera e aprii la mia valigia e uscii i miei vestiti
- che stai facendo? - chiese
- non sono cose che ti riguardano- sbottai cercando un vestito carino
Avevo bisogno dei nuovi vestiti.
Mi girai e lui era di fronte a me
- cosa vuoi? - sbottai
-riguardo a quello che è successo oggi, mi dispiace non dovevo dire quelle cose. - mi accarezzò la guancia
- hai finito? Posso andare che sono di fretta? - tolsi la sua mano
- dove vai? - chiese
- vado a cena con i miei - presi i miei trucchi- a proposito ti hanno invitato perciò se vuoi venire sbrigati, altrimenti me ne vado da sola- mentii
- d'accordo, dammi il tempo di lavarmi e cambiarmi- disse tranquillamente
- bene, mi lavo io per prima - dissi
- oppure ci laviamo insieme-
- quale punto non hai capito? Voglio lavarmi da sola- dissi per poi entrare in bagno
Sinceramente ero un po' contenta quando l'avevo visto mentre usciva dall'ascensore, anche quando lui aveva chiesto a mia madre se stavo bene. Ma non cambiava il fatto che è stato cattivo nei miei confronti.
Non voleva credermi che loro erano venute per lui, non avevo prove concrete, ma dai loro atteggiamento, come parlavano e come stavano vicino a lui. Gelosia non lo era affatto, altrimenti sarei gelosa per i suoi fans
Il problema era Sofia e le sue amichette snob
Mi tolsi i miei vestiti e aprii l'acqua della vasca
Era gigantesca, volevo provarla e non vedevo l'ora di entrarci.
Dopo averla riempita a metà, decisi di entrarci senza togliermi gli indumenti, entrai non riuscendo a trattenermi di volerla provare
L'acqua scorreva ancora, non era del tutto riempita.
Mi piaceva quella sensazione
Rilassarsi dopo tutto quello che mi era successo a casa e con Justin, poi con il bambino.
- posso unirmi a te?-
Stavo di spalle, ma sentivo che lui era dietro di me e le sue mani appoggiate nei bordi della vasca
-ti ho già detto di no, non mi piacciono le persone che interrompono mentre mi rilasso- dissi
- infatti non è la mia intenzione. Voglio solo lavarmi, proprio come te- mi disse all'orecchio
- ti lavi dopo, adesso ci sono io- dissi
- sai, non ti lascio vincere-
Ed era vero
Sbuffai
- va bene ma rimarrai al tuo posto, non devi toccarmi o tanto meno parlarmi- dissi
Vidi subito una gamba e mi girai dall'altra parte
Dopo entrato si mise sopra di me e mi prese il viso
Notai che era ancora vestito
- non voglio continuare a litigare con te-
- sei vestito, non dirmi che sei entrato con le scarpe perché sul serio ti prendo a schiaffi - dissi cercando di vedere i suoi piedi
-non sono entrato con le scarpe- rispose
- bene, ma adesso togliti -
- no, non mi tolgo finché non avrò chiuso questa discussione in sospesa-
- in sospesa? Wow, vuoi dire altro? Vorresti ripetere che sono stata una stronza e se avessi saputo che fossi così non sarei la tua ragazza? Perfetto, ho capito forte e chiaro.-
- okay, quando ho detto quelle cose non dicevo sul serio. Dovrei essere io arrabbiato Elena, non avresti dovuto farlo. Mi sarebbe bastato se tu me lo dicessi in camera oppure prendermi e portarmi nel posto meno affollato-
- ma di cosa stai parlando? Justin, non ero arrabbiata con te, ero arrabbiata per quelle troie delle tue amiche. È successo dopo quando tu le difendevi -
- non c'era bisogno di comportarti in quel modo- disse
- no? Ancora difendi loro e non a me? -
- non difendo nessuno, sto solo dicendo di non ingelosirti per così poco. Per me sono soltanto amiche, solo quello. Sei importante per me e non voglio allontanarmi delle stupide cazzate-
- cazzate? Sono io che mi allontano da te? Questa è bella- forzai la mia risata - ti sei sentito? -
- si - si avvicinò ancor di più e per guardarmi negli occhi sfidandomi - allora dimostrami che quello che ho detto è una cazzata e che ci tieni la nostra storia-
- cosa dovrei fare secondo te in una vasca? - misi le mani sul suo petto per spostarlo ma non riuscivo a spostarlo
-usa la tua immaginazione- disse
- prendere la tua testa e metterla sott'acqua? -
Rise
- non mi aspettavo una risposta del genere ma non credo che avresti il coraggio-
Girai la testa per non guardarlo ma la riprese di nuovo
- comincia a chiedermi scusa e darmi un bacio- disse sorridendo
Gli risi in faccia
- per quale motivo? -
- per la figuraccia - rispose
- si, aspetta e spera. Quello che obbligatoriamente deve scusarsi sei tu-
- l'ho fatto e mi hai trattato male- mi spostò i capelli
- te lo sei meritato- dissi
- ah si?-
Mi fece il solletico e lo fermai
- è cosi che cerchi di rimediare i tuoi errori?-
- sta funzionando? -
Non risposi
Stava funzionando ed io dovevo assolutamente farmi rispettare.
- sta funzionando? Guarda che se non rispondi significa che è un si- disse
- no - risposi
- ohw, quindi non vorresti il regalo che ti ho fatto? -
Regalo?
Con una mano, Justin uscì qualcosa dalla tasca
-è bagnata ma non importa, voglio che tu lo apra- disse dandomi un oggetto strano
- che cos'è? -
- aprila e lo scoprirai- disse
Strappai la carta e aprii la custodia
Una collana piena di diamanti e dentro c'era scritto ti amo
Mi scappò un sorriso
- non lo voglio, sarebbe stato più bello meno diamanti -
Era bellissimo e sapeva che avrebbe vinto lui.
- abbassa la testa - prese la collana
Lo guardai e lui aspettava
Abbassai la testa e tolsi i miei capelli
Dopo averla messa al collo mi sentivo strana
- è la prima volta che mi regali una collana così- dissi
- beh, non sarà la prima e l'ultima- disse - ti sta benissimo-
- grazie- arrossii - ma di certo la rabbia non mi è passata del tutto-
- lo so, infatti l'ho fatto perché avevo voglia di regalarti una collana- disse
Annuii
- ti piace? - chiese
- è bellissimo, ti è costato una fortuna non è vero?- lo guardai
- nah-
Vidi la vasca riempita
- devo chiudere l'acqua- dissi
Si girò e chiuse l'acqua
- sono davvero dispiaciuto piccola- mi guardò negli occhi - so che ho sbagliato, ma ammettilo che anche tu hai sbagliato. Abbiamo sbagliato entrambi, non potremmo chiederci scusa l'un l'altro e andare avanti? -
- non lo so, penso a cosa ho fatto e continuo a pensare che non ho sbagliato. Loro vogliono dividerci, tu non l'hai capito e mi da rabbia-
- okay, hai prove? Te l'hanno detto loro?-
- no, ma capisco da come parlano, come ti guardano e come ti toccano- incrociai le braccia - e rompono le scatole-
- sai, ho un'idea ma non credo che ti piacerà- disse
- sentiamo-
- flirto un po' con Sofia e se è vero quello che hai detto, non la rivedrò mai più- disse - affare fatto? - porse la mano
- vuoi farlo davvero? Scherzi? Non esiste, quella se ti da un bacio la uccido- sbottai
- nessun bacio, starò attento. Tu potrai venire e spiarci -
- le tue idee fanno schifo- dissi
- hai qualcosa in mente meglio di questo? - chiese
Non risposi
- se non vuoi allora smettiamo di litigare -
- la smetterò solo se dalla tua bocca uscirà che non la rivedrai mai più quelle ragazze-
Sospirò
- va bene, non rivedrò mai più le ragazze- disse Justin - possiamo smetterla? - mi accarezzò la guancia
- okay -
- pace? - mi diede un bacio a stampo
Annuii
- finalmente -
***
Avevamo fatto pace, ma non riuscivo a mandar giù quelle parole.
- quanti siamo? - chiese abbracciandomi dietro
- la famiglia del segretario è allargata, quindi ha moltissimi figli e non li ho mai contati o chiesto-
- d'accordo- mi sorrise dolcemente
- c'è una cosa che devo dirti- rimasi a guardarlo seriamente - il segretario è lo zio del mio ex-
- okay, c'è anche lui?- serrò la sua mascella
- no, sei impazzito? Secondo te mio padre sarebbe tranquillo? -
- oh, bene- Annuì - sono d'accordo con tuo padre-
- si? - ridacchiai
Si girò a guardarmi e sorrise
- si, è più bello quando non c'è un coglione tra i piedi-
- vale anche le troiette- risposi
- sarebbe ancora meglio se fossimo noi due soli in questo mondo-
- andiamo - risi prendendo la sua mano e andammo sotto
Rimasi ancora stupita della collana
Guardai la bellezza della collana e sorrisi
Non avevo mai avuto una collana simile
- ho paura di portarla in giro- dissi
- la prossima volta ti comprerò due collane per noi-
- non riempirla di diamanti però- ridacchiai
- va bene principessa-
Entrammo nella sala e li vidi che stavano per sedersi
Da lontano vidi, l'altro tavolo, Sofia e quelle cozze
Ma ancora qui? Dio mio.
Justin si presentò e salutò la mia famiglia
In fine spostò la sedia e mi fece sedere
- oh, ma che gentiluomo- disse mia madre sorridente
SCIAO
25 VOTI E CONTINUO♥♥♥
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro