Puoi dire addio tuo figlio
Era fuori di sé quel ragazzo.
Era da Molly che sicuramente non capirà il motivo perché non glielo avessi detto proprio quel giorno che avevamo litigato.
Sarà difficile sopportare tutta questa tensione, specialmente con la gravidanza che mi sentivo sempre peggio
- pensa se Justin nascondesse una parte importante, come avresti reagito?- parlò Andrea
- lo so- annuii- è per questo motivo che non gliel'ho raccontato, perché so come è fatto- dissi - non posso crederci che mi ha lasciata da sola e mi ha detto che sono una bugiarda- dissi tristemente - in fondo, volevo solo stare bene con lui-
Mi abbracciò teneramente
- non preoccuparti, vedrai che si sistemerà questa faccenda molto presto. So bene che non ti lascerà-
-in realtà non ci ho pensato- lo guardai spaventata - e se volesse lasciarmi con la scusa che sono grassa?-
- ancora con questa storia che sei grassa? Elena, chiariamoci una cosa, tu non sei grassa, aspetti un bambino se l'hai dimenticato. Non ti lascerà, altrimenti l'avrebbe già fatto da moltissimo tempo, non credi?-
- l'ha detto il dottore, Andrea- alzai un sopracciglio- ha detto che non dovevo mangiare nulla di buono- sbuffai
Fece una risata
- nulla di buono? Si dice non devo mangiare schifezze -
- si, non posso mangiare schifezze e tanto altro. Solo verdura e quei cosi che frulla la mamma, bleah- feci una faccia disgustata
- sei davvero scema a volte, dai, ti aiuto - si alzò da terra e mi aiutò ad alzarmi
- anche se sei grassa, parlando della gravidanza ovviamente,, sei bellissima sorellina- mi accarezzò la guancia
Feci un sorriso
-logico, lo dici perché sono tua sorella-
Scosse la testa
- già, peccato che sei mia sorella. Avrei fatto dei salti mortali per te- Fece l'occhiolino
- sai, sentire questo da un fratello mi preoccupa- risi
- fai bene, sorellina-
- vattene via- urlai e lo spinsi ridendo
Rise
Amavo mio fratello, riusciva a mettermi di buon umore.
Ero felice che Andrea mi parlasse
- hey, è la mia donna, sparisci Homer-
Spuntò mio fratello Giovanni
Scoppiai a ridere per come l'aveva chiamato
- ma anche no - mi prese per un braccio - è mia, fratellino non puoi competere con me, sei troppo piccolo-
- ti ricordo che le ragazze amano quelli più piccoli-
Un altro punto per Giovanni
Mi girai verso Andrea
- ha ragione- dissi
- sta zitta -
- andiamo, resterò per sempre la vostra donna, adesso fate pace - ridacchiai - venite qui scemi-
Allargai oe braccia e mi saltarono sopra
- come farei senza di voi. Dio mio, mi sento fortunata ad avervi- dissi sorridendo
- sta usando le parole sdolcinate e tra poco ci comanderà come dei servi, via via- disse Andrea parlando con Giovanni
Scoppiai a ridere quando andarono via
In effetti chiedevo troppi favori usando quella tecnica, ma stavolta non volevo nessun favore.
Presi il telefono e nessun messaggio o chiamata da parte sua
Sbuffai e gli mandai un messaggio
"Ti sei calmato? Per favore smettila di ignorare le mie chiamate" mandai il messaggio
Aspettai che arrivasse un messaggio ma nulla
" sei davvero cattivo quando ti ci metti, stai facendo lo stronzo come l'ultima volta per caso? Perché se hai intenzione di farlo sappi che stavolta mi arrabbio sul serio" mandai quest'altro messaggio
Alzai gli occhi al cielo quando vidi che non rispondeva
- perché mandi messaggi quando sai benissimo che sono qui?- sentii una voce
Solcai le mie sopracciglia e mi girai
- perché non mi hai risposto? - mi alzai
- ti evito, evito i bugiardi-
- la smetti? Non sono una bugiarda, ho cercato di dimenticare tutto ma qualcuno parla sempre di Molly- dissi arrabbiata
- ed è stato un bene, me lo sentivo che mi nascondevi qualcosa. Sono andato da lei, sai cosa mi ha detto? Che una sera le dicesti di avere ancora un sentimento per il tuo ex quando sei partita-
Sgranai gli occhi e aprii la bocca
- cosa?- urlai - non è affatto vero, è una bugia -
Mi fissò
- ti assicuro che non è vero, Justin, te lo giuro-
Abbassò lo sguardo
- okay, ho mentito, volevo vedere la tua reazione- disse indifferente
- Vaffanculo- lo spinsi
Diventai rossa come un fuoco dalla rabbia e tra poco rischierò ad esplodere
- com'è?-
- che cosa?- lo guardai
- sapere che ho mentito- mise le braccia a conserte
Lo fissai e scossi la testa
- hai voluto sapere la verità ed io, se non sbaglio, te l'ho raccontato. Ti sei arrabbiato, mi hai urlato in faccia, hai litigato con il tuo migliore amico, hai lasciato la camera e sei andato da Molly, era quello che volevo evitare. Per favore lascia stare questa cazzata alle spalle -
- mi dispiace ma parto domani, non mi va starti accanto per adesso- disse tutto d'un tratto
Rimasi ferma
- sei serio? Mi stai lasciando per questo?-
- no, voglio solo stare lontano da tutto questo per un po' e poi non fa bene al bambino, lo stress- indicò la mia pancia
- mi spieghi cosa significa? Ti dico di lasciare stare e te ne esci così? -
- ho bisogno di pensare, okay? -
Non riuscii a parlare
Ci rimasi davvero male
Si girò ma subito presi il suo braccio e mi misi davanti per guardarlo negli occhi
Avevo la sensazione che voleva davvero finirla
- vuoi seriamente farlo? Vuoi abbandonarmi proprio adesso?- la mia voce e le mie mani tremavano
Sospirò
Il mio cuore batteva all'impazzata e decisi abbracciarlo
- non ti sto lasciando, sto solo dicendo che vorrei stare da solo-
- se è quello che vuoi, d'accordo ma lasciati abbracciare-
Continuai ad abbracciarlo ma lui non ricambiava
- okay, basta così- tolse le mie mani - vieni domani se vuoi salutarmi - disse per poi andarsene
Rimasi immobile e portai una mano sulla mia pancia sentendo un calcio
Sgranai gli occhi, lo stavo per chiamare ma ricordai che lui voleva stare solo.
***
Stanotte avevo dormito male, inoltre non sapevo nemmeno a che ora partisse
Avevo mandato i miei fratelli per scoprirlo
Ritornarono dopo circa mezz'ora
- cosa ha detto? - chiesi
- ha detto che partirà alle undici- disse Giovanni
- sai, non penso che sia ancora arrabbiato, ha chiesto di te-
- di me? Cosa ha detto? -
- ha chiesto se ti sei svegliata -disse Andrea
- sembrava triste- mio fratello Giovanni mi guardò - sei davvero sicura che non vi siete lasciati? -
Giovanni adorava Justin e aveva il terrore di perderlo e anch'io.
- è quello che mi ha detto, tesoro- risposi
Giovanni ritornò nella sua camera
- sul serio, devi fermarlo e ragionare un po', non ha voluto ascoltarci - disse
- come faccio se ha la testa dura peggio della mia?-
- fate sempre la pace e dopo questa cazzata è finita? Elena, non so come dirtelo, tu aspetti un bambino e hai bisogno di lui quanto lui ha bisogno di te, il bambino ha bisogno di voi. Smettetela di fare i bambini che per fino Giovanni sembra più adulto di voi-
Aveva ragione
Non poteva andare e venire quando voleva.
- cercherò di convincere quel cretino- presi la mia vestaglia e la indossai - anche se non fa una differenza dato che doveva partire domani ugualmente per il tour-
- fa un enorme differenza sorella, muovi il culo- disse
Misi le ciabatte, uscii e camminai un lungo corridoio e scesi dalle scale.
L'ascensore era già occupato ma non avevo tempo di aspettare
Se avessi uno specchio, ero certa che la mia pelle non aveva un colorito normale, sarò verde, bianca e rossa.
Verde, perché il mio stomaco lo sentii sottosopra
Bianca, per paura di crescere mio figlio da sola
Rossa, perché stavo fumando dalla rabbia
Arrivai e andai nella sua suite
Bussai alla porta e aspettai
Bussai ancora e lui non apriva
-Justin- bussai nuovamente ma niente
La chiave l'avevo dimenticato lì dentro
Vidi una cameriera
- scusi- la inseguii dato che stava camminando nell'altro corridoio
Quando riuscii a sentirmi mi venne incontro
- mi dica- mi sorrise gentilmente
- ho dimenticato la mia chiave nella mia suite e sono chiusa qui fuori, potrebbe aiutarmi ad aprirla per favore? - le dissi
-certo, qual é la sua stanza signorina?- chiese
-è proprio lì, venga- le feci vedere la suite
Entrò la sua chiave e la porta si aprì
Entrai e controllai le stanze
-scusi, ha visto il mio ragazzo uscire?-
-no, mi dispiace - disse
Le sue valigie erano ancora qui
- d'accordo, grazie mille-
- posso chiederle quanti mesi ha?- indicò la mia pancia
- quattro- risposi sorridendo
- è maschio o femmina?-
-ancora non si fa vedere- risi - non è ancora nato e vuole già la sua privacy-
Rise
- vado, ho tante cose da fare. Mi raccomando, non dimentichi la chiave prima di uscire- fece un sorriso e mi salutò
Rimasi sola e decisi di aspettarlo
***
Erano quasi le dieci e trentacinque e niente tracce
Sentii la porta aprirsi e mi catapultai nella porta d'ingresso
-Justin, dove cazzo sei stato?- lo guardai arrabbiata
- a te cosa importa? - chiuse la porta e andò nella stanza da letto
Rimasi incredula
Lo inseguii
-ti ho aspettato un'ora- mi calmai
- sono dispiaciuto- disse sarcastico
- Justin, smettila, non sono venuta qui per litigare-
Rimase a fissarmi in silenzio
- non puoi aspettare domani per partire? Vorrei stare un po' con te- dissi
- mi dispiace ma ho preso già l'impegno con Scooter-
- allora sprechamo questi minuti che ci è rimasto di stare insieme- mi avvicinai a lui
- perché non mi lasci in pace? Ho detto di venire alle undici per salutarmi, non ho detto di venire prima- sbottò
Smisi di camminare e la tristezza aumentava
- perché ti comporti cosi? Non ho ucciso nessuno- dissi
-hai ucciso me. Sei hai intenzione di mentirmi a vita, sappi che non continuerà questa storia- sbottò
- quindi è così. È una scusa per andartene? Vuoi abbandonarci? Fai con comodo- urlai - ed io che volevo stare un po' con te e parlare di ieri del nostro figlio che ha calciato e del nostro futuro. Vaffanculo-
Andai fuori e presi l'ascensore
Non c'era un motivo per andarsene, quella storia era vecchia.
Mi sentivo così male.
Le porte si aprirono e vidi un ragazzo con un carrello, immaginai che gli aveva portato del cibo a qualcuno.
- si sente bene signorina? -
-si, non si preoccupi- uscii dall'ascensore e camminando verso la suite della mia famiglia
-aspetti signorina, ha dimenticato questo- mi fermò
Era un elastico, si sarà tolto senza che me ne accorgessi
-grazie- feci un piccolo sorriso
-hey, tu sei Elena Gilbert, la fidanzata di Justin Bieber. È grandioso vederti, sono tuo suo fan-
Solcai le mie sopracciglia
-io non ho fatto nulla a parte fidanzarmi con - sospirai non continuando la frase
-io sono un tuo fan perché una volta ti ho visto in televisione, eri da Ellen, ti trovavo simpatica e dolce. Mi dispiace so che ti sto disturbando ma lasciami dire che sei davvero bella-
Mi scappò un sorriso
- sei molto gentile, come ti chiami?- chiesi
-Steven O'nice, piacere- porse la mano
- piacere è tutto mio, Steven. Ora devo andare, grazie per l'elastico- dissi per poi legarmi per bene i capelli
- ti dispiace farci una foto? - chiese
- magari un'altra volta, scusami, ho avuto una mattinata pesante- dissi
-ohw, certo. Non ti preoccupare, mi hai reso felice comunque parlando con te- disse
- sei un vero tesoro, magari più tardi ci vediamo sotto se ne hai voglia-
Sgranò gli occhi
- davvero? Sarebbe grandioso, a più tardi allora- fece un sorriso gigantesco
Lo salutai con un abbraccio
Era dolcissimo quel ragazzo.
Entrai e ricordai che Justin tra poco se ne andrà e forse per sempre.
Avrei voluto trascorrere un'ora con lui, ma il suo modo di parlarmi mi dava la testa
17:48
- tesoro non fare così- mi abbracciò mia madre
- sento che non fa per me, ma io lo amo mamma. Lo amo. Ha preferito andarsene che salutarmi. Ha preferito di litigare che dire addio. Ora come farò con il bambino? -
-ma sei sicura che vi siete lasciati? -
- mi ha lasciato mamma, è evidente che l'ha fatto. Di solito mi saluta anche quando è arrabbiato. Non ho fatto nulla a parte evitare le scenate di gelosia e litigare-
-tesoro, capisco la tua intenzione ma lui ormai fa parte di te e non deve esserci segreti tra voi- mi accarezzò il braccio
- smettila di difenderlo sempre- mi allontanai da lei - mi date la colpa di ogni cosa, anche quando respiro - dissi per poi andarmene
Andai al piano terra
Fortunatamente ero vestita, mi asciugai le lacrime in fretta
- Hey, ti ho incontrato finalmente- sentii una voce
Mi girai e sorrisi
- Steven-
- ricordi ancora il mio nome? Wow, è incredibile come sta andando bene la mia giornata- disse
- beato te- sussurrai
-come?-
-no, niente, uhm, suoni il piano? - indicai il piano laggiù
-si, vuoi sentirmi suonare? -
Annuii
-vieni-
Lo seguii e lui si mise seduto
-cosa vuoi ascoltare? -
-conosci Mercy di Brett Young?-
-è la mia canzone preferita- mi guardò sorpreso e mi sorrise dolcemente
-davvero? Allora suona- sorrisi
Quando iniziò a cantare, rimasi scioccata dalla sua voce
E cominciai a pensare a Justin
Stava andando tutto bene.
Per la milionesima volta, litigammo per loro.
Io volevo soltanto che dimenticasse tutto alle spalle.
Ma lui, lui decise di andarsene.
Justin non si fidava ancora di me, non dissi che avevo ragione volevo solo che la merda che si era creata finisse
Provai tristezza nel sentire di nuovo quella sensazione di abbandono
-tutto bene? -smise di suonare e cantare
-si, sto bene- forzai il mio sorriso - canti bene-
- non ho mai cantato di fronte a qualcuno- disse imbarazzato
-aw, perché? Canti così bene- dissi - io a malapena so canticchiare-
Rise
- ohw, devo andare purtroppo. Il mio capo mi sta guardando male- si alzò
Mi girai e vidi un signore con una camicia blu e i capelli bianchi
- mi dispiace, non volevo trattenerti - dissi
- non preoccuparti, lo frego quando lui non c'è- ridacchiò - si arrabbia perché non sono nella mia zona- fece le virgolette "zona" - grazie per avermi ascoltato-
- grazie a te che hai condiviso questo segreto-
Andò via e rimasi sola con il mio piccolo
- perché tuo padre va e viene? Te lo chiedo perché prima eri dentro di lui e forse potrei capire meglio di come cavolo è fatto-
-fatto in che senso?- sentii una voce
Mi girai annoiata
- vedi? Prima ti arrabbi, non mi rivolgi una parola, diventi acido, sopra mi hai trattata come una vera merda e adesso sei qui- dissi
- perché ti amo, non so se ti sei rincoglionita con la gravidanza ma se lo faccio è perché ci tengo, mi sembra logico-
- come mai ancora qui?- alzai un sopracciglio - non volevi andartene e magari trovare una ragazza non incinta? -
- che ti aspettavi? Ti aspettavi che fossi come il tuo ex?-
-Justin, se continui ancora questa storia ti butto dalla finestra. Non sai dire altro che parli del mio ex, ma parla d'altro-
- sono tuo marito e il padre di tuo figlio che cazzo ti aspettavi?-
Rimasi scioccata
- cosa?-
-cosa?- mi guardò confuso
- hai detto che - feci un piccolo sorriso - hai detto che sei mio marito-
Rimase a guardarmi
- mi dispiace, non sai quanto desidero dimostrarti quanto mi dispiaccia. Volevo stare bene con te-
- stare bene significa niente segreti, niente ex, niente bugie-
Annuii
-io ti amo follemente- si avvicinò
Il mio cuore saltò di gioia
-ma non possiamo continuare- continuò
-cosa? Perché? Hai detto che sei mio marito e ora? Perché? -
-so quello che ho detto, mi è scappato- serrò le mascelle
Le parole restarono incastrate alla gola.
- ma non per questo significa che non ci sentiremo più. Voglio solo terminare il tour e poi pensare a noi, ti sto chiedendo una pausa-
Misi le mie mani sulle mie braccia sentendo un gelo assurdo, non era il vento, ma la sua fredda decisione.
- posso venire a trovarti? - balbettai
-non ti offendere, altrimenti non sarebbe una pausa-
-quindi non vuoi sapere come sta tuo figlio? -
-verrò io solamente quando nascerà, poi ritornerò in tour-
Rimasi scioccata
- posso dirti una cosa?-
- insultami se vuoi, non cambierò idea- disse calmo
Annuii e forzai un sorriso
Me ne pentirò amaramente.
Le mie lacrime cominciarono ad uscire
- se vuoi andartene okay, visto che ci stai abbandonando puoi dire addio tuo figlio- dissi arrabbiata
Me ne andai lasciandolo lì
Non riuscivo a credere di averlo detto
Sentii una mano prendermi un braccio
- non ti azzardare a farlo, perché te ne pentirai. Non provare a togliermi mio figlio, è chiaro?- disse arrabbiato
-a te interessa solo la nascita, vuoi solo vederlo com'è e poi te ne vai lasciandolo tra le mie braccia? Non vuoi assistere in sala parto? Non rimarrai con lui una settimana? Non vuoi sapere nemmeno che tra due settimane scoprirò il sesso del bambino? Cazzo, troppo facile per te-
-non ho detto questo, ho solo detto che devo finire il tour per forza- sbottò - sono deluso dal tuo modo di pensare e togliermi mio figlio, avresti davvero il coraggio di farlo?-
Effettivamente aveva ragione, stavo esagerando.
Mio figlio aveva bisogno di suo padre
Abbassai lo sguardo
-okay, perdonami ho perso la testa-
Lasciò il mio braccio
-forse non mi sono spiegato bene, certo che voglio sapere il sesso del nostro bambino, ovviamente ci sarò quando nascerà, ma più di tanto non starò a causa del mio lavoro-
Forzai la risata
-come puoi assistere la nascita del bambino se sei in tour?-
- perché so che tra sette mesi sarò in Germania, avvertimi prima e prenderò subito il jet - disse
-e se non ci riuscissi? Se la sua nascita è proprio in quel momento in cui sei al concerto? -
Rimase in silenzio per pochi secondi
-l'importante è esserci, no?-
Sospirai, guardai il mio pancione e annuii
- promettimi che mi aspetterai-
-certo che ti aspetterà- dissi
- no, non dicevo il bambino- mise una mano sulla mia guancia
Alzai lo sguardo
-mi aspetterai?- mi guardò negli occhi
-sempre-
Mi abbracciò e ricambiai senza pensarci due volte
-scusami per prima, non avrei dovuto dirlo-
- lo so, tranquilla- mi sussurrò
***
6 mesi dopo
Justin ed io ci sentivamo tre volte alla settimana, facevamo progressi.
Il bambino non voleva farsi vedere ed io ero stanca andare a farmi l'ecografia e andarmene a casa senza sapere il sesso.
Certo, la salute prima di tutto ma non riuscivo a smettere di pensarlo
Justin comunque non ci abbandonò, ci comprò una casa bellissima e in più pagava lui le visite
-sto per scoppiare ragazzi-
-anch'io- dissero in coro i miei fratelli
-era buonissimo mamma, complimenti ti sei superata- disse mio padre baciando la guancia di mia nonna
- ha ragione papà- dissi alla nonna
-grazie amori miei- rispose sorridendo
Sentii il telefono squillare ed era lui
-scusate, devo proprio rispondere- dissi e mi alzai correndo verso il giardino
Risposi
-hey-
-hey, come stai?- sentii la sua voce stanca
-bene, tu?- mi sedetti sullo scalino
-stanco, non riesco nemmeno a muovere un braccio-
- hai appena finito?-
-si- sentii uno sbadiglio - come va il bambino? -
-sta bene ma ancora non vuole farsi vedere- sbuffai
Sentii una piccola risata
- forse si vergogna -
- oppure c'è qualcosa che non va- dissi
-in che senso? Cosa c'è? - lo sentii preoccupato
- dice che sta bene ma ho paura, è troppo strano che non si fa vedere- dissi
-non ti preoccupare, è solo ansia, non pensarci-
-quando torni?- chiesi
- Elena, sono stanco, ci sentiamo più tardi-
Abbassai lo sguardo e morsi il labbro
-mi manchi- feci un bel respiro
-anche tu- ci fu il silenzio
-non sai quanto desidero di abbracciarti- dissi
-per favore, smettila di piangere-
-non sto piangendo- mentii
- piangi da quando sono partito Elena, perché piangi? -
-perché non sento più un ti amo da parte tua, non mi chiami più piccola. Sei sempre nella mia testa, faccio qualsiasi cosa pur di smettere di pensarti ma ogni cosa che faccio compari sempre. Lo so, sei stanco di sentirmi piangere ma cosa posso farci? Mi manchi come l'aria, Justin. Mi manca sentirti dire ti amo o piccola o qualsiasi altro nomignolo che mi davi. È difficile non piangere quando ripenso a noi due prima ad oggi-
Ci fu un silenzio
-non mi ami più come prima e me lo merito, d'accordo. Ma cerco disperatamente il tuo amore, mi sento così stupida dirtelo ma è quello che ho tanto bisogno-
- piccola, ne abbiamo già parlato una settimana fa, non ci siamo lasciati. È una pausa temporanea a causa del tour, ci stiamo ancora sentendo - lo interruppi
-mi ami ancora? -
Non rispose
Annuii
-okay, ci sentiamo domani- dissi
- va bene, ti amo piccola-
-no, non è vero, ma grazie per averci provato- dissi
Non ero arrabbiata, ero solo triste
-Elena, sono stanco, certo che ti amo-
Non risposi
-ascoltami, domani ti mando il mio jet per raggiungermi, d'accordo? -
Dovrei essere felice, ma non sembrava convincente
Ma domani avevo un impegno con la nonna
- non posso, domani incontrerò il compagno di mia nonna e lei vorrebbe tanto che lo conoscessi- dissi
- quando vuoi venire, mi chiami. Adesso devo proprio andare, l'auto mi aspetta e anche il letto-
- okay, buonanotte-
- Elena- mi chiamò
- dimmi-
- ti amo veramente tanto, non sai quanto-
Sembrava sincero
Feci un piccolo sorriso
- mi ami stronza?-
- si, ti amo immensamente-
- lo sai, tu e il bambino siete tutto per me- disse -buonanotte amore mio-
Cominciai a sentirmi meglio dopo la sua speciale buona notte
-notte amore mio - dissi finalmente con un sorriso sulle labbra
SALVEEEH
COME ANDIAMO?
VOLETE UCCIDERMI, LO SO.
MA VI ASSICURO CHE NON STO PER NIENTE PASSANDO UN BEL PERIODO
CERCHERÒ DI NON SPARIRE TROPPE VOLTE
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