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Paura di loro

-va bene va bene- rise Ellen -oggi qualcuno è venuto a farci visita, non è vero Justin?- mi sorrise
-si e sono felice - sorrisi
-bene, diamo un bel applauso ad Elena-
Ci alzammo io e Ellen
Le porte si aprirono e la vidi lì ferma pietrificata
Non si muoveva nemmeno un muscolo e glielo si leggeva in faccia che era terrorizzata
Oh oh.
Andai verso di lei.
-hey- sorrisi - non preoccuparti- sussurrai e porsi la mia mano
Mi guardò spaventata ma prese la mia mano
Aveva un vestito rosso e stava fottutamente bene.

Cosa mi fai piccola. Pensai

Salutò Ellen e si sedette insieme a me
Il pubblico applaudivano
Strinse la mia mano.
-hey Elena- parlò Ellen - come va?- chiese gentilmente
-agitata- ridacchiò nervosamente
Il pubblico ridevano.

Risi anch'io

-non esserlo, non preoccuparti non ti mangeremo - scherzò Ellen
La guardai ed era piuttosto nervosa.
Avvolsi il mio braccio intorno alla sua vita e le accarezzai il fianco per darle il conforto.
- è la prima volta che mi sento cosi, scusate- parlò

-oh non scusarti, è normale- rispose Ellen
Diedi un bacio sulla sua guancia
E dal pubblico sentii "aw"
-come vi siete conosciuti?- chiese
Aspettai lei che rispondesse
Io e lei ci guardammo come per dire "cosa rispondo?"
Elena sembrò che mi leggesse il pensiero .
-ci siamo conosciuti in un club- rispose
-oh, davvero?-
-si- risposi
-mi ha detto che sei una sua fan, da quanto tempo tesoro?- chiese
-sei anni-
Urlarono
Sorrisi.
-scusa se ti chiedo questa domanda ma cosa ti sei fatta al ginocchio?- chiese
Guardai il suo ginocchio.
C'erano ancora dei segni dell'incidente
-sono stata investita da una macchina-
Sentimmo un "oddio"
-adesso stai bene?- chiese preoccupata
-si sto bene, grazie per averlo chiesto- sorrise
-e voi stavate ancora insieme?- chiese
-si- rispondemmo
-deve essere stato difficile per la tua famiglia e per te Justin-
-sono stati sette mesi d'inferno per me, quando lei era in coma e io non ero con lei mi faceva molto male e sono felice che lei sta bene ed è qui, è venuta nel giorno del mio compleanno sana e salva, è stato il regalo più bello della mia vita- dissi guardandola
Elena mi guardò e mi abbracciò

Un altro applauso dal pubblico

-siete cosi adorabili ragazzi- disse Ellen

Ci staccammo.
Non piangere Justin, non piangere. Pensai.
-oddio si sono commossi- urlò Ellen
Vidi anche Elena gli occhi lucidi
Urlavano e applaudivano
-sentite? Il pubblico vi adora-
Con questo aumentarono gli applausi
Guardammo il pubblico
-portate dei fazzoletti, tra poco sarò anch'io in lacrime - continuò Ellen
Ridemmo tutti

Dopo un paio di domande era l'ora di giocare.

-il gioco si chiama canestro, vedete questa cosa arancione e rotonda? Si chiama palla da calcio- disse Ellen
Scoppiammo a ridere
-sicura che non hai battuto la testa Ellen?- risi
-Justin so cos'é un pallone da calcio, è questo coso qui che ho in mano- agitò la palla da basket
- è pallone da calcio. Si gioca con i piedi e il colore è diverso- dissi cercando di smettere di redere ma era impossibile

-ho capito che sei un ragazzo sportivo Justin ma stavolta hai perso- sorrise
Solcai le mie sopracciglia
Due uomini portarono una vaschetta piena d'acqua
-guarda qui ragazzino- scherzò Ellen
Buttò il pallone dentro l'acqua e il pallone cambiò colore
Restammo tutti a bocca aperta
-ma come hai fatto?- mi alzai dal divano
Uscì il pallone che diventò bianca
Era vero, era un pallone da calcio
-non posso dirlo- ridacchiò Ellen
-per favore portatemi qualcosa per asciugarla?- continuò
Due uomini che c'erano prima, portarono un'asciugamano e portarono via la vasca
-hai barato- dissi
-non è vero- disse ridendo
-si che è vero, hai barato- ridacchiai
-iniziamo?-
Portarono la rete e palloni da calcio
-questo non è canestro ma bensì calcio cara Ellen- dissi
Il pubblico ridevano e anche Elena
-infatti si chiama schiaccia canestro- ridacchiò
-no, quella è la porta-
-sicuro?-
-adesso non dirmi che la porta diventa canestro con le tue strane magie- dissi
Risero.
-purtroppo ho esaurito le mie forze -

Giocammo a rigore
4-1 per me
Misi in porta
-l'ultima sfida amico- fece una strana voce
-sono pronto- ridacchiai
Tirò la palla ma la palla andò nei cespugli dietro
Sentimmo "ahia"
-scusa- urlò Ellen
Cascai a terra dalle risate
-mi sa che ho perso ragazzi- continuò
-sei una frana a calcio-
Ero a terra letteralmente
-hey, sono una donna sportiva - si offese
Mi alzai da terra e andai abbracciarla ridendo

Vidi Elena che rideva.

10 minuti dopo

Entrammo in macchina
-è divertente- rise Elena
-visto?- sorrisi
-sono stata benissimo - mi abbracciò
Avvolsi il mio braccio alle sue spalle e poggiò la sua testa sul mio petto
-te l'ho detto che è una donna forte e anche strana- dissi ridendo
-già-
-dì un po' signorina, hai mentito di nuovo-
Mi guardò confusa
-di cosa?- chiese
-hai promesso che non saresti uscita e sei uscita di nuovo, senza il mio permesso- risi
-hey sono venuta da te e ho chiamato Mikey di prendermi- disse difendendosi
-okay- ridacchiai

-stasera dovremmo partire di nuovo?- chiese
-si, ho una tappa in Brasile-
- vorrei visitare le città ogni tanto insieme a te- disse
-si?- sorrisi alzando un sopracciglio
-si- rispose
-vedremo se Justin esaudirà il desiderio della sua principessa-

Scoppiò a ridere

Brasile
07:21

#Elena

-piccola svegliati, siamo arrivati-
Aprii gli occhi e vidi Justin sorridermi
-il jet è un tantino scomodo- mi alzai
-buongiorno- mi diede un bacio sulla testa
-buongiorno- dissi
-vieni, andiamo in macchina- rise -cosi potrai dormire un altro po' - mi porse la mano
Presi la sua mano e scendemmo dal jet
-non ridere di me- sbuffai
Mi guardò
-non sto ridendo di te-
-invece si- entrai in macchina
Entrò ridendo
-vedi?- indicai il suo sorriso
Appoggiai la mia testa sul suo petto
-sei adorabile non posso farci niente piccola- mi baciò sulla testa
-ridi perché sono adorabile? Davvero? Hai dei seri problemi piccolo- dissi

Sbuffai e guardai dal finestrino dove c'era Justin
-adesso non ho più sonno per colpa tua-
-scusa, meglio per me no?- sorrise
-oggi vedo che sei di buon umore- feci un piccolo sorriso
-sono contento, non posso esserlo?- mi guardò
-contento di cosa?- chiesi curiosa
-di ieri, hai trovato il coraggio di venire e sono fiero di te -
Il mio sorriso diventò gigantesco
-sei cosi dolce- avvolsi le mie braccia intorno al suo collo abbracciandolo
-okay ma cosi soffoco piccola-
Non mi accorsi che lo stavo stringendo forte
-scusa -mi staccai
Prese i miei fianchi facendomi sedere sopra di lui
-mi coccoli?- usai il tono come una bambina
Mise un braccio dietro la mia schiena facendomi appoggiare la testa sul suo petto
Mi accarezzò la schiena e con l'altra mano era intrecciata con la mia
-sei leggera piccola- disse muovendo le sue gambe facendo sù e giù
-smettila- risi nascondendo il mio viso nel suo collo
Inalai il suo profumo che aveva quello di ieri

-Justin- lo chiamai
-mmh- mi baciò la spalla
-andremo in un hotel?- chiesi
-si - rispose
Mi staccai dal suo collo guardandolo
-che c'è?- mi guardò confuso
-niente-
-quel niente significa che c'è qualcosa che non va- disse
-adesso sanno chi sono- dissi
-e allora?- mi guardò ancora più confuso
-ho avuto paura quando siamo usciti in quel hotel- feci dei cerchi immaginari sulla mia maglietta
-è normale, ma non succederà niente- mi sorrise
Scossi la testa
-ho paura che potrebbero farmi qualcosa- lo guardai
-non capisco Elena, spiegati-
Justin alzò di colpo le sue sopracciglia come se si fosse ricordato di qualcosa
-ti riferisci quando ti hanno chiamata in quel modo quando siamo entrati all'hotel?- annuii distogliendo lo sguardo
-hai paura che oltre che ti insultano ti picchiano? - mi guardò incredulo
Non risposi
-Elena non succederà mai- continuò
Sembrava più sconvolto
-che ne sai?-
-le mie beliebers non ti faranno del male, non devi avere paura di loro-
Sospirai

-scusa- abbassai lo sguardo
-ieri ti hanno accolta e non è successo niente- disse abbracciandomi
In effetti aveva ragione

Arrivammo all'hotel e fuori c'erano solo sette persone
Sospirai di sollievo vedendo che non erano tantissime
Justin mi guardò dandomi conforto.
Le ragazze si avvicinarono ma non troppo
Scese Justin per primo e andò dalle ragazze per farsi una foto

Scesi anch'io e andai dentro aspettandolo

Mi sporsi un po' in avanti ma non troppo e guardai Justin chiacchierare con loro.
Sembravano amici di come parlavano.
Amavo questo rapporto.
Justin si girò e mi vide.
Feci un sorriso e lui ricambiò
Le ragazze mi guardarono ed io entrai in panico e andai a sedermi su quelle poltrone.

Quanto ero stupida?

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