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Non dovevi dire quella cosa a Roberto?


-Sicilia, non avrei mai creduto dirlo, mi sei mancata- dissi
Risero tutti
C'erano paparazzi e i fans in lontananza .
Justin salutò con la mano e i fans urlavano come un loro saluto
-andiamo- urlò Ryan
Salimmo in macchina
I miei avevano, fortunatamente, un'altra casa per cui loro potevano dormire in questi tre giorni.
-Sicilia è piena di montagne- restò a bocca aperta Ryan
Ridemmo

Ma Justin era nervoso o era una mia impressione ?
-Justin?- ridacchiai
-i tuoi capiscono la nostra lingua?- chiese velocemente
-si, Justin conosci Obama e non ti rende nervoso, se vai a casa dai miei si?- ridacchiai
-non sono nervoso, voglio essere certo che - lo interruppi
-ti amano stai tranquillo- dissi
-davvero?- chiese
-certo- sorrisi

-siamo arrivati- urlò Molly sorridente
-come si chiamano i tuoi?- parlò velocemente Justin
-Laura e Mario- scesi
-Dio-lo sentii
Risi di quanto era dolce.
Vidi mia madre sorridente che urlava dalla felicità
-mamma-urlai e andai ad abbracciarla
-tesoro, mio dio sei cambiata, ma cosa hai fatto lì a Los Angeles?-
-oh, mi vedo sempre la stessa mamma- ridacchiai

-my baby- urlò mio padre.
-my daddy- urlai
-mi sei mancata- mi abbracciò

-oh mio dio, Justin Bieber in casa mia- urlò mia madre
Mi girai e vidi mia madre e Justin che si abbracciavano o meglio, mi madre abbracciava Justin
Arrossii dalla vergogna .
Okay, lei stava peggio di me
-mamma- la rimproverai sussurrando
-Oddio avete fame? Avete freddo, tu Justin hai fame? Ti serve una coperta? Hai sete?-
Sgranai gli occhi
-sto bene, grazie mille signora- rise Justin

Che figura di merda.
-smettila-
-oh tesoro che stupida, l'ho dimenticato. Stasera avremo un ospite- sorrise mia madre
-ho capito, stai parlando di Justin- ridacchiai
Scosse la testa
-beh, lui è un ospite speciale- indicò Justin - ma questo ospite rimarrai a bocca aperta- disse

-andiamo a mangiare, scommetto che avete fame- cambiò discorso mio padre

#Roberto

Bene, lavato e pronto.
Erano le 19:59
Ero in ritardo
-dimmi, come sto?- chiesi a Mary mentre aggiustavo la cravatta
-sai, la cravatta è fuori moda - rispose
- tolgo?-
-ovvio- rispose

-devi per forza andare da quella cretina?- continuò
-smettila e aiutami che si è impigliato- dissi cercando di togliere la cravatta
Si alzò dal letto e riuscì a toglierla

-perché perdi tempo con lei?- sbottò
-perché la amo- dissi
-bel modo di amarla, sei andato a letto con la sottoscritta- rise
-stai zitta, lei mi ha dato una seconda possibilità ed io- sospirai - l'ho tradita di nuovo- chiusi gli occhi maledicendo ieri notte.
L'avevo fatta grossa, non dovevo andare in quella discoteca, non dovevo.
Ora Mary era qui senza un motivo.
-perché non vai via? Sto uscendo come vedi- sbottai
-perché Roberto? Perché lei?- chiese
-la vuoi smettere?- urlai
Stese zitta guardandomi allibita dal mio comportamento, chiuse le sue palpebre più volte e poco dopo fece un sorriso
-ci vediamo piccolo- disse per poi uscire

Alzai gli occhi al cielo
-troia- dissi

Aspettai un minuto e poi uscii

-chi era quella ragazza?- mi fermai

Sentii una voce familiare
-mamma, non è nessuno- dissi girandomi verso mia madre
-e come mai il nessuno era in casa nostra?- alzò un sopracciglio
-è un'amica mamma, devo andare- dissi arrabbiato
-Roberto spero per te che non farai soffrire Elena-
Sgranai gli occhi
-mamma, è una minaccia ?- chiesi incredulo
-puoi dirlo forte, adesso vai- disse con il tono severo
-no, adesso tu mi rinfacci quel giorno? -
-sono giusta, non rinfaccio niente e non parlarmi in quel modo che sono tua madre-
-appunto, dovresti stare sempre la parte di tuo figlio anche quando sbaglia- dissi
Restò sorpresa
- tornerò a mezzanotte- uscii da quella casa

Amavo Elena, non meritava uno come me, lei mi aveva dato una possibilità ed io l'avevo sprecata anche se lei non sapeva niente, ma era come se lei sapesse tutto.

Speravo che una volta lo avessi detto, non mi lasciasse, non volevo.
Arrivai la casa di Elena e la tensione saliva e sentii che stavo sudando freddo.

#Elena

Io e Justin ci guardammo arrabbiati
Era arrabbiato con me per Roberto.
Mia madre ci ordinò di apparecchiare la tavola ma ovviamente Justin stava lì, seduto sulla sedia a guardarmi senza fare niente
Non era di certo mia la colpa

#Flashback
Entrammo nella mia stanza e Justin rideva per il grande poster attaccato al muro che avevo sopra il letto
-non ridere, anzi, dovresti sentirti onorato- ridacchiai

Mi prese per i fianchi sorridendomi, con un gesto i nostri fianchi si toccarono e lui sospirò
-sono felice che tu sei qui- sorrisi
-anch'io- guardò il poster per poi guardare me - sono onorato che sto frequentando una mia fan- mi fece l'occhiolino e si morse il labbro
- preferirei che tu mi chiamassi belieber, una fan è molto diverso- dissi

-oh, hai ragione- sorrise
-bene- ridacchiai
-non vedo l'ora di renderlo ufficiale piccola- poggiò la sua fronte sulla mia
-come siamo di fretta oggi- feci un piccolo sorriso -Roberto è un bravo ragazzo, non voglio farlo soffrire-

-beh, guarda il lato positivo, una volta che staremo insieme e andremo a vivere a Los Angeles dimenticherai anche il suo nome- disse
-non si scorda il primo amore e tu lo sai- dissi
-che vuoi dire? Non capisco, stai dicendo che non vuoi lasciarlo?- chiese confuso
-non ho detto questo Justin, sto dicendo che odio far soffrire le persone che amo-

Chiusi la bocca maledicendo quelle parole
Lui lasciò i miei fianchi e solcò le sue sopracciglia.
-voglio sapere se lo lascerai Elena, io sono venuto qui per te, ho rimandato l'appuntamento con i miei ballerini per te- sbottò arrabbiato
- non è facile- dissi
-non è facile- mi imitò - come hai detto prima? Lo ami ancora? Dopo quello che ti ha fatto passare?-
Restai a bocca aperta
-senti chi parla, con Selena no? -

-cosa c'entra Selena adesso?- batté più volte le sue palpebre
-c'entra, avevi detto che vi amate poche ore fa e non puoi dire di no- dissi
-io l'ho rifiutata per stare insieme a te- disse
-e io sto lasciando Roberto per te- dissi - non è facile, non devi arrabbiarti con me, io sto solo dicendo che è la prima volta che lascio un ragazzo- dissi
Stava per ribattere
Bussarono alla porta e calò un silenzio
-avanti- dissi
La porta si aprì
-Elena scendi, aiutami ad apparecchiare la tavola - disse
Ovviamente lo aveva detto in inglese, sapeva che Justin si sarebbe infastidito se parlassero in una lingua che lui non sapesse parlare

-mamma, dammi un secondo- dissi
-no signorina, l'ospite arriverà tra pochi minuti- disse
-ma chi sarebbe questo ospite? - chiesi
-sta arrivando Roberto, possibile che non l'hai capito? Sbrigati- disse per poi andarsene

Restai scioccata.
Sentivo lo sguardo di Justin su di me.
Mi girai ed era cosi, mi guardava malissimo.
-sbrigati Elena, non vorrai farlo aspettare il tuo ragazzo- disse sarcastico per poi camminare verso la porta
- Justin- lo chiamai
-cosa vuoi?- sbottò
-giuro che non lo sapevo- dissi
-si certo- disse per poi uscire

#Fineflashback

-Elena che apparecchia la tavola, dov'è la macchina fotografica- disse mio fratello Andrea
Alzai il dito medio
Lui andò via ridendo
-finito- dissi mettendo l'ultimo piatto
-non del tutto-
Sentii la voce di Justin
Alzai lo sguardo su di lui e poi guardai la tavola
Mi accorsi che mancava il suo piatto

-oh, scusa- dissi per poi prendere il piatto, un bicchiere e due posate
Ritornai e lo vidi ancora lì seduto che guardava il vuoto.
Mi avvicinai a lui e misi il piatto, le posate.
Ero vicino a lui, il mio fianco sfiorò il suo braccio.
Finii e guardai il tavolo ed era apparecchiato perfettamente.
Suonarono il campanello.
Io e Justin ci guardammo sapendo chi fosse.
Lui si alzò dalla sedia distogliendo lo sguardo.
-vai, morirà dal freddo il tuo fidanzatino- disse sarcastico per poi andare in cucina
Alzai gli occhi al cielo e andai ad aprire la porta, ed era lui con le rose in mano e un sorriso bellissimo di cui andavo pazza.
-Bentornata piccola- gridò e mi abbracciò
-Roberto- mi staccai da lui sempre con il sorriso
-questi sono per te- mi diede le rose
-sono bellissime- dissi, sforzai il mio sorriso -non posso accettare -
I miei sensi di colpa si fecero sentire
-hey, poi  ti lamenti il fatto che non ti regalo mai niente- ridacchiò

-Roberto, finalmente sei arrivato, vieni la cena è pronta- venne mia madre
Lo feci entrare e lui andò dai ragazzi
-amico come va?- Roberto salutò Joey
Poi andò salutare Ryan, Molly e quando toccò Justin
Justin guardò me e poi la mano di Roberto che aspettava la sua stretta di mano e poi di nuovo su di me
Unii le mie mani e lo pregai
-ti prego- sussurrai guardandolo
Lui esaudì il mio desiderio e si abbracciarono
-come va amico? Adesso ci sarà il tour- disse Roberto amichevolmente
- il tour è già iniziato idiota- sbottò
-sempre di buon umore amico- ridacchiò Roberto e andò a sedersi
Justin fece la smorfia imitandolo

Lo guardai male e lui si accorse smettendo di fare quella smorfia.
Era geloso?

Mi sedetti accanto Roberto mentre Justin era di fronte
Davvero imbarazzante
Guardò Roberto come se lo volesse ucciderlo .
- a proposito piccola, non ti ho ancora dato il bacio di benvenuto- parlò Roberto
Stava per avvicinarsi
Ma Justin tossì
-scusate siamo a tavola- parlò Justin
Era geloso.

-oh, giusto- si mise al suo posto
Cercai di non ridere.
La sua gelosia lo rendeva adorabile

-

La cena andava benissimo, a parte gli sguardi fulminati da Justin, Roberto era ancora vivo.
-devo proprio andare- si alzò Roberto
-di già? Ma sono mezzanotte- parlò mia madre

-sa com'è mia madre, finché sarò sotto il suo tetto, dovrò rispettare le sue regole- disse

-aspetta, ti accompagno - mi alzai
-hey Elena, non dovevi dire quella cosa a Roberto?- parlò per la prima volta Justin
Lo guardai malissimo e lui sorrise compiaciuto e maligno
- dimmi- mi accarezzò il braccio

TA DAAAAAAAN
SCUSATE PER IL RITARDO DEL CAPITOLO MA NON FUNZIONAVA WATTPAD
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