Il suo battito
Stava accadendo davvero?
Stavo davvero aspettando con Elena all'ospedale per togliere il bambino.
Elena non mi guardava neanche, teneva la testa abbassata e le sue mani erano sulla sua pancia. Avevo dormito poco, non riuscivo a dormire.
La sua famiglia non parlavano tra di loro, solo con Elena di tanto in tanto per chiederle se avesse bisogno di qualcosa, lei diceva no.
Quando ci vide il dottore, si avvicinò.
Mi alzai e salutai cordialmente
- noi siamo pronti, aspettiamo la ragazza che si cambi. L'infermiera vi accompagnerà nella stanza- disse con un tono dispiaciuto
-di già? Di solito bisogna aspettare, non so, il ricovero, ecografia dissi
- al dire il vero, volevo ricoverarla proprio ieri ma la signorina voleva aspettarla. Non può rimanere lì per troppo tempo, Signor Bieber, può danneggiare la salute della ragazza-
Sospirai
- venga signorina- disse l'infermiera appoggiando la sua mano sulla spalla
Si stava alzando e il dottore se ne stava andando
Era più forte di me, anche se significava di ferirla.
-dottore- lo chiamai
Si girò e si avvicinò nuovamente
- voglio che lei faccia l'ecografia adesso- dissi
-che cosa? Ma signore, è inutile che debba vederlo un'altra volta. La signora potrebbe sentirsi peggio- disse scioccato.
-come regola, prima dell'intervento bisogna fare una fottuta ecografia. La pago anche per questo, dottore- mi arrabbiai
- Justin, per favore smettila- disse il padre di Elena
- lei è un dottore o no? Deve sapere cosa si deve fare prima dell'intervento o devo ricordarle come funziona in questo ospedale.- dissi
- mi visiti un'altra volta- disse Elena
- signora, l'ho visitata ieri-
- cosa? Che vuol dire? Sta facendo un'intervento senza fare un cazzo di analisi, un cazzo di ecografia. Ma per tutto questo tempo lei faceva così con gli altri pazienti? Voglio che lei faccia un'ecografia, adesso-
Tutti ci guardavano, stavolta non era perché fossi Justin Bieber, ma per quello che avevo detto.
- va bene, andiamo- disse scocciato
-Justin, io non so- prese la mia maglietta- non voglio sentire due volte la stessa cosa-
- piccola, devi essere forte- dissi
Sospirò e andammo
- ovviamente la seduta è a pagamento-
- pagamento? La mia ragazza deve andare in sala operatoria e lei dice che è a pagamento la seduta? Ma come ragionate qui? Questa non è visita a pagamento- dissi -anzi, lasciamo stare, andiamo in un altro ospedale- presi la sua mano -
-Justin - mi fermò e scosse la testa - sono stanca, agitata e spaventata, ti prego non fare cosi-
- ascoltami, voglio essere certo che lui è ancora vivo oppure no- dissi guardandola negli occhi
-andiamo-disse il padre di Elena
-no, aspettate. È tutto pronto in sala operatoria, non potete andarvene così- disse il dottore
- no? Allora voglio vedere mio figlio, ho pagato ogni seduta che ha fatto e lei vuole essere ancora pagato? -
Non rispose
-ohw, signore il macchinario non funziona da un po' di tempo- disse l'infermiere entrando
Rimanemmo sbalorditi per la risposta dell'infermiere.
Guardai il dottore.
-cosa sta dicendo? Funziona- disse
-si, a volte, ma dobbiamo cambiarlo. Anzi, sta arrivando. Mi dispiace signori, ci vorrà un po' per sistemarlo- disse staccando la spina.
- aspetta, quindi forse il bambino è ancora- disse Elena
Vidi i suoi occhi e mi fece capire che forse c'era una speranza che il bambino fosse ancora vivo.
-andiamo da un'altra parte- disse Elena
Annuii
- faccia con comodo, noi andiamo da un altro ospedale- dissi
-signore, so che non mi creda, ma dobbiamo operarla -
- può tenerlo ancora un altro po' non si scaldi cosi tanto, dottore- sbottai - se il mio bambino è ancora vivo, verrò qui. Non so se mi sono spiegato bene- dissi avvicinandomi a lui minacciosamente
Presi la mano di Elena e andammo via.
- c'è un altro ospedale qui vicino- disse il padre di Elena
Annuii e andammo in un altro ospedale.
- pensi che lui è ancora vivo?- chiese Elena
- lo spero piccola- dissi abbracciandola
Arrivammo, scendemmo mentre mio suocero andò a parcheggiare la macchina.
- tesoro, non preoccuparti, andrà tutto bene- sorrise dolcemente la madre a sua figlia.
***
Dopo mezz'ora, finalmente entrammo
-deve entrare solo una persona- disse la dottoressa - chi è il marito?-
Marito? wow, mi sentii strano.
Elena mi guardò imbarazzata
- io - dissi
-bene, allora vi chiedo gentilmente andare fuori e accomodatevi nella sala d'attesa- disse la dottoressa
Andarono via
- allora, di quanti mesi è?- chiese sorridendo
Vidi Elena che non riuscì a parlare, così parlai per primo
- vede, siamo andati già in ospedale per un'intervento. Ci hanno detto che ha perso il bambino, ma oggi abbiamo scoperto che il macchinario è guasto. Siamo qui per avere una conferma se il nostro bambino è ancora vivo- dissi
-oh, adesso preparo il macchinario- disse -si sdraia qui- fece un piccolo sorriso
Si sdraiò sul lettino e le diedi la mano
- se il bambino non è vivo- la interruppi
- ne faremo altri - dissi
- ma io voglio lui- disse
- lo so tesoro- diedi un bacio sulla sua fronte
Dopo un po', mise il gel e improvvisamente guardammo lo schermo.
Ti prego, sii vivo figlio mio.
La dottoressa fece un mezzo sorrisetto e premette un tasto e subito sentimmo il battito.
- il bambino sta bene - sorrise del tutto
-oh mio Dio, sta dicendo sul serio?- si mise a piangere
Sospirai e ringraziai a Dio.
- sente il battito? È quello di suo figlio, di certo non é il suo e il mio- ridacchiò
Guardai lo schermo e mi veniva da piangere come un bambino.
- credo che debba denunciare chi l'ha visitata- mi disse e non sentimmo più il battito - il bambino sta veramente meglio di tutti noi e tre insieme-
- lo farò- strinsi i pugni ma guardando lo schermo, mi rilassai.
- scusatemi, torno subito- disse sorridendo - ovviamente può asciugarsi- diede la carta
Usci dalla stanza
Scoppiò nuovamente a piangere e mi abbracciò
- sapevo che non quadrava, sapevo che lui era ancora vivo- dissi
-se non fosse stato per te, l'avrebbero ucciso- disse - hai salvato tuo figlio-
- l'abbiamo salvato, sei stata d'accordo con me nonostante eri giù. Ti sei fidata di me- dissi
-mi fiderò sempre di te - disse
BUON ANNO A TUTTI
❣❣❣
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