il bambino, è un problema per tutti
- ho bisogno di pensare- dissi tremante
Non avevo idea come rispondergli e non solo, non riuscivo a guardarlo negli occhi sapendo che vorrebbe spiegazioni al riguardo
- va bene piccola, prenditi il tempo che vuoi, sono qui- mi prese la mano
-no, non hai capito- dissi togliendo la sua mano - ho bisogno di pensare, a noi due. Voglio dirti che, ultimamente sono strana quando sono con te-
Da premuroso diventò confuso
-non capisco, cosa vuoi dire? -
Sospirai e continuai a non guardarlo
-Justin, non so come dirtelo, non provo più quella sensazione - cercai di trattenermi a dirgli che era una menzogna
Non rispose
- mi dispiace- continuai
Si alzò dal letto, dandomi di spalle e strofinò il suo viso con le sue mani
- per tutto questo tempo hai - sospirò - mentito? - si girò verso di me
-no- sgranai gli occhi- che ti salta in mente pensare a questo? Io ti amavo. È solo che non siamo fatti l'una per l'altra e dirlo mi spezza il cuore perché sei una delle persone più importanti della mia vita-
- cosa ho fatto? È per oggi? Per Sofia? -
Sussultai sentendo il suo nome e immaginai quello che potrebbe fare alla mia famiglia.
Fregata da una stupida ragazzina capricciosa.
Scossi la testa
-Elena è impossibile che tu abbia smesso ad amarmi in poco tempo, c'è qualcosa che non va- rimise a sedersi nel letto
Era ovvio che non avevo smesso ad amarlo.
-Justin per favore, voglio essere un'amica per adesso- dissi
Nei suoi occhi vidi tristezza e amareggiato
- cosa ho sbagliato? - sussurrò guardando il pavimento
Cercava di capire in silenzio
-non ti credo- rispose tutto ad un tratto - tua madre ha detto qualcosa? -
-mia madre non ha detto niente. Ma sappi che lo sto facendo per noi. Il bambino comunque lo vedrai, sarai il primo a vederlo, okay? - accarezzai la sua guancia - ti prego Justin, non chiedermi niente perché ho deciso. Sto male e non voglio nessuno accanto a me-
- non so cosa ti è successo, non so chi ti ha riempito la testa per lasciarmi, ma troverò un modo per capirlo - disse arrabbiato e si alzò nuovamente
Sentimmo la porta aprirsi
-hey dolcezza-
No, non qui
-chi ti ha fatto entrare Sofia? - sbottò Justin
- sono venuta qui perché ho saputo per quello che ti è successo, come stai?-
Alzò un sopracciglio
-sto bene- guardai Sofia malissimo - uscite, non voglio vedere nessuno-
- no, invece noi due dobbiamo parlare, non abbiamo finito- disse Justin - Sofia, ti dispiace uscire? -
- non c'è niente da chiarire Justin, è finita-
Justin mi guardò incredulo
Vidi il sorriso di Sofia
Mi sentii uno schifo
Diedi uno sguardo minaccioso a Sofia
- credo di aver dimenticato qualcosa nella mia stanza- disse con un sorriso
Justin non se ne accorse perché continuava a guardarmi come se fosse deluso
- quindi, è così? È davvero questo quello che vuoi? -
Se potessi amore mio, direi no
Annuii e dopo un po' di silenzio
-e cosa farò? -
- potresti andare avanti con il tour e uscire con gli amici o con Sofia- dissi
Scosse la testa ridendo con sarcasmo
- forse quella botta in testa ti ha causato danni.- disse per poi andarsene
Fortunatamente se ne andò
Non riuscivo a sopportare di fargli del male
Scoppiai a piangere sentendomi la peggior fidanzata del mondo
L'amore della mia vita mi aveva guardata come se fossi una pazza bugiarda e cattiva, come se avessi mentito per tutto quel tempo.
***
Tre giorni dopo
-non mi va di giocare tesoro, magari un'altra volta- dissi a Giovanni
- andiamo, una partita- mi implorò per la centesima volta
- okay- sospirai
Andammo nella camera dei miei fratelli e lì trovai Andrea sdraiato sul letto
-forza, scegli un gioco- portò tantissimi giochi della play e c'era l'imbarazzo della scelta
Tempo fa giocavo con mio fratello Andrea oppure giocavo da sola
Era un modo che stessi alla larga dalla realtà
- giochiamo quello che vuoi tu, non ho idea- dissi
- speed drive? Gta 5? Ninja? Fifa 8? Oppure formula uno-
Nominò i miei giochi preferiti
Sorrisi e scelsi formula uno
- ti ricordi quando giocavamo Elena?- parlò Andrea con il tono nostalgico
-si, un tempo giocavamo la vecchia play station e purtroppo avevamo solamente due cd di anteprima - dissi
- mamma mia, come facevate a giocarci in quel modo?- chiese Giovanni
La televisione si illuminò con scritto PLAYSTATION
- beh, era l'inizio e non sapevamo come funzionasse - dissi
- principianti- sbuffò
-hey marmocchio, è grazie a noi sai giocare alla play- tirò il peluche a Giovanni
Rise
Dopo un po' cominciammo a giocarci
Lui era primo ed io ero nel quarto
Superai due macchine in tempo e arrivai seconda
Dopo un po' mi ricordai quando giocai zombie con Justin all'hotel
Chissà cosa starà facendo
Sarà con Sofia?
Sarà nella nostra stanza tutto solo?
- Elena ma che fai?- urlò
Vidi che la mia macchina andò a sbattere contro la sua e mise pausa
-scusa-
- sei peggiorata sorella - ridacchiò Andrea - forse è meglio se lo lasci a un professionista nato-
- ha parlato quello che ha perso contro una ragazza- dissi
-ah si? Giovanni-
Diede il suo e ricominciammo
C'erano sei giri e giocavamo solo noi due.
Il semaforo scattò il verde e le macchine partirono
Dopo un po' arrivammo al quinto giro, era l'ultimo giro ed io ero ancora seconda
-non mi batti sorella- disse mister presuntuoso
-Elena- entrò nostra madre - qualcuno ti ha portato dei fiori- disse sorridendo
Misi pausa e andai a vedere chi era ma non c'era nessuno
C'erano solamente dei mazzi di fiori
-chi è stato a mandermeli ? - chiesi
- non lo so, hanno suonato e ho visto questi fiori-
C'era un bigliettino
- che c'è scritto? - chiesero Giovanni e Andrea
- ciao Elena, non mi conosci ma sono quel ragazzo di ieri che ti ha aiutato a portarti in camera tua, volevo sapere come stavi ma purtroppo il mio dovere mi chiama. Ti ho portato questi fiori per la ragazza più bella di questo hotel, se puoi ti aspetto al bar alle quattro del pomeriggio. Alex - lessi il biglietto - chi è Alex? -
Mia madre sorrise
- che carino ti ha portato dei fiori. Alex è il ragazzo che ti ha portato qui e ti ha trovato un dottore. È un ragazzo davvero carino, peccato che non l'hai visto-
-già, devo ringraziarlo- sorrisi
- allora fatti una doccia calda e preparati- disse mia madre
***
Ore 16:37
Ero in ritardo, mia madre insisteva di vestirmi nel modo più elegante
- non capisco perché ti comporti così mamma, sto scendendo solo per ringraziarlo, niente di più- dissi
- lo so, ma sei bellissima vestita così- sorrise
Ma non si stancava di sorridere sempre?
Mi augurai solamente di non vedere Justin in giro
Non indossavo così elegante quando andai da Ellen
-posso andare? -
-si, vai- disse contenta
Uscii finalmente dalla camera da letto e sentii un fischio
- come siamo sexy sorella- disse Andrea alle mie spalle
Mi girai e alzai gli occhi al cielo
- bravo, continua a ridere di me- incrociai le braccia
-non sto ridendo di te- mi guardò confuso e poi sorrise - sei bellissima Elena-
Sorrisi e lui venne abbracciarmi e ricambiai
- se non fossi mia sorella non sai cosa ti farei- disse
Scoppiai a ridere e lo spinsi
- sei davvero disgustoso quando parli così- dissi - devo andare-
Uscii dalla stanza e andai sotto alla ricerca di quel ragazzo.
Andai al bar e c'erano sette ragazzi
Altri erano camerieri e altri erano baristi
Mi avvicinai a un ragazzo con i capelli color carota, notai che aveva le lentiggini.
Ne andavo matta per le lentiggini
- ciao, scusa se ti disturbo ma, è qui Alex? - chiesi
- adesso è fuori a fumarsi una sigaretta, lo puoi trovare dietro l'hotel- rispose gentilmente indicando con il dito
-grazie- sorrisi e andai nella direzione dove indicò quel ragazzo
Ero abbastanza nervosa.
Non ne capivo il motivo.
Uscii e c'era un ragazzo moro che si stava fumando una sigaretta
Morsi il labbro
Niente male da dietro
Scossi la testa e mi feci coraggio
-sei Alex? -
Il ragazzo si girò di scatto e sorrise
-hey, finalmente ti vedo in piedi. Si, sono io-
- già, l'avevo capito- arrossii - ehm, volevo ringraziarti per i fiori e per quella sera-
- oh, figurati. Ti senti meglio adesso? - chiese gentilmente
Annuii
-vieni ti offro qualcosa al bar- disse
- dovrei offrirti io qualcosa- dissi
- no, altrimenti che razza di uomo sarei? Specialmente con una donna bellissima-
Sorrisi istintivamente e lui buttò la sigaretta
-andiamo?-
Annuii e andammo al bar
Era davvero un gentleman e carino.
Aveva ragione mamma, non riuscivo a smettere di guardarlo
- prima di sedermi, prendo personalmente la tua ordinazione. Cosa desideri? - mi sorrise
- vorrei un cappuccino- ordinai
-altro?-
-no, grazie- risposi gentilmente
Andò dietro al bancone e preparò il cappuccino
-hey, hai trovato Alex? -
Mi girai ed era il ragazzo con i lentiggini
- si, è lì- lo indicai
- io penso di averti conosciuto da qualche parte, è possibile? - chiese
- no, ma in televisione può darsi di si-
- si, ti ho visto in televisione- sorrise - se non sbaglio sei la fidanzata di Justin Bieber, giusto? -
Il mio sorriso sparì e abbassai lo sguardo
Fortunatamente arrivò Alex con il mio cappuccino
-hey, vi siete già presentati? - disse allegro
- scusa per la maleducazione, mi chiamo Marco, tu sei?- porse la sua mano
- mi chiamo Elena - risposi prendendo la sua mano
- tu sapevi che è la ragazza di Bieber? - parlò con Alex
- si Marco- ridacchiò - adesso puoi lasciarci soli?-
Grazie
- Elena, non conoscere questo ragazzo, è antipatico come al solito- disse
- beh, adesso che glielo hai detto, come posso corteggiarla? - scherzò
Scossi la testa ridendo
- non hai speranze, è impegnata- alzò il dito medio per poi andarsene
- scusa, lui è il mio migliore amico e di solito cerca di rendermi ridicolo davanti a una ragazza- disse
-non preoccuparti- dissi - so di averlo già detto, ma sono grata per quello che hai fatto per me-
- non ringraziarmi, chiunque avrebbe fatto la stessa cosa- disse girando il suo caffè - cosa ti è successo? -
- ho avuto un attacco d'asma non so come sia successo. È la prima volta che mi succede una cosa del genere dopo tanti anni-
-quindi mi stai dicendo che da bambina avevi l'asma? - chiese
Annuii
-sai, ad essere sincero mi sono spaventato- disse
- mi dispiace-
- non preoccuparti, l'importante è che tu ti senta meglio-
Guardai meglio il suo viso
Gli occhi azzurri, un naso alla francese e un sorriso che chiunque potrebbe svenire tra le sue braccia
Intravidi un tatuaggio, era un serpente
-ho qualcosa che non va? - si toccò il collo
Arrossii
-no no, il tatuaggio. È davvero bello- schiarii la mia voce
-ohw, grazie. Ne ho altri sette di tatuaggi- alzò la manica e vidi una rosa nera e nel contorno c'erano foglie verdi con le spine
Parlando dei tatuaggi mi ricordava Justin. Anche lui aveva una rosa
Mi sentii a disagio quando nessuno dei due parlò
-ehm, tu hai un tatuaggio? - chiese imbarazzato
Scossi la testa
-non parli molto- disse - sei per caso timida o sei di poche parole? -
Non riuscii a parlare
Era imbarazzante
- parlami qualcosa di te, mi piace sentire la tua vo- smise di parlare
Alzò lo sguardo ed io lo guardai confusa
Mi girai e lo vidi dietro di me
I suoi pugni e le sue mascelle serrati
-Justin- mi alzai dalla sedia
- ehm, forse è meglio che vada Elena. Ci vediamo più tardi?- disse alzandosi dalla sedia anche lui
Annuii e andò via
Lui uscì dal bar e si dirigeva nel giardino dove poco fa avevo trovato Alex che fumava.
- è così? Ti piace quello? - si girò
-Justin, stavo solo ringraziando. Lui ha portato il dottore e lui stesso mi ha portato in camera dei miei- dissi
- adesso però sembrava che si interessasse solamente portarti a letto- urlò - parlami qualcosa di te, mi piace sentire la tua voce- imitò Alex
- Justin smettila di urlare-
-non la smetto un cazzo, vuoi lasciarmi? Va bene, ma se mi lasci per un altro, no. Ho diritto di sapere che cazzo sta succedendo-
- ci siamo conosciuti da pochissimi minuti, non mi innamoro uno qualsiasi - dissi
Justin era arrabbiato e dovevo calmarlo
- so che in questo momento ti senti confuso e arrabbiato. Ma non puoi impedire una persona conoscere altre persone- dissi mettendo una ciocca dietro all'orecchio - mi dispiace, non sono perfetta-
- cosa c'entra essere perfetti con tutto questo? Non voglio una persona perfetta accanto. Io ti amo e so che mi ami, c'è qualcosa che ti ho fatto arrabbiare? Parla-
Vidi Sofia guardarmi
- ma io non voglio uno come te- sbottai
Era sconvolto e anch'io
Mi sentii malissimo, peggio di prima
Rimase a guardarmi per tre secondi in silenzio
- quindi cerchi un cameriere per soddisfare le tue voglie-
- non parlarmi così, sai benissimo che non sono quel tipo di persona- dissi arrabbiata
- è quello che sto vedendo dimostra quello che sei-
- lasciami stare- dissi andando via
Non mi sentivo così male e angosciata in tutta la mia vita.
Non era la prima volta che mi chiamava zoccola.
Gli avrei dato uno schiaffo ma questa volta, l'unica persona che avrei dovuto farlo era Sofia
- mi stai spiando?- la sorpassai
-ovvio- rise dietro di me - devi stare lontano da lui, altrimenti sai cosa potrebbe accadere alla tua famiglia-
Mi girai verso di lei e le andai incontro faccia a faccia
- sei fortunata che sono incinta. Di solito non divento aggressiva ma se tocchi la mia famiglia sono cazzi, hai capito? -
Fece un segno con la mano dicendo che dovevo allontanarmi
- hai avuto quello che volevi, adesso lasciami in pace- dissi
-mmh, c'è un'altra cosa-
Alzai un sopracciglio
- il bambino, è un problema per tutti- sorrise maligna
Il mio cuore perse un battito
- quale bambino stai parlando Sofia- spuntò Justin
Il suo sorriso sparì
-tesoro, ciao- si girò facendo finta di niente - in realtà stavo appunto dicendo ad Elena che adesso che non state più insieme, è un problema per un bambino-
Che stronza
- suo padre vedrà suo figlio, hai capito Sofia? - dissi per poi andarmene
ALLORA, VOLEVO CHIEDERVI UN FAVORE
STO CERCANDO UN PERSONAGGIO PER ALEX CHE ABBIA CAPELLI MORI E OCCHI AZZURRI
20 VOTI E CONTINUO ♥
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