Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Club


Concerto a Los Angeles: fatto

Volevo andare in una discoteca con i miei amici, un po' di relax ci voleva proprio
Parlammo delle ragazze che sono scomparse
Spero solamente che stessero bene

-ragazzi sono stanco, che ne dite se più tardi andassimo tutti a ballare?-

-sei stanco e vuoi ballare? Sei strano amico- rise Ryan
-voglio ragazze Ryan, voglio farmi qualcuna di certo non aspetterò quella prostituita- sbottai

-Justin- mi rimproverò Scooter
-Scooter ti ho già detto che va tutto bene- dissi
-sai cosa penso riguardo che porti quelle ragazze all'hotel-
-si, ma voglio rilassarmi Scoot- alzai gli occhi al cielo
-va bene ma prima, riposati- disse divertito Ryan

-

01:15
Feste, alcool, ragazze, era tutto perfetto.
La ragazza si avvicinò sensualmente verso di me e si mise sopra sulle mie gambe facendo un sorriso malizioso.

Non ero infastidito anzi, meno fatica a cercare una troia.
Sorrisi e la baciai
Ero troppo ubriaco ma a chi importava? Lei aveva l'onore di scopare con Justin Bieber.

#Elena

Era un sogno, lui cantava come un angelo
Era molto diverso dal vivo, di solito guardavo e sentivo un concerto da uno stupido computer
Non riuscirò a dimenticare questa serata facilmente, c'era magia, per quanto fossi esagerata, sembrava il paradiso.
Uscivo con malavoglia dallo stadio e piangere dalla gioia.
Avevo finalmente realizzato il mio sogno impossibile, una giornata indimenticabile.

Non volevo andarmene, volevo rivederlo, rivederlo e rivederlo ancora.
Starei a sentirlo ore e ore.
Quando tornai dalla realtà, non trovai Molly accanto a me.
Mi spaventai e la cercai tra la folla che uscivano dallo stadio.
Erano sconvolte quanto me.
Riuscii ad entrare con il fiatone.
Facile uscire, difficile entrare

Sentii prendermi qualcuno per un braccio e quella persona mi portò dietro le scale.
Mi girai ed era lei che sorrideva
-sei pazza?- urlai rimproverandola
-stai zitta e ascoltami- bloccò la mia bocca con la sua mano - so dov'è Justin, vieni con me- prese la mia mano.
-no, ho paura. Se qualcuno ci scoprirà andremo in galera- dissi
-sei esagerata Elena, vuoi vedere Justin o no?- fece un sorriso
-va bene- sbuffai

Come faceva a saperlo cosi in poco tempo? A parte il fatto che Justin doveva aspettarci nel camerino
Arrivammo dietro le quinte.
C'erano persone che lavoravano, non capivo solo una cosa, perché stavamo camminando normalmente come se avessimo il diritto di stare qui?
Avevamo le magliette con scritto Justin I love you, non era evidente che eravamo due fan alla ricerca di Justin?
No, loro stavano lavorando come se noi fossimo invisibili.
Ma questo era fu lavoro facile per noi.
Arrivammo davanti ad un camerino.
"Justin Bieber"
Oddio era il suo camerino
-no, finiremo nei guai Molly, meglio vederlo dopo- scossi la testa guardando il suo nome sulla porta.
- mica dobbiamo saltargli sopra, sarà il giorno più bello della nostra vita Elena- cercò di convincermi
-non sono psicologicamente pronta- poggiai le mie mani sulle mie guance

-smettila e affrontalo come si deve- scherzò

Mise la sua mano sulla maniglia e aprì con decisione.
Non bussava nemmeno.
Educazione: zero
E se fosse nudo?
Troppo tardi, la porta era aperta.
Entrammo ed io ero sconvolta, guardai a destra e sinistra

Lei rise e si mise a sedersi sul divano.
-qui si è seduto Justin Bieber- sclerò - e qui si guardava nello specchio- si alzò andando verso allo specchio guardandosi e imitando Justin
Mancava qualcosa, o meglio, qualcuno.
-Molly, come vedi non c'è e sicuramente Justin ci starà aspettando, possiamo andare? - chiesi un po' intimorita
Sapevo che Justin in questi giorni non era di buon umore e pensavo che si sarebbe arrabbiato trovandosi due fan nel suo camerino.
-stai zitta e goditi questo momento, sei nella stanza di Bieber Elena, non sei contenta?- mi sorrise ancora una volta

Si avvicinò verso nell'armadio e lì era vuoto.
Significava che avevano già portato via le sue cose
-cazzo, non c'è niente- sbuffò Molly
Sentimmo delle voci ed io presa dal panico spinsi Molly dentro l'armadio e chiusi le ante.
-che stai face- la bloccai con la mia mano sulla sua bocca

Qualcuno entrò nel camerino
- Mi chiedo dove saranno- disse
- Sicuramente sono fuori e si sono perse-
- Spero solo che non è successo niente-
- tranquillo, avremo le loro notizie ma nel frattempo incontrerai altre due persone -disse
-perfetto-

Merda, sicuramente parlavano di me e di Molly
-Justin avrai due giorni di riposo, ma avrai gli allenamenti con le coreografie insieme ai ragazzi fra tre giorni-
Aprii pianissimo l'armadio

Guardai anche se non vedevo niente dato che era aperta di poco.

Vidi qualcuno e quello era Scooter
Sgranai gli occhi e misi una mano sulla mia bocca.
Non potevo crederci.
Dopo un po' vidi Ryan sedersi sul divano dove era seduta Molly
Sentivo qualcosa in me.
Paura.
Paura che ci scoprivano.
Dopo un po' si sedette un'altra persona ed era lui, con tutta la sua bellezza, Justin.
Tolse la sua maglietta intravedendo i suoi numerosi tatuaggi.
Sgranai ancora un'altra volta gli occhi e il mio cuore batteva a mille.
Non riuscii a controllarmi ma Molly capì e mise la sua mano sopra la mia.
Praticamente ci aiutavamo a vicenda per cercare di non urlare.

-ragazzi sono stanco, che ne dite se più tardi andassimo tutti a ballare?- sentii la sua voce stanca

-sei stanco e vuoi ballare? Sei strano amico- rise Ryan
-voglio ragazze Ryan, voglio farmi qualcuna, di certo non aspetterò quella prostituita- sbottò Justin

Restai scioccata

-Justin- rimproverò Scooter
-Scooter ti ho già detto che va tutto bene- disse Justin
-sai cosa penso riguardo che porti quelle ragazze in hotel- disse Scooter severo
-si, ma voglio rilassarmi Scoot-
-va bene ma prima, riposati- disse divertito Ryan

Si alzarono e andarono via
Io e Molly ci guardammo sconvolti
Uscimmo dall'armadio e guardammo se ci fosse ancora qualcuno .
-Justin è un po' donnaiolo- si mise a conserte - meglio ancora- disse alzando e abbassando continuamente le sue sopracciglia sorridendo
-andiamocene prima che ci scoprono- dissi prendendo la sua mano

-no, io voglio andare al club- sorrise malignamente
- Non ti basta andare a vederlo di persona ?- la guardai

Aveva 21 anni e pensava queste cose?

-devi obbedire Elena, sono io la più grande e non voglio un no come risposta- mi spinse fuori dal camerino

- senti, mi fanno male i piedi, andiamo da Justin - dissi
-dovresti essere contenta che hai visto il tuo idolo- solcò le sue sopracciglia
- lo sono, ma cosi siamo peggio dei paparazzi, sembriamo degli stalker- dissi

Sbuffò
- hai ragione, andiamo- alzò gli occhi al cielo

***

Stavamo andando da Justin ma due bodyguards ci avevano detto che oramai Justin era andato via.
- Grazie Molly, adesso che facciamo?- sbottai
- Justin sta andando lì e quindi noi dobbiamo seguirlo-
- Seguirlo? Molly non voglio guai-

#Justin

Come sta Selena?
Justin qui
Hey Justin andrai a letto con un'altra ragazza stasera?

Nella mia testa sentivo le voci di quei paparazzi.
Fanculo cazzoni di merda.

Cercai di stare in piedi, la ragazza ballava nel modo piuttosto provocante.
Morsi il labbro e mi avvicinai
-non sai cosa ti farei dolcezza - morsi il suo collo.
Mi guardava confusa e faceva segno che non capiva

Oh perfetto, non parlava nella mia lingua.
Non volevo una ragazza che non mi capiva.
Cosi spinsi la ragazza e andai nel retro.
Volevo prendere un po' d'aria .
Non sapevo perché stessi ridendo.

Volevo a tutti costi scoparmi una ragazza che possibilmente parli nella mia lingua
La prima che uscirà quella porta, la porterò con me con la forza.
Li erano tutti stranieri.
-cazzo, siete a Los Angeles e non capite un cazzo quello che dico- risi

#Elena

Molly come al solito riusciva sempre a trovare una soluzione per farci entrare.
Dio mio, era la prima volta che entrassi in un club
Era difficile respirare con tutto quel fumo, si sentiva qualcosa di molto puzzolente e tossii

Mi girai e vidi un ragazzo che mi buttava il fumo in faccia e si mise a ridere.
Lo fece di nuovo .
Cosi presi tutto il mio coraggio e calpestai il suo piede
Lui fece cadere la sua canna e si piegò in due dolorante.
-Adesso rido anch'io- dissi
-ma sei scema? -urlò Molly portandomi dove c'era un bancone.
-quello buttava il fumo in faccia, odio quelli che fumano quella roba- urlai a causa della musica che era troppo forte.
-va beh, io vado a ballare e trovare un bel fusto, in tanto vai a controllare se c'è Justin- mi fece l'occhiolino
- no, non esiste. Tu verrai con me Molly- la guardai male
- fammi divertire Elena- sbuffò andandosene

La guardai sconvolta.
Pensavo che cercare Justin  fosse il nostro obbiettivo, non per divertirci
Cosi feci il giro, me la stavo sicuramente facendo sotto.
Non ne avevo idea come dovevo comportarmi.
Vidi un ragazzo di prima che mi guardava male.
Finsi un sorriso e alzai il dito medio
Lui non gradì guardandomi ancora più male, si alzò dalla sedia.
Oddio stava venendo qui, che vorrà farmi?
Non volevo assolutamente scoprirlo, cosi scappai tra la folla.
Volevo seminarlo cosi uscii dal retro
Aprii la porta e il vento mi colpì sul viso.
Feci uscire il respiro che stavo trattenendo

Sentivo qualcuno ridere
-oh piccolina, che fai tutta sola qui?- sentii una voce dietro di me
Mi girai spaventata pensando che quel ragazzo mi aveva presa ma restai a bocca aperta, era la persona che avevo visto sul palco poche ore fa.
Justin Bieber.
Sgranai gli occhi.

-Justin, sei Justin, tu, oddio- mi coprii la bocca per non fare la figura di merda.

Era ovvio che fosse lui

-si dolcezza, sono io- sorrise maliziosamente

- posso abbracciarti?- chiesi timidamente balbettando come una cretina
-puoi fare altro se vuoi- rise e mi prese i fianchi
Sgranai gli occhi quando mi sbatté al muro, mi fece male alla schiena.
Mi baciò il collo.
Stavo sognando? Justin mi stava baciando il collo?
Oddio era ubriaco.
-voglio divertirmi piccola. Sei una ragazza sexy, lo sai?- mise la sua mano sotto la mia maglietta - e un bel seno- disse toccando il mio seno destro compiaciuto
Sgranai gli occhi e tolsi subito la sua mano, sconvolta diedi uno schiaffo.
Ma me ne pentii amaramente, cosa avevo fatto?
-oddio Justin mi dispiace- restai allibita per il mio comportamento
- sei una stronza- mi spinse facendomi cadere.

Gemetti dal dolore.
- voi donne siete tutte uguali, zoccola di merda- sputò arrabbiato

Le mie lacrime scesero sul lungo viso
Non credevo ai miei occhi, Justin mi aveva spinto e insultata
Restò a fissarmi e sulle labbra spuntò un sorriso maligno
-alzati- prese il mio braccio violentemente facendomi alzare
-mi stai facendo male Justin- piansi
-ti scoperò piccola, sei contenta?-
- no- urlai - ti prego lasciami andare, non sai quello che stai facendo- cercai di togliermi il braccio.
-se non stai zitta ti picchierò a sangue- urlò
Sentivo puzza di alcool uscire dalla sua bocca
Non era il mio Justin, non era lui che avevo visto sul palco.
Era solo un ragazzo travestito da Justin.

- ti prego non farmi questo- dissi con la voce tremante
-sta zitta troia, se urli ti ammazzo- mi minacciò
Stetti zitta e mi portò in macchina
I paparazzi continuavano a scattare foto a raffica ed ero accecata a causa del flash e facevano troppe domande
Volevo gridare aiuto ma ero troppo spaventata e la mia voce era bloccata.

-entra- ringhiò
Salii vedendo che non avevo scelta.
Piansi sapendo che questa serata finiva male.
Certo, qualcuno lassù mi voleva male.
Troppa felicità giusto? Doveva succedere qualcosa di brutto, vero?

Molly dove sei?

-Justin ma che diavolo?- il bodyguard mi vide che stavo piangendo
-parti- alzò di poco la sua voce e lui ordinò
Partimmo e lui con il telecomando che aveva in mano alzò il vetro oscurato davanti, quando il vetro si alzò non vidi più i bodyguard che c'erano davanti.
Tremai dalla paura.
-perché?- uscii solo questo dalla mia bocca.
-perché si, tranquilla ti darò tutti soldi che vorrai, ma prima devi soddisfarmi- si mise sopra di me.
-Justin- scossi la testa chiudendo gli occhi
-cosa?- urlò- tu devi obbedire ai miei ordini-
-Perché ti comporti cosi? Tu non sei così-

Mi guardò e scoppiò a ridere mettendosi a sedere al suo posto
-tu non sei Justin- dissi
-no- agitò le sue mani - sono un fantasma che ha posseduto il corpo di Justin-
Per un po' stavo per credergli.

Poco dopo le luci della strada non c'erano più, guardai dal finestrino e vidi una strada scura.

-dove mi state portando?- domandai impaurita
-nella mia nuova casa, l'ho comprata oggi stesso, non mi andava stare all'Hotel sentire i miei fan che urlano- alzò gli al cielo

E se sapesse che fossi una fan?
- se al posto mio ci fosse una ragazza e ti dicesse sono una belieber che diresti? O meglio, la lasceresti?- chiesi tremante
Mi guardò confuso
-non toccherei mai le mie beliebers, tu di certo non lo sei, sei solo una zoccola, stai zitta- sbottò arrabbiato
Mi offesi
Quindi se glielo dicessi lui non farà niente con me.
-sono una belieber Justin, io- scesero le mie lacrime ancora una volta
Lui forzò la sua risata e si mise sopra di me prendendo i miei capelli tirandoli
-smettila di dire che sei una mia fan, non ti credo- dopo questo mi sbatté la testa contro il finestrino gemetti dal dolore
La mia vista era sfocata ma riuscii a rimanere sveglia
-ti prego- lo supplicai
Mi toccò la mia gamba destra nuda
Avevo un vestitino che arrivava fino sotto il sedere, i vestiti di Molly erano troppo eccessivi.
Ma lei mi obbligava a metterli.
Adesso capivo perché mi chiamava zoccola

Continuava a darmi dei baci sul collo e restai ferma.
Ero completamente terrorizzata.
La persona che mi ispirava e che mi dava la forza, mi stava violentando e pregavo che fosse soltanto uno stupido incubo

La macchina si fermò
- siamo arrivati piccola- sorrise maliziosamente

Ricordai Molly, Molly mi starà cercando.
Il telefono
Volevo chiamarla, cosi aspettai che Justin uscisse.
Scese dalla macchina e cercai il mio telefono dalla mia borsa ma non trovai nulla

#Flashback

-Molly tieni il mio telefono, non voglio perderlo- dissi prima di entrare al club
-certo- prese il telefono e lo mise dentro nella sua borsa

#fineFlashback

Merda

Justin aprì la porta e mi prese il braccio violentemente
I bodyguard mi guardavano dispiaciuti.

Andammo dentro, lui prese la mia mano e salimmo .
Forse ero in tempo a scappare.

Difendevo Justin quando si comportava male, ma adesso non sapevo se difenderlo o odiarlo.
Cazzo stavo pensando?
Dovevo andare via.
Entrammo in una stanza, chiuse la porta a chiave e venne da me prendendomi per i fianchi

-Tranquilla tesoro mio, voglio solo divertirmi con te. Sai, hai delle gambe bellissime- guardò le mie gambe e si morse il suo labbro

Cercò di baciarmi, scansai girando la testa .
-mi stai facendo arrabbiare - ringhiò - se non farai quello che ti dico, ti picchierò - mi guardò arrabbiato.
-voglio andare a casa- dissi piangendo mentre lui mi baciava il collo.
Mi ignorò e come sua risposta morse il mio collo fortemente e urlai dal dolore
Mi spinse sul letto e si mise sopra di me

Tolse la sua maglietta lanciandola chissà dove per poi baciandomi il collo nuovamente
Era piacevole, molto piacevole, ma non volevo.
Non era cosi che mi aspettavo per la mia prima volta.
Pensai di dargli un calcio ai suoi gioielli, ma non potevo fargli del male, lui era ubriaco e non sapeva cosa stava facendo o dicendo, non era lui.

O forse lo aveva nascosto al mondo, forse era cosi realmente.
Se fosse cosi, era un bravo attore.
Mi accorsi che aveva già tolto il mio vestitino e senza pensarci due volte mi dimenai gridando
- aiuto- gridai piangendo
- sta zitta- mi diede uno schiaffo
Rimasi con la testa girata mentre lui continuava a toccarmi e baciarmi il seno
-vi prego- sussurrai
-Justin- qualcuno bussò alla porta
- vattene via- urlò Justin
-aiutatemi- gridai
Con questo Justin mi guardò malissimo e cominciò a picchiarmi dandomi pugni sul viso
-Puttana- urlò
La porta si aprì e sentivo che toglievano Justin da me
Vedevo tutto sfocato, diventò tutto buio.

***

Aprii gli occhi d scatto.
Guardai dalla finestra ed era mattino, l'alba era bellissima

Fortuna che era solo un incubo.
Mi alzai il busto e vidi una stanza diversa.
Questo non era la mia casa o il mio hotel.
-finalmente ti sei svegliata- sentii una voce maschile
Mi girai spaventata e vidi Scooter
- tranquilla, sei al sicuro- continuò

-dove sono?- balbettai
-sei nella casa di- sospirò guardandomi dispiaciuto- Justin- finì la frase

-non è stato un sogno, era tutto vero?- cominciai a piangere.
- mi dispiace tantissimo, Justin non farebbe mai una cosa del genere, era solo ubriaco. È un bravo ragazzo- si mise seduto

- voglio andare a casa- dissi continuando a singhiozzare
-tieni, bevi - mi diede un bicchiere di acqua
Bevvi l'acqua, avevo la gola secca.
Ero terrorizzata, era la prima volta che mi succedeva una cosa simile.

-dov'è Justin?- tremai solo a nominarlo.
-sta di sotto, le guardie del corpo spiegano quello che è successo ieri. Posso chiederti qual'è il tuo nome? -chiese
-Elena-

-Elena, so che può sembrare strano questa domanda, sei una sua fan? Eri tu la ragazza che dovevi incontrarlo ieri?- chiese preoccupato

Annuii guardando le mie dita
- Come lo sa?- chiesi
- nella tua borsa c'era il tuo pass- disse - mi dispiace per aver frugato tra le tue cose ma volevo vedere il tuo documento-
-Justin mi ha- non riuscii a finire la frase
- No no, siamo venuti in tempo- disse subito

I miei pensieri erano rivolti a lui.
Lui su di me che mi picchiava.
Era un mostro.
-sono una sua fan ma quello che è successo ieri, penso di non esserlo più. Lui mi ha picchiata, mi ha insultata e il peggio é che è stato lui a farmi questo- piansi ancora una volta
-mi dispiace tantissimo- mi abbracciò

-Signor Braun, per favore voglio andarmene da qui-
Si staccò
-va bene ma prima, vorrei che aspettassi Justin, quello che ha fatto è stato orribile lo so. Ha passato un brutto periodo questi giorni e, sarebbe molto meglio che Justin ti chiedesse delle scuse- disse
-non c'è bisogno, non farò nessuna denuncia se pensate a questo- risi amaramente
-no Elena, non pensavo a questo-

Sospirai
-va bene, ma ad una condizione- mi guardò - voglio che qualcuno rimane con me e dopo aver sentito delle scuse, poi mi portate nel mio hotel-
-va bene-  annuì - qualcos'altro? - chiese dolcemente
Scossi la testa

***

10 minuti dopo

Andai in bagno e lì davanti c'era uno specchio enorme.
Mi guardai allo specchio sconvolta, il mio viso era pieno di lividi.
Come poteva farmi questo?

La mia pelle era pallida.

I miei occhi erano lucidi, pronti ad uscire nuovamente le mie lacrime.
Il Justin che amavo ieri sera sul quel palco mi aveva distrutta moralmente e fisicamente.
Avevo piccoli punti sulla mia testa
Ricordai che avevo sbattuto la testa in macchina

Ero distrutta, letteralmente.
Lavai il mio viso con delicatezza .
Faceva malissimo.
Dopo un po' mi asciugai il viso lentamente e lasciai l'asciugamano mettendolo al suo posto.

***

Ero qui da un'ora a piangere

Cosa dirò ai miei genitori?
Cosa succederà quando Justin sarà davanti a me?

Bussarono alla porta e sussultai
-hey Elena, va tutto bene?-
Era Scooter
Asciugai le mie lacrime e andai verso la porta
- c'è Justin con me - continuò
Mi fermai e mi allontanai facendomi spaventare
-non voglio vederlo, ti prego non adesso- dissi ad alta voce per farmi sentire
-Elena, ci sono io- cercò di convincermi
Scossi la testa anche se non poteva vedermi.

Ci fu un silenzio

-Elena- sentii la sua voce -sono Justin, ti prego apri- la sua voce tremava
-vattene- urlai spaventata- per favore- sussurrai
- non vuole parlarmi Scoot- si sentiva dalla sua voce che stava per piangere

-ascoltami Elena, va tutto bene ci sono io- stavolta parlò Scooter
- ho paura- scossi di nuovo la testa
- non ti succederà niente, te lo prometto-

Volevo aprire, volevo che questa giornata finisse.

Forza Elena.

Girai la chiave con la mia mano tremante.
Aprii la porta lentamente e tutti erano lì che mi guardavano, Justin era seduto sul letto che mi guardava sorpreso. Neanche lui aveva un bell'aspetto.
I suoi capelli erano disordinati e notai anche le borse sotto agli occhi
Quando mi vide scoppiò a piangere e guardò in basso mettendo le sue mano sopra la sua testa.

Era cosi indifeso.
Cosi fragile.
Guardai Scooter
Mi faceva male vederlo cosi, ma faceva più male quello che mi aveva fatto.

Avevo ancora paura ma volevo dirgli che questa cosa non si ripetesse con nessun'altra
Non sapevo se fosse una buona idea se chiedessi a tutti di lasciarci soli, ma vederlo così era troppo per me.
Lui era ubriaco e adesso era in sè.
Potevo parlare con lui.
Potevo chiedergli perché faceva questo, perché si distruggeva se stesso

Mi asciugavo le lacrime e la forza in me ritornò.
Mi avvicinai all'orecchio di Scooter
-puoi lasciarci soli?- chiesi sussurrando timidamente
Ero troppo timida dirlo ad alta voce.
Lui annuì ma lo fermai prendendo la sua mano
- tranquilla siamo nel corridoio-
Sembrava che mi avesse letto nel pensiero
Lasciai la sua mano e uscì fuori insieme ai suoi bodyguard
Ci lasciarono da soli.
Lui aveva ancora le mani sopra la sua testa che piangeva.
Mi avvicinai ma non troppo vicino.
-mi dispiace-disse - non ho il coraggio di guardarti, mi vergogno amaramente per quello che ho fatto, mi dispiace- continuò
E da lì, mi addolcii

Mi sedetti accanto a lui.
-perché l'hai fatto?- parlai per la prima volta con calma cercando di non piangere

-non lo so, non ricordo nemmeno quello che è successo. All'inizio non ci credevo, ma quando è arrivato Scooter e in mano aveva il tuo pass - scosse la testa- non potevo crederci, quando ho saputo che sei una mia fan mi è crollato il mondo addosso-

Quello che aveva fatto non potevo perdonarlo cosi facilmente, ma gli volevo molto bene e speravo tanto che avesse imparato la lezione.

Perché avevo un cuore buono? 
Misi una mia mano sulla sua spalla e lui quando sentì la mia mano, mi abbracciò .
Sussultai dallo spavento
Restai pietrificata.
Mi tranquillizzai dopo un paio di secondi.
Ricambiai l'abbraccio e lui mi strinse ancora di più piangendo

-so che non mi crederai ma sono dispiaciuto, ti ho rovinato la serata per colpa mia- parlò vicino all'orecchio.
- ti credo- accarezzai la sua schiena
Si allontanò di poco
-sei bellissima, per colpa mia ti ho fatto del male, molto male- mi guardò il viso
Arrossii leggermente capendo di quanto fossimo troppo vicini

-ormai è successo, non lo dirò a nessuno- feci un sorriso forzato
-no, non è giusto per te- scosse la testa allontanandosi
-no, non è giusto per noi Justin, cosa ti sta accadendo? Sei diverso, perché ti ubriachi? - chiesi.
-mi sfogo cosi Elena, e indovina? Sta andando peggio- rise amaramente

-puoi dirlo a me, me lo devi- dissi
Mi guardava un po' spaventato.
-Selena la mia ex, lei -non riusciva a parlare
- va avanti, non lo dirò a nessuno. Non sono una ragazza che tradisce le persone- lo incitai
Fece un piccolo sorriso per un secondo.
-io e lei ci siamo lasciati come sai, lei non vuole più saperne di me, non vuole più stare con me. Non solo ha un altro ragazzo che sta frequentando da poco ed io non so che fare, senza di lei non sono niente, sono una nullità, ho il cuore a pezzi e l'unica cosa in cui volevo sentire meno dolore era ubriacarmi- una lacrima scese dal suo viso- i paparazzi che sembrano le zecche, non mi lasciano un secondo e chiedono sempre di lei. E i miei fans, li sto trattando malissimo. Io non ho privacy e scoppio quando cerco di averla- disse con calma.
-non devi essere arrabbiato, noi ti amiamo, è vero ti sei comportato male ma sei umano, tutti sbagliano Justin. Riguardo a Selena va avanti, è difficile lo so, ti senti vuoto e perso e ti senti morire, anch'io sto soffrendo per amore, ma vado avanti grazie a te. Non è perché voglio che tu e lei non stiate insieme, io voglio solo che tu sia felice. Chi ti rende felice per me potete anche sposarvi, non importa. Voglio solo dirti di non distruggere te stesso, perché se lo fai, distruggi anche quelle persone che ti amano- dissi
- sono molto sorpreso, è la prima volta che lo sento dire da una fan- sorrise dolcemente
-forse perché noi quando ti vediamo siamo contente e non riusciamo a realizzare che tu sei accanto a noi e noi ci preoccupiamo tantissimo per te, intendo non sappiamo se possiamo chiedere della tua vita privata, come sta andando realmente- dissi

Non rispose

-mi dispiace-

-per cosa?- chiesi
-per tutto, per te, per voi, tutto- guardò il pavimento
-non ubriacarti, non ne vale la pena- scossi la testa - okay, puoi andare a divertirti ma senza esagerare-
-sembri mia madre- disse ridendo
-hey che vuoi dire?- lo spinsi giocosamente
- niente - alzò le mani
Ridemmo
-grazie- continuò sorridendomi
-figurati-

Oramai non avevo più paura di lui, era triste e non sapeva come uscirne
-ti fa male?- chiese riferendosi il mio viso pieni di lividi.
Toccò il mio viso e sentii dolore
Mi allontanai
- un po' - diventai paonazza

Cosa ne pensate? È lungo eh
7 voti e continuo

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro