Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

2 capitoli

Primo capitolo: non voglio perdervi

Ero in camera mia a togliermi l'abito e incamminai nella stanza in intimo. I miei fratelli erano con mio padre e tra pochi minuti arriveranno
Mangeremo sushi a cena e speravo che il sushi fosse buono.x

Il mio telefono era scarico e non riuscivo a ritrovarlo
Richiamai con il cellulare di mia madre ma nulla
Mi ricordai che il mio telefono era nella nostra suite e cominciai a sentirmi veramente male
Mi vestii velocemente sperando e pregando che Justin non ci fosse.
Uscii e vidi mia madre che stava togliendo le scarpe dei miei fratelli
-hey, dove stai andando? Com'è andata? Non ti ho sentita entrare-
- scusa se ho preso il tuo telefono senza permesso ma non trovo il mio e penso che sia nella suite di Justin- sospirai
- poi mi racconti tutto quanto signorina-
Annuii e gli diedi il suo cellulare e uscii
Dopo un po' arrivai nella sua porta
Fortunatamente avevo ancora la chiave per entrare
Entrai lentamente nella suite e tutto era silenzioso
Justin non c'era e mi sentii meglio

Chiusi la porta ed entrai nella camera ma mi fermai quando lo vidi che stava fermo lì di spalle davanti alla finestra e quando mi sentii arrivare, si girò di scatto e rimase a fissarmi confuso
-scusa se ti ho spaventato, ho dimenticato il mio telefono- dissi così piano che avevo dei dubbi se avesse sentito
Si rigirò dandomi nuovamente di spalle ignorandomi
- hai idea su dove possa essere? - balbettai
Mi ignorò ancora
- okay, lo cerco da sola- tossii e iniziai a cercarlo
Cercai in ogni angolo della suite
Avevo perso il telefono, perfetto
Imprecai e ritornai da Justin
- Justin, sai dov'è il mio telefono? Non lo trovo- sospirai
Girò la testa e ci pensò
- guarda nel comodino laggiù- rispose freddo
Anche se quella risposta era fredda, ero felice sentirlo parlare
Il comodino l'avevo già guardato ma riprovai
- non c'è, Justin. Credo di averlo perso-

Mi girai verso di lui e lo vidi che stava per togliersi la sua maglietta
-non è un problema mio- disse buttando la maglietta
Entrò nel bagno ed io lo seguii
Mi bloccò
- che stai facendo? -
- È l'unica stanza che non ho controllato- dissi
- cerco io, tu non entrare- mi spinse leggermente
- perché non mi lasci ad entrare?-
- perché devo farmi una doccia, tu rimani qui- disse
I suoi occhi erano arrabbiati e tristi
Sapevo perfettamente che lui nascondesse il mio telefono da qualche parte, o forse, nel bagno
- per favore, controlla bene- dissi distogliendo lo sguardo
Sospirò
Lui entrò lasciando la porta aperta e iniziò a cercare
-non c'è niente qui- disse
Nei suoi pantaloni da dietro vidi il mio telefono
Una parte di me ero sollevata, un'altra parte volevo schiaffeggiarlo e un'altra parte, pensai che lui voleva che restassi un po' e che era una scusa innocente
Si avvicinò

- non c'è come vedi- disse per poi girarsi verso di me
Oltre bravo a cantare era bravo a recitare
-Justin- feci un piccolo sorriso
-cosa? Se vuoi controlla tu stess- fece un po' di spazio
- ti credo-
- e allora? Posso andare a lavarmi?-
- prima di toglierti i pantaloni, assicurati che il telefono resti lontano dall'acqua- dissi
-che vuoi dire? -
- so che ce l'hai tu il telefono-
Non ero arrabbiata
Rimase in silenzio a guardarmi, come se fosse in imbarazzo
Sospirai
- posso averlo?- porsi la mano
- non mi ami più?- chiese tutto a d'un tratto
-Justin, non complicare le cose- mi interruppe
- voglio sentirlo-
- cosa?-
- dì che non mi ami e ti ridarò il telefono- disse guardandomi negli occhi
-non posso, ti farei ancora del male- dissi
- la tua lontananza e il tuo silenzio fa più male- disse
Guardai le scarpe non volendo guardare i suoi occhi
- mi merito una spiegazione, no?-
- non c'è nessuna spiegazione Justin. Voglio rimanere single per adesso-
- dillo che non mi ami più, voglio che tu lo dica- insistette
Sembrava un cucciolo smarrito
Era così vicino che avevo voglia di baciarlo con tutta me stessa e che gli dicessi che lo amavo ancora più di prima

Purtroppo dovrò dirgli che non lo amavo, così che potessi ritornare nella suite dei miei genitori
Justin aspettava la mia risposta
- voglio il telefono-
- no, voglio parlare un po' con te- disse - capire cosa ho fatto, perché se ricordo bene non ho fatto nulla- prese le braccia e la sua fronte si appoggiò sulla mia
Poggiai una mano sulla sua guancia

-dimmi cosa ti succede? -
Scossi la testa e sperai che non piangessi
- perdonami ma non posso dirti tutto-
- perché vuoi farmi questo? - sussurrò
Si avvicinò pericolosamente sulle labbra e girai la testa sentendo le sue labbra sulla mia guancia
Se lo baciassi, non riuscirei a lasciarlo.
-scusa, non posso- mi allontanai ma prima che lo facessi, riuscii a riprendere il mio telefono dalla sua tasca
- c'è un altro? - chiese tristemente dal mio gesto improvviso
Scossi la testa
- allora chi era quel ragazzo? -si avvicinò di nuovo
- credimi, è un ragazzo che ho appena conosciuto e l'ho ringraziato perché lui mi ha aiutata a trovare un dottore. E poi mi sembra un po' piccolo per me-
- hai indossato un vestito elegante e tu non sei quel tipo di persona, e ho pensato che ti fossi dimenticata di me in fretta-
- dimenticare te? Mai- dissi
Justin sembrò un po' sollevato
- sei la persona più importante della mia vita. Come posso dimenticarti in un giorno all'altro? - dissi sincera
Rimase in silenzio e mi pentii amaramente
- devo andare - dissi
Mi abbracciò e rimasi pietrificata
- ti amo piccola, sei il mio tutto. Io ti aspetterò perché tornerai da me- disse all'orecchio
Il mio cuore si spezzava in mille pezzi, ogni parola che diceva e il suo sguardo triste era una lama al petto
- ti prego, lasciami andare-
Riuscii a liberarmi e uscii dalla sua suite
Scoppiai a piangere sentendomi una stronza
Mi mancava anche adesso nonostante che l'avevo appena visto
Mi bloccava il respiro
Lui non meritava tutto questo e nemmeno io.
Chiedevo solamente che vivessi questa storia con tranquillità e serenità senza problemi, ma no.
Non in questa vita

Quando me ne andai in quel modo, ero sicura che l'avevo profondamente distrutto.
Ma se non l'avessi fatto, non sarei riuscita a trattenermi le lacrime

***

Entrai nella stanza dei miei genitori dove loro erano sdraiati a leggere.
Alzarono lo sguardo
-mamma, posso parlarti? -
- d'accordo, arrivo tesoro- disse
Cominciai a uscire dalla loro stanza e dirigermi nel camino. Mi sedetti a terra e mi scaldai le mani. Mia madre si sedette accanto a me e mi guardò
- allora, raccontami cosa avete fatto al bar e di Justin-
- ho incontrato Alex, abbiamo parlato e riso ma indovina? Justin mi ha vista con lui al bar-
Sgranò gli occhi
- oh mio Dio, non dirmi che-
- no, per fortuna Alex si è alzato ed è andato a lavorare. Mamma, non riesco a sopportare tutto quello che sto passando- la abbracciai - ero nella nostra stanza per riprendermi il telefono e pensavo che non c'era nessuno e invece era lì e lui proprio in quel momento mi aveva guardata e si vedeva che stava male e dopo aver cercato tutta la suite, alla fine ce l'aveva lui-
Smisi di parlare quando ripensai a come avevo potuto andarmene in quel modo
- so che ormai la vostra relazione è diventata tira e molla ma, perché l'hai lasciato se lo ami? - chiesi
-perché non posso. Vorrei dirglielo ma non posso- sussurrai
-cosa?-
Mi accorsi che lo dissi ad alta voce
-niente, niente. A volte dico cose senza senso- mi staccai da lei nervosamente
- c'è qualcosa che vuoi dirmi, ti conosco Elena. Parla oppure mi arrabbio- disse minacciandomi
-mamma, non posso-
- perché no?-
-mamma- alzai un sopracciglio
- sono tua madre e ho il diritto che cosa succede a mia figlia-
- non posso perché Sofia vuole ucciderci tutti - mi tappai subito la bocca
Merda

- chi è questa Sofia? -

Un'espressione spaventata apparve sul mio viso
- devi promettermi che non glielo dirai a papà, specialmente Justin- dissi
- non spaventarmi tesoro, chi è? -
- è stata lei. Gli uomini che sono entrati in casa nostra, sono i suoi uomini. Dice che se non lascerò Justin, potrebbe ucciderci. Ci ha minacciati-
Una lacrima rigò sulla mia guancia
- perché non me l'hai detto sin da subito? -
-ho avuto paura, l'ho scoperto nel giorno in cui ero svenuta. Non volevo mettervi nei guai-
-ti rendi conto che stai dicendo un mucchio di sciocchezze? Avresti dovuto dircelo- si alzò
Mi alzai anch'io
-mamma, non farlo-
- è pericoloso Elena, se questa storia continuerà così, quei mascalzoni non andranno in prigione. Potrebbe farsi male qualcuno e non parlo solo di noi. Justin non se lo merita-

-cosa? Io ho cercato di proteggervi - dissi incredula
- no, hai cercato di peggiorare la situazione di quanto non lo sia già. Adesso vai da Justin e racconti tutto mentre io e tuo padre vedremo come fare- disse allarmata

- non posso e se lo fai, mi deludi perché mi sono fidata- dissi
- Elena, quello che a me interessa è mettervi in salvo te e i tuoi fratelli- disse - se Justin lo scoprisse da un'altra persona, sai bene cosa succederà-
Scossi la testa
- fai come vuoi, ma io voglio sbatterli dentro. Voglio che tu chiami Justin e dì che deve venire qui e se non lo fai, andrò io stessa da lui- disse per poi andarsene in camera sua

Aspettai dieci minuti
Mia madre era la meno indicata e non avrei dovuto dirglielo.
Se Justin lo scoprisse non solo si arrabbierà ma potrebbe fare o dire qualcosa che a Sofia non piacerà per niente.
Girava la testa e all'improvviso mi ritrovai nel water e vomitai l'anima
Sentii mio padre che si avvicinò e mi teneva i miei capelli
- tesoro, dobbiamo parlare-
-papà, non adesso- dissi
-invece si, tieni questo e asciugati- disse porgendo un pezzo di carta igienica
Buttai l'acqua e mi sedetti a terra fissando mio padre

- devi dirci tutto Elena, non devi avere paura perché noi vi aiuteremo- disse portando una ciocca di capelli dietro all'orecchio
- e se andasse tutto male? Che fareste? -
Tremavo come una foglia
Avevo paura di Sofia e i suoi uomini
- ti prometto che non succederà niente a parte positivo. Per favore figlia mia, so che hai paura ma fallo per il bene dei tuoi fratelli- disse
Stavo avendo nuovamente l'attacco di panico
-ho tutto il tempo piccola, respira- mi accarezzò la guancia
Vedevo tutto sfocato grazie alle lacrime
- non voglio perdervi, se vi succedesse qualcosa per colpa mia, morirei- dissi

- non ci perderai, ti do la mia parola- disse rassicurante

***

Capitolo secondo: ricercata

#Justin

Bussarono alla porta e mi alzai sperando che fosse lei
Andai ad aprire ma le mie speranze andarono a farsi fottere
Sospirai
-cosa vuoi Sofia? Sai che ore sono, vero? - dissi guardandola annoiato e stanco
-hey, perché mi tratti così? - fece il broncio
- scusa, ma sono di pessimo umore e stanco. Hai bisogno di qualcosa? - chiesi
- le ragazze continuano a litigare e non riesco a dormire, posso dormire da te?-
- non credo che sia una buona idea Sofia- dissi
Se Elena vedesse Sofia nel mio letto, o meglio, nel nostro letto, succederebbe un casino.
- andiamo, solo questa notte- implorò - per favore, sarò buona-
Santo cielo, perché a me?
Non potevi essere Elena?
-va bene, entra- sbuffai
Entrò contenta dandomi un bacio sulla guancia e chiusi la porta
-Elena?- chiese
- dai suoi genitori- risposi
- avete litigato? - si sdraiò sul mio letto
- si-
- mi dispiace- fece un'espressione dispiaciuta e poi ritornò alla normalità - beh, dormiamo?- sorrise
Sembrava che non gli importasse nulla ed era contenta
Saltellava sul letto come una bambina
- no, io dormo nel divano così avrai più spazio-  dissi
-mi lasci sola? Dormi qui, non farò niente a parte dormire-
Ci pensai tantissimo
Se Elena vedrebbe me e Sofia nel letto, la situazione potrebbe  degenerare
- ho freddo- si girò attorno e prese qualcosa - che cos'è questa roba?-
Era la coperta di Elena
-cosa?-
- dico, l'hai visto? Dio mio, la tua ex ha dei pessimi gusti ed è strappato-
Era di lana color verde coccodrillo ma era ridotta malissimo.
- beh, quei bastardi hanno rovinato più e di tutto. Quando scoprirò chi sta dietro tutto questo, me la pagherà- dissi guardandola
Lei sgranò gli occhi e si allontanò, il quale non ne capivo il motivo
- ho cambiato idea, sei stressato ed io ho bisogno di tranquillità. Buonanotte- disse per andarsene
La seguii confuso e la presi un braccio e sentivo che stava tremando
-Sofia, scusa se ti ho spaventato. Se vuoi dormire qui, non c'è problema- dissi
-no, meglio andare in camera mia, grazie lo stesso-
- sei sicura? -
Mi sentii in colpa
Me la stavo prendendo con lei troppe volte
-riguardo a prima, scusa ero nervoso-
-non preoccuparti, ero venuta come amica-
- sul serio? - alzai un sopracciglio e incrociai le braccia
Il suo sorriso sparì
- Buonanotte- disse uscendo ma si bloccò nel mezzo del corridoio

Uscii e seguii il suo sguardo, la vidi ferma che ci stava guardando
Perfetto, era quello che volevo evitare
- Elena, non è quello che pensi- mi avvicinai a lei
- perché? Non devi spiegare niente, noi non stiamo più insieme. Sono ritornata a riprendere i miei vestiti- abbassò lo sguardo
- wow, Justin è stato bello stare con te ma adesso devo andare- sentii dietro di me Sofia
Mi girai guardandola e prima avevo un sorrisetto che a me non piaceva per niente
Lo aveva fatto apposta

-beh, abbiamo solo parlato, no?-
Sperai che dicesse si
Ma lei diede uno sguardo maliziosamente verso di me
- si, abbiamo parlato poco comunque- ridacchiò - Buonanotte- si girò per andarsene
Mi girai verso di lei e vidi una lacrima sulla sua guancia
- No, giuro che non abbiamo fatto niente. L'hai sentita no?-
-si, l'ho sentita - si schiarì la voce - dobbiamo andare, i miei ci aspettano sopra -
Perché?
-È successo qualcosa? - chiesi
- puoi, per una volta, obbedirmi? - si irritò - andiamo-
- tutto questo mistero per cosa? Elena, sono stato male senza di te. Sarà perché sei incinta e fate cose che succedono solo alle donne incinte? Tipo bipolarismo?  -
Mi ignorò e si girò per andarsene
Chiusi la porta e cominciai a seguirla
- ho bisogno di sapere una cosa- disse continuando ad incamminarsi verso la suite - avete fatto qualcosa? Tipo un bacio o avete fatto sesso o toccati?- si fermò a guardarmi
- no, non l'ho sfiorata nemmeno con un dito-
- cosa ci faceva nella nostra, voglio dire, nella tua suite?-
-è ancora nostra, piccola- mi avvicinai a lei - e comunque lei non riusciva a dormire perché le sue amiche non la lasciavano riposare e voleva dormire nella nostra suite- spiegai
- Lei ci ha provato, giusto? - chiese
Rimasi in silenzio

Flashback

Elena se ne andò lasciandomi solo con Sofia
Quella conversazione era talmente strana che avevo notato come si era rivolta a Sofia
L'avrà fatta arrabbiare?
- di cosa stavate parlando? Perché si è rivolta così? -
- Justin, stavo cercando di esserle d'aiuto e lei non ha voluto ascoltarmi- rispose tristemente - inutile, non mi sopporta-
Forse mi stavo sbagliando, d'altronde lei mi aveva lasciato senza nessuna spiegazione e non la capivo, figuriamoci se Sofia potesse capirla.
-scusa, ultimamente lei si arrabbia con tutti- dissi
-non scusarti, ma posso farti una domanda? - chiese avvicinandosi
- certo- risposi curioso
- ti manco? Intendo dire, ti mancano quei giorni noi due insieme? - mise le sue braccia dietro al collo
- Sofia- cercai ad allontanarla
-per favore, dillo- si morse il labbro - ricordi quando stavamo insieme? Eravamo felici- cercò di baciarmi
Girai la testa
- No- la guardai - si sono dei ricordi belli ma, il passato è passato. Dovresti essere arrabbiata con me per quello che ti ho fatto- dissi
- Justin, pensaci un attimo, volevi fare l'amore con me ogni giorno, tutti quei messaggi, quando noi andammo alle feste dei nostri amici e che noi- la interruppi
-Sofia, mi dispiace dirtelo ma ti sbagli. Ti volevo perché mi ricordavi la mia ex e quando facevamo sesso, immaginavo solamente lei. Te l'ho detto quel giorno- dissi
- no, tu eri innamorato di me, ti prego non mentire- disse - lo dicesti a Phil alla sua festa, che provavi qualcosa per me-
In effetti, ricordai anche di questo.
Lasciai Sofia perché mi stavo affezionando ed io non volevo accettarlo. Quel periodo odiavo l'amore e facevo sesso con una ragazza diversa, poi la stampa avevano scoperto tutto e i miei fans erano arrabbiati ma non solo, anche mia madre e Scooter.
Poi incontrai Sofia e facemmo sesso di nascosto
- Sofia, non mi va di parlarne okay?- sbottai e tolsi le sue braccia

#fineflashback

Annuii
- ma l'ho fermata- aggiunsi
- okay- disse
- mi manchi-
Prima che potesse parlare, la porta si aprì
Spuntò Andrea
-finalmente, entrate- disse facendoci spazio
Entrò lei per prima ed entrai anch'io
Cosa sarà successo?
- Justin- venne ad abbracciarmi la madre - sono felice che sei qui-
Ricambiai l'abbraccio facendo un mezzo sorriso
Almeno qualcuno sentiva la mia mancanza
-siediti - disse il padre e indicò dove Elena era seduta
Mi sedetti accanto a lei e lei diede poco di spalle e i suoi capelli coprivano il suo viso
- cosa succede? -
- cosa? Non te l'ha detto? - guardò Elena
Mi girai per vederla e ma non mi dava nemmeno uno sguardo
- no, non gliel'ho detto- disse
-Elena- rimproverò sua figlia
- okay, calmiamoci e ragioniamo - disse il padre

Tutto quel mistero veniva l'ansia
Se Elena non ha voluto dirmi cosa stava succedendo, era una cosa seria.
-bene, noi dobbiamo fare una denuncia, sappiamo chi c'è dietro tutto questo e, vogliamo sentire la tua versione- continuò
- bene, finalmente l'avete trovato- dissi sollevato e curioso - ho bisogno di sapere come si chiama-
Guardarono Elena ed io rimasi confuso per il loro silenzio
- in realtà, Elena l'ha scoperto- disse mia suocera - ma non vuole parlare perché ha paura, ci ha provato ma poi ci sono state minacce e questo l'ha scossa-
Mi girai verso di lei e lei rifiutava a guardarmi,  sembrava spaventata
- non devi avere paura, sei con me, con tua madre, i tuoi fratelli e Justin. Lui merita di sapere tutto, digli il nome Elena e tutto questo finirà- disse suo padre
- ti prometto che pagherà tutto quello che vi ha fatto- parlai con lei - so che non vuoi rivolgermi la parola, ma il mio compito è che questa persona va dritto in cella-
Finalmente il suo sguardo girò verso di me
- non mi crederesti, per questo non voglio dire il suo nome- parlò
- ti crederò su ogni parola che dirai- dissi
Rimase in silenzio e si alzò
- diglielo tu, io non ci riesco- guardò suo padre per poi andarsene
-Elena- la chiamai
Niente, mi ignorava anche questa volta

#Elena

Non chiusi la porta e rimasi dietro e li ascoltai
- perdonala, è terrorizzata - sospirò mia madre
- io voglio aiutarvi, ditemi chi è- disse ansioso, Justin
- Voglio arrivare al dunque, una certa Sofia Richie, Elena dice che la conosci. Questa ragazza ha minacciato mia figlia, ma c'è un accordo, ci lascia in tutti in pace ma solo se lei lascia te. Elena si è spaventata e ha accettato - spiegò mio padre
Ci fu un silenzio e il mio cuore batteva a mille.
- le ha detto di non proferire niente a nessuno-
- non ci credo- lo sentii - per questo lei si comportava in un modo strano-
- di chi parli?- chiese mio padre
- Elena con Sofia -disse - ma è sicuro? È tutto strano, lei non è quel tipo di persona -
Alzai un sopracciglio e uscii arrabbiata
- visto perché non volevo dirglielo?-
Si girarono per guardarmi sorpresi in modo in cui ero piombata nel salone
- si, lei è quella che mi ha obbligato a lasciarti, lei ha minacciato me e la mia famiglia e ha perfino cercato di minacciarmi di nuovo e abortire tuo figlio. Sei sempre dalla sua parte e sapevo benissimo che tu non mi avresti creduta- urlai

Rimase in silenzio incredulo
- purtroppo mia madre mi ha tradita e l'ha detto a mio padre e loro te l'hanno raccontato. Se non mi credi, quella è la porta- dissi
- Elena, non ho detto niente. Dico solo che non posso crederci quello che ti ha fatto, ma non importa. Andrò io personalmente a denunciarla, ci vado adesso- si alzò
- non dimenticare delle sue amichette snob- risposi fredda
Annuì serio
- bene, veniamo con te allora - si alzò mio padre - ma prima, voi due dovete risolvere questa cosa. Cara, lasciamoli soli. Noi ti aspettiamo in macchina Justin- disse
Si alzò anche lei e uscirono dalla suite
- quindi mi hai mentito-
- per il bene della mia famiglia- dissi
- dovevi dirmelo - rispose arrabbiato
- perché? Mi avresti creduta? -
- certo che si- disse
- si - forzai la mia risata - vai, i miei genitori ti aspettano-
- quindi, tu per tutto questo tempo hai mentito? Non hai mai smesso di amarmi- il suo viso cambiò del tutto
Scossi la testa
Era sollevato e si avvicinò
Mi avvicinai anch'io e lui mi abbracciò strettamente
- mi dispiace se ho accettato, ma lei voleva- mi interruppe
- lo so, e ci sono io qui.- prese il mio viso-nessuno ti farà del male, nessuno si avvicinerà né a te e alla tua famiglia-
Ero felice che lui, nonostante non voleva crederci, era qui a proteggermi. Non me l'aspettavo
- quindi non mi hai lasciato veramente, giusto? - disse tutto ad un tratto
Risi per la sua faccia e il modo in cui lo disse
- nel mio cuore, mai- dissi e accarezzai il suo viso
- ti ho pensato così tanto, piccola. Ho cercato di ricordare qualsiasi cosa, anche una sciocchezza che faccio di solito per capire cosa ti è preso-
- Justin, so che ho sbagliato, ma cosa avresti fatto al posto mio? Ci ha minacciato- dissi
- basta, non pensarci più. Mi assicurerò che non si avvicini ma più a te e alla tua famiglia. Adesso devo andare ma tornerò, okay?-
Annuii e poi uscì
Sembrava che volesse darmi un bacio, ma era trattenuto
Uscii anch'io
- Justin- lo chiamai prendendo il suo braccio
- cosa c'è? - chiese confuso
Presi il suo viso e avvicinai le mie labbra alle sue.
Lui mi abbracciò e ricambiò il bacio
Continuava ad accarezzarmi e stringendomi a sé.
Tirai leggermente i suoi capelli e lui mi prese per le cosce e le mie gambe finirono sui suoi fianchi.
Era un po' difficile a trattenermi, avevo voglia di lui.
Ci staccammo
- mi sei mancato- accarezzai i suoi capelli
- anche tu, non puoi immaginare quanto- rispose - devo andare, così dopo aver fatto la denuncia, staremo insieme- disse facendomi scendere
- d'accordo, fai presto- gli presi di nuovo il viso e lo baciai a stampo più volte
- cosi non posso andare- ricambiò i miei baci
- ti amo- dissi
- ti amo anch'io-
Ci abbracciammo e poi andò via
Sorridevo come una scema ed entrai
Vidi i miei fratelli fermi che ridevano
-oh, ti amo- mi imitò Andrea
- oh Elena, anch'io ti amo- Giovanni imitò Justin
Risi
- siete pessimi- morsi il labbro
- finalmente in quella testa di cazzo che ti ritrovi funziona ancora- disse Andrea e mi sorrise
Ridacchiai
- andiamo a giocare? - cambiai discorso
- si - urlarono - gioco io per prima - dissero in coro e cominciarono a correre verso la stanza
Alzai gli occhi al cielo

***

- non preoccuparti Justin, ti aspetto- dissi
- dormiremo insieme?- lo sentii ridere
Morsi il labbro sorridendo
- si, dormirò con te, ma sarà meglio per te che ti sbrighi, o dormirò qui con quei due pazzi scatenati-
- piccola, siamo quasi arrivati-
- perciò siete con la polizia? - chiesi
- si, speriamo che in giro non ci sono i paparazzi, sai che rompi scatole- disse
Mi affacciai dalla finestra e non vidi nessuno
- no, fortunatamente non ci sono- dissi
- sembra ma non è così, sono sempre in giro-
Sentii bussare alla porta
Il mio cuore smise di battere
-Justin hanno bussato alla porta-
- non aprire, stiamo arrivando. Non staccare-
- posso almeno vedere chi è dallo spioncino - dissi
I ragazzi uscirono dalla stanza e mi guardavano spaventati
Portai un dito sulle labbra
Guardai dallo spioncino e fortunatamente era lui
Sorrisi
Poco fa avevo ordinato una pizza
- non preoccuparti, è arrivata la pizza - ridacchiai
- non aprire - ordinò - non sappiamo se è uno di loro-
- stai tranquillo Justin, è Alex-
- peggio ancora, non aprire- disse
Sorrisi
- smettila, è un ragazzo a posto e poi ha portato la pizza che ho ordinato- dissi
Sbuffò
Aprì la porta e lui sorrise
- finalmente, ho fame- dissi guardando la pizza

- tutto tuo principessa- disse dandomi il cartone
-okay mi sta dando i nervi questo qui- disse Justin al telefono
Risi
- quant'è?- chiesi
-oh no, ho già pagato al posto tuo- disse
- sul serio? Adesso paga le pizze ai suoi clienti? - sbottò Justin
- non dovevi. Quanto ti devo?-
- no, per te è gratis- rispose allegramente
- e per te è gratis un pugno in faccia, coglione- urlò Justin
- okay, grazie Alex. È stato molto gentile da parte tua- sorrisi
- smettila, lo stai facendo apposta-
- bene, ci vediamo bellezza- mi diede un bacio sulla guancia e poi se ne andò

- era un bacio? Era un bacio quello? -
In realtà stavo sorridendo a causa di Justin che stava morendo dalla gelosia
- no- risi
-non è divertente, quello ci sta provando con te- disse
- beh, può provarci quanto vuole ma sono già impegnata con una persona -
Rimase in silenzio

-sei morto? -
- no, sono qui. Dopo aver finito questa storia, toccherà lui- disse
- Justin, è un ragazzino- dissi
- ragazzino? Non sembra-
- adesso concentrati, Justin- dissi guardando dalla finestra - ma quanti siete? - rimasi a bocca aperta
Vidi tantissime pattuglie
- ho dimenticato un dettaglio, sapevi che lei è stata in carcere? Era già negli arresti domiciliari, aveva degli orari che doveva rispettare- disse
Rimasi a bocca aperta
- un mandato di cattura? Per questo sono in tanti? - chiesi
-esatto, sono sorpreso. Nessuno sapeva di questo dettaglio-
- non voglio immaginare come abbia fatto, perciò muovetevi- dissi
- stiamo entrando, non muoverti da lì- disse per poi staccando la telefonata

Arrestata, incredibile .
- cosa ti ha detto? - chiese Andrea
Raccontai tutto ai miei fratelli.
- ma è impossibile, nessuno ha parlato di questo- disse
- è strano, davvero strano- ci pensai - ascolta, adesso voi ragazzi andate in camera a mangiare la pizza. Io li aspetterò qui -

- tu che rifiuti la pizza?- parlò Giovanni
-si, posso aspettare e adesso andate- dissi spingendoli
- non puoi decidere cosa dobbiamo fare-
- invece posso- rinchiusi i ragazzi

E adesso?
Justin aveva detto che dovevo rimanere oppure no?
Sulle mie labbra spuntò un sorriso
Uscì dalla suite in punta di piedi e raggiunsi il piano dove alloggiava Sofia
Sbirciai ed era pieno di poliziotti e due agenti stavano portando via Sofia
- come hai potuto? Non ho fatto niente, non so perché state arrestando me e le mie amiche- urlò Sofia a Justin
- sai benissimo perché. Hai minacciato la mia fidanzata, hai mandato i tuoi bodyguards per terrorizzare questa famiglia, e per di più, hai detto alla mia fidanzata che deve abortire e lasciare me. Sei pazza, spero che ti rinchiudono e buttano la chiave perché non voglio mai più vederti-

Esatto gente, quello è il mio ragazzo. Urlò la voce della mia testa
Sorrisi
- Justin, credi più a lei che a me? Noi due ci conosciamo da tantissimo tempo, perché mi fai questo? -
- credo alla mia ragazza e alla polizia, mi hanno detto che sei ricercata. Non so cosa è successo, non so perché non l'hanno detto nel telegiornale a meno che io non l'abbia visto in quel momento ma non voglio sapere nulla di te. Mi hai deluso Sofia- disse - portatele via - ordinò ai poliziotti
-no Justin, ti posso spiegare, ti prego- urlò Sofia
Justin scosse la testa
- mia figlia sarà orgogliosa di te- parlò mio padre - siamo grati che tu ci abbia aiutati-
- sono un pessimo fidanzato. Avrei dovuto crederle e che c'era qualcosa che non andava. Mi dispiace per aver creato tutto questo-
- tu non hai fatto nulla, anzi, hai fatto bene a seguire il tuo cuore- disse mia madre
Mio padre si accorse di me ed io unii le mie mani dicendo di rimanere in silenzio
L'agente si avvicinò a loro
- beh, vi lascio soli, in tanto vado da Elena- disse Justin
- va bene, vi raggiungiamo dopo- disse mia madre
Sgranai gli occhi e cominciai a correre come un fulmine

Merda merda merda
L'ascensore era fuori servizio
Che cavolo, prima funzionava.
Vidi uno sgabuzzino e mi rinchiusi dentro
Misi le mie mani sulla mia bocca
Mi ucciderà se non mi vedrà nella suite
- mmh, l'ascensore non funziona- lo sentii - che ne dici se prendiamo le scale insieme? - bussò - ce la fai a salire Elena? -
Sbuffai e aprii
-ciao Justin, che ci fai qui?- feci una voce strana
- non ti avevo detto di rimanere nella stanza? - chiese

- infatti è così. Giovanni ha combinato casino e quindi- cercai una scusa e vidi una scopa, la presi - cercavo questa-
Rise
- no, questa scusa non è credibile. Vieni qui- mi prese e mi abbracciò
- non sei arrabbiato? - chiesi confusa
- no, sono felice che sei qui-
Ricambiai l'abbraccio
- a proposito, si sono incazzato nero- si staccò - quel fattorino o cameriere o quello che è, mi da su i nervi-
Scoppiai a ridere
- andiamo nella nostra stanza? - chiesi
Fece un piccolo sorriso
- andiamo, ma prima andiamo daai tuoi fratelli-

WOAH, COME STATEEE???
LO SO, NON È CARINO SPUNTARSI IN QUESTO MODO DOPO UNA VITA
MA HO PASSATO QUESTI DUE MESI UN INFERNO, È STATO BRUTTO E STO CERCANDO DI SUPERARE ANCHE SE NON È FACILE.
BEH, DITEMI SE VI PIACE♥♥♥

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro