~Prologo
MINE 2
~Prologo
"E, la parte più difficile, è stata lasciare andare via tutto."
-Coldplay
-8 Novembre 2015 -
Chiusi la cerniera del mio borsone azzurro, dopo essermi assicurata di aver preso tutto ciò che mi sarebbe servito. Lo poggiai sulla mia valigia rossa, posta alla mia destra, guardando un'ultima volta il mio riflesso nello specchio della mia camera. Portai i miei capelli dietro l'orecchio, prima di sospirare e scendere velocemente al piano di sotto.
-"Pronta?" chiese, dolcemente, mia madre, posando sul tavolo il piatto con la mia deliziosa colazione, nonostante non avessi molta fame. L'ansia e l'eccitazione mi stavano divorando, avrei voluto subito recarmi all'aeroporto. Annuii alle sue parole, prendendo posto intorno al tavolo, prima di iniziare a sorseggiare la mia tazza di caffè.
-"Non ho molta fame." ammisi, scrollando le spalle. Mi rivolse uno sguardo contrariato, sedendosi accanto a me. I suoi capelli biondi erano stati tagliati solo pochi giorni prima, le donavano moltissimo, valorizzando i suoi profondi occhi castani.
-"Ti serviranno delle energie per affrontare il viaggio." affermò, sicura di sé, facendomi ridacchiare. Si preoccupava sempre troppo per me e non doveva, avevo diciannove anni, ero piuttosto sicura di saper badare a me stessa.
-"Sarà solo un viaggio di un paio d'ore, mamma; sta' tranquilla, andrà tutto bene." cercai di tranquillizzarla, alzandomi dal mio posto, per poi lasciarle un bacio sulla guancia. Sospirò, annuendo, sconfitta.
-"Solo, sarà strano non vederti per tanto tempo. Tornerai per Natale, vero?" chiese, allarmata. Non aveva mai imparato a lasciarmi andare, ma doveva farlo, credevo che fosse finalmente giunta l'ora. Avrei sempre avuto bisogno di lei, del suo affetto, delle sue chiamate, dei suoi abbracci e, ogni tanto, anche dei suoi rimproveri. Ma doveva lasciarmi vivere la mia vita ed affrontare i miei problemi, da sola.
-"Certo che tornerò, mamma." risi, guardandola. Ero così elettrizzata all'idea di frequentare una nuova università in Inghilterra, sarebbe stato fantastico. Un college inglese aveva stretto un accordo con la mia università e dato l'opportunità, a solo pochi studenti, di fare uno stage di formazione, che consisteva nel trascorrere un periodo di circa sei mesi in Inghilterra, e frequentare le lezioni lì. Ero stata sicuramente avvantaggiata, oltre che dai voti, dal fatto di essere di origine inglese, per essere scelta. Non potevo crederci, sarebbe stato un sogno!
-"Possiamo andare?" mio padre entrò in casa, sorridendo; indossava un maglione blu, per proteggersi dal freddo di quell'inverno, insieme ad un paio di pantaloni scuri.
-"Devo solo prendere le valigie." scrollai le spalle, dirigendomi al piano di sopra, prima che la sua voce mi fermasse.
-"Non preoccuparti, le prendo io." mi sorrise dolcemente, superandomi mentre andava nella mia camera, che sapevo mi sarebbe mancata, tutto mi sarebbe mancato. Sei mesi erano davvero un lungo periodo di tempo, sapevo quanto la mia Italia potesse mancare. Mi diressi in aiuto insieme a mia madre, prima che, mio padre, riponesse le valigie nel bagaglio e accendesse il motore del veicolo. Guardai dal finestrino il panorama, a me tanto familiare, sfumare pian piano, consapevole che l'avrei rivisto solo l'anno successivo.
**
I miei genitori erano accanto a me, aspettando che partissi, per tornare a casa e riprendere le loro abitudini quotidiane. Giocavo impaziente con la collana al mio collo, aspettando di salire, finalmente, sull'aereo. Non avevo mai tolto quella collana, neanche una volta, da quando mi era stata regalata.
-"Chiamami, quando arrivi al college." mi pregò, mia madre, restando in piedi davanti a me. Annuii alla sua ennesima raccomandazione, non sapevo se sarei stata in grado di ricordare tutto ciò che mi aveva detto.
-"Lo farò, mamma." sospirai; una voce metallica fece eco nelle mie orecchie, avvisando i passeggeri del mio stesso volo di recarsi in aereo. "Devo andare." ammisi, vendendo avvolta da un suo abbraccio.
-"Mi mancherai moltissimo, Lorelay." mi strinse più forte, non volendo lasciarmi andare via. Risi mentre ricambiavo, imbarazzata, il suo abbraccio, mi sarebbero sicuramente mancati anche loro, erano i miei genitori.
-"Anche tu, mamma. Ma puoi venire quando vuoi e, infondo, saranno solo sei mesi." cercai di confortarla, nuovamente, provando anche ad allontanarmi dal suo corpo che teneva stretto il mio "Ti prego, devo davvero andare adesso, se non vuoi che perda l'aereo." ridacchiai, mio padre si mise nel mezzo, per costringerla ad allontanrsi.
-"Sta' solo attenta, Lorelay." lui mi sorrise leggermente, mentre lo abbracciavo. "Siamo tanto fieri di te, piccola." sussurrò, facendomi istintivamente sorridere per le sue dolci parole.
-"Papà, finirai per farmi piangere." confessai, sedendo chiamare il mio volo per l'ultima volta. Mi allontanai un po' da loro, prendendo le mie valigie. "Adesso vado, ci sentiamo quando arrivo." sorrisi, voltandomi dal lato opposto, prima di essere, ancora una volta, fermata dal mio intento.
-"Vorresti andare via senza salutarci?" una voce alla mia sinistra mi fece girare in quella direzione, mostrandomi i miei due migliori amici che mi stavano raggiungendo.
-"Ragazzi!" mi avvicinai a loro, venendo presa in braccio dal ragazzo con gli occhi castani, in modo che i miei piedi non toccassero più il pavimento. "C'eravamo salutati ieri." mi ricordai, guardandoli stranita.
-"Penvasavi davvero che non saremmo venuti in aeroporto?" Louis si finse offeso, ridacchiando. Erano degli amici davvero unici, non mi aspettavo che mi avrebbero raggiunto solo per vedermi partire. Mi dispiaceva che Alessandra non fosse con noi, ormai non la vedevo da mesi, era così concentrata sui suoi studi che quasi non poteva permettersi di chiamarmi e la lontananza non migliorava la situazione. Ma ci saremmo sicuramente sentite quel pomeriggio, o almeno lo speravo.
-"Ohw, non dubiterei mai di voi due." risi, stringendo una delle guance di Louis, che si lamentò come al solito al mio gesto. "Ora devo davvero andare, ragazzi." li avvertii, ricordandomi di avere davvero poco tempo per raggiungere gli altri passeggeri.
-"Ciao, bellissima, fatti sentire qualche volta." scherzò, Liam, salutandomi, per poi lasciarmi andare. Iniziai a camminare in fretta verso gli altri, trascinando con me la mia valigia, per dei veloci controlli di routine.
Quando, finalmente, mi sedetti sul piccolo sedile dell'aereo, non riuscii a credere che stesse davvero succedendo. Sembrava tutto incredibile davvero incredibile, era come se stessi vivendo un magnifico sogno. Il 'Kingdom's College' mi stava aspettando e non vedevo l'ora di essere lì, di frequentare uno dei più antichi e prestigiosi college dell'Inghilterra. Sapevo già che sarebbe stata un'esperienza indimenticabile.
Ma, la cosa che più di tutte mi rendeva felice, era di tornare nella mia, tanto amata, Londra.
Me :)
Sono tornata! Mi siete mancate, aw. Io vi mancavo, si?
Ahahah, se è così, allora non preoccupatevi, perché riprenderemo con la nostra piccola avventura, accanto ai nostri amati protagonisti♡
Volevo dirvi solo che gli aggiornamenti di questo secondo libro saranno, per un paio di mesi, meno frequenti, perché no ho un po' d'impegni. Ma non sentirete molto la mia mancanza, promesso :)
Mmh, avete idee su questo sequel? Cosa ne pensate? Mi aspetto molti commenti e voti per il nuovo libro ;)
Stella☆★
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