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~Cap.42

Scusate per il capitolo corto, per l'orario e sopratutto per il ritardo, ma ho fatto prima che ho potuto, scusate davvero.❤️
Spero che il capitolo vi piaccia, ci saranno molte sorprese! Vi prometto che recupererò! :3

~Cap.42

"Come quando avevo voglia di incontrarti anche per sbaglio per le strade di un paese che neanche conoscevo."

-Marco Mengoni

P.O.V HARRY

Ormai erano interminabili ore che rimanevo fermo sul divano di casa mia, senza fare niente, dire niente, senza nemmeno riuscire a pensare a qualcosa di sensato. Stavo solamente fermo a guardarmi intorno, non essendo molto sicuro di quello che avrei dovuto fare, non ero sicuro neanche di quello che avevo fatto, in realtà. Aver cacciato Bonnie in una tale maniera, averle urlato contro, non era un gesto che avrei mai pensato di essere in grado di fare, non era un gesto da me. Ma, a volte, succede che ti senti stanco di tutto, credi che la cosa migliore sia rimanere solo, evitando di mentire e fare del male a qualsiasi persona che ti stia vicino, così avevo solo cercato di allentarla da me, sarebbe stata la cosa migliore per lei, con me non aveva futuro, non saremmo riusciti a concludere nulla insieme, per colpa mia. Solamente per colpa mia.

Mi alzai stancamente dal divano, dovevo tirarmi su e darmi da fare, la mia vita sarebbe andata avanti, in un modo e nell'altro, e dovevo ricominciare a vivere proprio come una volta, senza pensieri. Una delle mie mani andò tra i miei capelli ricci, cercando inutilmente di metterli in ordine per evitare che mi ricadessero in fronte.

Sbuffai nervosamente, dirigendomi in camera per afferrare una delle mie vecchie bandane poste nel cassetto e raccogliere con quella i miei capelli, tirandoli all'indietro mente mi guardavo allo specchio. Probabilmente sarei dovuto uscire da quella casa, andare a fare un giro e comprare qualcosa da mangiare per quella sera. Soprattutto, avevo bisogno di una boccata d'aria, di uscire semplicemente fuori da quelle quattro mura.

Presi il mio portafogli e il cappotto nero, indossandolo e dirigendomi fuori dal mio appartamento, che sembrava stranamente vuoto e silenzioso. Mi mancava vivere con Zayn, certamente era un ragazzo che non si annoiava mai, trovava sempre qualcosa da fare e sapeva coinvolgerti, oppure era solo bello il fatto di avere qualcuno che girava per casa facendomi sentire meno solo.

Ma, certamente, il fatto di non condividere più la casa con mio cugino si era rivelato positivo adesso che era tornata Lorelay. Sopportare la loro vista - e non solo -  ogni giorno, proprio come l'anno prima, sarebbe stato fin troppo difficile.

Camminai lentamente per le strade di Londra, stranamente poco affollate quel pomeriggio, fino a raggiungere un supermercato non troppo lontano da casa mia. Non avevo idea di cosa avrei dovuto comprare, a dir la verità non avevo nemmeno molta fame, ma dovevo pur mangiare qualcosa dopo l'aspirina che avevo preso. Dentro il locale non c'erano moltissime persone, forse per l'orario o, forse, perché il freddo di quel giorno non invogliava proprio ad uscire di casa, se non per pura necessità.

Guardai tra gli scaffali, osservando tutto ciò che avrei potuto comprare ma non c'era davvero nulla che mi andasse in quel momento. Continuai a camminare, finché non intravidi un ciuffo di capelli neri che avrei saputo distinguere tra mille altri. Oh, era davvero l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento. Sperai con tutto me stesso che non mi vedesse, cercai di scappare nel modo meno evidente possibile, senza dare nell'occhio, ma sapevo che gli sarebbe stato difficile non vedermi. Infatti, poco dopo, sentii la sua voce chinare il mio nome, così fui costretto a voltarmi.

-"Zayn..." mormorai, sorridendo appena, pensando a tutte le cose che avrei potuto fare invece che entrare in quel fottuto supermercato. Il sorriso che mio cugino aveva dipinto sul volto faceva emergere tutta la felicità che provava in quel periodo, era da tempo che non lo vedevo così. E lo capivo benissimo, al suo posto sarei stato felice anch'io.

-"Che ci fai qui?" mi chiese, stavo per rispondergli cosa diamine potesse fare una persona in un supermercato, ma invece mi soffermai ad osservare il suo carrello, pieno di ogni genere di cioccolato, c'era di tutto. Lo guardai stranito per qualche instante, se avesse mangiato tutte quelle cose probabilmente sarebbe morto per il troppo zucchero nel sangue.

-"E tu che stai facendo con quel cioccolato?" alzai un sopracciglio, guardandolo. Gettai anche una veloce occhiata nei paraggi, per vedere se la bella biondina fosse con lui, ma non vidi nulla, quindi immaginai che fosse al college o a casa di Zayn.

-"Lorelay mi ha detto di avere voglia di cioccolato, quindi mi sono precipitato qui per accontentarla." scrollò le spalle ed io scossi la testa per il modo in cui lui si lasciasse comandare da quella ragazzina. Non era per il bambino, ne ero certo, perché se Lorelay gli avesse detto di avere voglia di cioccolato anche non essendo incinta, lui sarebbe comunque corso a compararle tutto ciò che voleva. Non si rendeva neppure conto di quanto Lorelay lo controllasse e, nello stesso tempo, lo aiutasse a migliorarsi.

-"Forse hai esagerato." ridacchiai, c'erano almeno un centinaio di cose nel suo carrello, probabilmente al suo ritorno la bionda lo avrebbe costretto a portare indietro più della metà delle cose. "Dov'è Lorelay?" sospirai, dovevo semplicemente abituarmi a tutta questa situazione, limitarmi a chiedere di lei al suo ragazzo e vederla solo quando capitava. Sembrava triste da dire, avrei potuto dire che era la mia migliore amica, che mi bastava chiamarla per vederla quando volevo e il resto, ma non era così e dovevo solo accettarlo.

-"Al dormitorio, con sua madre. Non è stata molto bene in questi ultimi giorni e i suoi si sono preoccupati, quindi sta cercando di fargli capire che sta bene." Zayn sospirò, facendomi corrucciare le sopracciglia per quello che aveva appena detto. Non sapevo che i genitori di Lorelay fossero qui, non immaginavo nemmeno che lei volesse vederli in questa situazione. Stavo per chiedere a Zayn qualcosa, ma mi forzai a non farlo, sapere il meno possibile della vita della biondina sarebbe stata la cosa migliore per me, dovevo solo allontanarmi da lei e iniziare così andava davvero bene.

-"Capisco..." mormorai, abbassando lo sguardo sul pavimento mentre mi passavo svogliatamente una mano tra i capelli. Lorelay e Zayn mi mancavano proprio tanto, li ritenevo la mia famiglia, quella che non avevo più. Ma stare insieme a loro sarebbe stata una sofferenza, guardarli amarsi non era quello che volevo, per quanto potessi essere felice per loro.

Forse sarei solo dovuto andare via per qualche periodo, andare lontano e dimenticare tutto, occupare la mente con altre cose. Magari a Gemma mancava il suo fratellino, sarei potuto andare a farle compagnia. Ma probabilmente mi avrebbe cacciato, mi voleva davvero molto bene, ma non voleva rotte le scatole, tutto qui.

-"Ti va di venire con me al dormitorio?"  non avevo sentito i precedenti discorsi di Zayn, non me ne importava molto, come della maggior parte delle cose che solitamente diceva, ma a quella domanda i miei occhi slittarono sui suoi, pensando ad una scusa plausibile per rifiutare.

-"Umh, veramente...avrei un impegno.." imprecai mentalmente per la poca fantasia che avevo, ma sperai che ci credesse, avrebbe potuto pensare che sarei dovuto andare da Bonnie o qualcosa del genere.

-"Oh, okay, ci vediamo domani allora." il moro scrollò le spalle, facendo un cenno col capo, come per salutarmi, andando avanti, prima che lo fermassi, richiamandolo. Un'idea mi balenò in mente e, in quel momento, mi sembrò che fosse l'occasione che stavo aspettando.

-"Zayn, quando devi partire per Chicago?" potrei giurare di aver visto un velo di tristezza cadere sugli occhi del ragazzo quando pronunciai quelle poche parole, sapevo che non avrebbe mai voluto separarsi da Lorelay. I suoi muscoli si tesero per qualche istante a quel pensiero, prima che rispondesse.

-"Tra un paio di settimane, non posso più posticipare il viaggio." mormorò, non avrebbe nemmeno potuto trascorrere il suo compleanno con la biondina, sapevo che questo lo faceva stare male, era assolutamente normale. Zayn non doveva partire, aveva appena raggiunto la sua felicità con Lorelay, tutto andava bene, non meritavano di affrontare ancora problemi.

Lui non doveva partire mentre, io, avevo bisogno solamente di questo.

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