(16) Rapporti spezzati
Tails' pov
Nives guardò prima me e poi Doll, confusa, e poi disse, con un filo di voce:
-Cosa? No! Non fatelo... Non voglio che vi feriate per me!-
Non la ascoltai. Le mie code vorticarono dandomi la spinta verso il mio avversario, al quale mollai un calcio sull'addome. Lui non si scompose e ne approfittò per restare in aria. Mi rise in faccia.
-E quello lo chiami calcio? Si vede proprio che hai tredici anni... Sei partito all'avventura con Sonic durante cinque anni e non hai imparato nulla di come si combatte?-
Fece una capriola all'indietro e rise di nuovo.
-Vero! Stavi sempre in panchina!-
Mi librai in volo anch'io, ignorando le urla della gatta. Caricai un altro pugno, ma con un guizzo Doll lo schivò. Mi guardai intorno, cercandolo. Sentii un colpo al fianco venire dal nulla ed urlai, più per la sorpresa che per il dolore. Un altro colpo sullo stesso fianco ed un ultimo alla schiena. La botta fermò le mie code, lasciandomi cadere (pesantemente) a terra. Il taglio sul fianco, inizialmente poco profondo, ora bruciava e sanguinava copiosamente. Il viso di Nives era una maschera di terrore. Sentii qualcosa premermi nuovamente sulla schiena, strappandomi un urlo e costringendomi sdraiato.
-Ahahah! Sei davvero patetico!-
Trovai la forza di reagire: digrignai forte i denti e gli colpii il piede con le code. Mi rialzai barcollante, ignorando il dolore al fianco. Doll mi fissava sorpreso, poi riprese a sghignazzare.
-Non vuoi proprio capire che non hai speranze? Non vorrei essere costretto ad ucciderti per dimostrarlo!-
-Non mentire!-
Gli urlai contro.
-Non vedi l'ora di farlo...-
-E togliere la soddisfazione ad Exe?-
Lo raggiunsi di corsa e lui si preparò a parare i miei pugni, ma lo colsi sorpresa facendo una giravolta e colpendolo sul torace con due codate. Approfittai del fatto che si stesse riprendendo dalla botta per colpirlo con un pugno in faccia. Finalmente quello a cadere di schiena fu lui. Caricai un altro pugno verso il suo occhio e venni sorpreso da una sua risata. Non lasciai che quello mi fermasse e sganciai il colpo come mi aveva insegnato Knuckles. La mano artigliata della bambola scattò e mi bloccò il braccio, prima di tirarmi a terra con lui, graffiandomelo. Cominciammo a colpirci senza ritegno, ma capii presto che non ne sarei uscito vittorioso. Le mie braccia erano coperte di graffi e il fianco aveva smesso di sanguinare, ma bruciava ancora. A fermarci fu qualcun altro.
-ADESSO BASTA!-
Una fila di spine ghiacciate mi costrinse ad indietreggiare, ed anche Doll fece qualche passo indietro. Nives vi si ergeva fieramente in mezzo, le mani che tremavano e quella dannata pervinca ancora dietro l'orecchio.
-Fatela finita! Non posso vedervi mentre vi riducete così.-
Anche se avevo ancora una gran voglia di spaccargli la faccia, la ragione mi consigliò di ascoltarla per non ferirmi ulteriormente. Stranamente, anche Doll obbedì, ma si ristampò quel sorrisetto insopportabile sulle labbra. I cespugli si mossero e tutti i nostri amici vi sbucarono fuori.
-Ve l'avevo detto io che c'era qualcosa di strano!-
Inveì Espio con Sans e Papyrus appresso. Psiky si grattò la spalla nervosa ed il resto del gruppo ci fissava confuso.
-Ma che cosa sta succedendo qui?-
Chiese Karol fissando Nives con insistenza.
-Un tradimento! Ecco cosa sta succedendo!-
Un osso guizzò in direzione di Doll, ma a lui bastò un taglio nell'aria per spezzarlo in due. Spirit tirò fuori il martello e chiese:
-Come facevi a sapere dove trovarci?-
-Oh... Exe voleva tenervi d'occhio per bene! Ma aveva altro da fare ed ha mandato me. Sapete: vi seguo da quando stavate da Fiona!-
-Allora è stato lui a causare il campo magnetico!-
Fece Pek, tremante dietro alla cugina. Doll fece un verso sprezzante, pur non perdendo il sorriso compiaciuto. Mi venne da pensare che stesse godendo del nostro disappunto nel vederlo lì. Mi venne a vomitare.
-Sebbene neghi, sospetto di sì!-
-Che ci facevi con Nives?-
Quello nel tono di Psiky era... Timore? A pensarci bene, lei aveva dei poteri psichici superiori a quelli di Rocky ed Ivonne... E se lo sapesse da molto prima di noi?
-Che intendi?-
Doll aveva smesso di sorridere e si era fatto cupo in volto.
-Pervinche... Succo di fragola... Animaletti grassi e carini... Laghetti e ruscelli... Come facevi a sapere tutto questo?-
-Oh!-
Il sorriso si riaccese.
-Credete che sia semplicemente girato in tondo finché non vi ho trovati? Io ho un'informatrice! Una... Demone, informatrice!-
Psiky scattò e prese Ivonne per il bavero della maglietta.
-Lo sapevo che non ci saremmo MAI dovuto fidare di te!-
Stavolta, la riccia di arrabbiò sul serio: creò un campo di forza che respinse la gufetta e la fece sbattere contro un tronco. Nives strillò di paura e smise di fare da perno tra la sua potenza e la mia resistenza, lanciandosi su di lei per aiutarla a rialzarsi. Pek, invece, ritrovatosi senza difesa, si nascose dietro Espio. Notai solo in quel momento che quest'ultimo era pallido come un cencio. Chi l'avrebbe mai detto che il più spaventato in questa situazione sarebbe stato lui...
-Io non ho fatto UN BEL NIENTE! Smettila di puntarmi il dito contro IN CONTINUAZIONE!-
Doll rise, divertito dalla scenetta. Karol diede un pizzicotto sul braccio alla riccia.
-Sei completamente fuori di capoccia? Non si attaccano i compagni di squadra! Nemmeno se per una buona ragione...-
Un'onda d'urto partì dal suo palmo facendola cadere addosso a Papyrus.
-E piantala di farmi la morale! Ne ho abbastanza di questi sporchi pregiudizi! Soprattutto se sono falsi!-
-E chi sarebbe allora la "demone informatrice" di cui parla?-
Chiesi dopo aver finalmente ripreso fiato. Espio bisbigliò:
-Juliette...-
-Cosa?-
Chiese Sans, accanto a lui. Il camaleonte deglutì e poi fece un passo avanti, prima di urlare:
-JULIETTE!-
Fu un repentino movimento nell'aria e Spirit si trovò a terra accanto a Karol e Papyrus. Quella che sembrava Elvys si alzò. Le sue pupille erano bianche e l'occhio nero, un po' come Exe, con uno strano liquido nero che colava sulle guance, i suoi capelli erano sciolti ed arruffati ed i vestiti stranamente sporchi e graffiati.
-Ehi, Espio! Mi stavo facendo un giro per la foresta... Che mi cerchi a fare? Cerchi di togliermi il divertimento?-
Fece, facendo sfavillare una strana fiamma nera tra le sue dita. Tutti tranne il ninja, Ivonne ed il pupazzo sussultammo sbigottiti.
-Come mai non stai balbettando? Sei davvero tu, Elvys?-
Chiese Sans, per la prima volta a corto di battute. Espio le urlò subito contro:
-Sei stata tu a parlare con Tails Doll di noi?-
-Come no, capo! Sapevo della cotta del volpacchiotto sulla gatta ed allora quando mi ha chiesto informazioni su di lei e la sua amichetta, io precisa precisa...-
Si accorse solo in quel momento della presenza di due Tails.
-A-Aspetta un secondo... Ma...-
Sbiancò ed indietreggiò, sorpresa. Doll rise e poi spiegò, come se non avessimo capito:
-Sono sempre stato un bravo attore! Mi sono finto Tails così che tu mi dicessi tutto quello di cui avevo bisogno!-
-Io...-
Espio le lanciò uno sguardo raggelante e tutti ci squadrammo spaventati. Se sapeva tutto di tutti noi, Exe avrebbe avuto un vantaggio incredibile. Tentati di raggiungerlo, ma mi piegai a terra dal dolore al fianco dopo un paio di passi. Karol si affrettò ad aiutarmi ed appena mi ebbe rialzato ci riprovai, stavolta bloccato da un grido:
-No!-
Mi volsi sorpreso. Nives scuoteva la testa, mentre Doll continuava a ridere. Tutto prese a girare e finalmente il quadro mi si presentò davanti chiaro e tondo. Feci cenno alla riccia di lasciarmi e sfidai il mio copione con lo sguardo. Il camaleonte si avvicinò a quella Juliette e le disse freddo:
-Magari non avresti dovuto provare ad aiutare Elvys. Entrare nel suo corpo è stato un errore.-
E scomparve in un turbine di foglie, facendo volare i suoi capelli e gli aculei di Sans nella brezza. Juliette restò con lo sguardo assente a terra senza parlare.
-Potevi usare quelle informazioni per fare qualunque cosa...-
Intervenne Psiky, rialzandosi anche se esausta sotto lo sguardo contrariato della gatta.
-Eppure... Sbaglio o non hai ferito Nives?-
Doll arrossì ed io fui davvero tentato di colpirlo, ma il luccichio intermittente della gemma sulla sua antenna mi distrasse.
-Siete fortunati... Servo altrove.-
Papyrus brandì un osso e gli si fiondò addosso, mancandolo di poco.
-Torna qui! Non abbiamo mica finito!-
Mi lanciò un altro sguardo di sfida prima di scomparire in volo. Karol mi fissava molto preoccupata.
-Stai bene, amico?-
Chiese Spirit, vedendomi teso. Non risposi. Mi diressi verso Nives. Lei mi fissò con uno sguardo indescrivibile tra il dispiaciuto e lo spaventato.
-Tails... Io...-
La superai, senza degnarla di uno sguardo. Pek mi fissava confuso.
-Non dobbiamo finire?-
-Oh! Giusto!-
Esclamò la civetta, presa in contropiede.
-Prima partiamo, prima arriveremo al Master Emerald.-
Mentre stavo per allontanarmi, mi fermai e mi volsi per guardare Nives: aveva lo sguardo incollato a terra come Juliette e si stava nervosamente toccando la pervinca.
-Spiegami solo una cosa...-
Alzò lo sguardo, anche se di poco.
-Perché lui? Tra tutti quelli che potevano essere, perché lui?-
La gatta ci rifletté e farfugliò qualcosa di incerto, ma la bloccai sul nascere scuotendo la testa. Mi incamminai verso il Tornado X, le lacrime di rabbia che mi bruciavano gli occhi.
Espio's pov
-Siete sicuri di voler partire proprio ora? Non è nemmeno l'alba!-
Chiese Papyrus, poco convinto. Tails si limitò a lanciargli un'occhiataccia e Pek annuì. Io feci un verso di sufficienza e saltai al mio posto nella cabina dietro. Juliette mi fissò indispettita e poi sbuffò:
-Ma certo! Non aspettarmi, Espio, salirò da sola!-
-Ottimo. Buon per te.-
Replicai freddo come lei. Lei sussultò ed incrociò le braccia, mentre Nives le si avvicinò piano, le orecchie abbassate. Non aveva parlato da quando Doll se n'era andato.
-Ancora non ti parla?-
-Oh, prima o poi si scuserà. Mi basta aspettare.-
Saltò anche lei, aggrappandosi alla cintura per tirarsi su, ma si bloccò a penzoloni. Io la stavo accuratamente evitando con lo sguardo, concentrandolo sulla gatta, che fissava terra senza accennare ad andarsene.
-Cosa c'è?-
-Non... Ti dispiace andare con Tails e lasciarmi il posto dietro ad Espio?-
Lanciò uno sguardo a Tails, che stava coprendo con fili di legno verde i fili di rame.
-Non me la sento di stargli accanto per tutto il viaggio...-
La risposta non fu immediata, ma arrivò quella in cui avevo sperato:
-Come ti pare! Non mi dà nessun fastidio.-
Scese con un balzo e le diede un pugnetto sulla spalla. Appena scomparve nella capsula davanti, mi feci sfuggire un verso irritato:
-Tch!-
-Ti dà fastidio?-
Chiese Nives alle mie spalle, in procinto di allacciarsi la cintura.
-Figurati.-
Tails vorticò le code e si sedette nel posto di comando, strillando.
-Noi siamo pronti a partire!-
-Roger. Anche noi!-
Gracchiò la voce di Pek nel walkie talkie. Vidi l'oggetto volare in direzione di Juliette, che lo afferrò come se sapesse che sarebbe successo.
-Tienimelo che devo guidare.-
-Sì, capo!-
Il suo tono era stranamente ironico, ma finsi di nulla. Partimmo con una ventina di secondi di ritardo rispetto all'astronave. Il viaggio durò solo venti minuti, ma sembrarono un'infinità, specialmente quando Nives cominciò a parlare.
-Mi dispiace. Io... Vi ho traditi.-
Non dissi nulla, in parte perché non sapevo davvero cosa dire.
-Avrei dovuto cercare di uccidere Doll la prima volta che l'ho visto nel bosco. Ma la paura... Ha avuto la meglio su di me. E poi non so cosa mi sia preso!-
La vidi accarezzarsi nuovamente il fiore dietro l'orecchio.
-È stato così gentile con me...-
-Cosa stavate facendo stasera?-
Arrossì.
-Ci... Stavamo baciando.-
Saltai sulla sedia dalla sorpresa.
-Cosa? L'hai baciato?-
-Beh... In realtà è stato lui a baciare me...-
-Ah. Allora perché ti senti colpevole? Tu non hai fatto nulla.-
-Precisamente! Avrei dovuto fermarlo... Staccarmi... Qualsiasi cosa! Invece non l'ho fatto...-
-Perché?-
Ci fu una pausa.
-Non lo so. Mi sono sentita strana, tutt'a un tratto.-
Sospirò, un sospiro carico di tristezza.
-Che devo fare, Espio? Tails non mi vorrà mai più parlare! Anzi... Credo che nessuno vorrà più parlarmi...-
-Ascoltami: tu non ci hai traditi. L'hai solo baciato! È stato un caso! A te piace Tails, giusto?-
-Diciamo che... Mi piacciono entrambi. Tails è dolce e disponibile, però Doll è forte ed estremamente deciso. Non so cosa devo fare!-
Si massaggiò gli occhi con le dita, mentre io tornavo silenzioso, e continuò così fino all'atterraggio.
Juliette's pov
Tails guidava in un silenzio totale. Io pensai a tutto quello che gli stava passando per la mente in quel momento e mi venne da ridere.
-Cosa?-
-Sei arrabbiato.-
-Non sono arrabbiato.-
-Vuoi partire il prima possibile verso il Master Emerald, non fai obiezioni quando Nives decide di cambiare cabina e preferisci la compagnia di una demone che è potenzialmente la responsabile di questo disastro! Sì, sei incazzato e di brutto pure.-
Lo sentii riflettere.
-Chi sei tu?-
-Sono sicura che Espio spiegherà tutto appena atterrati e non mi piace spiegare le cose due volte...-
Replicai, giochicchiando con l'antenna del walkie talkie.
-Non sono arrabbiato.-
-Ancora continui? Ci sei rimasto piuttosto male quando hai visto quei due mentre si sbaciucchiavano!-
Strinse la presa sul volante.
-Lui è un nemico. Quindi questo è un tradimento. Tutto qui.-
-Certamente. Parla quello che la sera prima ha portato la gattina a fare un giro in un campo fiorito e poi ci ha dormito stretto stretto...-
-Come... Come fai a saperlo?-
-Passavo per le vicinanze mentre torturavo delle lucciole. Mi stavo annoiando a morte e ad Elvys non piace che ferisca i suoi amici.-
-Scusa... Cosa?-
-Quando atterriamo! Non dovrebbe mancare molto, dico bene?-
-Benissimo.-
Fece scivolare la mano dietro lo schienale e gli riconsegnai il walkie talkie.
-Ci siete?-
-Ti aspettiamo da sei minuti, volpe lentona!-
-Lo so, Karol, ma un'astronave sarà sempre più veloce di un aereo. Shadow e gli altri?-
-Non li vediamo... Pensi siano già arrivati?-
-Dipende... Voi dove siete atterrati?-
-Ehm... Dove siamo?-
-Meno di due chilometri di cammino dal Master Emerald. Se ci sbrighiamo, saremo lì alle sei.-
-Ugh! Ma così non potrò combattere!-
Strappai io ricevitore dalle mani della volpe e chiesi ad Ivonne:
-Amica, non c'è un posto più vicino dove atterrare? Torturare animaletti sta diventando noioso!-
-So quanto tu voglia picchiare qualcuno a sangue, ma è pieno di alberi e l'unico piano dove atterrare è questo.-
Sbuffai.
-Va bene, va bene! Ci penserà Elvys ad aiutarvi.-
Glielo rilanciai, accavallando le gambe delusa.
-Vedo l'astronave. Stiamo arrivando. Passo e chiudo.-
Interruppe la comunicazione e virò tutta a sinistra, iniziando la manovra di atterraggio e facendomi quasi cadere dal sedile.
-La cintura!-
Mi fece il kitsune. Io me la misi un po' annoiata. Appena l'aereo atterrò e la capsula si aprì, uscii stiracchiandomi tutta.
-Mai pensato di fare sedili più spaziosi?-
Psiky mi fissava intrigata, probabilmente nel tentativo di capire chi fossi. La stanchezza accumulata nelle ultime ore non le permetteva di leggermi nella mente, perciò stavolta non poteva predire tutto.
-Il tuo parere non mi importa... E chi saresti tu?-
Rimasi un attimo zitta, indecisa su cosa fare.
-Sapete cosa? Mi sono appena ricordata di dover fare una cosa...-
-Ferma lì, Juliette!-
La voce di Espio mi freezò al posto, sotto lo sguardo divertito di Sans e Spirit.
-Devi delle spiegazioni ai nostri amici. Mentre camminiamo!-
-Non sono mai stati miei amici...-
Farfugliai stizzita.
-Come, scusa?-
-Non ho detto niente!-
Feci, incrociando le braccia dietro la testa ed incamminandomi verso il Master Emerald, con tutti al mio seguito.
-Quindi... Lei si chiama Juliette ed è un demone.-
-Grazie per le informazioni, geniaccio!-
Fece ironica Ivonne. Io ridacchiai, mentre Tails fulminò la riccia con lo sguardo.
-Ma che ci fa nel corpo di Elvys?-
-Juliette è sua sorella. Si è suicidata un po' di tempo fa.-
-Allegria, portami via!-
Disse Karol con una smorfia.
-Avevo le mie buone ragioni!-
Replicai.
-Una volta... Morta, è entrata nel corpo di Elvys per proteggerla. O almeno così dice!-
Tacqui. Mi vergognavo da morire ad aver tradito la fiducia di mia sorella e dei suoi amici, non tanto perché mi importava della loro opinione, più perché ero stata presa in giro da qualcuno della mia specie! Appena gli mettevo le mani addosso, altro che lucciole.
-Ma quando succede? Non l'abbiamo mai visto prima di oggi...-
Fece Psiky, continuando a studiarmi con lo sguardo.
-Dalle 22 esatte, il corpo di Elvys non le appartiene più. Juliette ne prende il controllo e lo usa per fare ciò di cui ha bisogno. Far del male alle creature e del bosco!-
-Le creaturine sono noiose! Spesso mi diverto con mobiani sciocchi che vagano di notte o con gli ubriachi! Quello è più intrigante!-
Tutti tranne Espio ed Ivonne inorridirono.
-Chaos mio... Ma tutti voi demoni siete così?-
-Io DEVO far del male... La mia situazione è diversa. Appartengo ad una stirpe di demoni molto particolare.-
-Questo non spiega come tu sapessi quelle cose su di me e Nives.-
Mi volsi verso la gufetta con un sorriso beffardo.
-Lei sa tutto di tutti. È... Una specie di dono.-
-Avrebbe dovuto accorgersi che quello non ero io, allora!-
Disse Tails, vagamente irritato.
-È questo il problema: voi comuni mortali siete così prevedibili! Ma i demoni ed i mezzi demoni... Agiscono in modo molto diverso l'uno dall'altro. Non so quasi nulla dei miei simili.-
Tutti sembrarono aver capito, infatti mi si allontanarono di qualche passo.
-Quanto dura la tua possessione?-
-Fino alle sei. Mi duole dirlo, ma tra poco vi lascerò.-
Feci, tornando a guardare verso Est: il sole stava lentamente sorgendo, quindi non doveva mancare molto.
-Eccolo là.-
Disse Espio.
-Il Master Emerald.-
Il tempio si ergé in tutta la sua altezza sotto i nostri occhi ed era anche visibile un po' di fumo.
-Dobbiamo sbrigarci.-
Fu l'unico commento del ninja mentre si lanciava a tutta velocità verso le scale, subito superato da Karol e seguito da tutti noi.
Ciao
Sono entrata in fissa con le canzoni di Sonic Forces
Ho un'interrogazione domani
Voglio suicidarmi come Juliette
Arrivederci
P.S. Commentate e dire cosa pensate succederà nel prossimo capitolo.
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