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(15) Doppio doppio gioco


Ivonne's pov

Panico! Panico completo accanto al campo! Io smossi una roccia con la telecinesi e Sans fece lo stesso con un sassolino di gran lunga più piccolo. Elvys saltava di albero in albero (impacciatamente), guardandosi intorno, mentre Pek urlava come un idiota:

-Devono essere qui vicino! Non smettete di cercare!-

Spirit e Karol chiamavano a gran voce:

-Tails! Nives! Miles Prower! Nial... Vessal, giusto?-

-Sì, Vessal.-

Risposi senza accorgermene, rimettendo il sasso a posto.

-Vessal!-

Papyrus si era abbracciato stretto ad Espio, ansimando e piangendo. Il camaleonte gli diede delle pacchette impacciate, mentre la riccia castana rideva sottovoce, una delle sue rare risate cristalline.

-Non tutto è perduto! Si ritroverà...-

-NON CI POSSO CREDERE! LA MIA PADELLA PREFERITAAAA!-

Sans staccò suo fratello da Espio, che lo guardò riconoscente, e gli disse:

-Tranquillo! Non siamo mica finiti dalla PADELLA nella BRACE!-

-SANS! NON SONO DELL'UMORE GIUSTO PER SGRIDARTI, MA FAI FINTA CHE L'ABBIA FATTO!-

Si lamentò il riccio abbracciandolo in lacrime.

-Come no, bro...-

-Chi se ne importa della tua dannatissima padella!-

Psiky mi si avvicinò con gli occhi ridotti a fessura.

-Giuro che se scopro che tu c'entri qualcosa con la loro scomparsa, non ci sarà più Nives a salvarti!-

Il suo tono solitamente privo di qualsiasi sfumatura era agitato, teso, ed estremamente collerico. Non ci voleva che quei due sparissero... È da quando siamo partiti che quest'arpia cerca un'occasione per mettermi in cattiva luce. Ci ha già provato una volta, quando aveva detto di aver sentito Doll tra i cespugli l'altro ieri sera. Ci ho messo tanto a guadagnarmi la fiducia dei miei amici, non lascerò che questa pennuta rovini tutto.

-Io non ho fatto assolutamente nulla, paranoica! Perché te la prendi tanto con me?-

-Una mezzo demone? E me lo devi pure chiedere?-

Mi tirai su le maniche già corte, infuriata, e stavolta fui io ad urlarle contro:

-Sono cambiata! Cos'è? Credi che solo perché sia mezza demone voglio che quello stronzo prevalga?-

-Ma che sta succedendo? Che avete da urlare?-

Sans stava trattenendo un ramo foglioso con l'occhio azzurro e dietro di esso c'erano Tails e Nives, il primo con la padella, stretti mano nella mano.

-Trovati!-

Strillò il riccio mentre suo fratello si precipitava sulla padella e la strappava dalla presa del volpacchiotto. Psiky mi ignorò e staccò i due chiedendo alla gatta:

-Che vi è successo? Dov'eravate finiti? Ti sei fatta male?-

-Veramente... Noi...-

-Sonnambulismo.-

Tails fissò la sua compagna stranito.

-Sì, mi imbarazzava dirtelo, Tails, ma ieri quando mi hai ritrovata ero appena sveglia da uno stato di... Sonnambulismo. Proprio così. E mi ha ricondotta qui con le sue grandi doti da esploratore! Ci abbiamo messo tutta la notte.-

-Ah! Ok allora.-

Fece eco Tails annuendo. Psiky lasciò il braccio della sua amica ancora un po' titubante, poi si rivolse a suo cugino:

-Riprendi le tue riparazioni, allocco!-

-Nives! Stai bene!-

La civetta si diresse di corsa verso la gatta, ma Tails riprese la padella dalle mani di Papyrus e gliela puntò sul becco.

-Non devi finire?-

-Devi finire anche tu...-

-Cosa?-

Pek ridacchiò e gli fece cenno, dirigendosi verso il Tornado X. Tails diede uno sguardo a Nives e riconsegnò in malo modo la padella a Papyrus, seguendolo. Elvys si sorprese a ridere di nuovo.

-Che c'è di divertente?-

-Voi d-due... Una notte in-intera da soli, eh?-

Nives arrossì e prese a balbettare anche lei, mentre tutti gli sguardi, eccezion fatta per quelli di Tails e Pek, erano rivolti a lei.

-Non-Non è come sembra! Ero davvero sonn-nnambula! Ve lo giuro!-

-Diamine se Nanami aveva torto!-

Sussurrò Karol con tono appena udibile a Spirit, che stava ridendo.

-È stato il piccolo Tails a fare la prima mossa!-

-State zitti! Non è come sembra!-

Mentre Espio scendeva dal ramo dove era saltato per cercare i due, Nives vi saltò sopra e scomparve. Ci ammutolimmo sorpresi.

-Lei si sa arrampicare?-

-Da quando era piccola, ma è proprio quello che ti preoccupa ora?-

Chiese la gufetta a Sans.

-Ma che le prende ogni volta che parliamo di lei e Tails insieme?-

-Risposta corretta, dieci punti a Fogliamagica.-

Espio la guardò curioso.

-Foglia... Cosa?-

-È un libro del mio pianeta. Un giorno ve lo porto. Con permesso.-

Senza nemmeno aspettare che le chiedessimo "Con permesso cosa?", seguì Nives sul ramo e scomparve in un battibaleno. Io sbuffai.

-Che spocchiosa... Insensibile... Gah!-

Diedi un calcio al terreno, liberandolo da una varietà di erbaccia.

-Tirati su di morale, Ivonne! Sappiamo che le sue sono solo accuse infondate! È solo molto preoccupata per la sua amica ed ha frainteso!-

Cercò di rincuorarmi Karol. Io la ignorai e me ne andai a vedere che combinavano quei due.

-Come è successo?-

Chiese Tails, lo stesso tono accusatorio che aveva la gufa prima. Forse è stata una cattiva idea...

-Che ne so? Era così stamattina.-

La civetta prese a fischiettare, sistemandosi il foulard giallo. Tails ringhiò e mi chiese a bruciapelo, quasi sapesse stessi guardando:

-Ti sei svegliata e lui era già sveglio, non è così?-

-Sì?-

Non ci avevo fatto molto caso... Era in piedi a cercare Nives ovunque ed è stato lui a svegliarci tutti e a dare l'allarme. La volpe gli puntò un aggeggio strano al petto.

-Accetto la sfida, becco ricurvo! Sappi che sono riuscito a costruire una TV con graffette e riparare un generatore con detergente ed aghi da cucito!-

-Quello che dici non ha senso! Non si può fare!-

-Vogliamo scommettere?-

I due si guardarono in cagnesco una seconda volta prima di andare ognuno al proprio motore. Io seguii Tails, confusa, e gli chiesi:

-Cosa è successo?-

-Quello sbruffone è riuscito a spezzare due dei cavi di contenimento e non ne ho di riserva. Dovrò improvvisare, e potrebbe volermici tutto il giorno, se non anche domani.-

Mandò un verso stizzito.

-Approffittare proprio di ieri sera, poi...-

Sorrisi beffardamente e tossicchiai, prima di chiedere:

-Che è successo ieri sera?-

L'aggeggio appuntito gli cadde di mano. Riuscii a vedere la sua arrossatura anche da dietro la nuca.

-Nulla! Nulla! Esci, che sto lavorando... Potrebbe essere pericoloso!-

-Un cacciavite non mi spaventa proprio...-

Prese una boccetta con un beccuccio ed una fiamma ossidrica illuminò la maschera che si era appena messo di un azzurro opaco. Uscii immediatamente, ancora sorridente. Non importa cosa dicono questi due. Sono totalmente folli l'uno dell'altro!

Bianca's pov

Mi decisi finalmente a picchiettare la spalla di Shadow dopo due ore in cui lo stavo seguendo a meno di venti centimetri di distanza. Lui nemmeno si volse. Fece una specie di grugnito.

-Che vuoi?-

-Ascolta: non sarà meglio fermarci?-

-Fermarci? Perché mai? Mancano ancora due giorni di cammino al Master Emerald ed il tempo scorre. Quel maledetto... Rognoso...-

-Capisco perfettamente che tu voglia prendere Exe a calci nel didietro, come me d'altronde, ma stiamo camminando da due giorni, ormai! Genkaku non riesce più nemmeno a tenere gli occhi aperti e tutti gli altri sono stanchi!-

Era vero: il riccio stava praticamente dormendo sulla spalla di Rocky, la quale stava camminando strascicando i piedi. Angel camminava lenta, con lo sguardo basso, Jet e Nanami si sorregevano a vicenda.

-Rebel non lo è. Prendete tutti esempio da lei.-

La gatta fece cenno, perfettamente in forma. Feci una smorfia, stizzita, e sbroccai:

-Smettila di fare così! Dobbiamo fermarci a riposare, altrimenti potremo colpire Exe a colpi di cuscino.-

-Se sei stanca, fermati. Non ci sarò certo io a fermarti.-

Rallentai l'andatura, lasciando che Rebel mi superasse. Scossi la testa e pensai ad una risposta ad effetto. Anche Angel, Jet e Nanami mi ebbero superato prima che mi venisse in mente. Saltai schioccando le dita soddisfatta e corsi per raggiungere Shadow, rallentando alla distanza di sicurezza che avevo acquisito prima.

-Non dicevi sul serio l'altro ieri... Vero?-

Il riccio ci mise un po' a rispondere:

-Riguardo a cosa?-

-Tu non pensi davvero che Tails morirà, tu non vuoi che succeda!-

-Sai a me quanto me ne frega di quel tanooki venuto male?-

-Stai mascherando le tue emozioni così. Giusto?-

-Fatti gli affari tuoi.-

-Ecco! Visto? Lo stai facendo di nuovo!-

Rebel mi fece l'occhiolino. Mi stavo godendo l'espressione sbigottita ed infastidita di Shadow.

-Non sto facendo proprio un bel niente!-

-Perché stai insistendo così tanto per arrivare da Knuckles?-

-Per fare il culo a quella faccia tosta!-

-Perché ti preoccupi per lui!-

-Baggianate!-

-Va bene! Come ti pare...-

Punzecchiarlo era proprio uno spasso! Rimase zitto a rimuginare su quello che gli avevo detto per una ventina di minuti e si fermò. Rischiai di andargli a sbattere addosso.

-Fermiamoci a riposare per un po'!-

-Oh, Deo gratia!-

Urlò Genkaku scivolando giù dalla spalla della volpe e cadendo a terra. Jet e Nanami si accasciarono spalla a spalla mentre Angel ringraziò il fratello.

-Come mai questo cambio di idea?-

-Non ci stare a pensare troppo! Siete zavorre pesanti ed è meglio alleggerirsi.-

-Aw. Ti voglio bene anch'io, fratellone.-

Fece Angel dandogli due pacche sulle spalle. Sebbene fingessi di dormire, tenevo un occhio aperto ed ascoltavo e vedevo tutto quello che stava succedendo. Accanto a me dormiva Rebel, facendo strani versi con la bocca. Dopo la riconciliazione, abbiamo cominciato a parlarci ed abbiamo scoperto che non eravamo poi così diverse.

-Ti ha fatto cambiare idea Bianca?-

Shadow scattò in piedi come una molla. Angel deglutì e sussurrò:

-Se vuoi dirmi qualcosa, non urlare, che svegli gli altri...-

-Può anche darsi... Oppure mi andava di fermarmi... Che ti importa?-

-Niente! Solo che sono tua sorella ed approvo la tua scelta.-

Arrossii senza volerlo, trattenendo le urla di gioia. Shadow, dal canto suo, si risedette fissandola in tralice.

-Non pensarci e dormi. So che sei stanca.-

-Lo sei anche tu!-

-Baggianate!-

Due minuti dopo, russavano entrambi e pure io riuscii a prendere finalmente sonno, ripensando alle parole dolci della riccia nera.


Psiky's pov

Chiamarla era inutile. Non mi avrebbe comunque risposto. L'alternativa migliore era seguirla cautamente, attenta a non farmi scoprire. Ma sapevo che stesse già di gran lunga più avanti... Mi aveva battuta sul tempo di minimo due minuti. Fu il rumore di due risate diverse ad allarmarmi.

-Doll!-

Sapevo di non aver preso un granchio la prima sera! Solo un pupazzo maniaco... Mi fermai e scostai dei rami. Eccolo lì! Rideva con un tono leggero, quasi qualcuno gli avesse appena fatto una battuta.

-Seriamente, però! Mi hai fatto prendere un colpo!-

-E tu hai buttato il fiore che ti ho regalato ieri! Mi considero offeso!-

Si volse di spalle con una faccia divertita.

-Non fare così... Di fiori se ne trovano in giro! Non ti sarai offeso sul serio?-

-Certo che no!-

Rimasi congelata al mio posto, sbigottita. Nives... Parlava con Doll... Come se niente fosse? Anzi, giudicando dalla conversazione che stavano avendo, non era la prima volta che parlavano e probabilmente neanche l'ultima. Ma cosa? Cosa era successo tra quei due? Ero lontana, ma se fossi riuscita a ritrovare il fiore che aveva toccato Nives... Non me la sentivo di lasciarli soli e cercarlo. Dovevo innanzitutto capire come qualcuno così prudente come la mia amica potesse essersi fatta abbindolare da un assassino come lo era quella bambola! Sapevo mi sarebbe costato fatica, ma leggere i ricordi di Nives era l'unica opzione allettante. Mentre ispezioni i ricordi di qualcuno, tempo e spazio sono immobili, perciò non sarà nemmeno passato un secondo quando avrò finito. Chiusi gli occhi ed inspirai, cercando di non farmi distrarre dalle risatine dei due e poi caddi in un baratro bianco prima di iniziare a vedere tutti con gli occhi di Nial Vessal.

Due giorni fa

Potevo sentire silenzio intorno a me. Mi alzai silenziosamente, guardinga, in caso qualcuno avesse solo finto di addormentarsi come me. Decisi di provare che non ero una fifona e di andare a cercare Tails Doll da sola. Psiky non aveva mai sbagliato prima d'ora, quindi perché avrebbe dovuto oggi? Diedi un ultimo sguardo ad Ivonne, quasi le stessi dicendo queste cose in faccia, e saltai dietro ai cespugli che ci dividevano dal resto della foresta. Ricordando quello che aveva detto Rebel durante il primo incontro con il pupazzo, quando volava faceva il suono di una macchina da cucito. Inoltre, aveva un'antenna con una gemma rossa. Insomma: talmente facile da trovare che mi ero persa! Non riconoscevo nulla del bosco, soprattutto al buio.

-Avrei dovuto lasciarmi qualcosa dietro per tornare al campo! Sono un fallimento...-

Sospirai e mi adagiai seduta accanto ad un ceppo. Mi guardai un altro secondo in giro, tentando di trovare un qualsiasi cosa che mi potesse indicare la strada verso Tails e gli altri, ma nulla. Allora mi rassegnai a chiudere gli occhi e dormire qui, con la schiena premuta sul legno, accoccolata alla mia coda. Dovevo essermi addormentata per un bel po', perché quando aprii gli occhi una grande luce rossa mi stava accecando. 

-Psiky? Abbasso la torcia, cerco di dormire...-

-Sei molto carina mentre dormi.-

Questa voce... Fissai la luce per un altro secondo prima di urlare:

-DOLL?!?-

Ora che aveva allontanato l'antenna dal mio viso, riuscii a distinguerne chiaramente i tratti. Era stupito.

-Aspetta...-

Lanciai due raggi di ghiaccio sulla volpe, che schivò sorpreso.

-Non volevo spaventarti! Dico sul serio!-

-Non ti credo!-

Concentrai la mia energia sul suo petto e riuscii a ghiacciarlo ad un albero. Si divincolò debolmente per un secondo e poi farfugliò:

-Non volevo darti fastidio! Non intendevo...-

Non lo ascoltai e corsi via, raggiungendo il campo per miracolo. Inciampai su Sans ed ebbi timore che si potesse svegliare. Lui mandò un verso stizzito e poi tornò a russare, con l'occhio sinistro che sfavillava opacamente di azzurro. Lanciai un sospiro di sollievo e fissai il punto da cui ero venuta. Doll era davvero qui! Ed io me l'ero lasciato scappare. Idiota. In compenso avevo scoperto che quello che diceva Psiky era vero. 

Un flash bianco

Un giorno fa

Tails stava riparando il suo aereo ed io non sapevo cosa dire. Mi sentivo stranamente a mio agio, anche se non avevo argomenti. Solo stare con lui mi dava un senso di... Affetto. Non avevo ancora detto nulla a nessuno riguardo a Doll... Questo perché avevo intenzione di tornarci stasera, ma da sola non mi pareva il caso. Fui lì per lì per confessarmi quando sentii il vociare da fuori. Mi volsi sorpresa ed al posto del muso di Karol vidi una gemma rossa. Impallidii, ma Tails non sembrò accorgersene, preso com'era dalle sue riparazioni. Sentii chiaramente la frase:

-Ti devo parlare fuori.-

Ci riflettei un secondo: era la mia occasione di dimostrare a tutti quanto valessi sul serio, ma al contempo rischiavo. Doll era estremamente più veloce e resistente di me. Perché poi avrebbe dovuto parlarmi? Decisi di scoprirlo da me, vinta dalla curiosità. Inventai una scusa per sviare ed uscii. Non si vedeva nessuno, ma la gemma rossa pendeva da dietro ai cespugli. Dondolò due volte prima di scomparire. Presi a rincorrerla, col cuore in gola. Mentre correvo, ebbi tempo di pensare al guaio in cui mi stavo andando a cacciare: se fosse stata tutta una pretesa per allontanarmi dagli altri, non sarei riuscita a ritrovare la strada per il campo. L'avevo perso di vista e così rallentai, pronta a scattare indietro in caso fosse spuntato con gli artigli sguainati per tendermi una trappola. Ma nulla di questo. Piuttosto, una scia di petali viola. Li seguii perplessa, chiedendomi se fosse stato Espio a farla per aiutarmi a raggiungerli, poi cominciai a vedere anche macchie rosse. Deglutii. Valeva la pena continuare? La scia si fermò davanti un laghetto, dove sfociava un ruscello. Per un secondo dimenticai quello che stavo facendo e mi accucciai davanti ad esso incantata.

-Acqua allo stato liquido... Non se ne vede spesso dalle mie parti...-

-Come bevete, allora?-

Sobbalzai e mi voltai di scatto: Doll mi fissava curioso camminando adagio in tondo.

-Che fate? Vi succhiate le stalattiti? Come funziona?-

-Che cosa vuoi da me?-

-Te l'ho detto. Voglio parlare.-

Le mie dita sfrigolarono cristalli di ghiaccio e camminai in tondo anch'io, pronta a scattare in caso di attacco. Il pupazzo non accennò a nulla del genere. Mi porse qualcosa che non vidi, perché serrai subito gli occhi spaventata. 

-Pensavo fosse il tuo preferito.-

Altri due raggi, ma sentivo che la volpe li aveva schivati, così riaprii gli occhi. Mi stupì a vedergli in mano una bottiglietta di...

-Succo di fragola?-

Doll sorrise. Mi fece così strano vedergli sul volto un sorriso che non fosse sadico. Continuai ad essere cauta e gli strappai la bottiglia di mano, una solo che sfrigolava ora. 

-Come facevi a saperlo?-

-Ho un database completo su di te e sulla tua amica...-

-COSA?!-

Non ebbi nemmeno il tempo di fare il gesto che Doll si nascose dietro una roccia.

-Ferma! Non ti sono piaciute le pervinche? E l'acqua? Avrei portato alla luce il discorso sui tuoi genitori o cose del genere se avessi voluto attaccarti!-

-Oppure questo è tutto un diversivo!-

La roccia dietro la quale si era nascosta ghiacciò al mio tatto e cadde in mille pezzi ad una mia pedata.

-E stai solo cercando di addolcirmi prima di colpire quando meno me lo aspetto!-

-Non ti fidi mai di nessuno così facilmente, eh? L'hai voluta tu...-

Caricai un pugno, ma lui si limitò a tirar fuori una piccola foca. Il mio cuore si sciolse davanti al suo musino biancastro.

-Ma quanto è carina!-

La presi in braccio mentre Doll si rilassava in un altro sorriso.

-L'ho salvato dalle grinfie di Exe... Si diverte ad uccidere animali e... Pensavo non fosse giusto dovesse venir sacrificato anche lui.-

-Un secondo... Tu non volevi venisse sacrificato?-

-No.-

Strinsi la foca, allontanandomi, e chiesi:

-Ma tu... Da che parte stai?-

Lui alzò le spalle.

-Exe. Ma lui è talmente sadico... Addirittura più di me!-

Un altro raggio partì dalle mie mani, mentre lui schivava.

-Perché sei così gentile con me e questa foca e poi... Fai squadra con quello?-

Si legò le mani dietro la schiena e si dondolò sulle punte, leggermente rosso.

-Tu sei... Diversa. Sai quando hai voglia di uccidere chiunque e poi arriva una persona diversa che non vuoi nemmeno ferire?-

-No. Ovviamente no!-

Ero di nuovo sulla difensiva.

-Tu sei questo per me. Sei... L'unica persona che non vorrei mai uccidere o ferire.-

Mi soffermai su queste parole accarezzando il pelo candido della foca. Lui distolse lo sguardo e giochicchiò con uno dei petali di pervinca, strappandolo forse involontariamente con gli artigli. 

-G... Grazie?-

Ritornò con gli occhi su di me.

-Sì, era un complimento.-

-Oh. Capisco.-

-No, non mi aspetterei che tu capissi.-

Mi diede le spalle e cominciò ad andarsene.

-Grazie comunque per il tuo tempo.-

Guardai la foca un secondo, poi lo fermai:

-Aspetta.-

Si volse: era assente con lo sguardo, quasi non mi avesse nemmeno sentita.

-Vogliamo... Farci un giro? Dubito che i miei amici torneranno presto e poi... Non mancherò a quei due.-

Doll sorrise di nuovo ed annuì. Camminammo per poco più di mezz'ora in un quasi totale silenzio, esclamando solo di quando in quando "Che bell'albero!" oppure "Guarda quei due coniglietti come sono carini!". Ma fu... Rilassante. Forse era quello di cui avevo bisogno. Una passeggiata. Ma non con chiunque, con lui. Ogni volta che lo guardavo sembrava così assorto nei suoi pensieri e sebbene non parlasse spesso lo faceva solo per farmi complimenti o fare commenti sul paesaggio. Dissi che dovevo tornare al campo e lui, più comprensivo che mai, acconsentì. Ci lasciammo davanti al laghetto, dove lasciai andare la foca. Appena vista l'acqua vi si fiondò dentro e cominciò a seguire il corso del ruscello.

-Spero arrivi al mare.-

-Lì di sicuro Exe non la importunerà.-

Mi fece un cenno di saluto e fece per volare via, ma io lo bloccai per una coda.

-Ehm... Non è che ti dispiacerebbe mostrarmi come tornare al campo? Non sono molto brava in questo...-

Arrossì di botto ed annuì inebetito, scortandomi in silenzio. Ai cespugli, però, si fermò.

-Ci sono i tuoi amici...-

Diedi una sbirciata dietro il fogliame e vidi Spirit mentre colpiva col suo martello un sasso, mentre Karol ed Espio facevano a gara a chi lo afferrava al volo, uno saltando sugli alberi e l'altra correndo. Doll indietreggiò con un viso misto tra astio e terrore. Io gli afferrai la mano d'istinto.

-Non ti preoccupare. Tu va'.-

-N... Non ne farai parola con nessuno?-

Scossi la testa.

-Hai la mia parola. E quando prometto, mantengo sempre.-

Lui si rilassò ed annuì, scomparendo tra gli alberi in un guizzo rosso. Uscii da dietro i cespugli proprio mentre Karol afferrava il sasso con uno sguardo fiero.

-Ehi, Niv! Dove sei stata?-

-A fare una passeggiata qui in giro... Questa foresta è veramente bella!-

-Immagino che tu abbia visto specie nuove!-

Intervenne Espio scendendo da un ramo un po' deluso.

-Se il vostro pianeta è ricoperto di neve, non devono esserci molti animali in giro.-

Annuii.

-Ed ho visto anche un bel ruscello!-

Psiky sorrise nel vedermi così spensierata, ma la verità era che stavo ripensando a Doll. Il suo era stato un gesto davvero carino... Sentivo di potermi fidare di lui. Elvys mi porse un fazzoletto ricoperto di bacche sorridendo:

-C-Contenta che ti s-stia piacendo M-Mobius!-

Ne mangiai un paio ringraziando finche non vidi un sasso volare verso la mia testa. Strillai, ma fortunatamente Sans lo bloccò con la telecinesi a pochi centimetri dal mio viso. Ivonne diede uno schiaffo a Karol.

-Ma sei scema? Potevi farle del male!-

-Mi dispiace... Volevo solo chiederle se le andasse di giocare...-

-A che state giocando?-

-A baseball! Beh... A baserock, ma una palla non ce l'abbiamo!-

Spiegò Papyrus. Inclinai la testa confusa.

-Cos'è il baseball?-

-Non ci hai mai giocato?-

Chiese Spirit con martello appoggiato su una spalla. Scossi la testa. Psiky mi si avvicinò e spiegò:

-È un gioco semplice in cui un battitore colpisce la palla con una mazza e deve spostarsi per cinque basi. Se la palla viene presa al volo dagli avversari, è eliminato. Se invece la afferrano mentre rotola e la ripassano a quello che sta dietro al battitore prima che possa raggiungere una delle basi, è ancora eliminato. Se riesce invece a toccare una base prima che la palla venga presa, è ancora dentro. Nel caso in cui la palla venga spedita fuori dal campo, si chiama appunto fuoricampo ed è un punto per il battitore, che ha il tempo di fare tutte e cinque le basi, che è il modo di segnare un punto. Tutto chiaro?-

-Con quel fila di parole a quel ritmo di parlato è impossibile che...-

-Capito tutto, sì.-

Ivonne e Karol rimasero di stucco.

-È uno sport di questo pianeta?-

-Signorasì!-

Confermò Papyrus.

-Ok. Ed a baserock come si gioca?-

-Beh, siccome non abbiamo nè campo, nè basi, nè palla, le regole si fanno un po' più semplici!-

Fece Sans con un occhiolino, lasciando poi la parola ad Elvys:

-C-C'è un solo b-battitore a squ-squadra. Uno è Sp-Spirit, che usa il s-suo martello e l'altro è P-P-Papyrus, che usa un os-sso. Una persona a squadra c-cerca di afferr-rrare il sasso al volo e se ci r-riesce sono d-due punti. Se inv-vece la passano ad un c-compagno prima che l'altro glielo rub-bi, è un punto.-

-Sembra molto divertente! Ci sto!-

Finii le bacche e mi misi in squadra con Psiky, Espio, e Spirit, mentre l'altra squadra (Elvys, Karol, Sans, Papyrus ed Ivonne) si preparava a giocare. Proposi di chiamare Tails e Pek, ma tutti replicarono che erano troppo presi dalle loro manutenzioni. E la sera scese.

Flash bianco

Questa notte

Non riuscivo a dormire. Il pensiero di quel pomeriggio mi tormentava. Stavo sbagliando a fidarmi di Doll? Sembrava sincero... Non mi sentivo in errore, stranamente. Quella di quel pomeriggio era stata una passeggiata piacevole. Mi alzai e corsi senza meta. Correre... Non mi ricordo di aver fatto altro da quando sono nata, ma qui a Mobius è diverso. Qui riesco a rallentare e a stare a mio agio con qualcuno che non sia Psiky. Le mie gambe mi portarono istintivamente al laghetto. Lì mi fermai, ancora estasiata. Non mi ero ancora abituata a tanto splendore, alla luce pallida della luna lanciava guizzi argentei.

-Wow. Il tuo pelo...-

Stavolta non ebbi paura di voltarmi per vedere la gemma rossa di Doll brillare fulgida nell'oscurità.

-Strano, vero? Anche Pek dice sempre che di notte ha un colore magico.-

Si sedette accanto a me e, con disinvoltura, mi porse una pervinca. La afferrai commossa e scherzai:

-Stavolta ti sei ricordato anche gambo e pistillo...-

Rise. Una singola risata nel silenzio.

-Ascolta... Ma noi due... Cosa siamo?-

La domanda fu così improvvisa che farfugliai cose inesistenti.

-Siamo amici? O qualcosa di più?-

-Io... Non saprei... Sta succedendo tutto così in fretta.-

-Ti piace stare con me?-

-Certo! Mi sento protetta con te...-

Mi fissò per un secondo e poi mi disse:

-Vieni con me!-

-Cosa?-

-Vieni! Diventiamo soci! Io e te, contro tutti, a spezzare le regole! Governeremo questo pianeta e saremo imbattibili! Che ne dici?-

Non seppi cosa rispondere lì per lì.

-Ma io... I miei amici... Non posso semplicemente abbandonarli!-

-Che ci stai a fare con loro? Devi sempre rispettare le aspettative di tutti! Se vieni con me, nessuno ti sottovaluterà mai più e non sarai la delusione di nessuno!-

Mi risentii un po' a sentire che stava usando uno dei miei ricordi per manipolarmi.

-Ehi! Non usare il mio database contro di me!-

Sembrò seriamente mortificato e mi accorsi di aver alzato la voce.

-Chiedo scusa... Ma mi stai chiedendo di scegliere tra due cose completamente diverse. Tra i miei amici e...-

Avvampai.

-Te.-

Lui annuì.

-D'accordo. Non ti chiedo di fare questo, però...-

Mi prese delicatamente il fiore dalle mani e me lo sistemò dietro l'orecchio.

-Pensaci su.-

In un guizzo rosso era scomparso, ed io rimasi da sola a rimuginare su queste cose.

Flash bianco

Mi sentii mancare e rischiai di mollare la presa sul ramo. Ansimai stanchissima e cercai di nascondermi, in caso in cui Nives o Doll si accorgessero di me. Non avevo capito bene che decisione avesse preso e così esitai a tornare al campo. Era sicuro lasciarla con quel pupazzo assassino? Non aveva dato cenno di volerle fare nulla, ma Nives era stata sempre veloce a fidarsi di tutti. D'altronde, non potevo fare nulla. Lei doveva fare la sua scelta ed io non potevo cercare di condizionarla. Dopo aver ripreso un po' di fiato, mi diressi verso il campo pensierosa. Sentii un tonfo accanto a me e mi volsi curiosa.

-Che ne p-pensi?-

-Elvys? Tu che ci fai qui?-

-I-Io... Spiavo Ni-Nives...-

Mi preparai a colpirla, ma capendo la riccia si ritrasse.

-Aaah! Non p-pensare male... Sto s-solo cercando di c-co-conoscerla...-

-E tu spii le persone per conoscerle?-

-Sì.-

Mi soffermai sulla sua espressione e sospirai.

-Torniamo al campo e lasciamo le cose come stanno. Non farne parola con nessuno.-

Lei annuì intimorita. Forse avevo usato un tono troppo rude...

Espio's pov

Dovemmo aspettare più di due ore prima che Nives si degnasse di farsi rivedere. Anche se Elvys e Psiky avevano assicurato che stesse solo facendo un giro per i dintorni, la cosa mi puzzava. Cercai di ricordare cosa mi aveva detto Vector riguardo alle tecniche di investigazione, quando sobbalzai sentendo una voce:

-Com'è quella faccia tanto assorta, Espio?-

-Stavo solo riflettendo...-

-Su cosa?-

Mi chiese Papyrus curioso, mentre suo fratello beveva da una bottiglietta di ketchup che si era portato dietro.

-Cercavo di capire cosa ha trattenuto Nives per così tanto nella foresta.-

-Ah. Se Elvys venisse a sapere che ti preoccupi per un'altra, potrebbe finire molto male...-

Scherzò il comico mentre suo fratello gli diede una spinta.

-Zitto, ciccione! Espio ha totalmente ragione! Quindi io, il grande Papyrus, propongo che ci mettiamo ad investigare insieme!-

Ci riflettei su, un po' scettico.

-Effetivamente, sono sempre stato affiancato da due persone per questo genere di cose... Da un narcisista e da un buffone.-

-Nyeheheheh! Grazie!-

-Lo sai che non erano complimenti, vero bro?-

-Non so cosa significhi narcisista, ma ha un suono che si armonizza perfettamente con la mia personalità! D'ora in poi, sarò il grande, narcisista Papyrus! Nyeheheh!-

Sans scosse la testa divertito.

-Ti daremo una mano volentieri.-

-Ottimo. Dobbiamo cercare nel modo più sottile possibile di scoprire cosa ha fatto Nives.-

-SIGNORSÌ, CAPITANO!-

-Ok.-

Ci posizionammo dietro un cespuglio, ad osservare la gatta seduta su uno sgabello mentre Tails stava lavorando al suo aggeggio.

-Ok... Passami quei due fili di rame, se non ti dispiace!-

Potevo sentire la titubanza nella voce del kitsune, quasi avesse paura di star offendendo la gattina dandole ordini a destra ed a manca. Dedussi che fosse stata lei a proporsi quando, senza battere ciglio, obbedì e continuò a fissare il fianco del Tornado X.

-Perché vorrebbe proporsi per fare un lavoro così noioso?-

Chiese Sans, che aveva fatto probabilmente le stesse deduzioni. Suo fratello osservava la scena quando una rana gli saltò in testa. Con due gesti stizziti provò
a liberarsene e quella cominciò a gracidare fastidiosamente.

-Papyrus! Falla stare zitta!-

Gli sussurrai, tenendo d'occhio Nives nella speranza che non sentisse. Anche Sans provò a dare man forte al riccio, ma non ci fu nulla da fare. Rassegnato, si limitò a farle cenno di stare zitta, quasi potesse capirlo.

-Non è ricoperta di fili d'erba o foglie... Quindi o ha avuto il tempo di pulirsi o non è andata in un luogo che l'avrebbe trattenuta per molto.-

Sans annuì. Papyrus intervenne:

-E se fosse semplicemente voluta andare al laghetto? Magari è meglio non impicciarsi...-

-Trovo strano che ci sia rimasta per più di un'ora. E senza dirci niente!-

-PER TUTTI I GHIACCIOLI!-

Ci scambiammo uno sguardo spaventato e corremmo verso dove era arrivato l'urlo. Pek stava fissando scioccato il vano motori, dove quella che sembrava la candela gigante stava fumando e sprizzando qualche scintilla.

-Che casino hai combinato?-

Chiese Ivonne stupita. Karol e Spirit avevano la bocca aperta a tapparella per lo stupore. La civetta non rispose e si volse verso Tails infuriato. La volpe nemmeno lo calcolò.

-Sei stato TU a combinare questo pasticcio, non è così?-

Psiky sospirò esasperata. Tails si guardava le punte delle dita disinteressato.

-Chi? Io? Nossignore...-

-Te la farò pagare, giallino!-

-Magari avresti dovuto pensarci due volte prima di staccare i miei cavi di contenimento! Sai quanto sia difficile ripararli senza ricambi?-

-ADESSO BASTA!-

I due si ammutolirono, mentre Nives li divideva prima che si corcassero di botte.

-Questa cosa è ridicola! Se continuate così, non riuscirete mai a finire e non riusciremo ad arrivare al Master Emerald prima di Exe! Tu!-

E puntò Pek con l'indice.

-Smettila di fare il bambino capriccioso! E tu...-

E tornò da Tails.

-Mi aspettavo un po' di maturità!-

-Io ho tre anni più di voi due e dovrebbe essere lui quello maturo?-

Intervenne la civetta, offeso.

-Ti dispiacerebbe ripetere?-

-Smettetela! Entrambi! Non vi parlerò più finché non vi sarete scusati! E rimettetevi a lavoro!-

I due rivolsero lo sguardo a terra mente Elvys mi sussurrava:

-Non ci è an-andata un po' troppo... P-P-Pesante?-

Io scossi la testa.

-Scusaci, Nives...-

Una scintilla particolarmente violenta colpì un albero, mandandolo a fuoco. Lo sguardo della gatta, prima estremamente deciso, mutò all'assente quasi terrorizzato. Karol urlò:

-AL FUOCO!-

Sans ed Ivonne provarono ad estinguerlo con la telecinesi, ma non funzionò. Io mi misi davanti a Nives chiedendo:

-Dove hai detto che era il ruscello?-

Nessuna risposta.

-Nives?-

Il suo viso era scuro e pallido e le sue gambe stavano tremando.

-Tutto bene?-

Chiese Spirit sorreggendola. Gli occhi di Psiky si fecero totalmente bianchi ed una colonna modesta d'acqua si alzò da un punto indeterminato della foresta, piovendo sull'albero ed estinguendo le fiamme. Tails, che stava volando per cercare dell'acqua, scese esclamando:

-Wow! Impressionante! Ma come hai...-

Non riuscì a finire la frase. Psiky era piegata a terra, pallida e sudante, mentre tremava anche lei. Ivonne cacciò in malo modo Pek e la sollevò.

-Quando usa i suoi poteri si stanca. Ricordate?-

Papyrus finalmente cacciò la rana.

-Mi occupo io di trovarle un po' di foglie per distenderla! Io, il grande e narcisista Papyrus, mi occuperò della faccenda!-

E scomparve nella foresta.

-N-Narcisista? Espio!-

Io arrossii e mi allontanai da Elvys con una scusa. Sentii Karol ridere mente la riccia le sussurrava qualcosa. Sans mi chiese:

-Riprendiamo le indagini?-

Nives era ricolorita e stava ringraziando Spirit.

-Grazie. È solo che... Il fuoco... Mi fa questo effetto...-

-Eppure non avevi questa reazione questa se...-

Tails si morse le labbra arrossendo e riprese la frase:

-Il primo giorno, davanti al falò.-

-Già. È un po' strano.-

Fece Spirit, facendole aria come poteva prima che svenisse anche lei.

-Ah! Non credo sia una vera e propria fobia! Forse... Quando c'è un vero e proprio incendio. Nulla di che, sto bene.-

Io sorrisi, contento che non fosse nulla, mente il riccio aspettava ancora la mia risposta.

-No. Lasciamo le cose così come stanno. Sono esattamente come dovrebbero essere.-

E mi allontanai per cercare la cena, mentre Sans mi fissava confuso e sentivo le voci di Tails e Nives, pronti a rimettersi al lavoro.

Ivonne's pov

Papyrus mi porse la sua pentola. Era piena d'acqua c'era dentro anche uno straccio rosso. Lo afferai titubante.

-Cosa?-

Notai solo in quel momento che non indossava la sua sciarpa e così feci due più due.

-Ma... Papyrus...-

-Non importa. Quella si asciuga.-

Sorrisi.

-Non sei affatto un narcisista...-

-Nyeh! Mi piace come suona, però!-

-Non ho bisogno d'acqua... Sto bene...-

-Sta' zitta!-

Le poggiai la sciarpa zuppa sulla testa per calmare i sudori. Lei non si oppose, forse perché troppo debole per farlo.

-Come hai fatto? A spegnere il fuoco? Io e Sans insieme non ci siamo riusciti.-

-A differenza vostra, sapevo dove si trovasse il ruscello...-

Riprese un attimo fiato.

-Ho chiuso gli occhi e ci sono arrivata mentalmente. Poi, da lì, non è stato difficile sollevarla.-

-Sei davvero brava con la magia...-

Lei mi rivolse uno sguardo strano.

-Tu... Cosa sai di Doll?-

Alzai le spalle.

-Noi demoni e mezzi demoni non andiamo solitamente d'accordo...-

-So che sai qualcosa di Exe.-

-CREDO di saperne qualcosa! Ma non lo conosco! Mai lavorato con lui! Credimi!-

Mi stavo rivolgendo più a Papyrus che a Psiky, la quale mandò un verso divertito.

-Non ne dubito. Mi dispiace per averti sospettata.-

Non mi aspettavo uno "scusa" da parte sua e mi lasciò piacevolmente sbigottita.

-Questa è la la parte in cui dici "grazie".-

-Certo! Grazie!-

-Ehi! Credo che sia lei la narcisista qui!-

-Andiamo, Papy. Lasciamola riposare.-

E camminammo via.

Tails' pov

Aprii gli occhi dopo aver fatto un incubo. In quelle ultime sere c'ero talmente abituato che non ero nemmeno sudato stavolta. Guardando verso dove dormiva Psiky, notai che Nives non c'era. Sorrisi. Questo chiamava ad un'altra nottata nella foresta! Peccato però che Karol mi stesse abbracciata alle code, quasi le avesse prese per un peluche. Arrossii: era un po' imbarazzante considerato che Spirit stava a pochi metri da entrambi. Piano piano riuscii a staccarla, attento che non si svegliasse, e poi cominciai a correre aiutato dalle code verso il ruscello. Poco prima di questo, però, udii la voce di Nives dietro ad un grosso salice.

-Magari non ci è ancora arrivata! La scorto io!-

E scostai i rami per vedere dove fosse.


Doll's pov

Mi rigirai la pervinca tra gli artigli, attento che non si demolisse come quella del giorno prima. Un fruscio mi fece alzare gli occhi e vidi Nives camminare verso di me guardinga, forse preoccupata che qualcuno potesse averla seguita. Il suo manto alla luce della luna splendeva di un azzurro quasi trasparente ed i suoi occhi verdi scintillavano come smeraldi. Deglutii, scioccato da tanta bellezza, ma come sempre riuscii a riprendermi.

-Ce ne hai messo di tempo...-

-Dovevo assicurarmi di non essere seguita, idiota!-

Fece la gatta ridacchiando. Le infilai la pervinca dietro l'orecchio.

-Sei splendida con quella addosso.-

Sia lei che io arrossimmo.

-A-Ascolta... Io ci ho riflettuto... E...-

Ascoltai attentamente per non perdermi nessuno dettaglio nel tono, che avrebbe potuto inconsciamente rivelarmi la sua decisione. Si accarezzò il fiore guardando altrove.

-Non... Non lo so... Io voglio molto bene ai miei amici ma... Con te... È tutta un'altra cosa.-

-Loro ti impongono regole... Per loro devi sempre essere perfetta... Ma per me sei perfetta così come sei.-

Le afferrai le guance con sorprendente delicatezza, costringendola ad alzare lo sguardo.

-Sì... Ma se dovessi passare dalla tua parte, dovrei diventare cattiva...-

-E quindi? Prometto che non colpiremo nessuno dei tuoi cosiddetti amici!-

-Ma Sonic e gli altri sono qui per difendere Mobius! Li dovremo per forza confrontare ed io... Non so se sono pronta...-

-Allora scapperemo da questo pianeta! E ne troveremo un altro. Ruberemo l'astronave di quella civetta e viaggeremo finché non finisce il carburante. Lì ci stabiliremo e formeremo un impero!-

-E condanneremo Psiky e Pek a restare qua?-

-Troveranno un modo. Noi due saremo inarrestabili. Al di sopra delle aspettative. E non avremo più nessuno da deludere se non noi stessi.-

Ci fu una lunga pausa di silenzio. Nives stava probabilmente per dire qualcosa, ma il mio istinto non la fece finire: premetti le mie labbra contro le sue in un impeto di passione. Restammo così per almeno trenta secondi, prima di venire interrotti.

-TU! BRUTTO BASTARDO!-

Mi staccai e spinsi Nives dietro la mia schiena. Tails mi stava fissando con odio, i denti che digrignavano e le code che frustavano l'aria imbizzarrite. La gatta stava fissando prima me e poi la volpe, con un'espressione confusa ed un lieve rossore sulle guance, continuando ad accarezzarsi la pervinca.

-Guarda! È uno specchio con un eco fastidioso!-

-Che le hai fatto? Che ti ha fatto?-

-Io...-

-Vai via, novelllino. Eravamo un po' impegnati e la tua compagnia non è gradita!-

-Cosa ti fa credere che la tua lo sia?-

Mi avvicinai a lui con un sorriso furbo.

-Nives sa distinguere le buone "amicizie" da quelle cattive.-

-Rimangiatelo.-

Stava stringendo i pugni ora. Non aveva nient'altro che astio nei suoi occhi.

-Chiediglielo!-

Arrivò inaspettato. Un pugno sul mento che mi fece indietreggiare. Nives lanciò uno strillo confuso e spaventato. Mi rialzai ridendo e dissi:

-Allora vuoi risolverla così?-

Sebbene Tails non rispose, teneva entrambi i pugni stretti e le code avevano cominciato a vorticare.

-Come ti pare... Ma sappi che non mi tratterrò solo perché sei un ragazzino!-

E sguainai gli artigli, contento di poter finalmente far qualcuno a brandelli.




























PLOT TWIST!

La cara Goldi non è più così prevedibile, eh?

Chissà chi vincerà questa battaglia... Le scommesse sono aperte: Doll o Tails?

Questo potrebbe essere uno dei capitoli più lunghi che io abbia mai scritto nella mia vita...

Commentate come sempre! E spero che la storia vi stis piacendo!

Ciauz!

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