Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

22 (mercoledì)

Era stata questione di un istante.

Un attimo prima Kunio se ne stava in soggiorno a spremersi le meningi sui logaritmi, mentre Akinari lo prendeva in giro sostenendo che fossero la parte più semplice del programma.
L'attimo dopo ci fu un forte tonfo, proveniente dalla sua camera.

Subito il moro sollevò lo sguardo verso il corridoio, visibile grazie alla porta lasciata aperta, mentre in lui cresceva una strana agitazione.
Certo, poteva semplicemente essere caduto a terra un libro o un astuccio, o forse Yoichi era caduto con la sedia perchè si stava dondolando troppo, ma qualcosa gli diceva che la verità doveva essere ben diversa.

- Vado a vedere cos'è successo. -

Disse alzandosi in piedi di scatto.

- Kunio... - Lo riprese l'altro rivolgendogli un'occhiataccia e afferrandolo per il polso, facendolo ripiombare sulla sedia. - Abbiamo appena iniziato a studiare, possibile che non riesci a restare concentrato per più di cinque minuti? -

- Ma potrebbe essere successo qualcosa. -

Ribattè il ragazzo voltandosi preoccupato in direzione della propria stanza.

- Se fosse successo qualcosa di grave avremmo sentito un urlo o perlomeno uno dei due sarebbe uscito per avvertirci. Ora smettila di accampare scuse e mettiti a studiare. Quanto ci scommetto che a quest'ora Yoichi sarà già almeno cinque volte più bravo di te in matematica... -

Seppur riluttante, alla fine Kunio si arrese al biondo e con un sospiro chinò nuovamente lo sguardo sul libro.

Per un paio di minuti riuscì a rimanere concentrato e perfino a completare con successo un esercizio, poi però, mentre stava per iniziare il secondo, si udì un secondo tonfo, ben più forte del primo.
Come se per qualche motivo le ante della sua finestra fossero state sbattute violentemente.

- Vado a vedere. -

Disse alzandosi nuovamente in piedi, ma questa volta ben più determinato e preoccupato di prima.

- Se proprio non puoi farne a meno... - Sbuffò Akinari ruotando gli occhi. - Io allora vado un attimo in bagno, tu però vedi di non metterci troppo. -

Non aveva ancora detto "bagno", però, che l'altro era già corso fuori dal soggiorno.

- Ehi, aspetta! -

Aveva esclamato neanche un ora prima, allontanando l'altro da sè afferrandolo per le spalle.

O meglio, in realtà non l'aveva proprio esclamato, ma solo pensato.
Dai suoi gesti e dalla sua espressione impacciata e al tempo stesso impanicata era però chiaro che sarebbe stato proprio questo ciò che avrebbe detto se solo in quel momento avesse avuto un po' di fiato in gola.

Yoichi lo aveva osservato interdetto, senza dire nulla, in attesa.

Nel notare però che l'altro si limitava ad osservarlo con gli occhi sgranati, alla fine aveva preso la parola.

- Perchè? -

Kunio aveva strabuzzato gli occhi ancora una volta nel sentirsi rivolgere quella domanda.
Perchè?
Non sarebbe dovuto essere lui a porgergli quella domanda?

- Che... Che intendi dire? -

Aveva chiesto, la voce così flebile e roca che a malapena l'aveva riconosciuta come propria.

- È perchè sono un gatto? - Aveva chiesto allora Yoichi assottigliando leggermente lo sguardo. - Perchè non ci provare neanche a dirmi che il motivo è che sono un maschio, sappi che c'ero quando quattro anni fa hai portato qui quel tuo "amico" delle medie. -

- ...Eh? -

Aveva mormorato Kunio, cercando di realizzare ciò che l'altro gli aveva appena chiesto e non riuscendo ad evitare di arrossire dall'imbarazzo nel sentire la sua ultima frase.

Dopo circa mezzo minuto di silenzio, durante il quale aveva cercato di mettere ordine ai propri pensieri, Kunio stava finalmente per rispondergli, intenzionato a dirgli che no, il motivo non era quello, dato che ormai era piuttosto difficile continuare a considerarlo un gatto e che quindi il motivo era... Qual era il motivo?
Nel vedersi puntare contro quello sguardo deciso, accusatore ed eppure al tempo stesso come leggermente spaventato, il ragazzo semplicemente dimenticò tutte le scuse che era riuscito ad inventare nel giro di quei trenta secondi scarsi.

Così con fare deciso e mani tremanti aveva preso delicatamente il volto di Yoichi, avvicinandolo al proprio per ricambiare il bacio che lui stesso aveva interrotto poco prima.

- Allora, quanto hai intenzione di procrastinare ancora? -

Chiese Akinari entrando nella camera di Kunio, per poi sgranare gli occhi e iniziare a guardarsi intorno perplesso.

La finestra era aperta, entrambe le sedie stavano distese per terra e, cosa ancora più importante...

- Ma dove sono finiti Jun e Yoichi? -

Kunio, inginocchiato di fronte a lui che gli dava le spalle e con lo sguardo rivolto verso il basso, non gli rispose.
Eppure quel suo silenzio parve al biondo come carico di elettricità, quasi che l'amico fosse sul punto di scoppiare da un momento all'altro.

- Ehi, Kunio... Cos'è successo? -

Domandò a bassa voce, come intimidito. Ma poi, notando che il moro non se ne stava inginocchiato per terra per fare il melodrammatico, ma perchè c'era qualcosa lì davanti a lui, si sporse per dare un'occhiata, sgranando gli occhi sorpreso nel momento in cui lo vide.

- Oh. - Sussultò sorridendo meravigliato. - Non mi avevi detto che alla fine il tuo gatto fosse tornato a casa. -

~

-

Beh, direi che ormai abbiamo appurato che la discrezione non sia esattamente il tuo forte. - Ridacchiò la kitsune balzando sul letto. - Hai fatto un tale macello... Ehi, ma che cos'è quel muso lungo? Guarda che è andata alla grande! Certo, avresti potuto agire un po' più furtivamente e se non ci fossi stato io a prenderti, uscendo dalla finestra non avresti fatto proprio una bella fine, ma tutto sommato non ci possiamo lamentare. -

Jun non rispose, lo sguardo perso nel vuoto e il piccolo frammento della sfera ancora stretto tra le mani.

- Oh, adesso non drammatizziamo che non hai ammazzato nessuno. - Sbuffò l'altro mentre mostrava il palmo, così da farsi consegnare la refurtiva. - È vero che per come sono andate le cose Kunio non dovrebbe avere dubbi sul fatto che sia stata colpa tua, ma è anche vero che se segui le mie indicazioni con quello non dovresti più averci niente a che fare. -

- Yoichi starà bene senza quel frammento? - Mormorò però l'adolescente, senza prestare alcuna attenzione alle parole della Kitsune. - Sarà semplicemente tornato ad essere un gatto o forse...? -

- Adesso basta! -

Esclamò la kitsune, a dir poco esasperata dall'atteggiamento di Jun.

Quindi con un movimento fulmineo si voltò alla sua sinistra e prese l'adolescente per le spalle, facendolo stendere sul letto e sovrastandolo prima che potesse reagire.

- Adesso mi ascolti. - Disse assottigliando lo sguardo, mentre Jun lo fissava con gli occhi sbarrati dalla sorpresa. - Non hai ucciso nè ferito nessuno, quel frammento andava recuperato e se Kunio mette mano ai fogli di carta e si sbriga a completare i mille origami può ancora risolvere tutto. Davvero tieni così poco al tuo desiderio da poter affermare che, potendo tornare indietro nel tempo, non rifaresti ciò che hai fatto oggi? -

Deglutendo, dopo alcuni istanti di silenzio attonito, Jun scosse lievemente il capo.

- Proprio come pensavo. - Sorrise la kitsune. - Allora smettila di compiangerti e domani fai del tuo meglio, ok? -

Sempre senza dire una parola, l'adolescente annuì un paio di volte.

- Bene. - Commentò l'altro mentre delicatamente gli accarezzava il viso con i polpastrelli. - E tieni bene a mente che con queste parole non intendo affatto dire che il tuo desiderio sia più vero o più importante di quelli altrui. Non esistono desideri buoni e desideri cattivi, nè desideri migliori o desideri peggiori di altri. Ma questo è il tuo desiderio e semplicemente non è giusto che tu lo metta da parte per il bene di quelli degli altri, specialmente se questi altri di cui stiamo parlando hanno ancora la possibilità di realizzare i propri senza nessuno sforzo particolarmente eccessivo. Quindi domani fai del tuo meglio e non avere rimpianti. Non sarebbe giusto nei confronti del tuo desiderio. - Quindi si chinò lentamente su Jun, lasciandogli un lieve bacio sulla fronte per poi scomparire nel nulla.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro