Capitolo 10
Sono passate ormai due settimane da quando sono uscita coi ragazzi. Voglio ancora molto bene a Ludo, ma ormai lo considero solo come il mio migliore amico. Io e Marty ci sentiamo tutti i giorni. Oggi fortunatamente è domenica, così mi sono alzata tardi. Purtroppo passo la mattina a fare i compiti noiosissimi. Matematica, storia e inglese. Quando finisco i compiti, pranzo con i miei genitori e Leo. Poi vado in camera mia e inizio ad ascoltare Emis sdraiata sul letto. SAI CHE C'È. Tra il dire e il dare non cambia soltanto una vocale. Tra sentire e ascoltare c'è una differenza che è abissale. Ad un certo punto Leo entra in camera. Mi tolgo una delle due cuffiette.
-Ciao Leo, cosa ti porta nella mia camera?
-Hai una visita, sorellina
Abbasso il volume della musica e mi metto seduta.
-Chi è?
-Gioele, lo faccio entrare?
-Certo, digli che arrivo subito da lui.
Leo esce dalla stanza,mi sistemo i capelli e vado da Gio.
-Ciao bella- mi saluta lui dandomi un bacio sulla guancia.
-Ciao Gio
-Ti porto in un bel posto
-Dove?
-In piscina
Rido e dico - ma Gio, è quasi ottobre! Fa freddo in piscina.
-Ma andiamo in quella coperta.
-Em, allora va bene. Vado a prendere il costume e l'asciugamano.
-Vai, ti aspetto qui!
Corro in casa e apro l'armadio. Costume intero o bikini? Camilla ragiona, vai in piscina con quel figo di Gio porta il bikini. Afferro il mio bikini azzurro con le righe blu. Lo metto insieme all'asciugamano nella borsa e vado da Gioele.
-Sei pronta?- mi chiede lui sorridendo
-Certo, andiamo.
Mezzora dopo esco dagli spogliatoi delle ragazze e vado da Gio che mi sta aspettando. Noto che quando arrivo mi osserva attentamente.
-Bellissima- mi dice schioccandomi un bacio sulla guancia.
-Grazie, anche tu non sei male in costume
È molto figo. Ha dei bei addominali e le braccia abbastanza muscolose. Lui si butta subito in acqua io ho troppo freddo così mi siedo sul bordo della piscina e lascio dondolare i piedi in acqua.
-Che fai? Non ti tuffi?- mi dice Gio avvicinandosi.
-Due minuti
-Faccio un paio di vasche mentre aspetto che ti butti
-Certo
Lo osservo nuotare e non sono l'unica, anche un paio di ragazze lo guardano. La cosa mi da fastidio.
- Resta qui, non fare più vasche- dico quando torna da me.
-Perché?
-Perché si
Lui si guarda attorno e nota le due ragazze.
-Gelosa?
Arrossisco- No! Mi sento sola- mento.
-Un rimedio c'è- dice afferrandomi una caviglia. Prima che io possa capire cosa sta per fare lui mi tira la caviglia e io finisco in acqua. Appoggio una mano sulla sua spalla perché non tocco. Continuo a tremare: l'acqua è troppo fredda. Quando mi sono abituata alla temperatura dico- Tu sei pazzo,questa me la paghi
Metto anche l'altra mano sulla sua spalla e lo spingo sotto l'acqua.
-Vuoi la guerra?- dice lui quando riemerge e mi stringe a se mettendomi una mano sotto l'ascella. Mi alza senza sforzo e mi lancia. Emergo ridendo un metro da lui e mi metto a pancia all'aria facendo il morto. Sento Gio che questa volta mi prende entrambe le caviglie. Mi tira dolcemente verso di se. Sento le sue mani che mi stringono i fianchi. Mi alzo e lui mi sorride. Mi prende in braccio come se fossi una bambina e io gli stringo la vita con le gambe. La sua pelle, al contrario dell'acqua, è calda. I suoi occhi color cioccolato mi fissano divertiti. Mi da un bacio sul naso e un secondo dopo sento la pressione della sua bocca sulla mia. Chiudo gli occhi, per un istante mi viene in mente la prima volta che ho baciato Ludo.
-Camy- dice Gio allontanandosi. Riapro gli occhi interrompendo la fantasia su Ludo.
-Mi piaci molto, sei bellissima. Mettiti con me. Dimmi di si: non riesco a starti lontano.
E adesso cosa faccio? Vorrei dirgli di si è sempre così carino con me e poi guardalo. È bello, molto bello. Il più figo in assoluto e vuole stare con me. La nuova arrivata. Ma c'è anche Ludo, il principe azzurro che ogni ragazza desidererebbe. Nella mia testa ci sono due ragazzi. Devo scegliere uno dei due. Gio il figo o Ludo il principe azzurro? Perché è tutto così complicato? È anche vero che Ludo abita lontano da qui. Esattamente sei ore di viaggio. Mentre Gio solo dieci minuti. Mi mordicchio il labbro. Camilla digli di no. Non puoi fare questo a Ludovico,non dopo solo tre settimane che non lo vedi. Noi non stavamo insieme come fidanzati, però di fatto ci comportavano come se stessimo insieme. Però io e Ludo siamo entrambi d'accordo che ora siamo solo amici, o meglio, migliori amici. Ludo o Gio?
Mi decido a parlare- D'accordo
Gio mi abbraccia molto più stretta e mi sussurra in un orecchio- Finalmente sei solo mia.
E prima che io possa controbattere mi da un'altro bacio.
Un'ora più tardi in camera mia prendo il telefono e chiamo Marty. Le racconto tutto.
-Sei felice?- mi chiede lei. Domanda complicata, sono davvero contenta? Esito e dico di si.
-E Ludo?
-Gli voglio ancora bene, ma ci sono sei ore fra noi, tu lo sai benissimo
-Gliel'hai già detto?
-Non ancora. Più tardi.
Restiamo a parlare per almeno mezzoretta. Quando riattacco prendo la foto di me e Ludo. Adesso come faccio a dirglielo? Con che coraggio? Non voglio che soffra. Non per me. Prima o poi devo dirglielo. Sapete come si dice: tolto il dente, tolto il dolore. Sospiro e prendo il telefono.
-Ciao piccola Camy- mi saluta Ludo.
-Ciao, come stai?
-Bene
-Devo dirti un cosa
-Parla- mi esorta. Sospiro. Devo ancora trovare le parole giuste.
-Camy, va tutto bene?
Ludo è così gentile, se gli dico la verità non mi guarderò più allo specchio. Riattacco e scoppio a piangere. Prendo la prima cosa che mi capita e la lancio per terra per sfogare la rabbia. Pessima mossa. Ho lanciato un libro piuttosto pesante, così Leo sentendo il rumore viene a controllare cosa è successo. Vedendomi in lacrime mi abbraccia.
-Milla cos'hai?
Scuoto la testa. Il telefono inizia suonare. Rispondo senza guardare chi è. Altra pessima mossa. È Ludo.
-Piccola Camy, deve essere caduta la linea.
Cavolo non posso fargli sentire che sto piangendo. Do il telefono a Leo e gli faccio segno di parlare al mio posto.
-Ciao, sono Leo. Milla non può rispondere adesso.
Non può rispondere perché è una stupida codarda sentimentale.
-No, tranquillo ti richiama dopo
Dopo quando trova un po' di coraggio.
-Non so fra quanto. Si, sta bene- dice Leo guardandomi.
Povero Ludo, si preoccupa per me. Non posso fare la stronza in questo modo. Prendo il telefono dalla mano di Leo.
-Ludo, sono Camy- dico cercando di non singhiozzare.
-Hey, qualcosa non va?
-Ludo, sai che ti voglio bene- Leo fa una smorfia, si alza dal mio letto e esce dalla stanza.
-Anche io piccola, ma Camy,perché stai piangendo?
Cavolo se n'è accorto. Decido di non fingere e dirgli la verità- Devo dirti una cosa, ma non so come fare. Non vorrei che tu ci rimanessi male.
-Tranquilla, non pensare a me. Raccontami tutto.
-Oggi, mi sono messa con un altro ragazzo
-Oh
-Mi dispiace ma, noi viviamo a sei ore di distanza.
-Tu sei felice con lui?
È solo un modo per dimenticarmi di te.
-Certo
-Allora sono contento per te.
Cavolo, ma tu non riesci proprio a farti odiare.
-Grazie
-Ora devo andare.
-Va bene, ciao.
-Ciao piccola Camy, ti voglio bene
-Anche io
Riattacco il telefono e scoppio in lacrime. Soffoco i miei singhiozzi nel cuscino. Nonostante siano solo le sei presto mi addormento,con gli occhi e il cuscino bagnati di lacrime.
CIAO RAGAZZI :) FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE E VOTATE :)
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro