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Capitolo 5

Giulia

Non so perché io mi senta così a disagio in questo momento. Il giovedì era sempre una giornata strana, le prove generali ci davano modo di verificare se effettivamente avevamo lavorato bene in settimana e se era fattibile portare le nuove assegnazioni. Mi piacevano anche se mi mettevano ansia e, in più, oggi mi sentivo quasi sola. Sangio era strano, mi cercava meno e non era mai lui ad iniziare gli abbracci. Ero sempre io, e questo mi destabilizzava, visto anche come il cambiamento era stato repentino e più netto del solito. "Giuliaaaa!" mi richiama Marcello risvegliandomi dai miei pensieri. Tutti mi stavano guardando e io arrossi di conseguenza. "Bentornata nel nostro mondo Giulietta, è stato bello il viaggio?" mi domanda Marcello, profondamente divertito. Rido in imbarazzo scendendo per le prove. Provo un paio di coreografie per poi eseguire quella che avevo preparato con Simone. "Mi raccomando Lola, ti vogliamo bella incazzata" mi dice Marcello. Chiudo gli occhi e prendo un respiro. Penso a lui che sembra starsi allontanando da me, penso al fatto che non mi sento abbastanza, che forse è colpa mia. Mi arrabbio per questi pensieri e spingo di più. Ballo tutta la mia frustrazione e quando finisco sono senza fiato e vedo il sorriso di Simone sugli spalti. "Brava Giu" si complimenta in un urlo. Mi giro per tornare al mio posto e vedo delle facce confuse. "Ho sbagliato qualcosa?" domando a Rosa sedendomi al mio banco. Avevamo chiarito e, forse anche grazie a quello che mi aveva detto Sangio, avevo capito che non era un discorso personale. Arianna invece ancora mi teneva il muso. "No Giu, eri davvero incazzata però" mi spiega cercando una risposta nel mio sguardo. Mi stringo nelle spalle, recuperando l'acqua. "Se domani la fai così non ti devi preoccupare" dice dandomi un buffetto. Per poi prestare attenzione alle prove degli altri. Prendo un gran respiro, pregando di rimanere calma. Le prove si concludono in fretta ed io corro fuori dallo studio, rinchiudendomi in bagno. Odio essere così sensibile ai gesti! Ogni cosa per me ha un valore, una motivazione, non è fatta a caso. Per questo ci rimango male quando magari lui non prende l'iniziativa, perché non me lo sono inventata io, lui mi ha cercata altrimenti non mi sarei mai permessa. "Lola te lo ho già detto, fai quel che ti senti" mi dice Marti una volta che esco dal bagno. Le ho raccontato cosa mi passa per la testa, cosa Leo, Kika e Riccardo mi hanno detto. 'In amore vince chi fugge Giulietta' mi aveva detto Rick proprio quella settimana ma io ero perplessa. Che voleva dire? Amare qualcuno per me era restargli accanto anche se le cose non erano chiare. Era esserci, a prescindere dai sentimenti perché arrivi ad amare qualcuno solo quando lo ammiri e lo apprezzi per quello che è. Ce la stima prima dell'amore. Io non ero mai stata innamorata ma ero certa che amare voleva dire restare. Certo, non bisognava costringere l'altro ad averci accanto ma nemmeno sparire se non ricambiata. Prima di avere una cotta per lui, Sangio è mio amico, e avrei fatto in modo che le cose non cambiassero anche se lui desiderava un'amicizia meno affettuosa. Sapevo gestire le delusioni di cuore. Gli amori impossibili me ne avevano sempre date. Mi comportai normalmente per quello che restava del pomeriggio, anche se non avevo particolare voglia di fare casino. "Lola, dopo stai un po' con me e Samuelito? Ci hai abbandonati" dice scherzando Evandro. Rido ed annuisco, perché necessito della tranquillità di Sam tanto quanto la necessità il cantante. "Si Ev, ho proprio bisogno di una serata tranquilla" gli dico piano, poggiando la testa sulla sua spalla. Lui mi passa una cuffia e io chiudo gli occhi sentendo le prime note del suo inedito. "Evaristo" lo richiamo dopo un po'. "Dimmi Giugiulola" "Sento che è sbagliato credere così poco in noi come facciamo noi due" gli dico accoccolata al suo petto. "Sento che hai ragione" mi risponde lasciandomi un bacio sulla testa. Non dico più nulla, con lui non serve. Rimaniamo così fino a che Sam non finisce il suo turno dei piatti e ci mettiamo in camera loro. Inutile dire che Evaristo e Mind of riescono sempre a rendermi leggera.

Sangiovanni

Mi sto scorticando da quanto mi gratto. Vedo Giulia con Evandro e non so cosa diavolo mi prende. Mi sento strano, come se le cose non dovessero essere così. La guardo chiudere gli occhi mentre il nostro compagno le dà un bacio sulla testa. Non mi avvicino come farei di solito, anzi, cambio stanza, mi allontano il più possibile da lei. Stava succedendo tutto troppo velocemente. Mi ero allontanato da lei due giorni prima, dopo una telefonata con uno dei miei più cari amici. Mi aveva chiesto di Giulia e io gli avevo domandato come faceva a sapere che passavo tanto tempo con lei. Nei day-time non era ancora uscito nulla. 'Fra ma ti rendi conto di come la guardi? Sei bello che andato?' aveva riso lui. Mi ero bloccato, quando mi ero effettivamente reso conto di quanto ci fossimo avvicinati mi ero tirato indietro ed era sempre stata lei a venire da me. Anche ora, steso sul mio letto, desideravo che lei mi raggiungesse, che fosse lei a prendere l'iniziativa e passasse con me la serata, a ridere e coccolarci. Giulia però non viene e non la vedo fino alla mattina dopo, quando, alle 6, passa in punta di piedi per uscire sul retro e non svegliare nessuno. Sorrido alzandomi piano e recuperando due felpe, sapendo già che avrà freddo. "Hei" dico dopo aver chiuso la porta. Lei si paventa e mi tira uno schiaffo sul braccio. "Ma sei cretino?!" dice portandosi una mano al petto. Ridacchio e la osservo con attenzione. È completamente struccata ed io rimango incantato a guardarla. "Sangio" mi richiama con tono stranito. "Scusa dicevi?" le domando scuotendo la testa. "Cosa ci fai qui?" ripete sedendosi e abbracciando le ginocchia. Le allungo la mia felpa, accomodandomi al suo fianco. "Ti ho vista passare e ho pensato che avessi freddo". Giulia mi sorride e si mette la mia felpa nera. "Stai bene?" le chiedo un po' incerto. Alle prove mi aveva stupito, mi aveva confidato di non riuscire a incazzarsi come doveva ma a me lo era sembrata eccome. "Si, sto bene" mi risponde, continuando a guardare davanti a lei. La cosa mi sorprende, di solito mi regala la sua completa attenzione mentre questa volta sembra quasi non calcolarmi. Come se fosse a disagio. "Giulia qual è il problema?" le accarezzo una guancia, non riuscendo a trattenermi. "Nulla Sangio sul serio, sono solo un po' preoccupata per la puntata" mi dice guardandomi finalmente. So che mi ha mentito ma non insisto. Allargo le braccia, facendole capire che se vuole sono qui e lei non esita ad appoggiarsi a me. "Sarai devastante oggi, come lo sei sempre. Non preoccuparti di questo" la rassicuro, stringendola più forte. Lei non dice nulla ma si rannicchia meglio e, insieme, guardiamo l'alba.

Maria si siede alla sua solita poltrona e mi chiama subito. Io mi alzo, un po' confuso ma carico. "non hai portato la maglia" mi sorride la conduttrice bloccandomi un secondo. "Devo prenderla?" "No" "Daje!" dico contento. Sapere che le persone a casa hanno proposto il mio nome mi riempie di soddisfazione. La base parte ed io sono super contento. "sei più bello di me" canto indicando Rudy, volendomi divertire fino in fondo. Ballano tutti i miei compagni e la cantano anche loro. Torno al mio banco con un sorriso. Alla serenità che mi porto dietro dall'alba vista con Giulia si aggiunge anche l'immensa soddisfazione per questa esibizione. Odiavo dormire poco ma ne era valsa la pena, quella ragazza era capace di rendermi leggero e questo si rifletteva anche sul palco. Enula è bravissima e il nostro coach non esita a riconfermarle la maglia. Il momento del filmato mi agita un po', più per cosa possano mandare in onda che effettivamente per la sfida. Mi giro verso la ballerina quando vedo il momento dei litigi e la vedo farsi più piccola, come a voler scomparire dietro al suo banco. Le sorrido e lei ricambia in maniera flebile. Mostrano anche la chiacchierata in giardino ma ci do poco peso. So molto bene che quando si è arrabbiati si dicono tante cose. La sfida comincia e tutti guardiamo in silenzio, con la speranza di non veder andar via Rosa. La sua seconda coreografia ci coinvolge tutti, dimostra che non ha paura e, fortunatamente, torna al suo posto. Anche Via Padova la cantiamo tutti, Leo di merita questo e molto altro. È il turno di Riccardo e questo sta a significare solo una cosa. "Vieni Sebastian" ecco appunto. Si posiziona infondo allo studio e inizio a muovere le dita. "Com'è Giulia?" domanda divertita Maria. "Eh?" "Oggi è pure in mutande" "e mo va meglio infatti" dice annuendo e facendo ridere la maggior parte di noi. Il ballerino comincia ed io mi obbligo a non girarmi verso Giulia. Cosa diavolo ci troverà in 'sto ragazzo? Io non so, è uno come un altro! Quanto diavolo dura questa esibizione? Perché non finisce in fretta come le altre? L'appaluso che lo studio gli riserva non fa altro che innervosirmi. Quando esce mi giro verso Giulia e la vedo parlare con Rosa. "Ma quanto è bono?" le dice ridacchiando e infastidendomi ancora di più. Non riesco a godermi l'esibizione del mio compagno. "Brodi, prendi un respiro perché mi sembri un po' alterato" mi fa presente Deddy trattenendo le risate. Mi volto di nuovo vero la ballerina che questa volta mi vede e mi dedica un sorriso ed io mi calmo di scatto. Alla fine, Sebastian è un professionista e non se la vive come la vivo io, non ha con lei il rapporto che ho io e, soprattutto, lui è un amore impossibile, per definizione non concretizzabile. La sfida di Arianna si conclude in fretta così come la coreografia di Sam che mi butta la maglia a terra. Guardarlo ballare e avere l'onore di vederlo creare in casetta sono due cose che mi rendono contento. Ci alziamo tutti per applaudire l'improvvisazione. È devastante! Io non sarei in grado, così su due piedi. Mi ci vuole tempo per le barre, magari non tantissimo ma di sicuro non sono così immediate. Durante la pausa per sistemare il casino creato da Sam Giulia mi raggiunge al banco. "è tutto ok?" mi chiede piano, quasi fosse timorosa della mia reazione. Non posso dirgli che mi infastidisce vederla sempre sbavare per un altro. Con che diritto? Non stiamo insieme e in più sto tentando anche di mantenere le distanze. Quanto sarei ipocrita.? "Tutto perfetto, come lo era sta mattina" le dico con un sorriso e lei arrossisce all'istante. La sua risata si palesa in fretta mentre Esa le avvolge le spalle con il braccio. "Lola mi raccomando ti vogliamo bella incazzata per l'esibizione" "Oh tranquillo, basta pensare al fastidio di ieri" ride di nuovo lei. Che fastidio? Mi domando e sto per chiederlo anche a lei ma la produzione ci dice di tornare al posto.

La puntata procede tranquilla, e prima che sia il turno di Giulia, come è ormai consuetudine, mandano un video. Ridiamo tutti sentendola stonare così apertamente ma è tenerissima la mattina presto, quando è ancora troppo confusa per fare qualsiasi cosa. è sempre imbarazzata in questi momenti anche se ci dovrebbe essere abituata ormai. "Vieni Simone" chiama il prosionista Maria. Lei corre di sopra e io, per tutta la dimostrazione, la guardo prepararsi. "Non è facilissima" "è no, diciamo che è ammazza fiato" dice, innervosendo la ballerina. "Quindi a te Giulia" "Mannaggia" risponde un po' ansiosa. La osservo con estrema attenzione e, anche se è girata, scorgo l'esatto momento in cui c'è la trasformazione. È in quella che definisco la modalità ballerina ed è bellissimo guardarla. È meno potente di ieri ma non meno travolgente. Quando finisce mi rendo conto che non è soddisfatta, non saprei dire perché lo so ma me lo sento. "9 perché potevi incazzarti di più" le dice Veronica. "è brava a gestire gli stress perché tu le prepari sempre qualcosa prima che si esibisca". Maria tenta di difendersi ma poi scoppia a ridere come tutti noi. Giulia torna al banco saltellando allegra ed io aspetto solo che si accorga che le manca qualcosa, la risata già pronta ad uscire. "La maglia c'hai ragione" dice tornando indietro ridendo. Quando corre al banco mi sorprende di nuovo, mettendosi a correre con le braccia all'indietro. Ero rimasto piacevolmente sorpreso quando avevo scoperto che Naruto era una delle sue cose preferite. Scuoto la testa ridendo, pronto a continuare la puntata. Quando è finalmente il mio turno scendo di nuovo carico. "Canto vita spericolata". Tengo molto alle barre di questa canzone e, quando comincio, mi concentro solo su cosa sto dicendo. Intercetto per un solo secondo Giulia, che mi guarda rapita e mi nasce una gioia dentro che raramente ho sentito. Finisco il pezzo, nuovamente soddisfatto del mio lavoro. Mentre torno al posto Maria chiama Giulia ed io capisco che tutta la mia serenità sarà presto spazzata via. Sebastian, infatti, compare ancora e gli sbatte gli addominali in faccia, mi giro verso Esa per non vedere la scena ma la risata di Deddy non mi aiuta a stare tranquillo. Finisco la mia bottiglietta d'acqua per quello che resta dell'esibizione.

Non posso essere così dannatamente infastidito da tutto ciò. Devo rallentare, devo pensare e soprattutto mi serve stare lontano da lei.

Angolo me

Questo capitolo non mi convince per nulla ma non ho tempo per capire cosa non mi convince o ci metto diciotto vite a pubblicare. Quindi? Vi piace?

Sono super felice per il successo che Sangio sta avendo ma vorrei veder ballare Giulia! 

Comunque fatemi sapere se solo io muoio dal ridere per le facce che Sangiosbrando ha fatto mentre Lola ballava Crepe. Mi stendono sempre!

Ultima cosa, non meno importante, ho deciso che cambierò il nome di Margherita nella storia. è una questione di rispetto per una persona e una situazione che non conosco e che ha portato sicuramente delle conseguenze spiacevoli ed _onlygoodvibes__ (di cui vi consiglio la storia perchè mi piace da matti!) mi ci ha fatto riflettere.

Bene, buona notte, serata, pomeriggio o giornata!

DadaNin

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