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I loro sguardi s'incrociano per la prima volta dopo quell'ultima e furiosa litigata.

Il giorno prima

Beatrice si trova sul letto completamente nuda e sdraiata a pancia sotto. Diego le sta sopra. Non può vederlo, ma sente gemere ed ansimare di piacere i suoi spasmi. Le sue unghie le graffiano le spalle e le sue labbra le baciano il collo. La sta facendo sua con la passione di chi sembra non aver mai fatto l'amore prima di allora. Un lamento fuoriesce da quelle labbra carnose che le stanno succhiando e mordendo il collo. In preda ad un orgasmo rapace il suo bacino si muove più velocemente facendola sobbalzare su quelle lenzuola bianche, come l'innocenza ormai perduta. La casa è quella di Diego e hanno appena finito di farlo. Diego le ha lasciato un morso sulla spalla e qualche livido succhiotto sul collo. Lei non prova nessun dolore. Le interessa solo sapere che il suo ragazzo possa essere felice. Ha fatto di tutto per soddisfarlo, anche a costo di andare contro la propria volontà e vergogna.

Lui è sotto la doccia. Dopo aver "finito", non le ha dato nemmeno un bacio. Non lo fa mai in questi casi, così com'è rimasto chiuso nel suo solito silenzio post orgasmo. Si è semplicemente alzato avviandosi in direzione della doccia senza nemmeno degnarla di uno sguardo. Ormai conosce questo lato di Diego, ma lo ama e non ci fa più caso ormai. All'inizio questa cosa la faceva sentire poco apprezzata e usata. Le dava parecchio fastidio. Ma si sa, alla fine poi in amore vince sempre l'illusione alla ragione, quindi con il tempo non le diede più importanza.

Attendendolo nota che il cellulare di lui ha lo schermo illuminato. Stando ai piedi del letto, forse deve averlo involontariamente schiacciato con un piede. Si avvicina per spegnere l'illuminazione, ma senza volerlo, più per istinto che altro, legge due parole che non possono tenerla distante dal leggere successivamente tutto il resto del messaggio: "Ti voglio."

Continuando a scorrere, scopre che Diego, il suo fidanzato misterioso, l'ha tradita con una certa Flavia. Ha inoltre scoperto che di messaggi come questi ne ha almeno una decina. Le ragazze non sono mai le stesse. Alcune non sono nemmeno di Pontivigne ma di paesi vicini.

Beatrice inizia a cercare l'aria che le manca. Sente la testa girarle e un fitto mal di stomaco vorrebbe farle vomitare fuori quella tremenda delusione. Inizia a guardarsi intorno sentendosi per la prima volta una sconosciuta in casa di uno sconosciuto. Una sciocca sgualdrina come tante e non la ragazza di colui che ha sempre e comunque amato, e rispettato nonostante tutti i suoi difetti e le sue stranezze.

Uscito dalla doccia, la trova ancora con il suo cellulare in mano. il viso di Beatrice è più pallido del solito. Ricoperto soltanto da un asciugamano intorno alla vita, si ferma sull'uscio della porta e capendo tutto, le sfodera un sorriso beffardo.

-Come hai potuto?...- La voce di lei è bassa, quasi impercettibile.

-COME HAI POTUTO TRADIRMI COSI'?- Il tono si alza improvvisamente a dismisura. Le vene del suo collo e gli occhi rossi di lacrime non sembrano avere nessun effetto su di lui. Beatrice lancia il cellulare sul corpo di quel demonio che fissandola freddo e gelido come un pezzo di ghiaccio non emette alcuna emozione. Nemmeno una smorfia di dolore si posa sul suo volto o di pentimento. Continua a starsene davanti a lei con quel suo sorriso beffardo che fa male.

-Come mi piacerebbe scoparti adesso che sei incazzata e completamente fuori di te... Non conoscevo questo tuo lato. Mii piace...-

Beatrice scioccata da queste insensibili parole, si alza dal letto lentamente dirigendosi verso di lui. Lo guarda completamente basita. Gli tira uno schiaffo così forte da farsi male alla mano.

Diego è impassibile anche questa volta. Sembra troppo eccitato nel vederla in queste condizioni che pensare al suo dolore corporeo e a quello mentale di lei.

-SEI UN BASTARDO! - Gli occhi sono ormai ricoperti di lacrime.

Si affretta a vestirsi sotto lo sguardo silente di lui. Gli urla contro alcune parole piene di rabbia e odio, e una volta rivestitasi completamente si avvicina alla porta della camera.

-Togliti da davanti bastardo. Fammi uscire! – La voce ormai straziata fatica ad uscirle.

Diego continua a non mostrare nessuna forma di pentimento o sensibilità. Si sposta leggermente verso sinistra, facendo scivolare l'asciugamano a terra. Se la guarda negli occhi con aria di sfida, rimanendo sicuro di sé fino all'ultimo.

-Sicura che non ne vuoi ancora?...-

Lei ormai non sa più cosa dire.

Chi è davvero quella persona che ha amato per così tanto tempo? Chi è quel personaggio dai sentimenti asettici che fino a poco fa le ha morso il corpo scopandosela e usandola come meglio credeva?

Non si era mai comportato con lei così prima d'ora. Una volta scoperti i suoi tradimenti sembra che le abbia fatto vedere anche la sua vera natura.

Corre verso la porta di casa per uscire da quell'incubo, ha bisogno di aria. Di respirare.

Diego mostrando quel suo corpo scolpito e profumato la chiama un'ultima volta con fare provocante.

-Beatrice... Tornerai da me!-

Lei dopo essersi voltata un'ultima volta corre via per il primo sentiero che la porta fuori dal centro abitato. Essendo sera non c'è nessuno in giro per le fredde strade del paese e può lasciarsi andare a quel suo pianto liberatorio e disperato senza che occhi ed orecchie indiscrete possano presentarsi.

Si avvia ignara del freddo verso il bosco e si butta a terra nell'umidità della terra in posizione fetale. Non lo fa per riscaldarsi, ma per trovare conforto.

Da quel momento non seppe più nulla di lui visto che non si cercarono a vicenda. S'incontrarono esclusivamente in quella che doveva essere una festa e uno svago, ma che in realtà si è trasformata per Beatrice in qualcosa che le ha aperto nuovamente quelle ferite ancora troppo fresche per essere dimenticate e messe a tacere.

Oggi

-Toglimi la tua schifosa manaccia dal braccio.- E' fuori di se ed i presenti iniziano a far caso a loro.

-Non vedi che stiamo dando spettacolo? Vieni fuori con me.-

Lei vorrebbe solo esser lasciata in pace, ma quella ipnotica voce dal tono serio la tiene incollata a lui come fosse una marionetta. Non sa come sia possibile, ma non può fare altro che seguirlo.-

Una volta fuori lui la spinge ancora per il braccio.

-Lasciami stronzo!-

Lui la lascia ed inizia a camminare dandole le spalle.

-Seguimi!-

-Cosa?! -Beatrice è arrabbiata quanto interdetta da questa sua continua sicurezza. Prova disprezzo ma nonostante tutto lo ama ancora troppo per restarne indifferente.

-Seguimi e basta! Devo farti vedere una cosa.

Lui avanza. Dopo pochi attimi lei lo segue rimanendo a circa due metri di distanza.

Improvvisamente si ferma e lei fa lo stesso.

Il collo di Diego si gira per metà verso la giovane mostrando un sorriso prepotente quanto divertito.

-Di cosa hai paura? Che possa toccarti di nuovo?-

-Mi fai schifo! Sei solo un porco che cerca piacere nelle altre per colmare le sue frustrazioni da mezzo uomo.-

Diego anche se impercettibilmente fa uno scatto sul posto. Sembra che queste parole per la prima volta in vita sua l'abbiamo turbato. Ferito.

Girandosi di scatto la fissa negli occhi pieno di rancore.

-Ma cosa vuoi saperne di me ragazzina? – La voce di lui è rigida.

-Ma cosa ne sai tu di come sono io? Non sai un bel niente di me. Non mi conosco nemmeno io come pretendi di puntarmi il dito addosso e di sputarmi contro le tue sentenze da ragazzina ferita ed umiliata?-

Beatrice non ci sta a passare per carnefice. Sembra che la situazione si stia capovolgendo. In realtà è lei quella che ha sofferto. L'unica persona che è dalla parte della ragione è lei e soltanto lei. Deve ribattere alzando la sua di voce. Deve far valere la sua di innocenza.

-Chi ti credi di essere tu? Solo perché hai quattro anni più di me ti senti un uomo? Gli uomini mostrano la loro maturità mentre la tua dove sta di maturità? Sei solo un ragazzino annoiato! Sei solo un immaturo con il vizio di prendere in giro le ragazze.-

Diego la fissa mantenendo lo stesso sguardo di sempre. Avviandosi a passo veloce si ferma a pochi centimetri dal volto della ragazza. Come già successo precedentemente, Beatrice resta di nuovo impietrita. Quasi spaventata.

-Tu, tu...-

-Io cosa? - Lo interrompe bruscamente Beatrice, rifacendo spazio a quel suo grande coraggio e forza di carattere nascosti per troppo tempo.

Lui si azzittisce.

-Vedi come sei... Fai tanto il duro ma appena qualcuno ti alza la voce e sa farti stare al tuo posto diventi più silenzioso di un muto.-

Gli occhi di Diego si spalancano dalla rabbia di aver perso questo confronto e dal fastidio di non riuscire a dire niente. Odia non riuscire a controbattere quella persona che fino a poco tempo fa vedeva come una succube e obbediente ragazzina.

Come lei non conosceva quel suo lato bastardo, lui non conosceva questo lato combattivo di lei.

Stando alle strette non trova altri modi che uno, quello di baciarla. Non è solo una scusa. Per la prima volta in tre anni desidera baciarla ardentemente. Sente il fuoco dentro.

Avvicina prepotentemente le sue braccia verso di lei. L'afferra con forza ma senza farle alcun male e le stampa un bacio sulle labbra che la lasciano completamente spiazzata ed inerme di fronte a questo gesto improvviso quanto illogico.

Prova solo ad allontanarlo timidamente. Senza troppa convinzione.

Nonostante lei sappia che lui sia uno stronzo traditore, il più grande di tutti, sa anche che ha fatto qualcosa che nessun altro ha mai fatto per lei: rubarle il cuore.


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