Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

~10~

Beatrice si sente sollevare e il suo stomaco inizia a rivoltarsi. La testa le gira forte e si accorge che ben presto, l'urto che sta trattenendo, produrrà un disgustoso conato.

"Mettimi giù...! Mettimi giù!" urla, ma in realtà la voce le esce in un sibilo farfugliato, mancante di consonanti.

"Non ti reggi."

Il timbro che le giunge alle orecchie, è quello di una persona conosciuta, troppo familiare perché si possa fraintendere.

Le braccia pesanti che penzolano, iniziano a dimenarsi debolmente, in preda a strani spasmi. Tutto è così confuso, così sfocato. Nauseante.

"Mettimi giù!" ripete, questa volta ricalcando bene le parole.

I suoi piedi toccano terra e subito dopo le ginocchia le si schiantano sulla ghiaia. Si sente raccogliere i capelli e una mano tenerle la fronte, poi inizia a vomitare l'anima, come non ha mai fatto in vita sua.

Perde quasi i sensi mentre viene trasportata in auto. Le luci del paese le scorrono veloci, abbagliandola e costringendola a tenere chiusi gli occhi.

Si volta a sinistra e finalmente vede la faccia di chi la sta forse portando in salvo. È Diego ed ha il viso preoccupato. La fronte corrugata si intravede appena, coperta dai capelli spettinati, ma l'espressione è inequivocabile.

Beatrice tenta ancora di parlare, di capire cosa sia successo. Lui poi sentendo quelle poche vocali che le escono, si volta a guardarla.

"Tranquilla, ti porto a casa mia finché non hai smaltito la sbornia." sorride. Ma ha qualcosa di strano alla bocca. È un livido quello. Oppure è sangue. Non è riuscita a vederlo bene e lui si è voltato di nuovo verso la strada.

Solo chiusa la porta si rende conto di dove sia, ma non ha forza di reagire e si lascia sprofondare sul divano dove Diego tenta di adagiarla nella posizione più confortevole possibile.

L'odore del caffè la sveglia per l'ennesima volta. Alterna momenti di incoscienza a brevi attimi di lucidità, finché lui l'aiuta a sollevarsi.

"Bevi Beatrice..."

L'intenso aroma le provoca nausea. Lui, dolcemente le sposta le mani che si è portata alla bocca.

"Ti farà bene. Avanti, bevi."

"Cos'è successo?" sono le prime, ancora deboli parole che riesce a pronunciare dopo aver sorseggiato la calda bevanda.

Diego si tocca il labbro. Distoglie lo sguardo per un attimo, quasi imbarazzato.

"Non ricordi nulla?"

"Cos'hai fatto?!" parte lei con un tono accusatorio.

"Non è come pensi."

"Ah, no? E cosa penso?"

"Credi che abbia fatto a botte per una cosa stupida."

"Fare a botte è sempre una cosa stupida!"

"Ti ho solo difesa!" si alza compunto nel vivo. Si sente accusato ingiustamente. Beatrice è senza parole. Attende pazientemente che le racconti l'accaduto. Lui intanto si calma e le si siede di fianco.

Vuole circondarla con il braccio, ma lei si sposta e lo costringe a tirarlo via.

"Ti sei ubriacata..."

"No! Io non mi ubriaco..." deve bloccarsi perché è ovvio che sia come dice lui. In un attimo le tornano alla mente vari frammenti della serata. Lei e Sofia che litigano e lei che resta sola al pub. Due tizi che le offrono da bere e quei bicchieri che gli sfilano davanti uno dopo l'altro. Ancora e ancora, fino a ridere e a non capire più niente. Poi fuori dal pub, nel bosco buio e quei due che puzzano d'alcol che le mettono le mani addosso, lei gioca, poi inizia a provare schifo. Una sensazione forte di nausea e poi urla e graffia, si dimena... tentando di difendersi...

Beatrice si porta le mani al viso.

"Me ne hanno date tante..." si tocca ancora il labbro il ragazzo. "Ma le hanno prese anche loro. Quando ti ho vista in pericolo con quei due bastardi, io..."

Diego stringe i pugni, rivivendo l'accaduto. Gli occhi di lei sono sbarrati che lo fissano. Le sue mani si spostano su quelle del ragazzo.

"Grazie..."

Lui smette per un attimo di respirare. Getta fuori l'aria trattenuta in un solo forte sospiro.

"Fortuna che passavo di lì proprio mentre uscivi dal pub con quei due."

"Sì, fortuna..."

Diego si sofferma a fissare quelle labbra rosee, ben delineate, così provocanti e buone da mordere. In tre anni non ha mai desiderato baciarla così come in questo momento. Quando le vede inarcarsi in un sorriso non resiste e si avvicina fino a sentirne il profumo.

In un attimo Beatrice se lo ritrova ad un paio di centimetri da sé.

"Che fai...?" la voce è tremula, così come iniziano a tremarle le mani e poi tutto il corpo. "No, non puoi..." riesce a dire seppur presa da un battito incontrollato. Troppo forte per restare lucida.

"Voglio baciarti." continua lui ad avvicinarsi sicuro, sfiorando appena le labbra di lei col respiro.

"Non... Non hai mai voluto baciarmi..."

"Adesso sì..." posa le labbra su quelle di lei. Calde, morbide.

"No Diego... Non vuoi farlo." lei si ritrae di poco. "Tu sei solo geloso. È perché ho baciato Filippo? È per quello?!"

"Ma no!" si alza lui infastidito. "Grazie per avermelo ricordato, eh!"

Lei abbassa gli occhi quasi mortificata. La ragione poi prende il sopravvento, e il desiderio di far del male a quel ragazzo che l'ha tradita si fa sempre più forte.

"Almeno io l'ho fatto mentre non stavamo insieme! E poi era solo un bacio! Tu sei andato ben oltre!"

Diego la fissa contrariato. Gli dà fastidio anche solo ricordare che per un istante un altro l'ha avuta per sé. Odia ricordare l'espressione compiaciuta del tizio, la sua soddisfazione.

L'atmosfera si è rotta. Diego si sente freddo, quasi insensibile. Eppure quel desiderio di baciarla, di stringerla a sé, preme per essere soddisfatto.

Lei si alza barcollando. Pare decisa invece ad andare via.

"Non te ne andare..." la blocca lui con l'espressione dura. Quella che lei conosce bene e che ha sempre accettato, seppur avesse desiderato spesso un minimo di dolcezza.

"Resta Beatrice." dice convinto. E a quella richiesta lei resta come bloccata, in preda ad un'assurda voglia.

Voglia di lui.


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro