Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

9° CAPITOLO

Alle 11 mi alzo svogliatamente dal letto, e senza pensarci due volte, chiamo Skyler e la invito a casa. Ho proprio voglia di sfogarmi e di parlare con qualcuno! Skyler grida dalla gioia dall'altra parte dal telefono e mi dice che fra una mezzoretta sarà sotto casa mia. Io intanto vado in bagno, mi lavo i denti e mi faccio una coda alta. Poi vado in stanza e mi metto qualsiasi altra cosa che non sia il mio adorato pigiama con i coniglietti azzurri.

<< Abbbyyy!!!>>, urla qualcuno, mentre bussa freneticamente alla finestra della mia camera. Io alzo lo sguardo e vedo Skyler che mi indica la serratura della finestra con fare impaziente. Mi alzo dal letto, apro la finestra e le dico: << Suonare come una persona normale al campanello della porta d'ingresso no, vero?>>. Lei mi sorride e mi dice: << No, non è proprio da me! E poi non volevo far rumore...>>, al che io dico: << Certo, certo... come se non ne avessi fatto già abbastanza!>>. Lei entra dalla finestra e cade sul pavimento, quasi di faccia. Io mi metto a ridere come una pazza e lei mi segue a ruota. << Lo sai che ti volevo proprio chiamare? Devo dirti una cosa...>>, mi dice, e poi quando è sicura di avere la mia completa attenzione, continua dicendo ed esultando come una matta... << Ho un ammiratore segretooo!!!>>. Io incomincio ad esultare con lei e poi la incito a dirmi i dettagli. Lei estrae dalla tasca della felpa un bigliettino con su scritto: "Ciao Skyler, è da un po' di tempo che ti ho notata, soprattutto adesso che ti conosco da quasi due anni. Mi sei sembrata da subito una ragazza molto interessante e forse anche un po' misteriosa. Vorrei conoscerti meglio, ma purtroppo non ho mai avuto la possibilità. Quindi vorrei proporti un incontro questa domenica, verso le 16:30 del pomeriggio. Ti aspetterò davanti al parco. Ci conto, a presto. -W". Lei mi guarda sorridente e mi dice: << Ho trovato il bigliettino nel mio zaino. W potrebbe stare per Wade, non ti sembra? Se no chi altro c'è con la W che frequenta i nostri corsi?>>. << Ehm... Walter e... Wallace>>. le rispondo. << Beh dai, mal che vada sono tutti e due simpatici>>, dice con un sorriso a trentadue denti.
<< Scusa se sono pessimista, ma se è tutto uno scherzo?>>, le dico e lei mi guarda subito male: << Altro che se sei pessimista! Guai a te a non portarmi sfiga>>. Io alzo le spalle, vado a chiudere la porta e mi siedo sul letto con Skyler. Successivamente le racconto tutto quello che mi è successo il giorno precedente con mia madre e, visto che sento che mi posso fidare di lei, anche tutta la storia di mio padre e del mio passato. Alla fine lei mi guarda con quasi le lacrime agli occhi e mi dice: << E quando pensavi di dirmi tutte queste cose? Mi dispiace così tanto Abby... anche a me in prima liceo mi prendevano in giro per la mia timidezza e per il fatto che restavo sempre da sola, soprattutto Megan e Ashley, che ovviamente incitavano anche gli altri a fare lo stesso. Per fortuna quest'anno sei arrivata tu... non so come avrei fatto a continuare l'anno scolastico trattata da tutti in quel modo. Certe volte vorrei essere perfetta e disinvolta come Ashley o Megan e vedere come è bello essere amati è anche temuti allo stesso tempo da tutti. Ma non sarei io. Io sono solo Skyler. La piccola, stupida ed emarginata Skyler. Quindi sì, ti posso capire>>. Per un attimo sfuggente ho intravisto una Skyler diversa, in un certo senso vendicativa. O almeno credo. Io la guardo fissa negli occhi e le dico:
<< Non dire questo di te stessa! Gli altri sono dei cretini ad averti trattata in questo modo. E lo stesso vale per come mi hanno trattata. Non so per quale motivo o scopo lo facciano, ma so solo che non meritano la nostra amicizia>>. Detto questo si avvicina a me e piangiamo insieme in un unico abbraccio, che è la sensazione più bella e confortante che esista. Poi entrambe ci sleghiamo da quell'abbraccio e piano piano alzo la manica della felpa. Skyler si asciuga gli occhi e guarda me e i miei polsi con aria spaventata, quasi come una gazzella quando scappa da un leone affamato. << Oh Abby... tu volevi...>>, incomincia a dire senza finire la frase. << Sì, volevo, ma ora non più>>, le dico, facendo un sorriso incerto. Poi abbasso subito le maniche e mi asciugo anch'io gli occhi con il dorso della mano.

<< Allora domani sera ti chiamo per dirti come è andata!>>, mi dice Skyler abbracciandomi e scendendo le scale del porticato. << Okay, buona fortuna!>>, le dico prima di chiudere la porta di casa. Vado in cucina, apro il frigorifero e ovviamente non c'è niente, a parte un barattolo di yogurt alla banana. Mi accontento e lo apro, prendendo dal mobiletto un cucchiaino. Poi vado in camera ed incomincio a portarmi avanti per la verifica di arte. In quel momento mi arriva un messaggio. Mi alzo dalla sedia e vado a prendere il cellulare sul mio comodino. È di Alex. Mi scrive che alle 15 mi viene a prendere. Cavolo, ho dimenticato che mi ha invitato a casa sua! Controllo l'orario e per fortuna sono solo le 13:40. Quindi finisco tranquillamente di studiare il primo capitolo di arte e poi mi faccio una bella doccia rilassante. Finita di fare la doccia, mi asciugo velocemente i capelli con il phon, mi vesto con un paio di jeans blu a vita alta ed una felpa nera con il logo dei My Chemical Romance. Poi mi stendo sul letto ed inizio a leggere il libro assegnato dalla professoressa di letteratura inglese.

Suona il campanello. Io mi alzo di scatto, poso il libro sul comodino e, nel frattempo che vado alla porta, mi pettino freneticamente i capelli con le mani, leggermente gonfi a causa dell'umidità. Apro la porta e saluto Alex che mi sorride. Chiudo la porta a chiave e ci incominciamo ad avviare verso casa sua.
<< Allora, hai già incominciato a studiare per arte? Ma che domanda stupida che ti ho appena fatto! Ma certo che hai studiato... secchiona!>>, dice ridendo. Io lo guardo, gli faccio la linguaccia e gli dico, provocandolo: << Ah sì? Allora vediamo se riuscirai a prendere questa secchiona, lumaca!>>. Lui fa un sorrisino e dice:
<< Hai sfidato la persona sbagliata...>>. Detto ciò incominciamo a correre a perdifiato, per le varie vie, finché non arriviamo di fronte alla sua casa. Alex mi placca e cadiamo insieme sull'erba del suo giardino. Sfiniti, ci guardiamo negli occhi, ed incominciamo a ridere a crepapelle stesi a terra. Ad un certo punto si sente la porta di casa sua aprirsi e una voce maschile dire: << Sono arrivati i piccioncini!>>. Noi ci alziamo velocemente da terra ed io guardo il ragazzo alla porta, con le braccia incrociate. È molto simile ad Alex, solo un po' più alto e con i capelli leggermente più chiari. Intanto che saliamo gli scalini del porticato, Alex mi dice:
<< Abby, questo è mio fratello, Daryl>>, ed io gli dico subito a bassa voce: << Non mi hai mai detto che avevi un fratello!>>. Daryl alza gli occhi al cielo ed entra a casa, salendo al piano superiore. << Non è che andiamo molto d'accordo, come vedi. Diciamo che è un odio reciproco...>>, mi spiega Alex ed io mi limito ad annuire. Entriamo in casa ed Alex chiude la porta. Rimango piacevolmente stupita dall'ambiente molto accogliente. La casa è il doppio, se non il triplo della mia ed ha un arredamento all'avanguardia sui toni del beige. << Ma benvenuta cara! Tu devi essere Abigail, Alex mi ha parlato molto di te. Che bella ragazza che sei! Io sono Diane!>>, dice la madre di Alex, uscendo dalla cucina con un ampio sorriso. << Sì, piacere di conoscerla!>>, dico ricambiando il sorriso. Lei si avvicina a me, mi abbraccia e, staccandosi dall'abbraccio mi dice: << Dammi del tu per favore! Allora, volete qualcosa da mangiare o da bere? Vorreste provare i biscotti con le gocce di cioccolato che ho fatto questa mattina, magari accompagnati con un bicchiere di cioccolata calda?>>.
<< Certo, quando è tutto pronto, grida e veniamo a prenderli>>, dice Alex a sua madre. Poi mi prende la mano e mi porta di corsa al piano di sopra, nella sua camera. Appena entro, mi sembra di stare tutto in un altro mondo. La stanza è piena zeppa di disegni di Alex, attaccati su tutte le pareti. << Wow!>>, dico a bocca aperta, ammirando tutti i suoi disegni, uno ad uno. << Sono stupendi... hai davvero molto talento!>>, gli dico. Lui mi fa un sorriso imbarazzato e si siede sul letto. << Allora, cosa vorresti fare? Ho rubato un film horror dalla camera di mio fratello, ti andrebbe di...>>, incomincia a dire, ma non gli lascio finire neanche la frase che gli grido entusiasta: << Siii, adoro i film horror!>>. Lui mi guarda divertito e dice:
<< Bene,allora lo metto. Pronta a gridare di terrore?>>, ed io gli rispondo, alzando un sopracciglio: << Mi sa che la dovrei fare a te la domanda!>>. Detto questo mi metto a ridere, sedendomi anch'io sul suo letto e lui dice: << Certo certo, vedremo...>>.

<< Abby... Abby, svegliati!>>, dice Alex scuotendomi leggermente. Apro gli occhi e lo guardo con aria interrogativa. << Il film è finito... ti sei addormentata>>, dice sorridendomi. << Ah... però non faceva paura e per di più era noioso! La prossima volta che rubi un film horror dalla camera di tuo fratello, lo scelgo io!>>, dico stiracchiandomi. << Sì, era un po' noioso, ma certe scene facevano davvero paura...>>, mi dice ed io alzo un sopracciglio ridendo.
<< Che ore sono?>>, gli chiedo e lui mi risponde: << Sono le 17:30. Ti andrebbe di fare una passeggiata?>>. Io annuisco e ci alziamo entrambi dal letto. Alex esce dalla camera ed io lo seguo fino a quando non ci troviamo all'inizio della rampa di scale che conduce al piano inferiore. << Dove andate?>>, chiede Daryl alle nostre spalle. Entrambi ci fermiamo e ci giriamo verso Daryl, ed Alex gli risponde freddamente: << A fare una passeggiata, perché?>>. Daryl risponde guardandomi: << Nostra madre ha detto prima di andarsene che questa sera non c'è, e quindi ha chiesto se Abigail vuole restare a casa a mangiare una pizza con noi>>. Alex si gira per guardarmi con uno sguardo impassibile. Io guardo Daryl e gli dico, sorridendogli: << Se non creo disturbo, per me va bene, grazie!>>. Daryl annuisce e, dopo avermi squadrata un'ultima volta, se ne ritorna in camera sua. << Perché prima mi hai guardata in quel modo? Ho fatto qualcosa di sbagliato?>>, chiedo ad Alex, scendendo le scale. << No, Tu non c'entri. Mi dà solo fastidio il modo di fare di mio fratello, tutto qui. Per Daryl è tutto una sfida ed una scommessa>>, mi dice mettendosi la giacca.

Usciamo fuori dalla casa ed un vento gelido mi fa venire un brivido lungo tutta la schiena. Cavolo, non ho portato neanche una giacca! << Hai freddo? Se vuoi ti do la mia giacca! Io posso prendere quella di Daryl, tanto portiamo quasi la stessa taglia...>>, mi dice Alex, e senza il bisogno che gli dia una risposta, si toglie la giacca e me la presta, mentre lui va dentro casa e si prende l'altra giacca. Io lo ringrazio e dopo averla indossata, il suo profumo irresistibile mi invade quasi come una scossa elettrica. Poi scendiamo gli scalini del porticato e ci avviamo verso la strada superiore. << Che bello, fra un po' è dicembre e sabato prossimo è il giorno del Ringraziamento. Tu come lo festeggi?>>, mi chiede, mettendosi le mani nelle tasche della giacca. << Beh, prima della morte di mio padre lo festeggiavo in casa con i miei genitori, anche se il più delle volte mia madre non c'era, con il solito tacchino con la purea di patate e la crostata di zucca, mentre guardavamo un film... quest'anno non lo so, è tutto cambiato. Forse non lo festeggierò neanche. E tu?>>, gli chiedo, guardando per terra. << Oh, capisco... comunque anch'io lo festeggio con la mia famiglia. Ma noi oltre al tacchino mangiamo anche un po' di pesce. Lo so, è un po' strano, ma visto che a Daryl non piace molto il tacchino, facciamo anche il pesce. A te piace il pesce?>>, mi chiede ed io rispondo: << Ma certo! Mio padre, fin da quando ero piccola, comprava ogni fine settimana il pesce fresco. Però da quando è morto non lo ho più mangiato...>>. << Ah, mi dispiace. Beh, se vuoi puoi venire a mangiare da noi per il giorno del Ringraziamento, sempre se ti fa piacere...>>, dice, guardandomi di sottecchi, ed io rispondo subito: << Certo che mi farebbe piacere, ma mi sentirei un po' fuori posto... quindi forse è meglio di no. Grazie lo stesso per l'invito!>>. Camminiamo per un po' senza scambiarci una parola e poi, dal nulla, mi viene in mente la lettera di Skyler mandata da un ammiratore segreto. << Tu per caso sai se c'è qualcuno a cui piace Skyler?>>, chiedo schietta ad Alex, pentendomi subito della domanda. << No... beh, non lo so... perché?>>, mi chiede Alex guardandomi ed io mi limito ad una semplice alzata di spalle. << Ehi amico!>>, dice una voce maschile. Alzo lo sguardo e vedo Wade che guarda con sguardo amichevole Alex, che ricambia il saluto. Poi Wade si accorge della mia presenza e mi fa un cenno che accolgo con un sorriso timido. << Che ci fai da queste parti... con lei?>>, chiede Wade, riducendo le ultime due parole a quasi un sussurro. << Stiamo facendo una passeggiata... insieme! Perché, hai qualche problema per caso?>>, chiede Alex, fulminandolo con lo sguardo. << Ma no, figurati... domani pomeriggio sei libero? Perché con gli altri vorremmo fare un giro>>, dice Wade. << Non so se ne ho voglia>>, dice Alex scocciato. << Oh okay... beh, ora devo andare. Mandami un messaggio nel caso cambiassi idea. Nel caso non ci vedessimo domani ci vediamo lunedì, ciao!>>, dice Wade allontanandosi e Alex mi dice subito: << Non ascoltarlo per quello che ha detto prima, certe volte sa essere proprio un cretino! Comunque... sta incominciando a fare freddo, e soprattutto sto morendo di fame, quindi che ne dici se ci avviamo verso casa mia?>>.
<< Certo, anch'io sto morendo di fame, a pranzo ho mangiato solo dello yogurt, visto che non c'era nient'altro!>>, rispondo, velocizzando il passo.
<< Domani mattina, se non hai impegni, possiamo fare colazione insieme al bar e poi andiamo al supermercato, visto che anch'io ci devo andare per i corn flakes!>>, mi propone facendomi un gran sorriso.
<< Ma certo, è un'ottima idea!>>, gli dico. Intanto che ci mettiamo d'accordo sull'incontro del giorno seguente, arriviamo a casa di Alex. << Siamo ritornati!>>, grida Alex, appena aperta la porta, e dopo un po', suo fratello scende rapidamente le scale e gli urla a sua volta:
<< Ma quanto siete stati fuori? Io ho famee!>>, poi lo guarda meglio e dice: << Ma aspetta, quella è la mia giacca? Come hai osato prenderla???>>, e detto questo gli spettina i capelli e poi corre in salotto per non farsi prendere dal fratello. Io assisto alla scena, prima scioccata e poi scoppio a ridere. Insomma, un paio di ore prima sembravano come cane e gatto ed adesso si stanno rincorrendo e facendosi il solletico... tutto molto normale! Ad un certo punto si accorgono che mi sto sbellicando dalle risate e, dopo essersi guardati negli occhi mi incominciano a rincorrere e dopo avermi presa, incominciano a farmi anche a me il solletico. << Basta! Basta, smettetela!>>, grido, ridendo come una pazza. I due smettono e dopo aver riso tutti insieme, Daryl chiama per ordinare la pizza, intanto che io ed Alex prepariamo la tavola. << Che pizza volete?>>, chiede Daryl. << Io una al salamino piccante>>, dice Alex. << Io una margherita con sopra le patatine fritte>>, dico. Dopo aver apparecchiato la tavola e aver ordinato le pizze, cerchiamo assieme uno di quei programmi televisivi demenziali e scegliamo quello più stupido, ma anche il più divertente fra tutti.

Dopo quasi 15 minuti, suona il campanello. << Alex, apri tu!>>, dice Daryl, buttando il fratello giù dal divano.
<< Aiaaa! La pagherai per questo tuo gesto>>, dice Alex alzandosi da terra e massaggiandosi il fondoschiena. << Sono le pizze?>>, chiedo ad Alex, alzandomi dal divano. << Sì!>>, mi risponde Alex, aprendo la porta e pagando un uomo di mezza età con in mano le nostre pizze. Anche Daryl si alza dal divano, e tutti e tre ci mettiamo a tavola a mangiare la tanto aspettata pizza.

<< Che ore sono?>>, chiedo ad Alex e lui subito mi risponde: << Sono le 21:30, sei stanca? Vuoi che ti accompagni a casa?>>. << Sì grazie, se non è un problema... posso anche andare da sola>>, dico alzandomi dal divano. << No no, ti accompagno!>>, dice Alex.
<< Ciao Abby!>>, dice Daryl, sbadigliando ed alzandosi anche lui. Io lo saluto a mia volta, intanto che Alex mi dà la sua giacca. Alex chiude la porta e scendiamo insieme gli scalini del porticato e, dopo esserci allontanati un po', mi chiede, passandosi una mano fra i capelli: << Allora, che impressione ti ha dato mio fratello?>>. Io lo guardo meravigliata per la domanda e gli dico: << Mi sembra simpatico...>>. Dopo aver notato un lieve tremito del suo labbro, gli chiedo: << Non sarai mica geloso, vero?>>. << No no... c-c'è no>>, dice, abbassando subito lo sguardo. << Quanti anni ha?>>, gli chiedo. << Ha due anni in più di noi... il prossimo anno va al college>>, dice e subito dopo mi chiede per cambiare discorso: << Allora domani ti vengo a bussare alle 10 per andare al supermercato, come avevamo detto prima... va bene?>>. << Sì...>>, dico, trattenendomi dal ridere per il suo comportamento di poco prima. << Che c'è?>>, mi chiede, guardandomi in modo interrogativo. Io lo guardo e, dopo aver guardato la sua espressione, scoppio a ridere. Lui mi guarda ancora senza capire, ma dopo un po' ride anche lui.

Arriviamo a casa mia ridendo come due imbecilli, a crepapelle. Quando abbiamo smesso entrambi di ridere, io lo saluto con un bacio sulla guancia. Lui a quel gesto si blocca e dopo avermi guardata negli occhi per un secondo che sembra quasi interminabile, si avvicina sempre di più a me. Cosa sta facendo? Perché si sta avvicinando? Mi vuole per caso baciare? Oddio, sarebbe il mio primo bacio! Deglutisco, sentendomi tremare le gambe. Ora posso sentire il suo respiro e il suo profumo delicato di menta. Chiudo gli occhi e...
<< Ciao, sei ritornata>>. A quella voce, entrambi facciamo un sobbalzo e ci allontaniamo. Non ci posso credere. È mia madre. Vestita bene, pettinata e, da quanto vedo dalla poca luce, sembra che si sia addirittura truccata. E soprattutto, dopo un bel po' di mesi, sembra sobria. Guardo Alex confusa, e lui fa un sorriso a mia madre e con uno sguardo altrettanto confuso, ci saluta, ci augura la buona notte e si allontana. Io mi avvicino con cautela, sempre guardando sbigottita mia madre. Ora non sembra più quella donna sempre ubriaca e trasandata. Sembra un'altra persona. Di sicuro è un alieno... la bella copia di mia madre. Arrivata di fronte a lei mi dice in modo garbato: << Ciao Abby, come stai, come hai passato la giornata? Che carino quel ragazzo che era insieme a te, sembrava anche molto educato. Ti vorrei parlare, se per te va bene. Ma entriamo a casa prima che ci prendiamo tutte e due un gran raffreddore!>>. Entriamo, mia madre chiude la porta a chiave, e si accomoda sul divano. Mi do un'occhiata in giro e noto che tutto è messo in ordine. Poi quando rivolgo lo sguardo di nuovo a mia madre lei mi fa un sorriso e mi indica con la mano di sedermi anch'io sul divano. Io, ancora incredula, mi siedo e lei incomincia a dire: << Lo so... dal tuo sguardo posso intuire che sei scioccata, e non ti posso dare torto. Questo è tutto merito tuo! Ti volevo ringraziare per ieri... mi hai fatto riflettere su quanto io fossi stupida ed egoista a comportarmi in quel modo, e quindi da oggi cercherò di essere la madre che non hai mai avuto per tutti questi anni. Non so se riuscirai mai a perdonarmi, ma ti prometto che da oggi sarà tutto diverso. Oggi inoltre ho incominciato a cercare un lavoro... da martedì incomincerò a fare dei giorni di prova come commessa di un negozio a quasi 30 minuti da qui, visto che ho già un po' di esperienza con il vecchio lavoro che facevo, quando abitavamo ancora in città e tuo pa...>>. Mi alzo di scatto prima che finisca la frase. Non posso sopportare che un'altra scemenza esca da quella bocca. Di sicuro questa messinscena non durerà più di un solo giorno. L'ha già fatto altre volte anche quando c'era ancora mio padre. Ma con me non funziona. Mi dirigo verso la mia camera e mia madre incomincia a dire: << Aspetta Abby... ABIGAIL!>>. Io mi girò di scatto e le sputo in faccia tutte le parole che le avrei sempre voluto dire in tutti questi anni: << Cosa? Cosa vuoi, eh? Strangolarmi di nuovo? Lo sai che questa farsa non durerà tanto a lungo. Quindi non ti azzardare a nominare di nuovo mio padre, capito? Tu non ci sei mai stata in tutti questi anni e per me non ci sarai mai. Tu, NON SEI MIA MADRE!>>, le dico. Poi, senza voler stare un solo minuto in più nella stessa stanza con lei a condividere la stessa aria, vado in camera mia e chiudo la porta a chiave.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro