Per un attimo Percy tirò un sospiro di sollievo. Almeno non era morta. Però...
Come sarebbe a dire "chi è Annabeth"?!
Sua madre scosse la testa, come se il figlio l'avesse terribilmente delusa. Percy riprovò: -Annabeth... bionda, occhi grigi un po' inquietanti... Oh, andiamo!
Sally annuì comprensiva.
-È... è una tua amica?
Percy impallidì.
-La mia ragazza.
Sally Jackson non fece in tempo a controbattere che la porta si spalancò una seconda volta.
Ecco i mostri, pensò Percy, che si sentiva ancora disorientato.
Ma non erano i mostri. Il ragazzo quasi si dispiacque quando un'infermiera entrò come una Furia nella stanzetta. La seguivano un paio di medici sulla cinquantina.
-Percy- disse uno dei due. -Come ti senti?
-Uno schifo.
-È normale. Vedrai che tutto tornerà come prima.
Percy si aggrappò a quella speranza.
Poi presero a fargli decine di domande tutte più o meno uguali, a estrarre qualcuno degli aghi che gli martoriavano la pelle delle braccia e a porgergli un bicchiere d'acqua dietro l'altro. Neanche dopo averne trangugiato un litro si sentì meglio, e allora cominciò a preoccuparsi davvero.
-Signora Jackson- stava dicendo l'infermiera, con tono di rimprovero. -Le avevo già detto che lei non doveva entrare per prima. E se l'avesse confuso?
-Sono sua madre!
-Senta: suo figlio è vivo per miracolo- così dicendo le afferrò il braccio con una presa salda e la scortò fuori dalla porta, ma addolcì il tono della voce.
Percy si sforzò di ascoltare il dialogo e di ignorare i dottori.
-Non sappiamo nemmeno se una volta smaltito l'effetto delle medicine avrà ancora le piene facoltà mentali!- stava dicendo l'infermiera.
-Mi ha parlato di mostri e... e di una certa Annabeth...
-Avrà bisogno di fare delle sedute di terapia. Ma risolveremo tutto quanto. Credo.
Su questa nota di speranza (si fa per dire) sbattè la porta e Percy si ritrovò solo con i dottori.
Uno dei due gli sorrise con fare rassicurante.
Quando anche i medici se ne furono andati, con la promessa di spostarlo in un'altra camera quanto prima, il ragazzo si lasciò cadere sui cuscini. Stava cominciando a capire, ma trovava tutta la faccenda terribilmente assurda.
Devo trovare Annabeth. E allora tutto andrà per il meglio.