ғεℓιcιтà
La felicità è fare l'amore a ore strane oppure normali, purché con te la mia prima volta.
La felicità è crescere insieme, litigare a chi ha la testa più dura e poi, pieni di bernoccoli, salire un altro gradino del nostro amore.
La felicità è un appuntamento al bar a cui io arrivo in ritardo.
Un problema che ti assilla e lo risolviamo insieme.
Un braccialetto che io ti regalo, una camicia che tu mi lavi.
Scusami ancora per questa cafonata di pensieri idioti.
Ti volevo soltanto dire che non mi mancava una donna. Mi mancavi tu.
Che sei anche una donna, e che donna!
Ma sei qualcosa di più: l'altra metà di me.
Desideravo le sue labbra più di ogni altro cosa, prendo così il suo viso e poggio le mie labbra sulle sue.
Sembra non ricambiare, ma si scioglie lentamente, baciandomi.
La prendo in braccio, la porto a casa e la stendo sul letto.
Pian piano, la spoglio dolcemente.
Le bacio le gambe, l'inguine, il seno, il collo pallido, fino ad arrivare alle labbra. Erano calde, umide, sapevano di casa.
A quel punto, capii che non volevo più separarmene.
Fare l’amore fino all’alba, addormentarsi l’uno avvinghiato all’altra con le mani incastrate tra loro.
L’idea di averlo accanto, tutta la notte, mi ha rassicurata, mi abbracciava ed io sorridevo, avrei voluto dargli un bacio, ma non volevo distogliermi da quell’abbraccio che avrei voluto durasse 24 ore.
Svegliarsi la mattina seguente e star bene, non avrei potuto desiderare un risveglio migliore.
"Dipendenza". Così la chiamerei. Assuefatta da lui, dalla dolcezza con la quale fa l’amore con me con la sua costante voglia di possedermi.
Dipendente dalla sua smorfia di piacere, quando tra l’orecchio e il collo inizio a baciarlo, quel suo modo di pronunciare il mio nome a bassa voce pur non essendoci nessuno.
Assuefatta dal modo in cui, delicatamente, inizia a baciare ogni parte del mio corpo, dipendente dalle sue labbra. Dal modo in cui mi bacia, con cautela e foga allo stesso tempo, il suo respiro addosso che fa tremare, che quando va via, o vado via io, poi fa venir voglia di volerlo ancora.
"Ti amo." sussurrai.
"Però tu forse non lo sai ma io l’amore con te lo faccio ogni volta che ti vedo, con gli occhi, con le mani, con il cuore e tu non te ne accorgi ed è una cosa stupenda. Perché tu mi hai cambiato la vita..." concluse lui.
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