Girls Just Wanna Have Fun
- Non pensavo che questo giorno arrivasse – erano state le prime parole di Rosie quando la porta di casa Barnes si era aperta – Oh, Nico, ciao.
- Ciao, Rosie – l'aveva lasciata entrare – Gracie è ancora su, ma credo abbia sentito che sei arrivata.
- Sì, arrivo tra 5 minuti – aveva risposto dalla camera.
- Perfetto – aveva ribattuto l'amica, per tornare da Nico – Scusa per prima, pensavo fosse Gracie.
- Tranquilla, tranquilla. Immagino che al Wallflower sia stato allucinante.
- Il mese più duro di sempre, ma non tanto per i clienti, è troppo spesso vuoto, ma perché il mio capo, proprio a causa dei pochi clienti, ha deciso proporre un drive in.
- Dove?!
- Eh, proprio quello che abbiamo detto noi: ha fatto tirare giù un pezzo di muro nel lato ovest, verso il parcheggio, e ci ha fatto aprire una finestra.
- E la colonnina per gli ordini?
- Una colonnina del '62 che stava in magazzino e funziona una volta sì e quattro no – si era seduta sul divano – Mi licenzierei, ma le colleghe sono favolose e anche gi orari sono ottimi.
- Magari è solo uno schiribizzo.
- Sicuro, in questo periodo i clienti sono sempre pochi, poi arriva la bella stagione e tornano ad essere tanti e, a quel punto, si renderà conto da solo dell'assurdità che ha fatto.
- Ci sono! – Gracie aveva sceso le scale rumorosamente a causa degli anfibi, il chiodo tra le mani – Non andiamo in posti frequentati?
- No, tranquilla, nessuno ti vedrà in tenuta bad girl – si era alzata – Va che squinzia che sei.
- Normalmente no?
- Tesoro, tu sei sempre una squinzia pazzesca – si era girata verso Nico – O no?
- Assolutamente, ho la sorella più bella di tutta Hawkins – si era avvicinato a entrambe – Ora andate e non fate troppa strage di cuori.
- Tranquillo, Nico, la tua sorellina ha la testa già su qualcuno.
- Andiamo!
- Quindi dove andiamo? – ormai le due erano partite da 10 minuti quando la voce di Gracie aveva superato in volume quella di Robert Smith alla radio.
- Sulla Havonbix hanno aperto un enorme centro commerciale e io ho bisogno di rinnovare il guardaroba.
- Con il mio aiuto, immagino.
- Abbiamo stili diversi, Gre, ma tu hai un ottimo gusto – l'aveva guardata dall'alto al basso – In entrambi gli stili che usi – era tornata a guidare – Ma Eddie lo sa?
- Lo ha scoperto poco dopo: è venuto a comprare delle sigarette alla stazione di servizio e mi ha beccato a cantare i Guns 'n' Roses con addosso i miei jeans strappati e spille varie.
- Adoro questa cosa.
- Io un po' meno, me la sono rischiata per bene.
- Con Eddie? Ma va, se gli ha detto di non dire nulla, non dirà nulla a nessuno.
- Com'è che vi conoscete così bene?
- Ultimo anno insieme, siamo finiti in coppia per un lavoro di Arte.
- Gli è andata bene con la tua capacità di disegno.
- Avevamo preso una A- e lui non smetteva di ringraziarmi – non la guardava –Tienitelo vicino finchè puoi, è una persona di rara sensibilità e gentilezza.
- Rosie...
- Oh oh oh, dimmi che il mio Campbell-Sense ha ragione.
- Cosa sente il tuo Campbell-Sense?
- Dice che qualcosa è successo, ma non sa cosa...Odoravo già tensione quando siete venuti la scorsa volta al Wallflower, ma sembrava tutto tranquillo – stavolta l'aveva guardata – Ma boh, l'altro giorno al telefono eri strana.
- Quando?
- Da giovedì più o meno, ma già mercoledì sera eri strana.
- Dio, Rosie, ma come fai?
- Quindi, che è successo?
- Mercoledì ci siamo baciati.
- Scusami?! È passata più di una settimana e non mi hai detto nulla? Ci siamo anche sentite mercoledì.
- Mercoledì non volevo dirti nulla perché temevo fosse una cosa casuale.
- Invece?
- Invece abbiamo deciso di uscire insieme ogni tanto anche fuori dagli studi – si era messa più comoda sul sedile – Giovedì mi ha portato a Clinsend Crag a vedere i treni e sabato siamo andati a vedere I guerrieri della notte al drive-in.
- Cosa ti avevo detto?
- No, ma, Rosie, questo è quello che è successo dopo che ci siamo baciati – era esaltata e questo a Rosie piaceva moltissimo – Prima, la sera prima del test di matematica.
- Eh.
- È venuto alla stazione di servizio a ripassare...
- E lo avete fatto davvero?
- Sì, Rosie, lo abbiamo fatto – l'aveva guardata con fare esaurito – Ti ricordo che io ho preso un'A+ e lui una B-.
- Giusto, giusto – aveva alzato una mano – Va avanti.
- Ecco, quella sera, prima di portarmi a casa, mi ha portato nella Avonwich Forest su un albero a vedere le stelle.
- Ooh – le aveva lanciato uno sguardo illuminato – Che romantico!
- Da morire! E solo perché gli avevo detto che mi piacevano le notti stellate – aveva ricambiato – Non era ancora successo nulla, ti rendi conto?
- Sì, ma c'era già qualcosa, no?
- Beh, lo sai che lui flirta anche con gli alberi.
- Confermo.
- Quindi non so da quando effettivamente abbia iniziato seriamente a flirtare con me.
- Sai cosa, Gre? Eddie è quel tipo di persona che non mostra tanto a parole, è più da gesti – le aveva sorriso – E direi che portarti a vedere le stelle nel posto più bello di Hawkins perché tu, parlando, hai detto che ti piace, è un grande gesto.
- Quindi dici che era già da lì?
- Poco ma sicuro: è un ragazzo adorabile, ma non credo ti avrebbe portato a fare una cosa del genere senza l'intenzione di fare colpo di te.
- Non che servisse molto...
- Gracie Lynn Barnes – aveva fermato la macchina nel parcheggio del centro commerciale – Se adesso mi dici che avevi una cotta per Eddie e non mi hai detto nulla, giuro che ti lascio qui.
- No, non avevo una cotta per Eddie... - era scesa dalla macchina.
- Ecco – aveva fatto lo stesso.
-...prima di conoscerlo.
- E quando ti saresti presa una cotta per Edward Munson?
- Non è una cosa che ha un momento preciso, però più o meno la sera in cui mi ha scoperto ad ascoltare i Guns 'n' Roses.
- Sei strana, eh: uno scopre il tuo più grande segreto e tu ti pigli una cotta.
- Ma no, credo stesse già crescendo, solo che la sua reazione senza troppe domande, mi ha fatto capire che è quello che vorrei in un ragazzo – si erano dirette all'entrata – Poi scusami, eh, ma lo hai visto? – erano entrate e Rosie si era messa a ridere per l'espressione dell'amica – Quanto cavolo è carino?
- Su, su, cottarella – l'aveva presa sottobraccio – Andiamo a cercare qualcosa per conquistare definitivamente il nostro metallaro della porta accanto!
- Gracie, ho trovato una giacca di jeans stupenda! – la bionda sentiva la voce dell'amica avvicinarsi piano – Dovremmo prenderne due in coppia.
- Poi me la fai vedere, Rosie, ma non aprire che sono ancora nuda.
- Tranquilla – adesso era vicina – Hai bisogno con la chiusura?
- No, no, è sul davanti – aveva dato una botta alla parete – Sono viva, sono viva.
- Sicura di non volere una mano?
- No, no, ci sono – aveva spostato la tenda del camerino – Devi dire che mi piace, solo devo mettere qualcosa sotto – nello specchio la figura di Gracie Lynn si rifletteva fasciata in un abito verde scuro con disegni di fiori senape e foglioline nere.
- Gracie...Wow! – Rosie la guardava da seduta su una poltroncina – Sei pazzesca – aveva sgranato gli occhi – Ci posso provare con te?
- Non ne hai bisogno, amore – le aveva sorriso con fare affascinante – Comunque davvero, credi davvero che mi stia bene?
- No, non ti sta bene: è letteralmente cucito su di te – aveva ricambiato il sorriso - Sei stupenda.
- Meno male che dovevamo fare compere per te...
- Hey, hey, mi sacrifico se posso rinnovarti il guardaroba e farti diventare la più bella squinzia di Hawkins.
- Ma smettila – aveva riso – Dai, vai a cercare qualcosa per te.
- Già dentro il camerino.
- Allora vai a metterlo!
- Subito, subito – si era finita nella tenda a fianco – È molto diverso dal tuo.
- Giustamente – si era seduta sulla poltroncina – Non che ti starebbe male, eh.
- Ma sta meglio a te, lo riconosco – la voce era attutita, ma suona chiara – Un minuto e ci sono.
- Lungo o corto lo hai preso?
- Eh, ma come sei curiosa, Grecie – aveva riso – Adesso lo vedrai – aveva tirato la tenda e si era messa in posa – Che ne dici?
Il vestito, blu chiaro glitterato, lungo, con un taglio a triangolo sul davanti, una scollatura vistosa e maniche pompose, faceva sembrare Rosie una cantante di Las Vegas: le mancavano solo un paio di scarpe con il tacco.
- Molto di classe, mia cara, stai veramente, veramente bene.
- Ci vedrei bene il mio paio di tacchi rossi.
- Con il rossetto abbinato...Assolutamente! – si era alzata – Mason morirà di rabbia.
- Oh, se non mi vede, è meglio – Gracie la guardava confusa – Vorrebbe dire che nemmeno io lo vedo.
- Ci stai ancora male?
- Solo perché ho perso tempo con lui e non mi sono goduta la scuola a causa sua.
- Adesso sai dov'è?
- Credo in South Carolina da qualche parente lontano a lavorare nella sede principale dell'azienda.
- Nessuna prospettiva di ritorno?
- Pari a zero, grazie a dio.
- Quindi sei single?
- Totalmente libera, ma non troppo alla ricerca – aveva fatto spallucce – Se capita che, che so, qualche ragazzo mi chiede ripetizioni, potrebbe succedere di tutto, anche cose inaspettate.
Ecco che Gracie Lynn aveva capito che, effettivamente, da quando conosceva Eddie, nella sua vita stavano succedendo cose inaspettate.
Non le dispiaceva.
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