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Ian Somerhalder's pov

Quando mi alzo sento un qualcosa allo stomaco, sento un groppo in gola, come se dovesse succedere qualcosa. Beh in effetti, qualcosa stava per accadere. Non ero mai stato così emozionato per vedere una ragazza. Ma lei non era una ragazza qualsiasi, era Ronny Gale, la ragazza della chat, come diceva Paul. Oppure la ragazza che mi ha rubato il cuore, come dicevo io.

Ho ventiquattro anni, ma mi sento un ragazzino alle prese con la sua prima cotta. Beh in effetti è così, non ho mai provato quello che provo per lei. Mi ricordo quando stavo con Caroline, i primi mesi ero sempre contento di vederla, ma poi è diventato tutto così monotono, andavo a casa sua, facevamo sesso e poi me ne andavo. Sarà capitato due o tre volte di uscire insieme, si usciva solo in gruppo e questo mi annoiò a lungo andare.

Sono in camera mia, davanti all'armadio, con un rompi coglioni nel letto, indeciso su cosa indossare .

"Uff!!!" Sbuffo, buttando sul letto una maglietta blu.

"Eddai Ian.. devi solo vederti con una.." se la ride Paul.

"SOLO?! Cazzo Paul.. devo incontrare Ronny.. per la prima volta nella mia vita! Devo fare bella impressione."

"Oookkey" dice alzando le mani in segno di resa " perché non metti questa cooonnn... questi?" Mi lancia una camicia bianca e un paio di jeans stretti.

Li osservo titubante poi li afferro e mi fiondo in bagno per cambiarmi. Mi faccio la doccia più veloce che io abbia mai fatto. Mi sbarbo e mi sistemo le sopracciglia, mi vesto e mi metto un sacco di profumo, poi passo ai capelli. Bene.. la parte più difficile per me sono i capelli. Metto del gel sulla mano e me la sfrego con l'altra, poi inizio a sistemarli in modo sparso, per farli sembrare scompigliati.

Ok, dai può andare.

Esco dal bagno e vedo Paul ancora nel letto, che si guarda la tv con il dito immerso nel mio barattolo di burro d'arachidi.

Aspetta! Cosa?!

Gli salto addosso e gli strappo il barattolo dalle mani.

"Che cazzi fai? Quello è il MIO barattolo!" Gli dico con sguardo intimidatorio.

Per tutta risposta mi fissa incredulo poi scoppia a ridere.

"Ahahahahahahha ci ero quasi cascato amico!! Ahahahhaha " ha le lacrime agli occhi per quanto ride.

"Bene.. ora: vattene! Tra un po' arriva" gli urlo.

"Ooh sia mai che mi veda qui!" Dice ridendo e alzandosi dal letto, senza fretta.

No ma fai pure con comodo, tanto qui non stiamo impazzendo d'ansia, tranquillo!

Una volta uscito da casa faccio un profondo respiro e in quell'istante suona il campanello.

Dio!

Dio! Forza, che aspetti? Va ad aprire!!

Mi avvicino riluttante, sperando non si tratti di quel ritardato che ha dimenticato qualcosa.

Quando apro la porta mi ritrovo davanti una dea con un paio di jeans stretti bianchi che le fasciano a meraviglia le gambe lunghe e snelle e una felpa rosa cipria abbastanza larga ma che mette lo stesso in risalto le curve perfette.

Una dea!!

"Ian.." dice con voce tremante.

"Ronny.." Non sono mai stato tanto emozionato.

Rimaniamo per troppo tempo fermi a fissarci negli occhi. Un mare azzurro immerso in un mare castano.

Si, perché io in quegli occhi ci vedo il mare.

All'improvviso la vedo avanzare verso di me e, istintivamente, allargo le braccia per accoglierla, lei si fionda senza esitazione, alzandosi sulle punte per poter allacciare le braccia dietro al mio collo, permettendomi così di stringerla con tutto il corpo. Dio, il suo profumo, così dolce. Sa di vaniglia. Rinuncerei all'ossigeno se potessi vivere del suo profumo. La stringo così forte che ho paura di spezzarla, ma ne ho bisogno e anche lei, dal modo in cui mi abbraccia e dal fatto che sento il mio collo inumidirsi al contatto con le sue lacrime. La stringo ancora più forte e le sussurro dolcemente
"Sshh.. Non piangere..".

Lei singhiozza e mi da un bacio sul collo.

Brividi. Brividi mi percorrono tutto il corpo come una scossa.

Sento i miei occhi inumidirsi e le lascio un bacio sulla testa.

Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi lucidi ed emozionati.

"Ronny.. Non sia da quanto aspettavo questo momento" le sussurro.

"I-Ian.. io.. io.. sono.. co-cosi felice " mi sorride.

Le prendo la mano e le do un bacio sul dorso "non sai quanto lo sia io". Incrocio le nostre dita e mi perdo a pensare a quanto perfette siano.

La conduco dentro casa e chiudo la porta. La vedo girarsi intorno e poi voltarsi verso di me sorridendo.

"Hai mentito" mi dice, sempre con il sorriso addosso.

"Su cosa?" Domando stranito.

Su cosa le hai mentito coglione?!

Non lo so!

"Mi avevi promesso due cose.. ma.. ne hai fatta solo una" il sorriso si amplifica.

Sorrido anche io, capendo dove vuole arrivare. Mi avvicino a lei, mi fermo davanti e le poso una mano sulla guancia, con il pollice la accarezzo, asciugandole le gocce di lacrime scese poco prima. La vedo chiudere gli occhi, basandosi del mio tocco.
Ho sognato quel momento per così tanto tempo, ma non voglio ancora farlo. Non so perché ma non mi sembra il momento giusto. Mi avvicino a lei e mi sposto sul suo collo, mormorando "non è ancora il momento"

"Perché?" Mi guarda sconcertata.

"Perché sarebbe troppo scontato ora, se ti baciassi non sarebbe la stessa cosa.. lo faremo quando non ce lo aspetteremo" le sorrido.

Sembra convincersene perché annuisce.

Continua a guardarsi intorno, così decido di farle fare il giro della casa.

La scorto in cucina e la vedo aprire gli occhi e la bocca alla vista del grosso barattolo di cartone di burro d'arachidi. Si avvicina e lo ammira quasi con devozione.

Lo ama davvero tanto il burro d'arachidi.

"Ti piace?" Le chiedo.

"Se mi piace? Certo! Dimmi che ne hai almeno un barattolo!"

"Certo.. nel mini frigo in camera ne ho una decina" sorrido.

"Cosa? E cosa aspetti a mostrarmi la tua camera?" .

"Waw Ronny.. Non pensavo fossi così!"

Per tutta risposta si mette a ridere. Che bella, rimarrei a guardarla per ore senza stancarmi.

Le prendo la mano e la conduco in camera mia, apro la porta e la faccio passare, insistente nel sapere cosa ne pensa.

Si guarda intorno "è bellissima Ian ma.. " Si blocca vedendo il mini frigo e ci si fionda sopra. Apre lo sportello e prende un barattolo, svita il tappo e immerge un dito dentro. Quando se lo infila in bocca sento qualcosa svegliarsi.

Sta buono!

Dio.. è così .. sexy. Devo smetterla di guardarla ma sono imbambolato dal movimento delle sue labbra intorno al dito. Quando si alza e mi viene incontro non avrei mai pensato avrebbe fatto quello che ha fatto. Mi ha messo l'indice pieno di burro davanti alle labbra e inclinò la testa incoraggiandomi. Così apro la bocca e vedo il suo dito insinuarsi dentro. Di riflesso chiudo le labbra e con la lingua faccio dei movimenti regolari. La vedo chiudere gli occhi e sospirare. No. Non posso resistere. Le tolgo il dito dalla bocca e glielo bacio.

"Che ne dici di andare a fare un giro?" Le chiedo, cercando di smorzare l'atmosfera andata a crearsi.

"Mh ok " risponde con un sorriso, forse delusa per non averla assecondata, il fatto è che io in questo momento vorrei buttarmi sopra di lei e farla mia, per sempre, ma non posso.

Esco dalla camera e mi appoggio al muro, aspettando che si cambi.

Non riesco davvero a credere di aver perso la testa per una ragazza. Cioè con le altre voglio fare sesso, con lei l'amore. Con le altre volevo solo svuotarmi, a lei mi basta abbracciarla. Penso tutto il giorno a lei e sapere che questa notte dormiremo nello stesso letto, mi fa venire i brividi in tutto il corpo.

Sento la porta aprirsi e Ronny uscire, così alzo lo sguardo e quello che vedo mi fa rimanere senza fiato, ha un jeans skinny bianchi e una giacca in pelle nera. Non vi dico la sensazione che ho provato.

"Emh dove andiamo?" Mi chiede.

Mi sono ricordato di una volta che ha confessato che amava le moto, così ho deciso di portarla ad una gara di motocross.

"Ti piacciono ancora le moto?"

Vedo i suoi occhi diventare due cuoricini, si le piace ancora.

Mi salta in braccio e per poco non perdo l'equilibrio.

"Grazie grazie grazieee!!" Sorrido e la stringo forte a me, insinuando di nuovo il naso tra i suoi profumati capelli e ricevendo un po' di ossigeno.

"Andiamo in moto" dico per mettere altra emozione. Sento la sua presa farsi più forte e non posso che essere convinto della mia scelta.

~~~
Siamo in moto e non sono mai stato così felice di portare una ragazza. Il suo seno schiacciato sulla mia schiena, le sue esili braccia che mi stringono forte alla vita, il modo in cui strizza gli occhi per l'aria fredda che le arriva addosso, sono una visone stupenda.

"QUANTO MANCA?" grida per sovrastare il rumore del motore.

"QUASI ARRIVATI" le urlo di rimando.

Arriviamo in un piazzale di terra battuta e parcheggio vicino ad altre moto, tra le tante riconosco quella di Paul. Bene è già arrivato.

La faccio scendere e le slaccio il casco, facendolo le sfioro la guancia fredda e rabbrividisce al contatto. Le sorrido dolcemente e le prendo la mano, avviandomi nello spiazzo adiacente. Vedo il moro in lontananza e alzo un braccio per farmi vedere. Si sbraccia anche lui e mi avvicino.

Sono tutti li, Paul, Nina e Caroline. Sono sedute su delle tribune.

"Ehi, ragazzi" saluto. Paul sposta subito lo sguardo verso Ronny.

"Ciao bellezza.. ti ricordi di me?" Le prende una mano e le bacia il dorso.

"Certo, come potrei dimenticarti " accenna un sorriso forzato.

"Ciao io sono Nina, Ian ci ha parlato molto di te, è un vero piacere" dice la dolce e tranquilla Nina. Come faccia a stare con uno scapestrato come il mio migliore amico non lo capisco.

"Piacere mio Nina" dice sta volta sorridendo davvero.

Bene. Ora è il turno di Caroline. Le avevo detto di aver avuto una ragazza ma non le ho mai detto che la vedo ancora.

"Ciao.. Ronny piacere" si avvicina la mia dolce dea al diavolo in persona.

"Caroline." Dice stizzita. Si, non le è mai andata a genio ma problemi suoi.

"Ah sei la famosa Caroline allora, piacere".

Cosa? La famosa Caroline? Questa ragazza non finirà mai di stupirmi.

Prendo di nuovo la mano di Ronny e la conduco sul bordo della pista.

"Sai, uno dei partecipanti è un mio ottimo amico." Mi avvicino ad un paio di piloti e riconosco Simon.

"Simon ciao, sei pronto?" Gli dico, dandogli una pacca sulla spalla. Lui si gira e mi sorride sorpreso.

"Somerhalder! Da quanto tempo! Ooh ma chi abbiamo qui? "Chiede riferito a Ronny.

Ho pensato molto a come l'avrei presentata. Semplicemente Ronny, un'amica o la mia ragazza? Con i miei amici non è stato un problema, sapevano già della sua esistenza ma per gli altri? Grazie al cielo ci pensa lei a salvarmi.

"Ronny piacere " gli stringe la mano e sorride dolcemente, come solo lei sa fare.

~~~
La gara è quasi giunta al termine, siamo seduti sugli spalti e Ronny per tutta la durata della gara ha fatto il tifo per Simon, devo ammettere di essermi sentito un po' geloso. Ma posso stare tranquillo se si tratta di lui, è il classico ragazzo che ci prova con tutte ma è fedele agli amici.

"Che ne dite di andare a farci una birra?" Propone Paul.

"Veramente pensavo di stare con Ronny sta sera.." rispondo.

"Già.. " risponde Caroline. È rimasta zitta tutto il pomeriggio e se ne esce così, adesso?

"No Ian.. se vuoi andare, per me non ci sono problemi.." cerca di rimediare la piccola Ro.

"No tranquilla, posso fare un altro giorno, per una volta che posso stare con te voglio farlo come si deve " replico.

Non voglio passare l'unica sera con te in uno stupido bar!

"Già.. tranquilla Ronny.. gli amici vengono dopo" accusa Caroline.

"Car, dai.. non dire così." la ammonisce Nina "Ian, tranquillo. Divertitevi" continua.

"Andiamo, ciao ragazzi" prendo Ronny e mi allontano.

~~~
Sono alquanto incazzato con Caroline, non capisco proprio cosa le sia preso. Sembrava.. gelosa, ma non è mai stata gelosa delle altre ragazza con le quali uscivo.

Forse perché Ronny non è come le altre...

"Ian?" sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla, mi giro e incrocio due occhi castani preoccupati.

"Dimmi"

"Ecco.. riguardo a prima.. non.. non volevo farti litigare con Caroline.. cioè, se vuoi andare con i tuoi amici.. davvero, non c'è problema" mi dice Ronny.

Ma come è possibile che sia cosi sensibile e dolce, sopratutto con Caroline, che l'ha trattata male tutto il giorno?. Sospiro e addolcisco lo sguardo.

"Ronny... non devi preoccuparti di questo, voglio passare il weekend con te, chiaro?"

"Chiaro" mi sorride. Amo il suo sorriso davvero. Devo riuscire a stamparmelo nella testa quando lei se ne andrà. Una foto! Ecco cosa ci vuole.

"Ro? che ne dici di farci una foto?"

Si ferma all'improvviso, sorpresa. "Certo!"

Le passo il mio cellulare e mi posiziono dietro di lei. Le metto un braccio intorno alla vita tirandola più vicino a me e l'altra la appoggio sulla sua guancia, accarezzandola. Ronny attiva la fotocamera e si mette in posizione, sfoderando il sorriso più bello che io abbia mai visto. Sorrido anche io, forse per la prima volta da tanto tempo. Lei è la causa. Lei è la soluzione. Lei mi ha salvato la vita. Lei è la mia ancora di salvezza e non la ringrazierò mai abbastanza. Sono cambiato, prima non mi importava granché del mondo circostante, ora invece mi ritrovo spesso ad osservare il paesaggio, il comportamento delle persone, mi piace stare sdraiato in un prato ad ascoltare il canto degli uccellini. Prima di lei non sapevo cos'era l'amore, ora lo so. L'amore ha il suo nome. Il paradiso ha il suo nome. Ma anche Ronny è cambiata, so che grazie a me è riuscita finalmente a parlare con sua madre, ma non è merito mio. E' lei che si è messa coraggio e l'ha fatto, certo io posso averle dato una spinta, ma ha fatto tutto da sola e non posso che essere orgoglioso di lei.

Tutto ad un tratto inizia a piovere. Ho sempre odiato la pioggia, ma in questo momento non posso non amarla. Vedere come Ronny allarga le braccia e inclina la testa all'indietro tirando fuori la lingua per "assaggiare l'acqua" , parole sue, è una meraviglia. Devo farlo, non posso aspettare oltre. Questo è il momento giusto, me lo sento. Mi avvicino e le prendo il viso tra le mani, lei ritira imbarazzata la lingua e arrossisce, sorrido ancora di più, tanto che mi fa male la mascella, ma non me ne preoccupo. In questo momento voglio solo assaggiare le sue labbra screpolate e bagnate dalla pioggia. Ronny prende le mie mani e incrocia le dita con le sue. Mi avvicino pericolosamente alla sua bocca che si schiude leggermente. Non posso resistere. Alla fine azzero la distanza e incontro le sue labbra, morbide e calde, contro le mie fredde. Un brivido mi percorre il corpo. Da quando l'ho vista provo brividi continui. La sensazione delle nostre labbra a contatto è stupenda. Da semplice bacio si trasforma in qualcosa di più intenso, di più passionale. Le prendo la testa e insinuo una mano tra i suoi capelli bagnati, per avvicinarla il più possibile e lei fa la stessa cosa, come se non fossimo mai abbastanza vicini, come se ci fosse sempre troppa distanza tra di noi. Non ho più respiro, ma non voglio far finire il bacio, a me basta il suo respiro per vivere, ma se non faccio respirare lei... così mi allontano leggermente, in modo che abbia lo spazio per riprendere fiato. Mi guarda e sorride, con lo stesso sorriso che penso di avere io in questo momento.

"Ian.. io.. " si blocca. Non termina la frase, ma ci penso io a farlo. Ci guardiamo negli occhi intensamente.

Ora non ho più dubbio, io la amo e non ci penso due volte a farglielo sapere. Ho già perso troppo tempo.

"Ro, ti amo" le sussurro. Vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime.

"Anche io, Ian" mi dice. Sono elettrizzato.

La riempo di baci in tutto il viso e non voglio smettere per nulla al mondo. Cerco di non pensare al poco tempo a nostra disposizione, cerco di godermi il momento e in questo momento me lo sto godendo appieno.





Angolo autrice:

Ecco a voi un capitolo completamente sotto il punto di vista di Ian. Mi è sembrato opportuno, a questo punto della storia, svelare anche i suoi di sentimenti.

Che ne pensate? Se vi interessa ne farò altri cosi.. Magari anche sotto il punto di vista di altri, ditemi voi, i sentimenti di che personaggio vorreste conoscere :)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima.

Un bacione , Vale <3

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