09
Ian Somerhalder
Sono due giorni che ho litigato con Ronny. Due fottuti giorni che non la sento.
In teoria dovrei fregarmene, perché.. insomma, non la conosco neanche, non l'ho mai vista, l'ho sentita solo una volta al telefono, ma quella voce. Dio, quella voce mi faceva venire i brividi. E quelle labbra, Dio quelle labbra mi mandavano a puttane il cervello.
Non mi sono mai sentito così per una ragazza. Mai. Neanche con Caroline, con lei era più chimica a letto. Alla fine non la conoscevo poi così bene, ma il suo corpo! Oh quello si che lo conoscevo. Tutti sapevano che stavamo insieme solo per il sesso, ma io pensavo di amarla, ma capì che non era cosi quando scoprii che mi tradì con un mio amico e, semplicemente, troncai con lei. Non mi sentivo ferito, usato. Nulla. Ero normale, neutro. Ma con Ronny è diverso. Quando mi ha detto quelle parole, o meglio, quando ho letto quelle parole, mi è caduta la terra da sotto i piedi. Non pensavo che si sarebbe arrabbiata così sentendo parlare della madre. Forse però sono stato troppo indelicato, ho esagerato. Di sicuro era troppo presto, anche se sono passati anni dalla sua morta, mi ha detto che per lei era difficile parlarne e che, anche se andava a trovarla, non riusciva a spiccicare parola.
Mi sento una merda ora.. ho sempre quel dannato senso di amarezza che odio. Paul sa tutto oramai e mi ha consigliato di lasciarla perdere ma.. Non riesco. Continuo a pensare a lei nonostante tutto, continuo a chiedermi come sta. Le avevo promesso di starle sempre accanto ma invece.. mi sono allontanato proprio quando aveva più bisogno di me.
"Amico?"
"Paul, entra"
Vedo il mio migliore amico oltrepassare la porta, mi guarda con un sorriso tirato, poi sospira sedendosi sulla sedia vicino al mio letto.
"Ma vedi come ti sei ridotto?" Mi chiede, alzando le sopracciglia.
"Come?" Chiedo sopsirando esausto. È da due giorni che mi chiede di uscire con lui per fargli da spalla per il suo appuntamento con Nina, ma ogni volta rifiuto.
"Come?! Cazzo amico.. sembri uno zombi!"
Sospiro di nuovo e mi porto alle labbra la sesta bottiglia di birra della giornata. Guardo l'orologio. Segna le 15.36.
Sbuffo.
"Ian.. sono preoccupato.. Non ti sei mai ridotto così per nessuna... devi uscire. Distrarti."
"Lo so.. va bene, sta sera andremo al Briux con Nina, dille di chiamare un'amica.. Non voglio fare da candela!"
"Ooh grazie, sei il migliore fratello che abbia mai avuto" dice abbracciandomi e dandomi un bacio sulla guancia. Lo guardo schifato ma poi scoppio a ridere per la sua faccia troppo buffa.
Mi divertirò sta sera e non penserò a Ronny.
~~~~~~~~
È tutto il pomeriggio che penso a questa sera. Sono in ansia. Paul mi ha mandato un messaggio.
Quando l'ho letto, sono rimasto scioccato.. c'era scritto.
Paul: sta sera c'è Caroline.. che le dico? Annullo anche sta volta?
Me lo immaginavo con lo sguardo triste e la fronte preoccupata, così gli risposi.
Ian: tranquillo, va bene lo stesso ;)
Non andava bene per nulla! Lei era sempre riuscita a capirmi al primo sguardo. Non voglio che sappi di Ronny.
Ora sono qua, davanti al mio armadio indeciso su cosa mettere. Guardo l'orologio, segna le 17.57.
Tra poco arriva Paul con la macchina. Devo sbrigarmi.
Con uno sbuffo prendo un paio di jeans neri e una felpa bianca con una scritta in nero. Semplice. Perfetto.
Sento suonare il campanello, appena in tempo. Scendo le scale, afferro il cappotto ed esco da quella casa sempre vuota. Chiudo a chiave e salgo velocemente in macchina.
"Ehi" mi sorride Wesley.
"Ehi.. andiamo?" Chiedo, allacciandomi la cintura.
Vedo Pual fare un sorriso e partire in quarta.
Quando arriviamo parcheggiamo di fianco ad una mini rossa, che graziosa macchinina!
Entriamo nel locale e ci accorgiamo subito di due ragazze intente a parlare.
Una ha i capelli castani mossi, con gli occhi castani. Ha indosso un vestito nero molto sexy e delle scarpe con i tacchi talmente alti che non so come faccia a camminare. Dev'essere Nina.
L'altra invece, capelli biondi, occhi azzurri. Un vestito rosso stretto e corto e delle labbra rosa carnose.
Caroline...
Ci avviciniamo e le ragazze smettono di parlare, alzando gli occhi verso di noi e poi ci sorridono.
Nina si alza per prima e da un bacio casto sulle labbra al mio amico, poi mi rivolge uno dei sorrisi più dolci che io abbia mai visto.
"Tu devi essere Ian, io sono Nina" dice porgendomi la mano. La prendo e la stringo gentilmente. È molto calda.
"Piacere Nina"
Intanto Paul si era spostato per salutare calorosamente Caroline. La guardo e le sorrido.
"Caroline" dico a mò di saluto.
"Ian" dice ricambiando.
Ci sediamo e ordinato da bere.
Io sono seduto tra Paul e Caroline e Nina mi sorride e continua a farmi domande con una voce alla quale è impossibile non rispondere.
Ad un certo punto mi squilla il cellulare e quasi sospiro di sollievo, ma poi guardo il nome sul display e sussulto.
"Sc-scusate.. Devo rispondere" dico avvicinandomi all'uscita. Raggiunto il freddo dell'esterno, rispondo un po' tremate.
-Ronny?
-Ian.. ti, ti disturbo?
-Emh no.. dimmi
-Ecco, io.. volevo scusarmi con te. Ho-ho esagerato. Ti ho risposto male e non lo meritavi. Avevi ragione, su tutto.
-Non preoccuparti. Ho esagerato anche io. Non avevo nessun diritto.
-No no. Tu non hai nessuna colpa.. ti prego non essere arrabbiato con me..
-Ronny.. Non sono arrabbiato con te.
-Davvero? Chiede speranzosa.
-Davvero.. sospiro .. Non ho pensato alla tua eventuale reazione, scusa.
-Oh ok.. meno male
-Già.. devi dirmi altro?
-Emh si.. no no tranquillo, scusa devo andare..
-Ok, ciao piccola Ronny.
-Aspetta!
-Dimmi
-Oggi.. Ecco io.. sono andata a trovare mia madre
-Bene, ne sono contento.. e..?
-Si.. ci ho parlato. Ian ci ho parlato. Ho parlato a mia madre.
Sono rimasto senza parole
-Ronny non so che dire.. sono così fiero di te.
-Oh Ian.. è tutto merito tuo.
-Mio?
-Si.. grazie a te ho capito cosa è davvero importante.
-Bhe allora, prego ahah
-Mi sei mancato.. sono stati due giorni di merda.
-si anche per me. Mi sei mancata tanto
-Ora scusa ma devo andare, mio padre sarà in pensiero.. ci sentiamo dopo?
-Certo. A dopo cucciola
Chiudo la chiamata con un sorriso. Quando rientro sono ancora in trans, vado dritto verso il tavolo dei miei amici.
"Chi era?" Chiede curioso Paul. Anche se scommetto sappia già la risposta.
"Ronny" dico solo con un sorriso a trentadue denti.
"Chi è Ronny?" Chiede Caroline
"La ragazza per cui il nostro caro Somerhalder ha perso la testa" risponde il biondo.
Di solito gli avrei tirato uno scappellotto in testa, ma non questa volta perché aveva pienamente ragione.
"Oh.." dice solo la bionda.
La serata trascorre tranquilla e io non vedo l'ora di tornare a casa per scrivere a Ronny.
Quando la macchina si ferma praticamente mi lancio dentro casa senza salutare.
Mi fiondo sul letto e mi spoglio velocemente, rimanendo in mutante. Prendo il cellulare tra le mani e digito in fretta e furia un messaggio.
Ian: ehi! Finalmente sono a casa. Non vedevo l'ora di scriverti. Tu non sai come sono impazzito in questi due giorni per non scriverti.
La risposta arriva quasi immediata.
Ronny: ehehe no non lo so. Ma tu non sai cosa ho passato io. Ma ora, finalmente è tutto passato.
Continuamo a massaggiare fino alle 3.30 di mattina, poi, non ricevendo nessuna risposta, penso si sia addormenta così le mando l'ultimo messaggio.
Ian: notte <3
Ho un sorriso da ebete stampato in faccia.
Dio, sembro un adolescente alle prese con la mia prima cotta!!
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