02
Ian Somerhalder: Sei sicura?
Ronny: mai stata più sicura!
Ian Somerhalder: guarda che io non mi faccio problemi eh! xD
Ronny: ci avrei scommesso -.-"
È da sta mattina alle 10 che continua a chiedermi se io lavoro al night Sex, dicendo che gli sembra di avermi vista li, ed è da sta mattina che continuo a dirgli che io li dentro non ci ho mai neanche messo piede.
Ian Somerhalder: dai scherzo..
Ronny?
Sei svenuta guardando una mia foto?! :")
Ronny: ah ah ah.. si stavo guardando le tue foto ma ero in bagno a vomitare..
Ian Somerhalder: sicura che non facessi altro in bagno?! ;)
Ronny: Ian Somerhalder sei un pervertito!
Ora devo andare.. ci sentiamo più tardi :)
Ian Somerhalder: dove vai?
Non gli rispondo anche perché non saprei cosa dirgli. Non voglio che sappia che vado a trovare mia madre. Nessuno lo sa.
Ian Somerhalder: ok.. a dopo :(
Sorrido per i cambi d'umore di Ian.. a volte mi sembra un vero e proprio bambino, a volte fa anche dei ragionamenti intelligenti, ma solo a volte eh!.
Mi cambio velocemente, mi metto un paio di legghins marroni scuro e una maglia lunga grigio tipo con il disegno di una donna con una maschera. Quando l'ho comprata ero così convinta che quell'immagine mi rispecchiasse in pieno, e ne sono ancora convinta. Quando sono con i miei parenti, cosa che succede raramente, indosso una specie di maschera, una corazza. Non voglio che capiscano che sto male, che mi sento morire ogni volta che mi guardo allo specchio, che ogni notte impiego almeno mezz'ora per addormentarmi ripensando a quella donna meravigliosa, piena di vita che era mia madre. Aveva così tanto amore da dare.. e invece è stata strappata via da noi. Mi ricordo ancora cosa mi chiese mio fratello quella sera.
#flashback#
Ero seduta sul dondolo del mio giardino. Avevo lo sguardo perso, come se stessi guardando ma non guardassi davvero. Ero lì, avvolta in una coperta, con una tazza di thé ormai fredda tra le mani, che cercavo di capire il vero motivo di tutto quello che era successo. Non riuscivo a crederci, mia madre non è morta, sta solo dormendo. Si è addormentata in quel letto d'ospedale perché era stanca, non è ancora arrivata la sua ora.. Ma mi sbagliavo. Era stato tutto un casino colossale, è successo tutto troppo in fretta. Mia madre ha avuto un infarto, un infarto? A trentacinque anni come puoi avere un infarto?!
Quel giorno ero li, seduta ai piedi del suo letto e la guardavo riposare. Quando si svegliò mi rivolse un sorriso e mi fece segno di avvicinarmi. Così feci, le andai vicino e le presi una mano fredda e delicata tra le mie calde e paffute. Mi guardò negli occhi e parlò con una voce flebile.
"Promettimi, tesoro, che sarai forte."
Iniziai a piangere timidamente, non erano singhiozzi solo lacrime che scendevano sulle mie guance. "Promettimi che crescerai sempre così, che non cambierai mai per nessuno"
Strinsi più forte la presa nella sua mano sentendola cedere. "Mamma". Mi avvicinai a lei e le lasciai un bacio sulla sua profumata testa, tra i suoi capelli castani che sapevano di vaniglia." Ti voglio bene" mi sussurrò. Io le rivolsi un sorriso triste e le dissi "salutami il nonno". Lei chiuse gli occhi e mi lasciò la mano. Piansi, piansi troppo quel giorno, usai tutte le lacrime che avevo in corpo, e mi promisi di non piangere più. Mai più nessuno avrebbe visto le mie lacrime, perché erano solo per lei. Lei che le ha viste quando sono nata e quando è morta.
Quella sera mio fratello mi chiese " ma dove è andata la mamma?". A quell'epoca aveva 10anni, era piccolo per capire e gli dissi solo " è andata a salutare il nonno". Da quel giorno non ne parlammo più. Più una parola era stata spesa per ricordare la sua assenza. Bastavano le cose semplici che facevamo tutti i giorni a far riaffiorare ogni ricordo.
#fine Flashback#
Stavo camminando da circa venti minuti, le strade di Londra a quell'ora non erano tanto trafficate, e per arrivare al cimitero sarei dovuta passare per il parco. Era un posto molto tranquillo, amavo venire qui quando i pensieri superavano il suono della musica, chiedevo gli occhi e cercavo di non pensare a niente. Non sempre ci riuscivo, ma era una bella sensazione. In quel momento c'erano solo due mamme che cercavano di trascinare via i bambini dall'altalena. Un sorriso spontaneo mi nacque, ripensando a quando ero io al posto di quei piccoli ometti.
Arrivai davanti al grande cancello in ferro battuto e, con un po' di timore, entrai. Iniziai a passeggiare per il cimitero e non potevo che sentirmi strana. Non c'era praticamente nessuno, era un martedì di novembre e faceva davvero troppo freddo, ma avevo bisogno di salutarla. Mi strinsi più forte nel mio giubbotto in pelle e mi avvicinai alla tomba di Albert Gale, il nonno di mio padre. Mi fermai e mi inchinai con un sorriso
"Ehi, nonno. Come stai? Come sta la mamma? La nonna sta bene.. Mi raccomando veglia su di lei ogni giorno. Mi manchi tanto. Mi mancano i pranzi domenicali con te. Vado a salutare la mamma, ci vediamo presto, promesso!". Stringo gli occhi per non far uscire le lacrime.
Non devo piangere. Non devo piangere.
Continuo a ripetermi il mantra fino a che arrivo davanti un'altra lapide.
Katrine Elizabeth Storm.
Mia madre. Questa volta mi siedo e tolgo dei filo d'erba.
Non parlo, non saprei cosa dirgli. Guardo il suo nome inciso e distolgo lo sguardo. In verità è da poco che vengo qua, ma ogni volta non riesco a parlarle. Mi fa troppo male.
Ad un certo punto sento Dave Darell che canta Children . Estraggo il cellulare dalla tasca del giubbotto e vedo il nome che lampeggia sul display. Papà.
"Pronto?"
"Oh emh.. Dove sei?" Chiede mio padre.
"Emmh.. a fare un giro"
Che bugiarda!
"Oh ok, non è potresti passare a fare un po' di spesa?"
"Uff.. ok va bene "
"Grazie, sta sera ho invitato un mio socio in affari con la sua famiglia e non so"
"Cosa?" Lo interrompo " E ora me lo dici?"
"Scusa hai ragione.. vabbe dai.. Ti mando un messaggio con la lista, i soldi ce li hai?"
"Si tranquillo. A dopo"
Chiudo la chiamata. Ma non è possibile che devo sempre farmi ingannare così! Ma Josh? Non può andare quel stralunato di mio fratello?
Mi alzo e do un saluto a mia madre, dopo di che esco velocemente e mi incammino verso il superamento. Sto per entrare dentro che mi arriva un messaggio. Lo apro sapendo che è mio padre e mi ritrovo un messaggio chilometrico.
Pasta, farina, uova, latte, cereali, patatine, pesce, carne,patate,insalata,pomodori, uova, mele, banane, pesce..
Ma deve dare da mangiare ad una squadra di football?
Compro tutto quello che mi ha chiesto rimanendo con tre miseri euro. Questo mese la paghetta sarà il doppio!
Deciso di prendere il pullman perché trasportare tutte queste borse piene arriverò domani mattina a casa.
Arrivo a casa stanchissima e salgo velocemente in camera, dopo aver praticamente lanciato le buste sul tavolo. Mi stendo sul letto e prendo il cellulare. Non so perché gli scrivo, ma ne sento il bisogno, mi manca massaggiare con lui.
Ronny: eccomi ian, scusa se non ti ho più scritto ma sono dovuta andare a fare la spesa per mio padre.. =.="
Aspetto tre minuti e subito il cellulare si illumina.
Ian Somerhalder: tranquilla, anche io ho avuto da fare :) immagino la tua gioia U.u
Ronny: esatto Ahaha che hai fatto? ;)
Ian Somerhalder: eheheh, sono uscito col mio migliore amico :P
Ti va di sentirci su whatsapp? xD
Ronny: mmh ok :) 333******0
Dopo qualche minuto che ho sfruttato per andare a fare pipì, il cellulare segna una notifica su whatsapp.
Numero sconosciuto : Hei! Sono uno stupratore xD
Ronny: ciao, stupratore ! :)
Ian : bella la foto profilo *-*
Guardo la foto che oramai non cambio da un bel po', anzi è da circa un mese che non entro su whatsapp anche perché nessuno mi scrive. È una foto vecchia e semplice. Sono io seduta su uno scoglio con lo sguardo perso nel vuoto. L'ha scattata mio padre ad una gita al mare, neanche me n'ero accorta.
Ronny: ehm, grazie :) la tua è da stupro!
Sto quasi sbavando per quella maledetta foto. C'è lui vestito tutto bene, con una giacca nera e dei pantaloni appoggiato allo specchio. E l'effetto in bianco e nero lo rende ancora più bello.
Ian : ooh abbiamo trovato "Ronny maliziosa". È da segnare sul calendario!!
Ronny: Ahahah ma che scemo che sei! xD
Aspetto alcuni minuti ma non mi arriva risposta. Nel frattempo mio padre mi chiama dal salotto .
"Ronny sono arrivati!"
Scendo velocemente le scale e vedo mio padre aprire la porta.
Entra un uomo alto, con i capelli grigi e gli occhi verde scuro. Stringe la mano a mio padre poi guarda verso di me e mi sorride.
"Tu devi essere Ronny, io sono Tomases. È un piacere fare la tua conoscenza."
Stringo la sua mano e, educatamente, gli rispondo.
"Il piacere è tutto mio Mr. Wesley"
Dopo di che vedo una testa castana e scorgo un paio di occhi verdi. È simile all'uomo di prima quindi suppongo sia il figlio.
Prende la mia mano e da un bacio sul dorso.
"Piacere di conoscerti Ronny" calca sul mio nome.
"Sono Paul".
Deglutisco rumorosamente, e lui se ne accorge e ride.
Vedo entrare una donna molto bella, bionda, e tre ragazze dietro di lei, altrettanto belle. Mi salutano con due baci sulle guance.
La donna mi bacia per prima e mi sorride.
"Piacere, mi chiamo Agnieszka".
Sorrido di rimando e le altre treragazze si presentano timidamente.
"Io sono Monika" dice la bruna.
"Io Julia" dice una delle bionde.
"E io Leahima" dice l'altra bionda.
Sorrido a tutte e sento il cellulare vibrare.
Ian : eccomi.
Ronny: ma dov'eri finito?
Ian : stavo segnando sul calendario una cosa importante!
Siamo seduti tutti a tavola. Io sono tra Josh e una delle bionde, di cui non ricordo il nome; mio padre e Tomases stanno chiacchierando come se fossero due amici di vecchia data anziché soci. La Signora Wesley sorride sempre e qualche volta si intromette nei loro discorsi; Paul, invece, è davanti a me e continua a lanciarmi occhiatine e sorrisi maliziosi. Dio quanto può essere così stupido e così bello!?
Più bello di Ian?
Ora non esagerare.
Mi vibra qualcosa tra le gambe. Ah si, il cellulare!
Perché hai il cellulare tra le gambe?
Perché se mio padre me lo vede, non voglio neanche immaginare la sua faccia.
Premo il tasto di sblocco e vedo una notifica su whatsapp.
Ian ti ha inviato un'immagine.
Apro il messaggio, clicco sulla foto e aspetto che si carichi. Quando la guardo per poco non mi strozzo con l'acqua!
Nota autrice :
Salve gente! Che ne pensate fino ad ora? Spero che vi piaccia..
Ps. Le parti in corsivo sono le battute della conoscenza di Ronny.. spero si capisca :)
Al prossimo capitolo, Vale ;)
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