Faccio per togliermi la maglietta del pigiama, ma Tom mi ferma.

-Vuoi che esca?-, mi chiede.

-No, non c'è n'è bisogno-, rispondo io dopo qualche istante.

Tom mi sorride, poi mi tolgo la maglietta e rimango solo con il reggiseno blu. Non mi vergogno, ho un bel fisico, ma sento una strana sensazione, come se Tom stesse pensando qualcosa di me in modo cattivo.

Mi metto il maglione e poi i jeans, successivamente infilo le Sneakers viola che Karen ha lasciato in albergo e mi volto verso Tom.

-Sei pronta?-, mi chiede Tom.

-Ehm... Se vuoi una ragazza tutta spettinata allora okay-, dico io ridendo.

Tom scoppia a ridere poi mi attira a se e comincia a sistemare i miei capelli dietro alle orecchie.

-Così va bene, piccola mia?-, mi chiede sussurrando.

-Non so... Potrei vedermi?-, rispondo io ridendo.

Tom scuote la testa poi mi bacia e ricomincia il gioco della lingua. Io lo seguo, non lo faccio smettere.

-Allora, principessa, vuoi passare una giornata con me?-, mi chiede Tom.

-È un appuntamento?-, gli domando io.

-Un lungo appuntamento-, risponde lui sorridendo.

-Ehm, io... va bene, cioè non ho impegni-.

-Bene allora... andiamo!-, esclama lui afferrando il mio polso.

Mi tira fuori dalla stanza e fuori dall'albergo. Riesco appena in tempo a salutare Hanon e dirle che sto fuori tutto il giorno.

Tom mi porta sulla scogliera, poi in un ristorante in riva al mare e poi torniamo alla scogliera dove per la maggior parte del tempo ridiamo e scherziamo.

Alle sette di sera si alza e mi dice:- È ora di andare, piccola-.

-Mh, okay-, rispondo io.

Mi alzo ma Tom mi attira a sé e mi bacia ancora.

-Quanto ti amo-, mi dice mentre si stacca da me un secondo.