12. Fidinzati
Quando i raggi del sole colpirono il viso di Mercurio, quest'ultimo si svegliò e si accorse di essere ancora fra le braccia di Chirone.
" Buongiorno " sussurrò il centauro, solleticandogli il viso con i suoi lunghi capelli biondi.
Mercurio sorrise e attirò a sè il compagno baciandolo dolcemente.
" Facciamo colazione, ho una fame incredibile " disse il dio, scivolando dalle braccia di Chirone e mettendosi in piedi.
Nell'istante in cui posò i piedi per terra fece una smorfia di dolore, ma si riprese subito.
Il centauro però la notò e sorrise triste, dicendo:
" Lo sapevo che ti avrei fatto male "
Mercurio sbuffò, prese il volto di Chirone fra le mani e gli sussurrò sulle labbra:
" Rifarei quello che abbiamo fatto ieri anche subito, non sono pentito e tu non devi sentirti assolutamente in colpa per essere un così sexy...passionale e selvaggio stallone "
Chirone si tuffò sulle labbra di Mercurio e lo coinvolse in baciò travolgente....finché non si sentì osservato.
Si staccò dal compagno e si trovò di fronte un sorriso tutto fossette, un paio di piccole corna, due occhioni blu e tre teste di cane.
" Rione...." cinguettò Iris stringendosi emozionata le manine " tu e Mircurio siete fidinzati!"
" Me io ritenere che insieme voi essere coppia più iffiscinante e sapiente di Olimpo!" aggiunse Cupido, sbattendo le ali per la gioia.
" Sono d'accordo anche io! Siete bellissimi insieme !" disse Pan saltellando qua e là.
Mercurio divenne rosso come una fragola e Chirone cominciò a tossire imbarazzato, ma i due non ebbero tempo di dire nulla perché vennero travolti dall'abbraccio dei tre bambini e dall'abbaiare di Larry.
I piccoli rimasero tutto il giorno con Chirone e Mercurio e, alla sera, il centauro li riaccompagnò a casa, portandoli sulla groppa.
Prima lasciò Pan da Flerio e Demos e poi si diresse a casa del dio della guerra.
Non fece in tempo ad entrare in giardino che Cupido scese dalla sua groppa svolazzando e urlò a squarciagola a tutti i presenti:
" Rione issere fidinzato con Mircurio!!!!!!!"
Harry, Louis, Xena, Xandros e Saturno spalancarono gli occhi, ma, poi, si precipitarono da Chirone per congratularsi con lui.
" Qui ci vuole una bella cena, vi aspetto domani sera!" disse il riccio felice, accarezzandosi lentamente la pancia.
"...Ehi, scrittrice..."
" Sì? "
" Non credi di aver creato la coppia più sciroccata dell'Olimpo?"
" E tu non credi di essere il dio dei pettegoli, piuttosto che della guerra?"
Louis si guardò intorno con sospetto, per paura che qualcuno lo avesse sentito, poi con nonchalance tornò in casa, facendo finta di non udire in lontananza la risata sinistra della cara Plinio.
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