Epilogo
Quindici anni dopo.
Casa Bakugo/Midorya era un vero concentrato di amore e gioia, soprattutto perché l'anno dopo l'arrivo di Haine arrivò anche Misaki che con i suoi capelli verdi e gli occhi rossi, anche lui incarnava perfettamente i due genitori.
Una splendida famiglia, dove in quel primo giorno di aprile si stava festeggiando un'evento importantissimo.
«Tesoro hai preso tutto?» chiese Izuku a Haine che nel frattempo comtinuava a guardarsi nello specchio all'entrata alla ricerca di qualche imperfezione nei suoi capelli perfettamente legati in una coda di cavallo.
«Sì papy, ho preso tutto, on ti preoccupare.» rispose lei prendendo un capello invisibile e infilandoselo dietro l'orecchio.
«Fazzoletto? Ombrello, non vorrei mai che piovesse.» domandò ancora una volta in apprensione il verdino.
«Tesoro, ti ha detto che è pronta, se non la lasci andare arriverà in ritardo.» s'intromise Katsuki che aveva affiancato nel frattempo il marito per posargli una mano sulla spalla.
Haine mimò un grazie a fior di labbra prima di correre fuori di casa in direzione della Yuei, dove avrebbe iniziato il corso per diventare eroe.
«Dici che andrà tutto bene? E se si è dimenticata qualcosa?» chiese Izuku al marito che ridacchiava per l'apprensione del più piccolo.
«Vuol dire che domani non se la scorderà.» e nel dirlo si era chinato per posargli un dolce bacio.
Bacio che Izuku volle approfondire.
«Certo che dopo tutto questo tempo voi non vi stufate mai di tutte queste smancerie.» disse con tono scontroso Misaki chinandosi per mettersi le scarpe.
Izuku e Katsuki conoscendo il carattere burbero del più piccolo dei loro figli, si chinarono su di lui per lasciare a testa un bacio sulle sue guance lentigginose.
«Bleah, che schifo.» gridò il piccolo prima di precipitarsi fuori.
«Ricordati di dire a Takeo che li aspettiamo questa sera.» disse il verdino prima che il figlio chiudesse la porta.
«Cosa...» domandò con le guance imporporate per l'imbarazzo.
«Cosa c'è pulce, sei in imbarazzo?» chiese Katsuki che per tutta risposta si ritrovò la porta sbattuta in faccia mentre Misaki correva via prima che il padre potesse aprirla e urlargli contro.
«Certo che ti assomiglia fin troppo.» rispose Izuku con un sorriso.
«Invece quelle guanciotte rosse mi ricordano le tue.» protestò con un sorriso il biondo.
«Dici che abbiamo fatto bene ad invitare Eijiro e Mina? Non vorrei che avessimo esagerato.» domandò il verdino con fare pensieroso.
«No, anzi se non ci pensiamo noi, Misaki sarebbe capace di portarla avanti fino alla morte. È da quando si conoscono che si muoiono dietro. Hanno proprio bisogno di una spinta.»
«Alla fine di ritroverai Red Riot come consuocero.» lo schernì con un sorrisetto il minore.
«Non ricordarmelo, ma almeno non è il figlio di quel pikachu.»
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro