Capitolo 38
Katsuki aveva preso in braccio Izuku che continuava a tremare mentre le lacrime non smettevano di scivolargli lungo le guance.
Il bambino nel frattempo si era addormentato e gli eroi da cui erano tornati si accalcavano attorno a loro con curiosità, bisognosi di sapere chi il fosse il piccolo e da dove fosse saltato fuori, ma lo stato d'animo del verdino aveva interrotto tutte le domande, anche se in parte era dovuto alle occhiate taglienti del biondo.
L'ambulanza che avevano chiamato nel caso ve ne fosse stato bisogno era arrivata nello stesso momento in cui Dynamight era uscito con i sue più piccoli e li aveva fatti accomodare lì dentro e se li teneva ancora in braccio mentre i paramedici li esaminavano.
«Credo che non ci sia nulla che non vada, ma per sicurezza sarebbe meglio passare in ospedale per fare un controllo approfondito.» disse uno degli addetti.
Così senza indugio partirono con Katsuki che coccolava i due che nel frattempo si erano addormentati, almeno così credeva.
«Katsuki...grazie...» sussurrò Izuku strofinando il volto sul petto del biondo che non aveva smesso si accarezzargli i capelli.
«Non ti preoccupare, sarei corso da te anche senza una una gamba o un braccio.» rispose il maggiore affondando il viso tra i suoi capelli alla ricerca del suo odore alla menta, ma trovandone solo una leggerissima traccia, nascosta dall'odore di polvere.
«Non lo dire neanche per scherzo.» lo schernì il minore gonfiando le guance offese, «Il tuo lavoro da eroe ne rimarrebbe compromesso.»
«Non sia mai che tu perda il tuo eroe personale.» scherzò Katsuki ridendo di gusto, facendo ridere qualcun altro.
Izuku incredulo guardò il bambino che aveva in braccio che si era messo a ridere con il biondo.
«Comunque piccolo, chi è questo bambino?» domandò il maggiore accarezzando i capelli scompigliati del cucciolo che si mise a fare le smorfie contento da quelle coccole.
«A proposito di questo...» iniziò il verdino con un groppo in gola che sembrava voler tirare fuori anche le lacrime che aveva da poco smesso di far uscire, «Avevi ragione a proposito di LUI, era mio padre.»
Il volto del biondo per un attimo venne trasfigurato dalla rabbia, ma non disse altro aspettò che Izuku tornasse a parlare e che gli raccontasse quello che gli era successo dopo il rapimento da parte del pennuto.
Il verdino gli spiegò subito il motivo per cui Hawks lo avesse sequestrato, gli raccontò del suo rapporto con il villain fratello di Shoto e del fatto che temeva per la sua incolumità se non avesse obbedito alla richiesta di All For One di rapirlo, l'espressione di Katsuki torno cupa, ma Izuku non s'interruppe e gli raccontò del perché suo padre volesse vederlo.
A quanto pareva, dopo quello che aveva fatto a Inko si era pentito del male che le aveva fatto e voleva redimersi, anche perché stava morendo. Gli aveva detto che tempo addietro non era riuscito a rubare un quirk di guarigione e da allora il suo tempo era agli sgoccioli, per questo quando aveva visto sua madre l'aveva aggredita anche se quello non era il suo scopo primario. Quando aveva appreso la notizia della sua nascita e quando aveva scoperto che come suo fratello era privo di quirk, aveva messo in atto un piano affinché potesse cedergli il suo.
«Quindi adesso hai il potere del più grande villain di tutti i tempi?» chiese l'eroe ad occhi spalancati per la sorpresa.
Il minore poté solo annuire mentre l'eroe cominciò a confabulare per le possibili ripercussioni che quella notizia avrebbe causato al mondo.
«Katsuki...non mi faranno del male per questo?» chiese Izuku con il panico nella voce.
«No, non lo permetterò. Ucciderò chiunque provi ad avvicinarsi. Ma comunque il bambino?» chiese di nuovo.
«Oh, lui è venuto fuori da uno dei quirk che mi ha passato insieme al suo.» rispose accarezzando il bambino che aveva alzato i pugnetti allegro.
«Quirk?»
«Avvera i sogni più profondi, ma solo una volta all'anno.» disse il verdino con le guance rosse fino alla punta delle orecchie.
«Ah...è così?» chiese il biondo strofinando il naso contro la guancia del minore che se possibile arrossì ancora di più, «Quindi devo presumere che hai sognato di diventare il padre dei miei bambini?» domandò notando l'incredibile somiglianza.
In effetti il bambino aveva una zazzera di capelli biondi come il grano e gli occhi verdi come Izuku.
«È una perfetta copia di noi due.» disse il minore beandosi del profumo del cucciolo.
«In poche parole mi stai dicendo che adesso sono diventato il padre di un futuro piccolo nerd?» chiese Katsuki con un sorriso smagliante in volto.
«Non vuoi?» domandò Izuku con già le lacrime a premere agli angoli degli occhi.
«Scemo, non potrei essere più felice di così.»
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