Capitolo 8
Capitolo 8.
Quella mattina, dopo aver fatto colazione, si preparono per lasciare la città.
Alexander terminando di sistemare le ultime cose si rivolse a Shinra: «Quanti giorni di viaggio ci vorranno per arrivaare alla prossima città?»
«Per arrivare a Esdale ci sono ventidue giorni di viaggio» gli rispose il demone.
«Capisco...» rispose lui giocando con una ciocca di capelli.
«Credi che troveremmo qualche altro indizio li?» gli domandò Shinra curioso.
«Dovrei controllare nel libro, ma lo farò più tardi» ammise tranquillamente l'argenteo sorridendogli.
Un fruscio attirò la loro attenzione, quando si voltarono videro un ragazzo dai capelli blu che si appoggiò ad un albero poco distante.
Alexander riconoscendolo si avvicinò preoccupato: «Stai bene?»
«Sì, ma il calore del sole non è piacevole oggi» ammise lui crollando in avanti perdendo conoscenza.
L'argenteo lo sorresse, ma venne raggiunto da Miyabi che prese in braccio il ragazzo portandolo all'ombra della sheepweagon.
«Dovresti prendergli dell'acqua» disse la volpe all'amico.
«Lo faccio subito...» rispose lui andando a prendere dell'acqua e un panno morbido per poi tornare da loro.
Solo dopo immerse il panno nell'acqua fresca strizzandolo leggermente usandolo per rinfrescare il ragazzo.
Qualche minuto dopo il nuovo arrivato si riprese posando lo sguardo sull'argenteo accennando un sorriso: «Grazie, per l'aiuto. Io sono Kosumi»
«Piacere di conoscerti. Io sono Alexander» rispose lui per poi aggiungere: «I ragazzi che viaggiano come me sono Miyabi e il suo compagno Chikage, mentre il demone è Shinra il mio compagno»
«Piacere di conoscervi» disse semplicemente lui.
«Dove stavi andando?» gli domandò Alexander curioso.
Kosumi arrossì imbarazzato dicendo: «Volevo raggiungere mio fratello al palazzo reale»
«Capisco...» rispose l'argenteo rivolgendosi al compagno: «Potremmo dargli un passaggio fino a destinazione. Cosa ne pensi?»
«Possiamo farlo. Il palazzo reale è nella stessa direzione nella quale dobbiamo andare per uscire dalla città» rispose il demone senza pensarci due volte.
Il ragazzo sorrise dicendo: «Non voglio disturbarvi»
«Nessun disturbo» risposero loro tranquillamente.
Poco dopo, Miyabi, lo aiutò a salire su la sheepweagon.
Shinra si mise alla guida lasciando che il compagno si mettesse comodo sul letto lasciandolo riposare anche se i dolori erano diminuti.
Fermò la sheepweagon permettendo ad Alexander di aprire la porta e aiutare Kosumi a scendere.
Un portale si aprì davanti a loro facendo uscire un ragazzo.
«Lucifer!» esclamò Kosumi nel vederlo.
«Perchè non mi hai avvisato che venivi, pesciolino?» gli domandò lui perplesso.
«Non volevo disturbarti...» ammise il triotne per poi ammettere: «Ho incontrato dei nuovi amici che mi hanno aiutato a raggiungerti»
Alexander rimase incantato nell'osservare il portale alle spalle di Lucifer.
Shinra si avvicinò posandogli la mano su la spalla: «Alex, tutto bene?»
«Sì. Ho solo vvertito i miei poteri entrare in lieve contatto con quel portale» ammise l'argenteo sorridendogli.
«Capisco» disse lui dandogli un dolcissimo bacio: «Stai imparando bene a tenere sotto controllo la tua magia»
Lucifer prese in braccio Kosumi dicendo: «Vi ringrazio per averlo accompagnato da me» guardò l'argenteo per qualche minuto e i suoi occhi s'illuminarono d'oro mentre il suo futuro.
«Tutto bene, Lucifer?» gli domandò il tritone.
«Sì, pesciolino» gli rispose per poi rivolgersi all'argenteo: «Immagino che tu stia studiando la magia in tutti i suoi modi di esistere»
Alexander annuì alle sue parole sorridendogli.
«Forse potrei insegnarti a creare dei portali da utilizzare per spostarti» disse Lucifer senza pensarci due volte.
«Sarebbe bello» rispose l'argenteo sorridendogli per poi rivolgersi al demone: «Credi che potrei farlo?»
«Certo. Non ci vedo niente di male e poi impari molto velocemente» constatò Shinra sorridendogli.
Chikage e Miyabi scesero dalla sheepweagon: «Quindi Alex, studia?»
«Sì!» esclamò l'argenteo sorridendo.
«Seguitemi. Andiamo nella sala da ballo» s'interruppe un attimo aggiungendo: «Li avremmo uno spazio limitato per muoverci»
Miyabi chiuse a chiave la sheepweagon e lasciando in mano allo staliere i destrieri, che si era avvicinato quando li aveva visti arrivare, seguirono Lucifer all'interno dell'edificio.
Arrivati davanti alla sala da ballo, Lucifer, mise a terra il tritone per poi aprire la porta mostrando loro una stanza enorme.
Kopsumi entrò guardandosi attorno: «È bellissima!»
«Immagino che lo sia, ma la sala speciale di tuo fratello è molto meglio» disse semplicemente il ragazzo.
«Allora voglio vederlo...» rispose il tritone sorridendogli per poi abbracciarlo leggandogli le braccia al collo dandogli un piccolo bacio.
Lucifer sorrise divertito dalla sua reazione e solo dopo si rivolse all'argenteo: «Alexander, giusto? Dovresti andare al centro della sala»
«Sì. Vado subito!» esclamò lui raggiungendo il centro della sala.
«Adesso immagina che davanti a te si apra una porta, ma concenrati sul tuo compagno per riuscirci al meglio» disse Lucifer senza giri di parole.
Alexander annuì alle sue parole chiudendo gli occhi prendendo un respiro profondo e seguendo il suo consiglio si prese più tempo possibile per stabilizzare il portale e poterlo di conseguenza usare per raggiungere il demone.
Prima di varcarlo l'osservò da diverse angolazioni e solo dopo lo varcò raggiungendo Shinra che gli sorrise abbracciandolo: «Molto bravo, Alex»
«Grazie, diavoletto» rispose lui ricambiando quell'abbraccio.
Lucifer che l'aveva osservato in silenzio sorrise: «Ottimo. Ci sei riuscito al primo tentativo»
«Ho dovuto controllare bene il mio potere per farlo, ma con un po' di esercizio in più potrò creare portali più forti che permettano non solo a me di oltrepassarli»
Poco dopo nella sala entrarono altri due ragazzi.
«Cosa succede, Lucifer?» domandò uno di loro.
«Maestà Alan, è arrivato Kosumi accompagnato da alcuni amici» rispose Lucifer con un inchino.
Il tritone vedendo il fratello sorrise correndo ad abbracciarlo: «Kajika!»
«Ciao, fratellino. Ci presenti i tuoi amici?» gli domandò lui ricambiando l'abbraccio.
«Sì!» esclamò lui felice: «Loro sono Alexander e il suo compagno Shinra, mentre gli altri ragazzi sono Miyabi e il suo compagno Chikage»
«Piacere di conoscervi. Io sono Kajika e vi ringrazio per aver accompagnato il mio fratellino a palazzo» disse il tritone sorridendogli.
«Il piacere è nostro» rispose Alexander senza pensarci due volte.
Alan che era rimasto in silenzio disse: «Immagino che Lucifer ti abbia insegnato l'utilizzo dei portali. Ne ho avvertiti due»
«Sì. Sto imparando qualcosa di utile che mi servirà durante il viaggio» ammise l'argenteo senza indugiare.
«I portali sono un'ottima via di fuga in caso di pericolo» constatò Kajika continuando a coccolare il fratello.
Alexander si mise a giocare con una ciocca di capelli: «Credo che per noi sia ora di rimetterci in viaggio»
«Dove siete diretti?» gli domandò Kosumi.
«Stiamo andando a Esdale» rispose semplicemente l'angelo prendendo per mano la volpe facendo intrecciare le loro dita.
Miyabi si portò la mano del compagno vicino alla bocca posandoci sopra un bacio facendolo arrossire imbarazzato sorpreso da quel gesto inaspettato.
«È molto lontano da qui...» constatò il tritone sorridendo.
«Sì, ma i miei destrieri fanno molta strada al giorno in una ventina di giorni saremmo a destinazione» constatò l'argenteo senza pensarci due volte.
Poco dopo lasciarono la sala da ballo dirigendosi all'entrata.
Lo stalliere che si era preso cura dei destirieri fino a quel momento si avvicinò loro dicendo: «Scusatemi se ve lo chiedo, ma che tipo di destrieri sono?»
«Sono destrieri molto speciali » gli rispose Alexander avvicininandosi ai quattro destrieri coccolandoli un po': «Adesso ci rimettiamo in viaggio»
«Destrieri speciali? Non sono affaticati dal viaggio...» borbottò lo stalliere.
Secret infastidito da delle mosche insistenti nel ronzargli attorno mosse la coda che prese fuoco incenerendole.
Quel gesto attirò l'attenzione dei presenti, ma durò solo un attimo perchè tutto tornò alla normalità.
«Destrieri di fuoco...» borbottò lo stalliere perplesso pensando: Sono così rari e diffidenti chissà come ha fatto a legarsi a loro...
Intanto Miyabi e Chikage entrarono nella sheepweagon e dopo aver chiuso la porta si misero comodi tra le coperte.
Shinra e Alexander si misero al posto di guida.
«Ci rivedremo, Alex?» gli domandò Kosumi mordendosi il labbro.
«Sì. Ci rivedremmo, Kosumi» rispose lui sorridendogli per poi aggiungere: «Mi dovrai raccontare qualcosa del tuo mondo la prossima volta»
«Lo farò!» esclamò lui sorridendogli restando comodamente tra le braccia di Lucifer. Poco dopo i quattro lasciarono quel luogo rimettendosi in viaggio. Si spostarono gino a ora di pranzo quando si fermarono per poter pranzare.
In quella pausa, Alexander, prese uno dei suoi libri di magia mettendsi a studiare qualche nuovo incantesimo.
Shinra gli spostò una ciocca di capelli dal volto portandoglielo dietro l'orecchio.
Alexander lo guardò sorridendo: «Diavoletto, credo che potrei provare questi incantesimi man mano che li studio»
«Ottima idea» gli rispose lui sorridendogli.
L'argenteo chiuse il libro provando i nuovi incantesimi che gli riuscirono senza troppa fatica, ma pensava: Forse non devo esagerare. Rischio che i miei poteri si ribellino al controllo che ho su di loro consumando le mie energie...
Alexander mise via il libro sostituendolo con la sua lira e solo dopo aver messo via le cose usate per il pranzo ripresero il loro viaggio.
L'argenteo si mise a suonare la sua lira creando una melodia rilassante.
Al calore del sole si fermarono in una radura per poter cenare e riposare dopo quella lunga giornata.
Il gruppo viaggiò per altri quattordici giorni senza incontrare nessuno sul loro cammino, ma la mattina del quindicesimo giorno un rumore provveniente dal bosco attirò laa loro attenzione portandoli a voltarsi verso la direzione dalla quale provveniva.
Poco dopo un angelo uscì da esso tenendo avvolto attorno al corpo un serpente portandosi dietro uno zaino.
Ci furono alcuni minuti di silenzio, ma poi l'argenteo si rivolse al nuovo arrivato:
«Ciao, va tutto bene?»
«Ciao. Potrebbe andare meglio...» ammise lui posando a terra lo zaino posando le mani sul serpente attorno al suo corpo: «Il mio compagno non è molto in forma infatti ha preso la sua forma animale»
Alexander sorrise entrando nella sheepweagon prendendo una coperta che scaldò provando uno degli incantesimi che aveva imparato nei giorni precedenti e solo dopo si avvicinò all'angelo che comprendendo cosa volesse fare si liberò dalla presa del serpente permettendogli di avvolgerlo in essa.
«Grazie. Io sono Blas, mentre lui è Karl» disse presentandosi tenendo stretto con dolcezza il serpente al suo petto in modo che stesse un po' più al caldo.
«Io sono Alexander, il demone è Shinra il mio compagno» s'interruppe un attimo aggiungendo: «La volpe è Miyabi, mentre l'angelo è Chikage il suo compagno»
«Piacere di conoscervi» rispose lui sorridendogli.
Shinra che era rimasto in silenzio disse: «Avvicinatevi al fuoco. Dove siete diretti?»
«Siamo diretti a casa nostra, ma dobbiamo percorrere sette ore di tragitto per arrivarci» ammise semplicemente l'angelo.
«Possiamo darvi un passaggio noi. Siamo diretti verso Esdale» disse semplicemente la volpe servendo la colazione.
I cinque iniziarono a mangiare e solo al termine del pasto sistemarono le cose usate per poi dopo averle messe al loro posto riprendere il viaggio.
Sette ore più tardi raggiunsero casa dei due ragazzi fermando la sheepweagon vicino ad essa.
Blas prese da essa tenendo tra le braccia il compagno che in quelle ore aveva ripreso il suo aspetto umano, ma era ancora molto infreddolito e debole.
Miyabi tenendo lo zaino dell'angelo scese poco dopo seguito da Chikage che prese la chiave delle sue mani aprendogli la porta in modo che potesse passare e portare il compagno al caldo.
Alexander li raggiunse in casa accendendo il fuoco nel cammino in modo da scaldare al meglio tutta la casa.
Qualche minuto dopo il ragazzo corvino raggiunse la stanza dove i quattro li stavano aspettando.
«Grazie...» borbottò lui giocando con una ciocca di capelli.
«Prego, Karl. Come ti senti adesso?»
«Sto molto meglio» ammise senza pensarci due volte.
Blas arrivò poco dopo dicendo: «È ora di pranzo. Mi metto a preparare da mangiare»
«Ti aiuto!» esclamò Chikage seguendolo in cucina.
Mezz'ora dopo un buon profumo arrivò dalla stanza dov'erano entrati i due angeli.
Alexander seduto a terra al centro della stanza stava usando lievi scie di magia che trasportarono il calore del fuoco in tutta l'abitazione.
Qualche minuto dopo l'argenteo smise di usare la sua magia stirando i muscoli intorpiditi per essere rimasto troppo a lungo nella stessa posizione dicendo: «Ecco fatto. Adesso la temperatura è perfetta»
Karl sentendosi un po' più di caldo sorrise: «Ora si sta bene in casa. Di solito si scalda molto lentamente»
«Ho usato un po' di magia per accellerare questo passaggio» ammise Alexander senza giri di parole.
«Grazie, sto sempre meglio» ammise lui accennando un sorriso.
Angel si affacciò alla porta della cucina: «È pronto da mangiare!»
Poco dopo si riunirono tutti in cucina dove pranzarono tranquillamente.
Al termine del pasto lavarono tutte le cose usate e solo dopo i quattro ragazzi decisero di riprendere il loro viaggio congedandosi da Blas e Kail.
Dal giorno dell'incontro con i due ragazzi passarono altri sette giorni ed arrivarono ad Esdale.
Shinra si rivolse all'argenteo: «Cosa dobbiamo fare adesso?»
«Andiamo a prendere l'ennesimo indizio del nonno» ammise Alexander senza pensarci due volte.
«D'accordo...» rispose il demone senza pensarci due volte.
Si diressero verso quella che era una vecchia locanda ormai in rovina e fermarono la sheepweagon davanti all'entrata.
Alexander scese dal suo posto al fianco di Shinra, venendo raggiunto dai genitori, varcò la soglia e dopo aver usato uno dei suoi incantesimo illuminò quel luogo cercando con attenzione.
Una decina di minuti dopo trovò lo scrigno in uno scompartimento sotto il bancone.
Solo dopo uscirono dall'edificio e rientrarono nella sheepeweagon seguiti da Shinra che mettendosi comodo sul letto aprì il lucchetto senza troppa fatica.
Alexander recuperato il quaderno lo aprì e recuperata la pergamena nello scrigno scrisse la frase in esso:
"K YKSVXK UKR JKYKXZU INK YO XUSVK RG HUZZOMROG JKRRGIWAG"
Solo dopo aver rimesso la pergamena nel baule si mise a tradurre il messaggio per poi mostrarlo agli amici:
"K (È) YKSVXK (sempre) UKR (nel) JKYKXZU (deserto) INK (che) YO (si) XUSVK (rompe) RG (la) HUZZOMROG (bottiglia) JKRRGIWAG (dell'acqua)"
Shinra si distese tra le coperte dicendo: «Certo che devi avere una bella sfiga se ti si rompe la bottiglia d'acqua nel deserto»
«Sì. Lo penso anch'io...» ammise Alexander sorridendo divertito per poi chiudere il quaderno mettendolo sul comodino: «Credo che dovremmo cercare un medico. Vorrei sapere se devo continuare la cura di antidolorifici»
«Certo» disse Shinra senza pensarci due volte rialzandosi: «Lasciamo qui la sheepweagon e andiamo dal medico»
L'argenteo annuì e poco dopo scesero dal mezzo lasciando avviandosi nella strada principale della città raggiungendo diversi minuti dopo lo studio medico varcandone la soglia.
Un uomo uscì da una delle stanze e vedendoli disse: «Buongiorno, posso esservi utile?»
«Sì» rispose Alexander aggiungendo: «Alla fine di due mesi fa ho iniziato una trasformazione da Beta a Omega, per il dolore mi è stato prescritto un antidolorifico. Vorrei sapere se il cambiamento è terminato»
«Venite. Ti visito subito» disse l'uomo conducendoli nella stanza dalla quale era uscito.
Alexander si mise sul lettino lasciandosi visitare dall'uomo che uso su di lui un'incantesimo per comprendere come stesse.
Solo dopo qualche minuto disse: «Il cambiamento è terminato otto giorni fa. Sei in ottima forma» s'interruppe un attimo solo per poi chiedergli: «Hai già la ricetta per i sopressori da usare dopo il tuo primo calore e quella per evitarti le gravidanze?»
«Si, signore. Vado a comprare tutto oggi stesso» rispose l'argenteo senza pensarci due volte.
«Molto bene. Potete andare adesso» disse lui sorridendogli.
Alexander lasciò qualche moneta come pagamento e solo dopo lasciarono l'edificio. Prima di tornare alla sheepweagon si fermarono in farmacia dove comprarono i medicinali che servivano loro.
Solo dopo tornarono dagli amici, Alexander, mise le medicine su la scrivania dicendo: «Miyabi, ho pensato di prenderti le medicine. Non so se potranno esserti utili, ma non voglio creare problemi quando avrò il mio calore»
«Ti ringrazio, Alex. Sei stato gentile» constatò la volpe sorridendogli.
«Cercheremmo di darti più privacy possibile quando entrerai in calore» disse semplicemente l'angelo.
«Grazie. Spero do comprendere i segnali del mio corpo» borbottò lui afferrando la bottiglietta con i suoi sopressori osservando il simbolo sull'etichetta che indicava gli omega.
«Non preoccuparti. Dopo una trasformazione come la tua ci vorranno altri due mesi prima del tuo calore» constatò la volpe coccolando Chikage.
Shinra che era rimasto in silenzio disse: «Penso che dovremmo trovare un posto migliore per il resto della giornata. Qui non mi piace proprio...»
«D'accordo, diavoletto spostiamoci da qui» disse l'argenteo giocando con una ciocca di capelli.
Il demone gli diede un tenero bacio: «Rilassati un po'»
«Lo farò...» rispose l'argenteo mettendosi comodo tra le coperte.
Il demone uscì dalla sheepweagon rimettendosi al posto di guida spostandosi da quel vecchio rudere che gli trasmetteva sensazioni negative.
Il letto dei due scheletri si mosse sotto quello dell'argenteo spostandosi facendoli uscire.
«Papà?» chiese Alexander guardandoli perplesso.
I due si misero su letto abbracciando il figlio coccolandolo.
L'argenteo sorrise ritrovandosi tra le loro braccia: «Mi piace essere coccolato»
«Adesso possiamo farlo, prima rischiavamo di farti male. Il tuo corpo era molto fragile» ammise semplicemente Inion senza pensarci due volte.
«Mi sono sentito molto fragile» ammise lui senza indugiare godendosi quel momento con i genitori: «Adesso, però, sono molto più forte»
«Lo vediamo e lo sentiamo, Alex» disse Chamma posando la mano sul suo addome accarezzandolo dolcemente.
«Papà com'è stato per te?» gli domandò l'argenteo.
Chamma sorrise a quella domanda: «È stato speciale. Tuo padre mi è sempre stato vicino e quando non c'era ero protetto dal suo esercito»
«Però siete finiti così lo stesso...» constatò lui con un filo di voce cacciando indietro le lacrime.
«Nessuno può andare contro il proprio destino, ma noi stiamo cambiando il tuo un passo alla volta» disse Inion stringendolo a sé con dolcezza.
Sotto le coccole dei genitori Alexander si addormentò.
Intanto Shinra trovò posto in una locanda per questo si fermò nel parcheggio per le sheepweagon.
Solo dopo scese dal mezzo liberando i quattro destrieri per poi raggiungere gli amici dicendo: «Che ne dite se andiamo a mangiare?»
Portò lo sguardo sull'argenteo e sorrise nel vederlo dormire tra le braccia dei genitori: Come fa ad essere così tenero? Resterei ore fermo a guardarlo mentre dorme per non turbare il suo sonno...
Si avvicinò al letto chiedendo: «Dorme da tanto?»
«Mezz'ora...» rispose Chamma alla sua domanda.
«Capisco. Mi dispiace svegliarlo, ma è ora di pranzo e dovremmo andare a mangiare qualcosa» ammise il demone sorridendo con dolcezza.
Con delicatezza, Inion, immerse la mano nei capelli del figlio: «Alex, è ora di pranzo»
«Papà...» borbottò lui svegliandosi.
«Su vai a mangiare. Noi ti aspettiamo qui» disse Chamma senza giri di parole.
L'argenteo si alzò dal letto e poco dopo lasciarono la sheepweagon.
«Il saggio stregone» disse Chikage leggendo l'insegna incuriosito.
Solo dopo varcarono la soglia dell'edificio facendo suonare la campanella sopra la porta attirando l'attenzione dell'uomo dietro al bancone.
«Benvenuti al saggio stregone. Io sono Ingerdg accomodatevi pure al tavolo» disse l'uomo sorridendo.
I quattro si accomodarono prendendo il menù leggendo le pietanze servite in quel luogo.
Solo dopo chiusero il menù e l'uomo li raggiunse: «Cosa vi porto?»
«Miale bollito e piselli secchi con birra scusa per tutti e quattro» disse l'argenteo senza giri di parole.
«Molto bene» rispose lui senza indugiare.
Si allontanò per poi tornare qualche minuto dopo con le ordinazioni he servì per poi lasciarli pranzare con tutta calma.
Al termine del pasto, Alexander, sonnecchiava su la sedia così Chikage gli prese il sacchetto dei soldi dicendo: «Shinra, dovresti portarlo a letto. Ci pensiamo noi qui»
«Grazie» disse il demone prendendo in braccio l'argenteo che gli legò le braccia al collo addormentandosi.
Poco dopo i due tornarono alla sheepweagon.
Intanto Miyabi e Chikage si avvicinarono al bancone posandoci sopra i piatti sporchi.
L'uomo si voltò verso di loro dicendo: «Posso fare qualcosa per voi?»
«Vorremmo pagare il conto e il posteggio della sheepweagon» disse l'angelo senza indugiare.
«Per il posteggio una moneta d'argento mentre per il pranzo trentasei monete di rame» rispose lui senza indugiare.
Chikage prese i soldi dal sacchetto pagando con una moneta d'argento, tre di bronzo e sei di rame pagando il conto.
Solo dopo i due lascirono la locanda raggiungendo gli amici.
Entrati nella sheepweagon trovarono Alexander che dormiva tra le braccia del demone che leggeva il quaderno dov'erano scritte le frasi trovate nel baule pensieroso: So che hanno un significato nascosto...
«Tutto bene, Shinra?» gli domandò Miyabi sedendosi sul letto.
«Sì. Sto cercando di capire cosa voglia dire il nonno di Alex» ammise lui mordendosi il labbro nervoso.
«Magari la soluzione è più vicina di quello che sembra» disse Chikage distendendosi pancia in giù muovendo placidamente le ali.
«Soluzione vicina?» borbottò il demone perplesso.
«Sì. Prova a pensare in modo semplice» constatò l'angelo.
Shinra portò lo sguardo su le varie frasi e gli venne in mente il significato che potevano avere così si mise a scriverlo sotto ognuna di esse.
Alexander si svegliò mezz'ora dopo tra le braccia del compagno: «Diavoletto, cosa fai?»
«Ben svegliato, Alex. Penso di aver trovato il significato delle frasi di tuo nonno» ammise lui sorridendogli progendogli il quaderno su la quale aveva messo i suoi appunti.
L'argenteo l'aprì curioso leggendo quello che aveva scritto il compagno:
"Segui le tracce del passato ritrovando in esso la strada per comprendere il tuo futuro"
"Non serve parlare se scrivendo puoi essere sincero"
"Affronta le difficoltà della vita con la pace e la serenità della natura che ti circonda"
"Combatti le difficoltà con la speranza nel cuore"
Lette quelle frasi, Alexander, sorrise con dolcezza posando il quaderno sul comodino per poi baciarlo immergendo le mani nei suoi capelli.
Solo dopo essersi allontanato disse: «Ti ringrazio per averlo fatto»
«Spero di aver interpretato bene i messaggi di tuoi nonno» disse il demone sorridendogli con dolcezza.
«Io credo di sì» ammise lui rimettendosi comodo tra le sue braccia lasciandosi coccolare ancora un po'.
Il gruppo lasciò la sheepweagon qualche minuto dopo.
«Dove andiamo?» chiese curioso l'argenteo.
«Andiamo a prendere qualche dolcetto» disse il demone senza giri di parole. Quelle parole fecero sorridere l'argenteo che si tranquillizzò seguendoli fino alla pasticceria.
Varcarono la soglia dell'edificio dove Alexander si guardò attorno indeciso su cosa scegliere.
La donna dietro il bancone disse: «Cosa posso servirvi?»
«Sono indeciso» ammise Alexander mordendosi il labbro.
«Allora lascia fare a me. Vedrai che ti piaceranno» disse lei sorridendogli.
Solo dopo si mise a preparare dei piccoli sacchetti mettendoci dentro un po' di tutto terminando qualche minuto dopo posandoli sul bancone.
Shinra prese alcune monete pagando il conto e solo dopo aver preso i sacchetti lasciarono l'edificio.
Poco dopo andarono fino alla piazza dove si misero seduti su un muretto dove iniziarono a mangiare alcuni biscotti al burro.
«Questi sono molto buoni» constatò l'angelo godendosi il biscotto con molta calma.
Alexander rimase in silenzio terminando di mangiare il biscotto pensando: Dal giorno che ho incontrato Shinra, Chikage e Miyabi nessuno mi ha attaccato nuovamente per i miei poteri. Perchè? Cosa starà succedendo? Ho bisogno di sapere...
Il demone gli accarezzò il volto chiedendogli: «Ti preoccupa qualcosa?»
«Sta andando tutto troppo bene. Non mi hanno più attaccato dal giorno in cui vi ho incontrato e la cosa mi turba» ammise l'argenteo prendendo un altro biscotto mangiandolo.
Chikage terminò il suo biscotto dicendo: «Potremmo andare al tempio. Penso che chiedendo aiuto agli Dei potresti avere una risposta se sono ben disposti ad aiutarti»
«Va bene. Andrò a parlare con le divinità» disse l'argenteo alzandosi dal muretto portando lo sguardo sul cielo: Spero che siano disponibili e propensi a darmi delle risposte...
Shinra lo abbracciò alle spalle dicendo: «Prima portiamo i dolcetti nella sheepweagon»
«Credi che offrirne qualcuno alle divinità potrebbe aiutarmi?» gli domandò l'argenteo perplesso.
«Un'offerta li mette sempre di buon umore» ammise semplicemente Miyabi scompigliandogli i capelli.
I quattro raggiunsero la sheepweagon lasciandoci dentro i sacchetti con i dolcetti, ma Alexander ne preparò uno più piccolo mettendocene qualcuno per poi chiuderlo nuovamente.
Solo dopo lasciarono il loro mezzo di trasporto richiudendo la porta a chiave per poi dirigersi al tempio della città.
Arrivarono un'ora dopo a destinazione ed entrarono senza indugiare.
Alexander prese un respiro profondo avvicinandosi poco dopo all'altare dicendo: «Non mi ha mai spiegato nessuno come ottenere il favore degli Dei per questo motivo mi sono presentato qui...» s'interruppe un attimo lasciando il sacchetto su di esso per poi aggiungere: «Vi porto in dono alcuni dolcetti per potervi chiedere aiuto nello scoprire il motivo per il quale nessun altro sia venuto ad attaccarmi dopo aver incontrato il mio compagno e i miei amici»
Si allontanò di qualche passo aspettando pazientemente.
Una luce dorata comparve vicino all'altare e un bellissimo ragazzo disse: «Ciao, Alexander. Io sono Dhyses il Dio dei sogni e delle premonizioni. Sono qui per aiutarti con il tuo problema»
«Sapresti dirmi cosa succede?» gli domandò curioso l'argenteo.
«Sì. Nell'ombra si organizza il nemico per attaccarti quando meno te lo aspetti per questo motivo ti farò un regalo» disse Dhyses facendogli comparire al collo un ciondolo per poi donargli una sfera di cristallo: «Il ciondolo brillerà e se lo metterai vicino a questa sfera usando questo cassettino ti mostrerà cosa sta succedendo»
«Ti ringrazio per l'aiuto» disse l'argenteo tenendo tra le mani la sfera di cristallo.
«Io ringrazio te per la tua offerta» rispose la divinità prendendo il sacchetto con i dolcetti aggiungendo: «Buona fortuna, Alexander»
L'argenteo sorrise rispondendogli: «Grazie!»
Poco dopo scomparve così com'era arrivato e i quattro lasciarono il tempio tornando su i loro passi.
Ritornati alla sheepweagon, Alexander, portò la sfera di cristallo al suo interno posandola su la scrivania per poi nascondere il ciondolo sotto la casacca che indossava.
Solo dopo uscì nuovamente dicendo: «Meglio se andiamo a cenare adesso»
«Sì. Domani dovremmo rimetterci in viaggio dopo colazione» constatò il demone senza pensarci due volte.
I quattro entrarono nella locanda dove presero posto a tavola e diedero uno sguardo veloce al menù decidendo il pasto della serata.
Ingerdg si avvicinò loro chiedendo: «Cosa vi porto?»
«Maiale bolitto con piselli secchi e birra scura» rispose Shinra senza giri di parole.
Prese le ordinazioni andò in cucina recuperando tutto quanto per poi portarlo al loro tavolo ritornando subito dopo al suo lavoro.
Dopo aver terminato il loro pasto l'attenzione di Alexander venne attirata dal ciondolo che brillava: «Chissà cosa vorrà mostrarmi»
Miyabi e Chikage sistemarono il tavolo portando i piatti sporchi al bancone pagando il conto.
Lasciata la locanda tornarono alla sheepwegon dove Alexander prese la sfera di cristallo mettendosi seduto sul letto.
Si tolse il ciondolo inserendolo nel cassettino come gli aveva detto Dhyses per poi chiuderlo facendo attivare la sfera che brillò per un attimo solo mostrando ai quattro quello che stava succedendo.
*********
In un luogo oscuro cinque voci parlarono a turno.
«Come ci dovremmo organizzare?»
«Dobbiamo trovare il suo punto debole. Fare leva su quello e renderlo vulnerabile»
«Se dobbiamo ottenere quei suoi poteri dobbiamo distruggerlo fisicamente e psicologicamente»
«Sarà protetto da qualcuno»
«Probabile. Per questo dobbiamo indugiare su di lui»
«Allora facciamolo»
********
La visione terminò in quel momento e un brivido percorse il corpo dell'argenteo che recuperato il ciondolo se lo mise al collo per poi posare la sfera di cristallo sul comodino.
Solo dopo si mise sotto le coperte andando a rifugiarsi tra le braccia del compagno cercando un po' di sicurezza e protezione in quel semplice gesto.
Nessuno parlò di quello che avevano visto e si misero a dormire.
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