CAPITOLO 17
Ecco qua ad affrontare difficoltà che nemmeno noi due sappiamo quali siano.
Ma questo è il minimo per mio padre che lui ha affrontato la difficoltà più grande, crescermi.
Stiamo cavalcando ormai da molto tempo, sarò caduta dalla sella come minimo una decina di volte.
Non ho mai montato un cavallo in vita mia, ho sempre preferito andare a piedi, (anche se ci metto giorni).
Infatti ho imparato molte scorciatoie di Ante.
Galoppiamo in mezzo a l'erba alta, il vento fa ballare le nostre ciocche di capelli, ormai l'aria non è più così pungente, gli aromi dei fiori degli alberi pervade le nostre narici.
Galoppiamo, Galoppiamo fino a quando non ci fermiamo davanti a una casupola che a prima vista mi sembra una Birreria.
"Perché ci siamo fermate qui?"
Pronuncio guardandomi attorno.
La birreria è circondata da una serie di cespugli e muschio: sul tetto,attaccati alle parete del locale, sui cornicioni delle finestre , con dei ciclamini qua e la.
"Dobbiamo avere un po' di energia prima di partire" dice scendendo dal cavallo.
Sbuffo, ma pensandoci bene il sole è quasi a capolinea ed è da stamattina che non ingerisco qualcosa che non sia pane è acqua.
Scendo dal cavallo seguendo endla all'entrata.
Spingiamo la porta ed entriamo, veniamo accolte da un'allegra musica e un odore nauseante di vomito e birra.
Contorcio il naso e mi avvicino al bancone dove Endla si è già seduta.
Continuo a guardarmi in giro, persone che ridono fra di loro con dei calici di birra in mano altri sdraiati per terra circondati dal loro stesso vomito.
Che schifo!
Non credevo che Endla potesse frequentare questi posti.
"E lei signorina cosa desidera?" Esclama il barista facendo un occhiolino portandomi via dai mie pensieri.
Guardo prima Endla e poi lui, sfoggiando per bene il mio dito medio. Endla scoppia in una risatina, ma subito dopo si ricompone.
"Che caratterino che abbiamo"
aggiunge prendendo in mano uno straccio asciugando un bicchiere.
Sfoggio uno dei mie sorriso strasfottenti.
"Quindi cosa vuoi" dice con un tono spazientito.
"Un bicchiere di Lanosy" dico guardando altrove.
"Non vuoi prendere anche qualcosa da mangiare, offro io"
Esclama Endla
non me lo faccio ripete due volte anche perché il stomaco parla per me.
"Vorrei anche un Bigmon, grazie".
Prima di andarsene mi lancia una occhiataccia come se avessi imprecato.
"Quanto manca ad arrivare alla montagna"
Dico appoggiando la fronte sul bancone.
"Kagea, non siamo ancora partite"
Esclama tirandomi su.
"Più o meno quante ore?" Farfuglio ormai stanca.
Non smetterò mai di ripetere che non dovevo andare a letto così tardi, mi stupisco che Endla sia raggiante come al solito.
"Ma quale ore, ci mancheranno ancora minimo qualche giorno".
Qualche giorno?
Per tutti gli dei.
"Come qualche giorno?"
Esclamo mentre mi ricompongo.
"Siamo fortunate che abbiamo i cavalli se no ci mettevano una settimana buona".
Sgrano gli occhi, non pensavo che dista così lontana, riuscivo a vedere la montagna da casa mia.
"Ecco a voi".
Dice il barista portando ciò che abbiamo ordinato.
Rimango paralizzata notando che Endla ha preso una birra.
Da quando beve ?
Non pensavo che fosse una ragazza che bevesse.
Quante cose che mi sono persa in questi anni.
"Da quanto hai iniziato a bere" dico un po' preoccupata, sono sempre stata contraria a provare l'alcool, ma se lei vuole bere ormai e grande sa che rischi può andare incontro.
"Ormai è quasi da un'anno che ho iniziato".
Allunga il braccio per prendere il calice di birra.
La guardo e annuisco.
"Allora dobbiamo cavalcare ancora un po' poi cerchiamo un posto per la notte".
Esclama bevendo ingurgitando il calice di birra.
Wow, ci sa fare.
Penso facendomi scappare un sorriso.
Sto prendendo in mano il mio panino quando mi fermo per rivolgere una domanda a Endla.
"Ma ci sarà qualche scorciatoia?"
Dico addentando il panino.
"Non lo so, e la prima volta che mi inoltro così lontano da Atinea, ma se vuoi possiamo chiedere a lui".
Dice puntando il dito verso il barista.
Io barista si avvicina verso di noi con due calici di birra appoggiandoli sul bancone davanti ai nostri visi.
"Questi li offre la casa, visto che la tua amica è un'esperta"
Ma questo ce la fa con la testa ?
Vuole farla ubriacare?
Endla gli regala un sorriso per ringraziare, ma io lo guardo scettico.
"Scusa posso chiedere un'informazione?"
Lui senza proferire parola annuisce.
"Sapresti per caso se ci sono scorciatoie per arrivare alla montagna delle Grida?"
Esclama Endla allungando il braccio per prendere l'altro calice di birra.
Il barista scoppia in una grande risata.
Ma che stra diamine ride? Mi sta sulle zebedei questo.
"Voi siete matte ad andare lì"
Pronuncia riprendendosi.
"Come mai dici così" esclama Endla.
"Perché non lo chiedi a lui, tanto siete come lui non sarà difficile andare d'accordo".
Indica una persona o meglio un anziano seduto all'angolo della locale.
Cosa vuole insinuare con questo?
Ci giriamo ritornando verso il barista ma lui non c'era più.
"Cosa facciamo?, Andiamo a parlargli?"
Dico finendo il Panino, lasciando la Birra sul bancone.
"Andiamo" esulta Endla alzandosi.
Mi sa che qui si regge poco l'alcool.
Mi alzo dopo di lei e ci dirigiamo verso il signore, continuandolo a guardare.
Posso giurare che stia parlando da solo.
Che stronzo ecco cosa insinuava ci ha preso per matte.
Guardando l'anziano può avere circa una settantina d'anni, capelli lunghi e bianchi, calvo in mezzo alla testa.
Ci avviciniamo con cautela sempre di più e sinceramente quando alza viso non capisco se sta guardando noi o qualcun'altro .
"Mi scusi" esclama Endla.
"Penso che ci abbia già notato"
gli sussurro.
"Ma che cosa stai dicendo non vedi che sta guardando altrove" aggiunge urlando.
"Mi scusi" ripete avvicinandosi sempre di più.
"Sono strabico mica sordo, non è vero Jonny?" esclama voltandosi verso il posto vuoto imparate a lui.
"Si, si, lo so, sono due ragazze bellissime"
Si volta verso di noi.
Almeno penso.
Io e Endla ci guardiamo incredule, ma non osiamo porci delle domande.
"Allora cosa porta due così belle ragazze a questo tavolo a parlare con uno strambo del paese".
Dice travirgoletando la parola strambo.
Sbiascicando mentre sorseggia la sua birra.
"Mi sa che non ci può aiutare" sussurra Endla.
"Cosa dici Jonny, non si fidano di me?"
Strabuzzo gli occhi incredula.
Quindi è vero che non è sordo.
"Tentare non nuoce" esclama Endla prima di rivolgergli la domanda.
"Sapete per caso se ci sono scorciatoie per arrivare alla montagna delle Grida?"
Gli si illuminano gli occhi, appena dopo aver sentito pronunciare qual nome.
"Aaah! Per mille Dei, finalmente madre mi hai ascoltato, hai visto Jonny non ho pregato invano"
Ok questa situazione sta peggiorando sempre di più.
"Volete che vi accompagno?"
Guardo Endla con gli occhi spalancati e grazie gli Dei mi capisce solo con uno sguardo.
Endla pronuncia solamente due perle ben precise.
"No,grazie".
Ormai quella scintilla che aveva negli occhi scompare lasciando spazio a un vuoto.
"Peccato, è difficile arrivarci"
Dice provando a insistere.
Ammaliandoci con un sorriso che mi stupisce per quanto sia perfetto, con nessuna caria o buchi, strano per una persona con uno status così basso.
Ma si sarà una dentiera.
Penso
"Potresti spiegare la scorciatoia cortesemente, rimarrà tutto qui" dice Endla picchiettando il sulle tempie.
"Ok ok Jonny ho capito si arrangeranno, quindi, dovete prendere la strada delle ossa, superare il fiume dei sussurro, oltrepassare la foresta dei giganti e arriverete davanti a un muro che dovete scalare, oltrepassato finirete davanti alla grotta del silenzio.
Dovete percorre la scalinata di Marnex e infine arriverete in cima"
Senza darmi tempi di riflettere o pormi qualche domanda Endla lo saluta e ringrazia. prendendomi il braccio trascinandomi via da quel tavolo.
"Mi fa inquietudine quel signore" sussurra, la guardo con lo sguardo di una che tra poco la e la meno.
Mi chiedo perché si fermata lì, a chiedergli informazioni.
"Signorine, aspettate un'attimo" urla lo signore.
"Muoviti" mi incalza Endla.
"Ma tu ti fidi di uno che parla da solo?"
Le ricordo arrivando davanti alla porta.
"Ripeto, tentar non nuoce" esclama aprendo la porta.
"Non abbiamo tutto questo tempo per sbagliare la strada.
Dico fermandomi davanti alla porta della birreria.
"Ma come sapeva che dovevamo arrivare in cima" puntualizzo.
"Sarà stato il suo amico Jonny" scherza facendo una lieve risata.
"Bah io non mi fido"
insisto uscendo dalla birreria.
"Ma si piccoletta, stai tran..." Dice non finendo la frase.
"Che cosa c'è?" Aggiungo seguendola, Endla con il mento punta davanti a noi, guardo dove mi indica e quasi non mi si stacca la mandibola per quanto la apro.
I cavalli, dove sono finiti i cavalli?.
Merda.
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