CAPIROLO 32
Superato la soglia del portale abbado il palmo della mano che si trova davanti hai mie occhi.
ritrovandomi In una foresta, la osservo meglio sui i rami ci sono foglie che vanno da un giallo canarino a un rosso fuoco. l'odore dell'erba bagnata mi solletica il naso.
E adesso dove sono finita?
mentre penso in che posto sono, mi viene in mente che ho ancora la mappa, la tiro fuori, ma non mi aiuta, anche perché non so in che parte della mappa mi trovo.
mi guardo attorno, ma vedo solamente alberi.
faccio per fare un passo quando vicino al mio orecchio sento una vocina.
"Hey tu, stai attenta a dove metti i tuoi piedi puzzolenti".
mi volto verso la direzione in cui penso che proviene questa voce ma non vedo nessuno.
Saranno le soliti voci che sento.
penso.
alzo la gamba per fare il primo passo, devo trovare assolutamente questo Linian, devo sapere cosa si riferiva Arin con questa verità.
"Sei per caso sorda, non penso con quelle lunghe orecchie che hai" di nuovo questa voce.
Spazientita urlo.
"Chi sei, ma soprattutto dove sei?"
"chi sono dovresti saperlo già, siccome hai osato entrare nella mia proprietà"
continua quella vocina.
"Darò un pò di fastidio, ma non schiacciarmi". aggiunge.
All'improvviso sento un leggero movimento sulla mia spalla andando verso la mia testa, fino ad arrivare alla mia fronte.
"Cucù".
davanti hai mie occhi si para una piccola faccina a testa in giù. Faccio un passo all'indietro, convinta che siano allucinazioni, aggravate dal portale.
chiudo gli occhi e le riapro, ma quella faccina con un capello da fungo in testa non scompare.
"Pensavo che tu fossi più intelligente, pensi sul serio che io sia frutto della tua fantasia?".
esclama lui spostandosi dai i mie occhi.
non lo vedo più, tiro un sospiro di sollievo. ed incomincio a camminare alla ricerca di Linian.
"Ma allora sei stupida veramente, per poco non buttavi giù la mia casa" dice ritornando quella vocina.
"Ma si può sapere tu chi sei?" urlo rivolto a qualcuno che molto probabilmente non c'è.
"Oooh per tutti i funghi, chi vuoi che io sia, non altro che Linian; ma dovresti saperlo, siccome ripeto hai messo piede nella mia proprietà"
Rimango perplessa.
"TU saresti Linian?" dico confusa.
"in persona" dice ricomparendo davanti hai mie occhi.
"Dimmi Kagea, cosa ti porta qui da me"
parola dopo parola che esclama LInian rimango sempre più stupita.
"Come fai a sapere il mio nome?".
"Come scusa?"
dice lui spostandosi nuovamente dal mio sguardo, percepisco i suoi piccoli passi spostarsi dalla testa fino alle spalle, per poi non sentire più niente.
mi guardo attorno ma non lo vedo.
"Qua giù" esclama.
Abbasso lo sguarda da dove sento provenire la sua voce, mio accuccio, vedendolo in parte ad un fungo.
"Non, so se prenderti seriamente o meno, come hai potuto chiedermi come faccio a sapere chi sei, se ormai tutti i regni sanno "
dice lui entrando nel fungo presupponendo che sia casa sua, per poi uscire con un mano un piccolo libro.
"Tutti i regni?"
Esclamo io confusa.
"Si mia cara, presuppongo che tu sia qui perché vuoi sapere la verità"
dice sfogliando quel libro.
annuisco, aspettando che mi dica qualcosa.
"allora, cara mia, presta molta attenzione perché il futuro di tutti i regni è nelle tue mani"
non sto capendo niente, alzo lo sguardo al cielo, con sguardo preoccupato, sento qualcosa avvicinarsi sempre più a noi.
"Testona, sto parlando con te, mi hai sentito almeno?" scuoto la testa per poi cercare di concentrarmi su di lui.
"bene, iniziamo allora". continua lui.
"dimmi cosa sia di questo posto?" mi domanda
"non molto, so che qui è sempre primavera e che appena entri in questo regno, perdi la conoscenza di chi tu sia e che più resti qui, più il tuo corpo svanisce trasformandoti in un'ombra"
vengo interrotta dalle sue risate.
"Non ci credo, si dice questo nel mondo terreno" continua ridendo.
Annuisco.
"Non ti sei posta la domanda di come mai, tu non sei diventata un'ombra o perché qui è autunno?"
mi rimprovera.
"no, pensavo che fossero incantesimi" mi giustifico.
"che sciocca, semplicemente, la vostra è una leggenda per spaventare i bambini" aggiunge Linian.
continuando a sfogliare il libro.
Tiro un sospiro di sollievo sapendo che mio padre tutto sommato stia bene.
"solo i sudditi della regina, e la regina stessa hanno il potere di trasformarsi in ombre, e poi e solo la regina che decide a chi togliere la memoria". esclama.
"Non sai nient'altro?"
mi dice camminando verso di me, lo seguo con lo sguardo notando che si sta avvicinando alle mie scarpe, lo continuo a seguire con lo sguardo vedendo che sta cercando di arrampicarsi.
gli avvicino la mano e lui prima di salirci sopra mi esclama.
"pensi che sia troppo vecchio per non farcela?" scuoto la testa.
"no è solo per darti una mano"
lui borbotta qualcosa di incompressibile per poi salire sulla mia mano.
mi siedo a terra facendo attenzione di non schiacciare niente e inizio a parlare.
"si so che molto probabilmente tra poco inizierà una guerra contro il regno degli Dei controllata dal il regno delle ombre e il regno della luna".
"brava, è qui che ti volevo" esclama.
"Tu sei la nostra salvatrice Kagea, tu sei la più potente di tutte le razze di qualsiasi regno".
Mi guarda per capire se ho capito.
"Io?, ma io non sono nessuno, sono semplicemente una ragazza del mio villaggio"
lui scuote la testa e continua a parlare.
"no, cara mia, poniti delle domande ogni tanto" mi rimprovera Linian.
"Perché ti stanno cercando? perché ti stanno impedendo di andare dove vuoi andare tu"
faccio spallucce perché proprio non lo so.
"i due regni che sanno che tu sei qui, e vogliono che tu ti schieri dalla loro parte"
rimango sotto shock per quello che hanno sentito le mie orecchie.
"come fanno a saperlo" chiedo.
Lui mi guarda ed esclama solamente una parola.
"Vaso"
Pian piano tutti i ricordi mi viaggiano nella mente, dalla scossa, dell'ombra che porto via mo padre e adesso so chi è stata.
" E non solo devi sapere che c'è un libro, che scrive tutta la vita delle razze di ogni regno, dal primo respiro all'ultimo, c'è stato un periodo in cui nessuno sapeva dove era la prescelta, perché qualcuno ha avuto il coraggio di strappare le pagine della tua storia, ma in qualche modo qualcuno è riuscito a trovarti"
aggiunge lui con voce preoccupata.
"E sai dove si trova questo libro?".
Si narra che è nascosto nel mondo terrestre": continua lui.
"Ma io come faccio, non ho poteri, non incantesimi, insomma non ho nulla" dico io allarmata.
troppe informazioni in così poco tempo, troppo poco tempo per metabolizzare.
"Ma, scusa ti sei vista?" io lo guardo confusa, perché non so di che cosa stia parlando.
"seguimi e attenta alla mia casa" mi alzo facendo attenzione, distendendo la mano per far si che Linian veda dove stiamo andando.
"sempre dritto" mi conferma la mia intuizione.
camminiamo, per qualche minuto.
Ritrovandoci alla sfonda di un fiume.
"Adesso guardati" esclama.
Abbasso lo sguardo sulla superfice dell'acqua, non credendo a ciò che vedo.
"Sono io; questa?" rimango a bocca aperta quando Linian annuisce.
"Sei tu" mi conferma nuovamente.
Abbasso di nuovo lo sguardo sulla superfice del lago dove si trova il mio riflesso rimanendo immobile
non credendo a quello che sto vedendo, guardo la mia mano per fissare Linian per poi esclamare.
"Questa sono io?" dico nuovamente.
lui annuisce esasperato.
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