-Aspetta, fammi capire...il tuo nuovo prof E' TONY STARK?- mi domanda per la terza volta mamma, aggiustandosi i capelli ramati dietro l'orecchio.

-Sì!- le rispondo con foga, sbalordita. Non ha ancora capito?! - E non solo, è anche uno stalker maniaco che.. -

-Vedi di andare male a qualche interrogazione, così i colloqui saranno più interessanti!- mi interrompe sfoggiando un sorriso sexy. Ok, non ci credo, mia madre è completamente andata.

-E se lui non è l'unico a circolare, chiedigli di combinarmi un appuntamento con Steve Rogers..o forse è meglio Thor..?- Sprizza energia da tutti i pori. Ah, povero papà, se sapesse..

Mi stupisco dei  miei stessi pensieri. Mio padre non è esattamente un brava persona. Lui e mamma non si sono mai sposati, ma hanno avuto me dopo qualche hanno di frequentazione. Ovviamente quando papà ha saputo che mamma era incinta, l'ha lasciata ed è fuggito in Europa. Logico, no?

Così la mia povera mamma si è ritrovata me a 19 anni con l'università da frequentare ed un negozio di dolciumi da gestire. Credo si senta molto sola, l'esperienza l'ha frustrata parecchio. Non posso certo biasimarla, quindi, se fa il filo a tutti i ragazzi carini che incontra. Ma santo cielo, è il mio professore di matematica! Che imbarazzo...Eh, sì, sono molto esperta in fatto di brutte figure.

- Però, sai, è un po' strano che un miliardario come il signor Stark si sia messo a lavorare, in una scuola pubblica, per giunta.. - La voce di mamma spezza il mio flusso di pensieri.

-L'ho pensato anche io.- aggiungo addentando un biscotto. -Questa faccenda mi puzza.-

Restiamo un po' in silenzio, pensierose. -Forse ha solo bisogno di soldi- dice infine mia madre, dubbiosa.

-O forse vuole solo occuparsi le giornate servendosi delle povere studentesse innocenti- mormoro, acida.

Do una sbirciatina al mio cellulare, giusto per controllare che quello psicopatico dannatamente bello del mio professore non mi abbia mandato qualche altro inquietante messaggio.

Come diavolo ha fatto a trovare il mio numero?!

Di lui nessuna traccia (grazie al cielo!) ma Halley mi ha chiamata ben 7 volte dopo che ho abbandonato casa sua di corsa e mi ha mandato svariati SMS. In particolare, uno attira la mia attenzione.

"Che cavolo è successo?! La prossima volta almeno salutami..!!! Sono ancora arrabbiata con te per ieri, ma c'è un modo per rimediare! Oggi è sabato e sono stata invitata ad una festa in discoteca. Esigo che ci sia anche tu, devi divertirti un po'. Fatti trovare pronta alle 21.00 davanti a The Disco, ok? A dopo ciccina!"

Sbuffo. Che prepotente. Se c'è un'altra cosa che odio a parte la matematica, è l'andare in discoteca. Troppa confusione, troppa gente e troppo alcohol. Però...potrebbe essere una buona occasione per distrarmi..e poi è sabato..l'invito è piuttosto allettante.

Perfino mamma ha fiutato l'offerta. -Discoteca?- domanda subito con uno strano scintillio negli occhi. -Vai, vai pure! Anzi, quasi quasi ci vengo anche io!-

Alzo gli occhi al cielo. Che madre degenere. Decido di uscire di casa a velocità lampo, giusto per andare a compare qualcosa di decente da mettere. Diamine, fuggire di casa sta quasi diventando un abitudine.

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Il mio negozio preferito è una boutique nel centro cittadino, un negozio minuscolo, dove vendono abiti carinissimi, dai colori delicati e dai modelli assortiti, il tutto a prezzi abbordabili. E non solo, puoi anche compare scarpe abbinate e gioielli! Non è un sogno?! Ad Halley non piace molto, perchè dice che ho i gusti troppo infantili. Io mi difendo dicendo che il mondo è bello perchè è vario, e poi credo che ognuno sia libero di seguire il proprio stile.

E proprio in questo piccolo angolo di paradiso decido di andare a compare il mio nuovo vestito, come se lì non ne avessi comparti abbastanza. Temo che la commessa mi conosca meglio di mia madre, ormai.

Dopo aver scartato un vestito giallo molto appariscente ed uno verde fin troppo sobrio, mi trovo davanti l'abito perfetto: celeste, raffinato, non eccesivamente corto ed elegante quanto basta. Lo adoro! E con le decolletes argentate farò un figurone. Senza contare, poi, che questo colore si abbina perfettamente al colore dei miei occhi.

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Il pomeriggio passa in un battito di ciglia e mi ritrovo ad attendere Halley all'entrata del locale.

Arriva dopo una decina di minuti, vestita di tutto punto, con una mise dove  nero e paillettes regnano sovrani. "Tu vuoi sempre passare inosservata,eh?" commento prendendola in giro, ma lei mi afferra per un braccio e mi trascina con se' in quel buco nero.

Inutile dire che dopo poche ore inizio a stare male, non respiro bene, ho bevuto troppo e la vista mi gioca brutti scherzi. C'è addirittura un tizio che assomiglia a Tony Stark, mi dico, ma il mio cervello è così tardo che non riesco a realizzare la cosa. Mi allontano da Halley ed esco dalla porta sul retro per respirare un po' di aria fresca nel cortile. E guarda un po', chi ci trovo?

Un perfetto idiota.

Biondo, spaccone e palesemente ubriaco: in poche parole il mio ex ragazzo, Pierre.

Sì, ho avuto un ragazzo, e sì, e stata una pessima esperienza. Dopo aver scoperto la sua vera natura di maniaco stupratore (non scherzo!) ho deciso di allontanarmi da lui.

Sono terrorizzata. Lui si sta avvicinando piuttosto velocemente, con un sorriso da pazzo sul volto e io ho riflessi troppo lenti.

Cosa devo fare?! All'improvviso faccio l'ultima cosa che pensavo avrei fatto.

-Tony! Ho bisogno di te!- Al diavolo, sto rantolando. -Lo so che ci sei!- Pierre è sempre più vicino.

Sorride. Ho paura, non voglio rivivere l'incubo degli anni scorsi..Non voglio che questa serata diventi infernale..

Anche io sorrido, ma disperata. Come ho potuto illudermi? I supereroi non esistono..

Un frastuono metallico e un forte calore mi avvolgono all'improvviso,coprendo  per un istante  tutti i suoni che fino a quel momento riuscivo a sentire.

Il mio cuore perde qualche battito.

Non ci credo.