Guardo esterrefatta l'uomo che sta placidamente russando accanto a me, costringendo la sottoscritta a ritagliarsi uno spazietto infimo sul bordo del letto. Già, perché il signorino vuole stare comodo... ha la faccia sprofondata nel cuscino, un braccio lungo un fianco e l'altro sulla mia faccia. Cerco di spostarlo senza fare rumore, anche perché, dettaglio non trascurabile, la sua camicia è appallotolata in un angolo della camera, così come il mio pigiama. E mia madre non deve venirlo a sapere.

Un momento. Che ci fanno lì i miei vestiti?!
Alzo il lenzuolo tempestivamente giusto per ricevere un'ulteriore conferma dei miei timori: sono in intimo. Riguardo Tony con maggiore ansia, perché non ricordo nulla, assolutamente nulla di questa notte. Tranne che ad un certo punto mi è piombato un sexy Tony nella stanza, si è dichiarato, e ho avuto uno scompenso cardiaco. Dopodiché, buio totale.

Il playboy in questione è ora accanto a me e borbotta cose di cui ignoro il significato. L'unica cosa che riesco a fare, dato il mio stato di confusione, è mormorare tra me e me che arriverò in ritardo a scuola.
Tony mi risponde ancora non del tutto cosciente - Non preoccuparti, sei giustificata.. - Riprendo a guardarlo, incredula. Stanotte mi si è dichiarato. Ci siamo baciati..abbiamo..
Cosa abbiamo fatto? Cerco di ricordare, ma è tutto inutile. Prendo il cellullare dal comodino e lo uso come uno specchio; è così che mi accorgo dei molti segnetti rossi che mi costellano le guance, più evidenti sul collo, e ancora sulle spalle, le braccia..
Baci? Piccoli morsi? Chi può dirlo..so solo che ad ogni dettaglio che scopro, maggiore è l'ansia che provo.
Ansia che si trasforma in terrore quando sento mia madre bussare alla porta.
Oh, ma dai, proprio oggi doveva venire a svegliarmi? Do dei leggeri colpetti a Tony nel tentativo di svegliarlo, ma nulla. Mi metto a sedere e comincio a scuoterlo con più forza, con l'unico risultato di fargli blaterare cose ancora più insensate.
Proprio mentre mia madre si appresta ad aprire la porta con la stessa delicatezza che avrebbe Loki nell'invadere una città, Tony si gira di scatto verso di me con un sorriso sbilenco, ed è così che mamma ci trova: nello stesso letto, semi nudi..tempismo perfetto.

Dov'è Doctor Strange quando serve?

- ANGELICA STONE! -
Oh, no.
- HAI FINALMENTE PERSO LA VERGINITÀ?! La mia bambina, aw..! -
Stark, che come al solito non sa contenersi, risponde al posto mio.

- No, deve scusarmi, signora, mi sono addormentato. -
- Dai, non è grave..- - Vero, si può rimediare.. - conviene il genio continuando a sorridermi maliziosamente. Distolgo lo sguardo, imbarazzata.
Non so cosa sia peggio, tra l'incoerenza di mia madre e la sfacciataggine di Tony.
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E così non è successo nulla, o quasi, penso.
Anche se i segni che ho sul collo dimostrano l'esatto contrario.
Mi guardo allo specchio con aria critica. Che significa tutto questo? Tony mi ama? Non amava Pepper?
Io non dovevo aiutarlo a riconquistarla? Se solo non mi fossi innamorata di lui, tutto sarebbe molto, molto più semplice.
La figura maschile riflessa sullo specchio mi fa distogliere l'attenzione dalla mia immagine.
- Perché sei venuto stanotte? - chiedo con amarezza, inconsciamente dandogli la colpa della mia intima sofferenza e confusione. Appoggio le mani sul bordo del lavandino e mi costringo a guardare verso il basso.

- Non avevo voglia di dormire da solo. E mi mancavi. - mi risponde cingendo dolcemente la mia vita con le sue braccia. Poggia il suo mento sulla mia spalla, e rimaniamo così, silenziosi.

- Quello che mi hai detto..lo pensi davvero? - chiedo tutto d'un fiato.

Silenzio. Come dovrei interpretare questo silenzio? Chi tace acconsente, o un rifiuto?

- Angelica. Sei importante per me. Mi dispiace tanto, tanto, tantissimo per quello che è successo. Sai..sono molto confuso. Forse ti sembrerà assurdo, ma anche io ho dei sentimenti. Ed è difficile interpretarli. Sento che tu sei una presenza importante.. ma anche Pepper lo è. Dammi un po' di tempo, va bene? -

Annuisco, il mio viso è una maschera di indifferenza. Speravo in un'altra risposta.

- L'unica cosa di cui ho veramente bisogno per adesso è la tua fiducia. -
- Io mi fido di te. - Ed è vero.

Essendo un playboy incallito, non dovrebbe essere molto scosso. Invece, diversamente da quello che pensavo, lo vedo molto turbato.  Sospira e mi dà un bacio sulla guancia.
- Capsicle mi ha mandato un messaggio. Vuole che andiamo ad allenarci con il resto della squadra. -

- Ho capito, ho capito. Vado a fare colazione e poi andiamo. Un attimo..e con la scuola come faccio? -

- Oh, ma è lì che stiamo andando..adesso vedrai. Ti piacerà un sacco! -
Sarà, ma quell'occhiolino che ormai ho imparato a riconoscere così bene non mi fa presagire nulla di buono.
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